03-04-2015, 16:03
Ho documentato il lavoro perchè magari qualcuno può trarne spunto in caso di necessità; il lavoro è su uno scafo in lamellare ma la procedura può essere utilizzata anche su VTR.
iniziamo dal guaio: un colpo dalla barra del timone di un'altra barca durante l'alaggio.
Barca scuffiata immediatamentein modo da tenere la zona lontana dall'acqua
Consultati i vecchi saggi ho stabilito il piano d'attacco:
-ripulire la zona e regolarizzare il foro; abrasivare l'interno del foro.
-preparare una zeppetta di legno più grande del foro ma abbastanza piccola da riuscire ad infilarla messa di traverso; su questa ho praticato un foro in cui ho inserito uno spago in modo da poterla "schiacciare" contro lo scafo mettendo in tiro lo spago su un ponte allestito sul buco...difficile da capire a parole ma penso si intuisca bene dalla foto.
-a causa dell'impossibilità di operare al chiuso e con elettricità vicino alla barca, ho allestito intorno alla zona del foro una specie di serra in modo da innalzare la temperatura sottostante una volta irradiata dal sole. In questo modo la resina (10 10) ha vetrificato molto bene nonostante la temperatura ambientale fosse intorno ai 13°.
-una volta predisposto tutto, ho preparato un opportuno quantitativo di epossidica usando per il dosaggio resina/catalizzatore il rapporto volumetrico e misurandoli con delle siringhe; la ho quindi usata per bagnare la zeppetta e con l'aiuto di un dito (ovviamente con i guanti) l'interno del buco precedentemente abrasivato.
-mentre la resina veniva assorbita dal legno ho aggiunto alla resina avanzata una polvere tixotropizzante....anzi, ne hoi messa molta, almeno il triplo del quantitativo di resina, in modo da ottenere la giusta consistenza affinchè potessi applicarne un cordolo, sempre usando un dito, internamente tutt'intorno al foro.
-a questo punto ho preso la zeppetta, l'ho infilata nel foro, posizionata in posizione (avevo praticato dei riferimenti col pennarello per capire come centrarla al meglio), messo in tiro lo spago sul ponte; a questo punto ho usato il resto della resina per colmare il recesso, ho applicato del nastro da pacchi per evitare di dover carteggiare troppo e tenere lo stucco in posizione, ho poggiato appena sotto lo spago una borsetta elettrica di quelle dei cinesi (riscaldata tempestivamente) e ho chiuso la serra orientandola perpendicolarmente al sole ruotando la barca; per la notte l'ho poi spostata sotto un gazebo (rimettendo la borsetta).
-una volta spacchettato tutto e assicuratomi che la resiva avesse vetrificato, ho usato il dremel per ricreare un incasso di circa 3mm sulla stuccatura, per inciso consiglio utensile smerigliatore per metallo, aggredisce bene l'epox e non mangia il legno a meno di andarci pesante.
-fatto il recesso ci ho poggiato sopra un foglio di plastica trasparente e ci ho tracciato sopra il contorno con un pennarello; prima che l'inchiostro seccasse ho premuto il foglio su una lamella di mogano in modo da trasferire il segno; quindi poco a poco ho carteggiato la lamella appoggiandola ripeturamente al recesso per capire dove rimuovere materiale senza badare troppo al segno di inchiostro.
-a questo punto ho rifatto un pochino di resina colorandola con la polvere della lamella carteggiata e schiarendola e "addensandola" un po' con la polvere apposita usata in precedenza; ho applicato questo stucco marrone nel recesso e ci ho spinto dentro la lamella sagomata a misura rimuovendo l'ecccesso di resina strabordata dai contorni.
-fatto polimerizzare sempre sotto serra, carteggiato, verniciato.
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Barca scuffiata immediatamentein modo da tenere la zona lontana dall'acqua
Consultati i vecchi saggi ho stabilito il piano d'attacco:
-ripulire la zona e regolarizzare il foro; abrasivare l'interno del foro.
-preparare una zeppetta di legno più grande del foro ma abbastanza piccola da riuscire ad infilarla messa di traverso; su questa ho praticato un foro in cui ho inserito uno spago in modo da poterla "schiacciare" contro lo scafo mettendo in tiro lo spago su un ponte allestito sul buco...difficile da capire a parole ma penso si intuisca bene dalla foto.
-a causa dell'impossibilità di operare al chiuso e con elettricità vicino alla barca, ho allestito intorno alla zona del foro una specie di serra in modo da innalzare la temperatura sottostante una volta irradiata dal sole. In questo modo la resina (10 10) ha vetrificato molto bene nonostante la temperatura ambientale fosse intorno ai 13°.
-una volta predisposto tutto, ho preparato un opportuno quantitativo di epossidica usando per il dosaggio resina/catalizzatore il rapporto volumetrico e misurandoli con delle siringhe; la ho quindi usata per bagnare la zeppetta e con l'aiuto di un dito (ovviamente con i guanti) l'interno del buco precedentemente abrasivato.
-mentre la resina veniva assorbita dal legno ho aggiunto alla resina avanzata una polvere tixotropizzante....anzi, ne hoi messa molta, almeno il triplo del quantitativo di resina, in modo da ottenere la giusta consistenza affinchè potessi applicarne un cordolo, sempre usando un dito, internamente tutt'intorno al foro.
-a questo punto ho preso la zeppetta, l'ho infilata nel foro, posizionata in posizione (avevo praticato dei riferimenti col pennarello per capire come centrarla al meglio), messo in tiro lo spago sul ponte; a questo punto ho usato il resto della resina per colmare il recesso, ho applicato del nastro da pacchi per evitare di dover carteggiare troppo e tenere lo stucco in posizione, ho poggiato appena sotto lo spago una borsetta elettrica di quelle dei cinesi (riscaldata tempestivamente) e ho chiuso la serra orientandola perpendicolarmente al sole ruotando la barca; per la notte l'ho poi spostata sotto un gazebo (rimettendo la borsetta).
-una volta spacchettato tutto e assicuratomi che la resiva avesse vetrificato, ho usato il dremel per ricreare un incasso di circa 3mm sulla stuccatura, per inciso consiglio utensile smerigliatore per metallo, aggredisce bene l'epox e non mangia il legno a meno di andarci pesante.
-fatto il recesso ci ho poggiato sopra un foglio di plastica trasparente e ci ho tracciato sopra il contorno con un pennarello; prima che l'inchiostro seccasse ho premuto il foglio su una lamella di mogano in modo da trasferire il segno; quindi poco a poco ho carteggiato la lamella appoggiandola ripeturamente al recesso per capire dove rimuovere materiale senza badare troppo al segno di inchiostro.
-a questo punto ho rifatto un pochino di resina colorandola con la polvere della lamella carteggiata e schiarendola e "addensandola" un po' con la polvere apposita usata in precedenza; ho applicato questo stucco marrone nel recesso e ci ho spinto dentro la lamella sagomata a misura rimuovendo l'ecccesso di resina strabordata dai contorni.
-fatto polimerizzare sempre sotto serra, carteggiato, verniciato.
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