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Versione completa: Sistemazione opera viva...la prima volta
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Ciao a tutti,
avevo scritto circa un mesetto fa per qualche consiglio pre-acquisto. beh, la barca ora è acquistata e dato che sta per arrivare la stagione meno fredda (non dico calda dato che vivo in danimarca) è ora di pianificare i lavori per sistemare l'opera viva.

premetto, non ho grandissima esperienza ma siamo in due ed abbiamo tanta voglia di fare. la barca è un Granada 24 (imbarcazione danese). io ed il mio socio abbiamo deciso di fare un bel lavoro per sistemare bene tutto approfittando del fatto che la barca è a terra.

Ovviamente ho più domande, e qua le elenco con un po' di foto. (il post è un po' lungo ma ho veramente bisogno di un po' di consigli :-) )

1- Abbiamo cominciato a rimuovere con spatola gli strati superficiali, almeno quelli che facilmente erano rimovibili. Sopra il gelcoat pare che ci siano circa 4-5 strati di colori diversi (qua sotto una foto). A che strato mi conviene fermarmi? Conviene andare a fondo fino al gelcoat?
Come strumento pensavo di fare spatola il più possibile è poi levigatrice orbitale/rotorbitale con carta 60/80.
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2- Sul fondo della deriva c'era un po' di ruggine superficiale. Guardando bene e cominciando a lavorarci un po' sopra è emerso che la fibra di vetro era aperta e quindi ne ho rimosso un po' di più per arrivare ad esporre il metallo fintanto che ci fosse ruggine. (vedi foto sotto)
La mia idea qua è la seguente. Rimuovere tutta la ruggine con sabbiatrice (sperando di riuscire ad affittarne una) o levigatrice. Riempire eventuali buchi nel metallo con filler+epoxy e poi rifare lo strato esterno con fibre di vetro+epoxy. E' il processo corretto o avete altri suggerimenti?
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3- Intorno al timone c'è un po' di ruggine che vorrei sistemare. data la posizione un po' inaccessibile, ho pensato di rimuovere il timone. A parte che non so bene come si faccia e spero poi di essere in grado di rimetterlo a posto successivamente, avete consigli su come eventualmente potrei fare per mettere a posto?
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Vi ringrazio tutti anticipatamente.

Andrea
per rimuovere i vecchi strati di antivegetativa ti consiglio di usare un "raschietto inverso", sono molto efficaci.
poi la rifinitura la fai con la rotorbitale.
Grazie per il consiglio, lo cercherò qua in Danimarca. (come cavolo si tradurrà!??)

C'è qualcun altro che può darmi saggi consigli sugli altri punti?
questo:
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Ciao,
Sono gli stessi lavori che ho appena fatto io!!!!

1 gratta con raschietto inverso o anche chiamato svedese, ora sono con il telefono ma dopo ti allegro una foto di un modello che a me e' andato meglio, ne ho provati diversi, devi fare forza con la mano e tirare verso il manico, non aver paura di fare con forza, anche se si forma qualche graffio dopo sistemi.
Devi fare tutta opera viva fino al gelcoat , in due ci vorranno 10 ore circa, poi passa alla chiglia

2 gratta un po con raschietto e poi vai di flex con grana 40 fino ad arrivare a lucida il metallo, alla base della chiglia e forse anche sulla superficie stessa troverai stucco, rimuovilo .
Questo lavoro va fatto con respiratori con filtri, la barca va avvolta in un telo possibilmente con ispiratore acceso.
Appena portati a metallo devi dargli una mano o di resina epoxy o due altro materiale sempre a asettica di epoxy adatto, va fatto subito

3 timone in che materiale e'?


Sullo scafo dopo dovrai mettere tre mani pi antiosmotico e la chiglia dove' essere staccata e poi lisciata ed anche su di essa antiosmotico
Maledetto correttore automatico , spero tu capisca, il telefono ha scritto quello che ha voluto !!!!
Dimenticavo una cosa importante, il lavoro sulla chiglia così come ho descritto lo puoi fare SOLO se la stessa e' sostenuta da prigionieri e non solidale con lo scafo; se così fosse devi lavorare solo su dove presenta ruggine e nn su tutta
Ciao cellagiorgio,

grazie per le dritte, nel frattempo ho trovato il raschietto inverso qui in danimarca!

il timone penso sia di ferro o acciaio a giudicare. non ho ancora grattato un po' di superficie per capire.
Se è di ferro o acciaio smontalo, porta a nuovo con flex grana 40 e poi resina
(19-03-2015 22:54)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]Se è di ferro o acciaio smontalo, porta a nuovo con flex grana 40 e poi resina

ho parlato ieri con l'ex proprietario e mi sconsigliava di smontarlo dato che è un lavoraccio. il prossimo weekend vedrò se è possibile lavorarci bene senza smontarlo, altrimenti mi toccherà!
Nessun lavoro è semplice quando decidi di ridare vita ad una barca purtroppo !!!
Immaginando che il timone sia a barra, una volta smontata, troverai un perno da sfilare che tiene il timone " appeso " se quello si sfila con facilità allora il gioco è fatto, temo che sia difficile togliere lo strato di ruggine senza sfilarlo, se ci riesci meglio, un lavoro in meno
ciao a tutti,
il lavoro procede, questo weekend è stato molto produttivo e grazie al raschietto inverso (grazie ancora per la segnalazione) siamo riusciti a rimuovere più o meno tutto.
ovviamente essendo lo scafo un po' vecchio sotto i vari strati di antivegetativa e primer c'era di tutto!
ora, continuano le domande!

1- in alcuni punti della chiglia gli strati erano talmente fini che alla prima rimozione è venuto via tutto fino alla vetroresina (prima foto).
Cosa mi conviene fare in questo caso? Exoxy filler o stucco bicomponente per ricoprire?

2 - ho trovato parecchie piccole bolle di osmosi (la maggior parte grandi come un bottone di camicia e solamente 4 grandi come una moneta). (seconda e terza foto)
ho asportato la fibra rovinata ed ora le bolle sono aperte, quindi immagino si asciugheranno con l'aria. queste mi conviene riempirle con epoxy filler o stucco bicomponente? io avevo pensato a fare un mix di stucco e un po' di piccoli ritagli di fibra. che ne dite?

grazie mille per l'aiuto.
ciao
andrea
Ciao,
rispondo alla domanda sulle bolle di osmosi.
Quest'anno ho scoperto anche io delle bollicine simili sulla mia barca (29 anni). Ho fatto anche molte indagini a campione sulla carena, soprattutto dove c'erano impronte di denti di cane, bucando con una fresetta di un trapano tipo Dremmel.
Ti consiglio di fare anche tu una piccola indagine (tipo sondaggio / carotaggio a campione) e dopo qualche giorno controlla che non rilascino alcun liquido.
Se rilasciano liquido, allargale finché non finiscono di trasudare.
Quindi lava tutta la zona con acqua abbondante oppure (meglio) con getto di vapore della vaporella: questi lavaggi sciolgono gli elementi chimici del percolato dell'osmosi. Il lavaggio non è un problema per la barca.
A barca asciugata, passi stucco epossidico (tipo watertite di International).
Levighi il tutto e passi una mano di resina epossidica e due di resina epossidica associata ad A20 (additivo a base di grafite) che trovi da Cecchi.
Poi passi il primer prima dell'antivegetativa.
Sicuramente al prossimo alaggio troverai altre bolle e le tratterai nello stesso modo.

L'alternativa sarebbe far fare una sabbiatura dell'intera carena, quindi passare resina epossidica e microfibre minerali, quindi stucco epossidico quindi resina e resina + A20.
Nel mio caso, data la incidenza percentuale minima delle bolle "critiche", ho preferito il primo metodo.
Buon lavoro
Tommy
(01-04-2015 14:50)tommy62 Ha scritto: [ -> ]A barca asciugata, passi stucco epossidico (tipo watertite di International).
Levighi il tutto e passi una mano di resina epossidica e due di resina epossidica associata ad A20 (additivo a base di grafite) che trovi da Cecchi.
Poi passi il primer prima dell'antivegetativa.
Sicuramente al prossimo alaggio troverai altre bolle e le tratterai nello stesso modo.


Ciao, ti ringrazio.
ma quando dici di passare una mano di resina epossidica e due di resina con A20 intendi su tutto lo scafo o solo sulla zona interessata?
una piccola aggiunta: fai rilevare la percentuale di umidità dello scafo subito adesso che avete riportato quasi a gelcoat. se troppo elevata dovrai asciugarla per bene prima di ricoprire il tutto con resine: rischi di racchiudere l'umidità all'interno della struttura che nei prossimi anni ti farà ancora più danni.
un'altro piccolo consiglio che ho ricevuto da artigiani, che spesso trattano seriamente di queste disavventure: per stucchi, resine, primer, avegeto sceglili tutti di una stessa casa produttrice, non rischi eventuali incompatibilità, che al prossimo allaggio ti fanno rifare il lavoro.
Le bolle sono tante, se non vuoi ogni aleggia riparare le nuove formate, le bolle che vedi sono le più evidenti perché l umidità che é sicuro presente corre tra gli strati, ti consiglio di usare uno capello elettrico e di rimuovere il gelcoat e poi come ti hannodetto flex asciugare resina conmicro tre mani legatura gelcoat 3 man ed avrai la barca nuova , é un lavorarci ma forse meglio di fare quello che hai fatto fino ad ora ogni alaggio , valuta tu io a questo punto lo farei
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