Per un utilizzo crocieristico secondo me le scotte vanno benissimo in poliestere. Sulle drizze probabilmente ha più senso pensare al dyneema
Allora se vogliamo essere pratici e dare al nostro amico IL CONSIGLIO GIUSTO, faccia venire un BRAVO attrezzista per valutare il tutto, altrimenti rischia di buttar via soldi, indipendentemente dalla scelta di materiali che farà.
(18-03-2015 18:08)ZK Ha scritto: [ -> ] (18-03-2015 17:26)sailor13 Ha scritto: [ -> ]Secondo voi si fa più sforzo a tener fermo ( o a far muovere) un oggetto controllandolo con materiali rigidi o con materiali più elastici?
bella domanda, racchiude l' essenza del rig.
la prima, sia della prima che della seconda.
perdona la mia ignoranza, che non è certamente all'altezza della tua, ma non ho capito niente!
Apro una nuova ipotesi che purtroppo ho provato sulla mia pelle (barca) 8 anni fa: il disalberamento.
In quell'occasione cedette la sartia bassa, il risultato fu una spaccatura immediata dell'albero poco sopra l'attacco del boma. Gli alberi quando partono non hanno solo un movimento orizzontale (verso il mare) ma pure una gran bella spinta verso il basso (dovuta dalle sartie ancora in tiro, le vele, gli stralli ecc..), le drizze che scorrevano nell'albero erano di ottima fattura, tutte in Dyneema e la "S" che hanno fatto hanno permesso che l'albero stesse "in piedi" per quel secondo necessario a farlo volare fuori. La "S" si è creata proprio fra il troncone di albero originale e quello rotto, entrambi avevano un'apertura piuttosto tagliente e le drizze ne hanno sofferto ma hanno retto per un pelo (lo notai quando dovetti tagliarle).
Credo quindi che se le drizze non avessero tenuto mi sarebbe entrato l'albero dentro la barca, come una pugnalata verticale ..per poi ovviamente volare fuori bordo e segarmi la tuga in due facendo altri danni sotto.
Non saprò mai come sarebbe andata ma vi assicuro che ho visto l'albero venire giù e le drizze che lo tenevano sù in quel secondo (o forse meno ..ma durò tantissimo) e sorreggerlo di peso.
Drizze buone pure per la sicurezza!!!
Al di là delle considerazioni tecniche, io ho cambiato sul mio Dufour 41 le drizze e ho GeM dsk 75 da 10 venendo dal poliestere da 12. Differenze enormi nel comportamento della barca, ovviamente in positivo, e non tornerei mai indietro.
Be' mi avete creato un po' di confusione in testa :-) però vi ringrazio, imparo molto volentieri.
Io sono molto attento alla sicurezza e proprio qualche giorno fa, sbarcando il motore, la drizza della randa in poliestere si è allungata di mezzo metro.
Ho temuto che il volvo d2 55 mi cadesse nel tambuccio e da li è partita la decisione di mettere qualcosa di decente, non ipertecnico, ma neanche super economico.
Avevo già adocchiato il Dyneema come possibile candidato ma ero indeciso più che altro sui diametri.
Considerando che le scotte e le drizze del genoa (49 mq) sono nuove e sovradimensionate, volevo intanto procedere con scotta e drizza della randa +amantiglio. Anche le manovre della randa (borose, cunningam, etc) sono in buone condizioni quindi le lascerò cosi almeno per quest'anno.
Il dubbio ora è, avere scotte di materiali diversi e' cosi terribile ? Considerate che in questo primo anno da velista faro' solo crociera e qualche zingarata con amici.
Poi l'anno prossimo vedremo, la barca è inaspettatamente veloce e stringe molto bene la bolina, meno bene al lasco e di poppa dove ci viole un gennaker o uno spi che sarà la spesa del prossimo anno.
Che dite allora, vado con dyneema 12mm per la drizza, 12 mm per la scotta e 10mm per l'amantiglio ?
Per scotta ed ammaniglio puoi pure risparmiare (la scotta se è "elastica" non è assolutamente un problema)!
Drizza e scotta anche da 10 in dynema.
L'amantiglio in dynema va bene anche da 8 solo se lo usi per tenere la passerella altrimenti è inutile e basta un poliestere da 10 se non da 8. Con la passerella ti accorgi subito della differenza di elasticità.
Occhio che se scendi di diametro gli stopper potrebbero essere un po' consumati e non tenere, ma il cambio delle guance è semplicissimo.
Inutile spendere soldi per tenere su la passerella, quella flette a prescindere dalla drizza (flette l'albero, beccheggia la barca per il peso più a poppa ecc..). E comunque non amo stare appeso all'albero quando passo dalla passerella, anzi.. la sua "drizza" elastica facilita l'appoggio della passerella stessa al pontile quando sente peso, diventa di colpo molto più stabile..
Io ho un GS40 con vele Soft Norlam di North che uso esclusivamente per diletto, ma se supero qualcuno sono più contento
L'anno scorso ho cambiato la drizza randa ed ho preso un sk75:
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Molto bene allora vado così, drizza da 12 e scotta da 10 in dyneema, amantiglio da 10 in polyestere.
Riguardo l'amantiglio, io lo uso perchè non mi piace far apoggiare il boma carico di randa ammainata e lazybag sul vang a pistone, il peso è tanto e prima o poi si spacca. Quindi non lo uso per la scaletta e mi chiedevo come fare per avere un'altra cima a cui agganciarla, voi come fate ? Passate un'altra cima in testa d'albero ?
se faccio così il boma mi viene giu nel pozzetto e mi toglie spazio vitale. Lo tengo su con l'amantiglio anche per questo.
Mi sà che devo mettere un'altra cima in testa d'albero.
Entrato in porto, sganci la drizza randa (che se ne sta li a far nulla) e usi lei.
Se invece tieni il "ponte levatoio" sempre armato si, ti tocca una terza manovra