I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Frigo fai da te
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Adesso non posso, debbo risolvere il problema della Banderuola , che ho dimenticato a montare in testa d'albero. Fatevi venire qualche idea
Per raffreddare la cella di peltier ho deciso di utilizzare l'acqua di mare, vista la conformità della barca e le sue andature è necessario un piccolo polmone di acqua.
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Per chi era interessato alle performance del frigo, vi dico che funziona benissimo, dai consumi ridottissimi.ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim
:27:Il polmone che ho citato nel post precedente, non è andato a buon fine, abbortito.2727Smiley26
(02-04-2015 10:31)mimita Ha scritto: [ -> ]Bisognerebbe far la prova come si comporta con il ..prosecco ! 8989

a..mbriagone..Smiley34Smiley34Smiley34
TORNATO seri trovo che la trovata di Pepi sia geniale.
Usa lo stesso sistema del geotermico: utilizza lo sbalzo dell'acqua per riscaldare ( e per raffreddare).

Sarebbe veramente interessante capire quanti gradi di acqua ci sono, ad esempio, il liguria a Gennaio.
Se ci fossero almeno 15 gradi, usare il sistema anche per il riscaldamento darebbe vantaggi significativi.
(04-12-2015 09:39)falanghina Ha scritto: [ -> ]TORNATO seri trovo che la trovata di Pepi sia geniale.

Io come funziona questo sistema non l ho capito ma confermo che il pepi merita



La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
E siccome sono un principiante assoluto abbiate clemenza e pazienza con me quando magari pongo domande indecenti
Te lo spiego io come funziona il geotermico.

Hai una sorta di enorme compressore che da una parte crea il freddo, dall'altra il caldo.
Esattamente lo stesso della cellula di Peltier di Pepi.

Ora...se devi riscaldare ed ipoteticamente ci sono -5° in ambiente estrai l'acqua a + 12° dal pozzo.

Quell'acqua va a finire sulla parte "fredda" del compressore, che passa da un ambiente - 5 ad un +12: regalo di 17° di calore geo.

Portare la parte calda a 35 partendo da 12 costa meno che partire da -5.


Nel caso di raffreddamento, è il contrario.
Se l'ambiente è di 30° e raffreddi la peltier a 20° (acqua del mare), hai guadagnato 10 gradi che non sono pochi.
In realtà, raffreddando con liquido hai un vantaggio ancora maggiore.

Ecco perché la pompa termica potrebbe funzionare anche per riscaldare in inverno, all'ormeggio.

Se il mare fosse 15°, parti da 15 e non da zero.
Portare da 15é a 20 è facile e consumi poco.

Spero di essermi capito bene.
Geotermico....
[Immagine: e1ee882cd89ae4bd7ae6c3daca464516.jpg]

Sono per la via
Appena posso leggo la spiegazione falanghina




La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
E siccome sono un principiante assoluto abbiate clemenza e pazienza con me quando magari pongo domande indecenti
E continua....
[Immagine: c7ed1421174ef5ed1086880a8a352224.jpg]

C'è poco vento e l'esplosione si configura come fungo...


La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
E siccome sono un principiante assoluto abbiate clemenza e pazienza con me quando magari pongo domande indecenti
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.
La cella di Peltier è una piastra che toglie calore da una parte e lo espelle dall'altra.
Semplice pompa di calore.


Se ho capito bene, Pepi, tu raffreddi la parte calda della cella con acqua di mare: la tua pompa di calore semplice si è trasformata in una pompa di calore talassotermica.

Bella intuizione, che funzionerebbe anche con il compressore classico e funzionerebbe anche per riscaldare.
(04-12-2015 18:00)pepilene Ha scritto: [ -> ]https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.

Ciao Pepi, mi sono cimentato per diversi mesi nel tentativo di ricavare energia dal delta t tra acqua di mare e temperatura esterna, sole per intenderci, facendo funzionare la cella di Peltier all'incontrario. Per spiegarmi meglio invece che produrre caldo/freddo sui piani opposti della cella ( come ben sai una si rafredda l'altra si riscalda al passaggio della tensione) col passaggio della corrente elettrica tentavo di produrre energia scaldando e rafreddando le superfici. L'energia prodotta era bassa e la difficoltà maggiore era quella della costante nel delta t.
Se hai qualche idea in proposito ho ancora una cinquantina di celle per fare esperimenti.
Ciao e buon vento a tutti.
Dimenticavo ho anche alcune lenti di Fresnel usate a suo tempo per gli esperimenti.
(04-12-2015 18:11)pippopippo Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:00)pepilene Ha scritto: [ -> ]https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.

Ciao Pepi, mi sono cimentato per diversi mesi nel tentativo di ricavare energia dal delta t tra acqua di mare e temperatura esterna, sole per intenderci, facendo funzionare la cella di Peltier all'incontrario. Per spiegarmi meglio invece che produrre caldo/freddo sui piani opposti della cella ( come ben sai una si rafredda l'altra si riscalda al passaggio della tensione) col passaggio della corrente elettrica tentavo di produrre energia scaldando e rafreddando le superfici. L'energia prodotta era bassa e la difficoltà maggiore era quella della costante nel delta t.
Se hai qualche idea in proposito ho ancora una cinquantina di celle per fare esperimenti.
Ciao e buon vento a tutti.

Purtroppo l'efficienza della cellula di Peltier è molto bassa e il rendimento è massimo solo quando la differenza di temperatura tra i lati caldo e freddo è minima e minima è la corrente assorbita.
Trova giustificazione nell'impiego in piccole porzioni da raffreddare, come CPU dei computer, distributori di acqua fredda o piccoli frigo da camper o da ... barca!

Mi chiedevo, senza aver mai avuto il tempo per interessarmene, la possibilità di sperimentare la pompa di calore per riscaldare la barca visto che attualmente il loro rendimento è notevolmente migliorato.
Magari si potrebbe impiegare il circuito "motore" di un vecchio frigorifero ancora efficiente. Certo bisognerebbe considerare la circolazione dell'acqua attraverso uno scambiatore, ma credo risolvibile facilmente se il rendimento fosse interessante.
(04-12-2015 18:11)pippopippo Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:00)pepilene Ha scritto: [ -> ]https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.

Ciao Pepi, mi sono cimentato per diversi mesi nel tentativo di ricavare energia dal delta t tra acqua di mare e temperatura esterna, sole per intenderci, facendo funzionare la cella di Peltier all'incontrario. Per spiegarmi meglio invece che produrre caldo/freddo sui piani opposti della cella ( come ben sai una si rafredda l'altra si riscalda al passaggio della tensione) col passaggio della corrente elettrica tentavo di produrre energia scaldando e rafreddando le superfici. L'energia prodotta era bassa e la difficoltà maggiore era quella della costante nel delta t.
Se hai qualche idea in proposito ho ancora una cinquantina di celle per fare esperimenti.
Ciao e buon vento a tutti.

Quello che tu citi, credo che necessita di celle particolari, ad alta temperatura circa 100 / 200 gradi.
(04-12-2015 18:51)doge49 Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:11)pippopippo Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:00)pepilene Ha scritto: [ -> ]https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.

Ciao Pepi, mi sono cimentato per diversi mesi nel tentativo di ricavare energia dal delta t tra acqua di mare e temperatura esterna, sole per intenderci, facendo funzionare la cella di Peltier all'incontrario. Per spiegarmi meglio invece che produrre caldo/freddo sui piani opposti della cella ( come ben sai una si rafredda l'altra si riscalda al passaggio della tensione) col passaggio della corrente elettrica tentavo di produrre energia scaldando e rafreddando le superfici. L'energia prodotta era bassa e la difficoltà maggiore era quella della costante nel delta t.
Se hai qualche idea in proposito ho ancora una cinquantina di celle per fare esperimenti.
Ciao e buon vento a tutti.

Purtroppo l'efficienza della cellula di Peltier è molto bassa e il rendimento è massimo solo quando la differenza di temperatura tra i lati caldo e freddo è minima e minima è la corrente assorbita.
Trova giustificazione nell'impiego in piccole porzioni da raffreddare, come CPU dei computer o piccoli frigo da camper o da ... barca!

Mi chiedevo, senza aver mai avuto il tempo per interessarmene, la possibilità di sperimentare la pompa di calore per riscaldare la barca visto che attualmente il loro rendimento è notevolmente migliorato.
Magari si potrebbe impiegare il circuito "motore" di un vecchio frigorifero ancora efficiente. Certo bisognerebbe considerare la circolazione dell'acqua attraverso uno scambiatore, ma credo risolvibile facilmente se il rendimento fosse interessante.

Al contrario di quello che si dice in giro nel forum sul mio "frigo fai da te" non utilizza acqua di mare, per raffreddare e alzare il delta /t della cella, x i motivi sopra spiegati, ma acqua della cisterna dei servizi, qui torna in campo la piccola bugia detta dal narratore del video, ma non entro nei particolari.
Essendo un impianto in corto circuito il fattore calore ne fa da padrone, quindi affermo che si è possibile l'utilizzo della cella per il riscaldamento della barca, ma non è per niente conveniente,
1° Puoi utilizzare una resistenza classica
2° Il fattore della conservazione dell'energia, dove e come conservare questa fonte di calore.
Allora non ho capito una mazza e aveva ragione Hall.
Ero certo che tu usassi acqua di mare per raffreddare la cella.
(04-12-2015 19:21)pepilene Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:51)doge49 Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:11)pippopippo Ha scritto: [ -> ]
(04-12-2015 18:00)pepilene Ha scritto: [ -> ]https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_Peltier
Non sono sicuro che come spiega FALANGHINA sia esatto, comunque la prendo per buona.
Poche persono conoscono l'EFFETTO PELTIER.

Ciao Pepi, mi sono cimentato per diversi mesi nel tentativo di ricavare energia dal delta t tra acqua di mare e temperatura esterna, sole per intenderci, facendo funzionare la cella di Peltier all'incontrario. Per spiegarmi meglio invece che produrre caldo/freddo sui piani opposti della cella ( come ben sai una si rafredda l'altra si riscalda al passaggio della tensione) col passaggio della corrente elettrica tentavo di produrre energia scaldando e rafreddando le superfici. L'energia prodotta era bassa e la difficoltà maggiore era quella della costante nel delta t.
Se hai qualche idea in proposito ho ancora una cinquantina di celle per fare esperimenti.
Ciao e buon vento a tutti.

Purtroppo l'efficienza della cellula di Peltier è molto bassa e il rendimento è massimo solo quando la differenza di temperatura tra i lati caldo e freddo è minima e minima è la corrente assorbita.
Trova giustificazione nell'impiego in piccole porzioni da raffreddare, come CPU dei computer o piccoli frigo da camper o da ... barca!

Mi chiedevo, senza aver mai avuto il tempo per interessarmene, la possibilità di sperimentare la pompa di calore per riscaldare la barca visto che attualmente il loro rendimento è notevolmente migliorato.
Magari si potrebbe impiegare il circuito "motore" di un vecchio frigorifero ancora efficiente. Certo bisognerebbe considerare la circolazione dell'acqua attraverso uno scambiatore, ma credo risolvibile facilmente se il rendimento fosse interessante.

Al contrario di quello che si dice in giro nel forum sul mio "frigo fai da te" non utilizza acqua di mare, per raffreddare e alzare il delta /t della cella, x i motivi sopra spiegati, ma acqua della cisterna dei servizi, qui torna in campo la piccola bugia detta dal narratore del video, ma non entro nei particolari.
Essendo un impianto in corto circuito il fattore calore ne fa da padrone, quindi affermo che si è possibile l'utilizzo della cella per il riscaldamento della barca, ma non è per niente conveniente,
1° Puoi utilizzare una resistenza classica
2° Il fattore della conservazione dell'energia, dove e come conservare questa fonte di calore.

Pepi,
hai questo problema: se usi l'acqua del serbatoio dissipi meno calore che con l'acqua di mare, abbassando il rendimento. Inoltre ti riscaldi la barca, seppur di poco, che in estate non è cosa buona.
Vedo che hai la pompa a pedale vicino al "frigo" che presumo sia per l'acqua di mare, non dovrebbe essere difficile crearti una derivazione per prelevare acqua da far circolare per il raffreddamento che scaricherai nell'uscita del lavello.

Scusa ma per quanto riguarda il riscaldamento mi riferivo alla pdc tradizionale con compressore, per questo parlavo di pezzi di recupero da frigorifero da usare all'inverso: dissipi il freddo con l'acqua di mare e cedi il caldo in cabina. In tutto questo usi l'energia elettrica della banchina anziché il gasolio puzzolente del webasto. Certo, in rada ...
Il Pedale è per il lavello quindi acqua dei servizi.
Provai con acqua di mare prelevata da wc che è il punto più basso,(eventuali miglioramenti non mi sono noti) ma durante una navigazione, il forte sbandamento e il moto ondoso provocò una scarsa aspirazione danneggiando la pompa.
Ho trovato un compromesso molto soddisfacente, cioè azionare l'impianto a ore alterne, riducendo i consumi del 50 % sembra un paradosso inspiegabile ma l'efficienza è rimasta al mio parere uguale.
Confermato anche dal narratore del video, che adotta questo fare ON / OFF
(04-12-2015 18:15)pippopippo Ha scritto: [ -> ]Dimenticavo ho anche alcune lenti di Fresnel usate a suo tempo per gli esperimenti.

Puoi postare qualche foto? magari poi apriamo un'altra discussione.
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