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Versione completa: Restauro Evergreen. Due suggerimenti: falchetta e trattamento opera viva
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Sono a metà del restauro dopo l'incidente dell'altra estate.
Purtroppo non ho avuto molto tempo quest'inverno e i lavori sono andati avanti lentamente anche per via dei ritardi della persona incaricata.
Ora la struttura sta per essere messa a posto e quindi devo procedere con i lavori.
Purtroppo la falchetta originale è fortemente danneggiata su di un lato ed ho dovuto rimuoverla. La barca è un 8 metri dell'84 e non sono riuscito a trovarne una uguale. L'originale era appoggiata in coperta, a circa 1 cm dalla fiancata, ed era fissata con viti passanti con dadi. Ero riuscito a trovarne una simile, ma di colore, lunghezza e passo viti differente e quindi non mi convinceva. Poi ho trovato (in regalo, per fortuna), una coppia di falchette datate ma mai usate, del tipo normale, da appoggiare sulla fiancata. Ovviamente i vecchi buchi andavano stuccati e la nuova falchetta fissata con parker. Chi mi fa il lavoro mi ha detto però che le vecchie viti della falchetta servivano a tenere insieme scafo e coperta e quindi vanno rimesse e stuccate. Non so come potrebbe venire il lavoro esteticamente. Cosa ne pensate? Le altre alternative è di avere due falchette non perfettamente identiche ed in più giuntate.
Il secondo problema che ho è sull'opera viva. Avendo tirato su la barca per un po' di tempo ho pensato di approfittare per riportare a zero la carena. Facendo ciò ho trovato segni di osmosi. In più in alcune aree era stato fatto in precedenza, ma non so da chi è quando, un lavoro con uno stuoino di vetroresina che si sta staccando per via dell'osmosi. Cioè, per spiegarmi meglio, sembrerebbe un lavoro di prevenzione fatto però con uno stuoino che si sta staccando proprio per via dell'osmosi. Ovviamente lo sto rimuovendo fino a dove non è aderente con lo strato sottostante.
Poi io pensavo di fare un trattamento a tutta l'opera viva. Non so ancora se rinforzare la zona, delle dimensioni di 1,5x1 circa, da dove la vetroresina si è staccata. Se fosse strutturale non avrei dubbi, ma non sono ancora riuscito a capire esattamente cosa sia.
Il mio dubbio, comunque, riguarda il tipo di trattamento da fare. Io pensavo di tirare della semplice resina epossidica, al limite sotto forma di stucco, secondo i consigli di Giorgione. Spesa di materiale di 200 euro?! L'artigiano ha fatto un preventivo con prodotti specifici tipo barrier, acquastop,... e mi ha presentato una spesa, di solo materiale, sugli 800 euro. Cosa faccio, che prodotto uso? Purtroppo 600-500 euro di differenza non sono pochi per il mio budget e per il valore della barca. Voi cosa fareste?
Grazie
Sono delle domande a cui è difficile rispondere senza l'ausilio di foto. Secondo un mio modesto parere per ciò che riguarda l'opera viva, è importante capire se la stuoia che si stacca fa parte della struttura (laminazione) della barca o (e questo mi sembra abbastanza improbabile) è stata laminata per l'osmosi?. AD ogni modo gli 800 euro richiesti dal cantiere per il materiale mi sembrano abbastanza in linea con il lavoro che devono fare, mentre il tuo calcolo di 200 euro mi sembra poco verosimile IMHO!
Buoni problemi.
Bob
Per fortuna sono riuscito a trovare alcune foto già fatte. Non perfette, ma almeno spiegano un po' i miei dubbi.
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Questa foto per capire il problema della falchetta. Come si vede, la vecchi falchetta è appoggiata in coperta e fissata con viti passanti. Per mettere la nuova a filo fiancata devo rimettere le viti passanti per legare scafo e coperta e poi fissare la nuova con viti autofilettanti.
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Questa invece è la zona dell'opera viva incriminata. L'area più sinistra è l'inizio del problema. Poi si è ancora estesa.
Il lavoro lo fa un artigiano in economia, non un cantiere (che mi avrebbe chiesto 3 volte tanto).
La mia stima di 200 euro, relativa solo al materiale e non alla manodopera, fa il conto della superficie ( 10mq?) per lo spessore del trattamento (600nm). Quindi stimavo un 6 kg di resina a 30 euro/chilo.
C'è qualcuno che ha fatto lo stesso trattamento da solo ed ha una stima dei costi?
Vanno utilizzati per forza i prodotti barrier?
mi sto riguardando la foto dell'opera viva e non mi sembra di itravedere segni di osmosi, bensi tanti interventi (forse anche di prevenzione) per cose che sembravano "bolle" ed invece non erano altro che distacchi di AV precedenti malamente aderenti. te lo dico perchè ci sono passato recentemente, oggi ho dato la seconda mano di fondo al clorocauciù dopo aver portato, tra raschietto e rotorbitale, a gel-coat tutta l'opera viva nonostante previsioni di conoscenti di banchina di mq di osmosi galoppante, che non ne ho trovato traccia === il gel-coat è integro tranne segni di smerigliature, specialmente in corrispondenza delle taccature, trattate all'incirca come si vede nella tua foto.
su consigli ricevuti anche sul forum, i danneggiamenti del gel-coat gli ho risolti con pitturazioni a gelcoat e successive levigature. in considerazione che non ho trovato una sola bolla da osmosi, anche su consiglio di Andros, ho scelto di dare come base il fondo al clorocauciù, visto che la barca è dell'età della tua e non mi sembra necessario scomodare resine ed ammenità varie consigliate per "prevenzione osmosi". mi sembra importante ricordarti di scegliere prodotti della stessa casa produttrice (stucchi, fondo, avegeto)
aggiungo: per i costi del materiale può essere di 200 eur compresa l'avegeto . io ho scelto Veneziani: epomast (stucco bicomponente epossidico,a causa del bulbo inox), ticoprene (fondo al clorocauciù), Cupron plus (antivegetativa)
credo che la differenza nella posa della falchetta sia talmente minima che solo tu te ne potrai accorgere, quindi vai sereno e cerca di fare il miglior lavoro possibile, diverso per l'osmosi, dalle foto sembra diffusa e quindi qui hai due strade, una ti riporterà dove sei tra qualche tempo perché l'osmosi lavora, quella che vedi potrebbe essere solo la punta dell'iceberg, l'altra risolverà ma ti costerò parecchio tempo e qualche soldo in più, ipotizzo per una barca da 8 mt, non mi ricordo quale sia la tua:
- prima strada, costo circa 200 euro se fai tu, flex grana 40, allarga i fori fino che il tessuto sottostante sarà uniforme, calcola 3 volte almeno la dimensione del buco in larghezza ( a me consigliavano 5 ma mi pare troppo ) cioè avrà un buon aspetto, stucco epoxy carteggio, due o tre mami di gelcoat o antiosmotico poi av
- seconda strada costo circa 1.000 euro , scalpello elettrico via tutto fino alla vtr, flex fino a che non appare regolare, 3 mani di stucco epoxy, gelcoat 3 mani ed av
devi valutare quanto è davvero estesa e quanto lavoro ti senti di fare, per fortuna tutto è risolvibile con un po' di buona volontà
Aggiornamento.
Alla fine per quanto riguarda la falchetta ho deciso di mettere quella nuova esterna. Di conseguenza ho rimosso anche quella sana. Primo piccolo problema: le viti della falchetta servivano anche per tenere assemblate scafo e coperta, quindi sono state rimesse una vite ogni due e poi stuccati fori e le viti. Adesso dovremmo prima passare allo scafo, a dipingere le murate e poi a mettere su la nuova falchetta. Poi dovrò anche capire come organizzare il musone dell'ancora che è da fare nuovo in quanto il vecchio è inutilizzabile.

Per quanto riguarda lo scafo, allego due nuove fotografie. Come si vede, il distacco della pelle superficiale, purtroppo abbastanza esteso, è dovuto ad un'infiltrazione di acqua e alla conseguente formazione di osmosi. Si è deciso quindi di rimuovere tutto il tessuto non aderente, di rinforzare con un nuovo tessuto, e poi di fare un trattamento anti osmosi. Per questo il costo del materiale è sugli 800 euro (tessuto da lavorare sotto vuoto, più trattamento più fondo).
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Un po' fuori dal coro: la falchetta originale ha la funzione di contropiastra e di finitura dello scalino della giunzione scafo/coperta. Se vuoi rimuoverla, sarà necessario rifissare il tutto con viti e rondelle, costringendoti poi ad un lavoro di finitura immane.

Soluzioni: trovare la stessa tipologia di falchetta e sostituirla integralmente.
Sostituire la falchetta in alluminio con un profilo in teak o legno duro avvitato sulla giunzione; ora si dovrebbero trovare di questi profili anche in similteak perchè vengono montati in origine su molte barche francesi.

Carena: temo che la stuoia che si stacca in quel posto sia l'indice una riparazione mal eseguita di una crepa (da probabile supporto da invasatura mal posizionato). Per verifica, controlla in corrispondenza all'interno lo stato delle laminazioni.

Poi fai sabbiare la carena fino a gelcoat e solo dopo valuta il da farsi.
Temo che per un lavoro ben fatto e non una serie di toppe, i materiali necessari costino più verso i mille che verso i cento euro....

Ciao

P.S. ho visto le foto che hai appena postato.....per quanto riguarda la carena.....temo di aver sottovalutato il problema in base alla vecchia foto.....quelle che state tirando via sembrerebbero pelli della stratifica della carena che andranno ripristinate.....altro che 1000 euro.....e la forza di gravità giocherà contro di voi, a meno che non facciate il vuoto per ristratificare....


....e ho letto ... perchè una vite ogni due ???... E le rondelle ?? attenzione anche alle infiltrazioni tra una vite e l'altra, ora che non c'è più la falchetta a tenere la coperta aderente allo scafo tra le viti.
Grazie Alberto. E grazie tutti.
Tutte le viti e i vecchi fori vengono stuccati e quindi dovrebbero essere a posto.
Per quanto riguardo lo scafo, lavoreremo (lavorerà) con sottovuoto e quindi non dovrebbero esserci problemi.
Internamente non mi sembra ci siano laminazioni particolari.
Questo è il lavoro in prua già fatto a sinistra sulla falchetta tolta.
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Alla fin fine il tutto sarà dispendioso e forse non meritava, ma rispetto a comprare una cosa equivalente è più conveniente ed hai qualcosa che conosci. E poi c'è l'aspetto affettivo dei miei genitori
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