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Versione completa: dimensioni strallo doppio
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Sto pensando di installare un doppio strallo, 20 cm dietro a quello principale.
Con il rigger stiamo discutendo circa le dimensioni di questo strallo aggiuntivo, sul quale armare vele da vento sopra i 15/20 nodi.

Dato che lo strallo principale è da 8 mm io ritengo che la misura del secondo strallo debba essere la stessa, con il conseguente carico di rottura a 5.040.
Tutto il sartiame è da 8.
Lui mi ha proposto uno strallo da 7, che pare abbia un CR a 3.850

Pareri?

La barca è un Alpa 34.
A rigore hai ragione tu, ma l'8 è sovrabbondante: per esempio la mia Alpa 34 da quasi 20 anni naviga con lo strallo di prua da 7 mm (montato per motivi di furlex B che allora portava lo strallo fino al 7).

Per inciso, senza voler influenzare le tue decisioni, non ho mai sentito la necessità di un secondo strallo: se il genoa è fatto per bene, in caso di emergenza lo puoi ridurre e mantiene una discreta efficienza.

Se invece programmi navigazioni impegnative ammaini il genoa e issi sull'avvolgifiocco un fiocco nello stesso tempo in cui armi tutto l'ambaradan del secondo strallo (non è un 50'....purtroppo).

Ciao
Grazie Albert, concordo su tutto.
Io ho visto alcuni Alpa / Z34 con lo stralletto, però più a poppavia rispetto a dove vorrei armarlo io, quindi con le volanti.
15 /20 nodi e già pensi ad un fiocco da vento? Fino a 20 kn sull'Alpa 34 tieni tutta tela, a 25 rolli un poco e prendi due mani.
Forse volevi dire 30/35
Considera che sul secondo strallo armerai una vela decisamente più piccola rispetto al genoa la cui ampiezza dovrebbe aggirarsi sui 40 mq.
Il carico derivante dal fiocco da vento sarà inferiore, visto che lo strallo da 8 continuerà a reggere l'albero, ritengo che potresti scendere di diametro fino ad un 6 mm
L'ho appena realizzato, per le medesime motivazioni.
Navigare in bolina (anche larga) con vento sopra i 18/20 nodi ed il genoa rollato è uno strazio, è più quello che sbandi per forma della vela che quello che avanzi.
Ho messo un golfare subito davanti al gavone dell'ancora e relativo vento sottostante collegato al dritto di prua.
L'attacco sull'albero è 30 cm sotto quello principale, quasi in corrispondenza all'attacco delle sartie alti, non necessita di volanti.
Io lo strallo principale ce l'ho da 8, e quello secondario l'ho messo da 7.
Per quanto riguarda il tempo di armarlo non concordo molto con la tesi che fai prima a togliere il genoa roller e issare un fiocco più piccolo. Lo strall(etto) sta a riposo lateralmente lungo le alte, con il fiocco già ingarrocciato dentro ad un sacco fatto ad hoc (stesso tessuto degli easybag per capirci e retina sottostante per scolo acqua) legato sulla draglia.
All'abbisogna sganci lo stralletto, lo porti a prua, tiri fuori dal gavone dell'ancora il tenditore e monti il tutto. Agganci la drizza, apri il sacco e dai su. Tempo complessivo meno di 2 minuti a dir tanto se te la prendi comoda.
(31-03-2015 16:46)picinin Ha scritto: [ -> ]15 /20 nodi e già pensi ad un fiocco da vento? Fino a 20 kn sull'Alpa 34 tieni tutta tela, a 25 rolli un poco e prendi due mani.
Forse volevi dire 30/35
Considera che sul secondo strallo armerai una vela decisamente più piccola rispetto al genoa la cui ampiezza dovrebbe aggirarsi sui 40 mq.
Il carico derivante dal fiocco da vento sarà inferiore, visto che lo strallo da 8 continuerà a reggere l'albero, ritengo che potresti scendere di diametro fino ad un 6 mm

io comincio a ridurre molto prima, che già a 15 Kn mi sembra tutto sotto abbondante sforzo.
...a naso... se il vento aumenta il carico non sarà affatto inferiore anche se riduco la vela... anzi... da quel pochissimo che so mi pare che il carico sul sartiame e strallo aumenti di parecchio.
Confido sul fatto che come dice Albert lo strallo da 8 sia sovradimensionato.
Si, l'albero non cade... ma vorrei anche evitare di ritrovarmi con uno strallo strappato che svolazza in coperta con vento sui 25/30 nodi...
Visto che lo userei esclusivamente in quelle condizioni.
Non si capisce mai se sia vento apparente o reale, nè di andatura.
Le barche normali quando il vento supera i 18 di app. devono ridurre, troppo sbandamento.
35 nodi = burrasca forza 8, di bolina di app. ne senti 40 fiocco da tempesta e tre mani con randa tutta scarellata sotto vento.
se il vento aumenta e tu riduci i carichi statici rimangono pressapoco quelli di 12/15 nodi, al netto di maggiori tensioni che dai al patarazzo/sartie etc... Il problema vero sono le onde, che con l'aumento del vento crescono di conseguenza, e quando la barca cade da un onda frangente i carichi sono difficilmente quantificabili. In ogni caso il secondo strallo non può sostituirsi totalmente a quello principale, perchè se no andresti in giro con un salamone (genoa rollato) totalmente in bando che ondeggia li a prua. Occorre ripartire più o meno la tensione tra strallo principale e stralletto in modo che entrambi stiano fermi. Sullo stralletto avresti quindi solo il tiro del fiocco, e non tutta la tenuta di albero, sartiame, inerzie varie. Se quello principale è un 8 con un 7 stai più che tranquillo
(31-03-2015 20:44)acquafredda Ha scritto: [ -> ]Occorre ripartire più o meno la tensione tra strallo principale e stralletto in modo che entrambi stiano fermi. Sullo stralletto avresti quindi solo il tiro del fiocco, e non tutta la tenuta di albero, sartiame, inerzie varie. Se quello principale è un 8 con un 7 stai più che tranquillo

Concordo sull'equazione: vela grande con poco vento tira quanto una piccola con tanto, infatti i carichi si valutano non in base al piano velico, ma al momento raddrizzante della barca .....ma vanno anche valutate le diverse casistiche: se lo strallo di trinchetta è basso e controventato dalle volanti, il suo carico può essere minore perchè è possibile eliminare la catenaria mantenendo però lo strallo principale in tensione con il paterazzo; nel caso dell'innerstay a poca distanza dallo strallo principale, senza volanti, aumentandone la tensione per eliminare la catenaria, inevitabilmente si mette in bando lo strallo di prua, e la tensione del paterazzo e del sartiame si scaricheranno quasi totalmente sull'inner, che dunque dovrebbe avere lo stesso diametro di quello di prua.
andare in giro con uno strallo principale totalmente in bando con vento forte e onda significherebbe avere un biscione che oscilla ad ogni onda e non è molto salutare. Per dare tensione allo stralletto non bisognerebbe mettersi a tirare a morte il suo tenditore, perchè inevitabilmente metteremmo in bando lo strallo. La cosa migliore è dare una tensione "simile" a quella dello strallo con paterazzo a riposo, e poi agire sul paterazzo in modo che vengano tesi in maniera equa strallo e stralletto. In questo modo il carico è ripartito tra i due. Inevitabilmente devi accettare un po di catenaria sullo stralletto e tagliare la vela tenendone conto.
(31-03-2015 21:12)albert Ha scritto: [ -> ]
(31-03-2015 20:44)acquafredda Ha scritto: [ -> ]Occorre ripartire più o meno la tensione tra strallo principale e stralletto in modo che entrambi stiano fermi. Sullo stralletto avresti quindi solo il tiro del fiocco, e non tutta la tenuta di albero, sartiame, inerzie varie. Se quello principale è un 8 con un 7 stai più che tranquillo

Concordo sull'equazione: vela grande con poco vento tira quanto una piccola con tanto, infatti i carichi si valutano non in base al piano velico, ma al momento raddrizzante della barca .....ma vanno anche valutate le diverse casistiche: se lo strallo di trinchetta è basso e controventato dalle volanti, il suo carico può essere minore perchè è possibile eliminare la catenaria mantenendo però lo strallo principale in tensione con il paterazzo; nel caso dell'innerstay a poca distanza dallo strallo principale, senza volanti, aumentandone la tensione per eliminare la catenaria, inevitabilmente si mette in bando lo strallo di prua, e la tensione del paterazzo e del sartiame si scaricheranno quasi totalmente sull'inner, che dunque dovrebbe avere lo stesso diametro di quello di prua.
la vela piu piccola scarica sullo strallo piu pressione di una grande.
ridurre di la catenaria del secondo strallo potrebbe mettere in crisi le altre strutture, albero, paterazzo, alte.
non dovrebbe essere difficile farsi due conti a partire dall' esistente ma ci vorrebbe almeno la geometria precisa.
...ho chiesto a varie fonti, ad esempio cantiere Zuanelli che costruisce lo Z34 praticamente identico ad Alpa 34. Penso anche il piano velico più o meno sarà lo stesso.
Tutti concordano che "teoricamente da 8 sarebbe ottimale, ma va bene anche da 7" essendo secondo strallo.

Io direi che possiamo accontentarci, oltre a quanto dice l'autorevole Albert che usa un cavo da 7mm come strallo principale sulla stessa barca.

Adesso vediamo se il rigger mi vorrà costruire tutto l'accrocchio... vi terrò informati.
Ma è proprio necessario il 2 strallo? Non è meglio sostituire il Genoa rolla bile con un Genoa in laminato che, essendo più leggero, fa sbandare di meno ed è quindi molto più efficiente con vento, con conseguente minor esigenza di rollare. quindi, minor peso, meno manovre, meno vele a bordo da stivare. È poi, in termini statistici, quante volte si userebbe il secondo strallo con la vela da vento ? Chi Sa parli!ps: dipende molto dalla zona in cui si naviga in prevalenza. Ritengo poi una valida alternativa quella di un fiocco 3 rolla bile al posto del Genoa. Bv a tutti!
(01-04-2015 15:42)kpotassio Ha scritto: [ -> ]...ho chiesto a varie fonti, ad esempio cantiere Zuanelli che costruisce lo Z34 praticamente identico ad Alpa 34. Penso anche il piano velico più o meno sarà lo stesso.
Tutti concordano che "teoricamente da 8 sarebbe ottimale, ma va bene anche da 7" essendo secondo strallo.

Io direi che possiamo accontentarci, oltre a quanto dice l'autorevole Albert che usa un cavo da 7mm come strallo principale sulla stessa barca.

Adesso vediamo se il rigger mi vorrà costruire tutto l'accrocchio... vi terrò informati.

Bravo.
Avanti così e non farti distrarre da chi ti dice che è tutto sbagliato.
Mi raccomando però, tienici informati.
Mi interessa sapere come il tuo rigger risolverà il problema dell’attacco all’albero.

PS.
Io avrei comunque optato per uno strallo in tessile, anche a costo di spendere qualcosina in più.
L'attacco all'albero lo farebbe con un innesto a martelletto. Di più nin zo...
Aggiungo che lo strallo scelto dal Rigger è in Dyform.
Le tabelle indicano che un Dyform da 7mm a CR quasi uguale all'8mm 1x19.

Stiamo lavorando per completare l'attacco in coperta, e relativo collegamento alla piastra/landa dello strallo principale che scende sul dritto di prua
Foto, foto please. Anche io sono molto interessato, soprattutto come hai proceduto all'attacco in coperta
L'idea è quella di realizzare una landa passante. Questa landa è fissata ad una piastra che poggia sul dritto di prua, tenuta da due viti che sono già lì. Le viti fissano la landa dello strallo principale originario.

Dato che la landa non avrà lo stesso angolo dello strallo secondario dovrò fermarla in senso longitudinale tramite una piastra che sarà fissata al musone (tramite viti già in essere) e ad una contropiastra già presente, ma da rinforzare. Piastra e contropiastra sono sottocoperta.

La comodità di costruire una landa passante sta nel fatto che non deve essere perfettamente misurata prima di metterla in opera.

Metto un disegno.
Io ho fatto una landa così:

[attachment=8639]

Fissata con due viti ad una contropiastra nel gavone ancora che a sua volta riporta il tiro con una biella su misura

[attachment=8642]

ad una piastra con cantropiastra sul dritto di prua.

[attachment=8641]

Il tutto allineato con lo strallo amovibile in modo che sulla coperta non c'è praticamente alcuno sforzo.

898989
Io non riesco ad allineare....
(04-04-2015 16:49)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]... riporta il tiro con una biella su misura

....mi dirai che sono anni che sta lì senza problemi, ma quella biella laterale fissata lateralmente coi bulloni è poco "marina"... meglio sarebbe raddoppiarla e far lavorare i bulloni a taglio e le lande simmetricamente senza momento torcente ... pignolerie ...
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