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Versione completa: Dal Giornale della Vela di marzo: sostituzione sartie.
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(14-04-2015 16:46)lfabio Ha scritto: [ -> ]C'e' anche pero' da fare una distinzione tra tondino vecchio e tondino Nitronic. Lo potra' confermare meglio di me Sailor, ma NON sono la stessa cosa.

...anche come prezzo...

..giusto, il mio credo fosse quello vecchio, ma in quanto alla piombatura del tondino stesso dentro alla femmina dell'arridatoio, la sua resistenza dipende anche dal materiale del tondino utilizzato oppure no?
(14-04-2015 16:50)rob Ha scritto: [ -> ]
(13-04-2015 23:54)sailor13 Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


st'affare è macabramente inquietante, solo a guardarlo

Si ma guarda che il buco è ....piccolino !797979
Direi di si, la tenuta del cd. deadheading dipendera' dalla tenuta del materiale con cui e' fatto.
(15-04-2015 03:35)lfabio Ha scritto: [ -> ]Direi di si, la tenuta del cd. deadheading dipendera' dalla tenuta del materiale con cui e' fatto.
non ho capito, intendi la ricalcatura della testa del tondino a freddo? Cold head?
[Immagine: 383ad6ecc6b3dab718f9308ff32389cb.jpg]

Comet 303 del 1989, sartiame originale.
(08-04-2015 11:10)einstein Ha scritto: [ -> ]Le sartie in spiroidale 1/19 o in dyform, si presume abbiano una vita media di 15/17 anni, mentre il tondino 8/10. Ci sono fattori però che influenzano in positivo o in negativo la longevità: navigazioni sporadiche e tranquille (magari quasi sempre in andature larghe), altre, invece, più lunghe e stressanti (boline tirate con mare formato e barca sottoposta ad alti carichi); anche il posto d'ormeggio usuale può risultare dannoso per l'attrezzatura se la barca è soggetta a continua risacca.
Quindi, poiché sei al limite temporale, al tuo posto, per stare più tranquillo, direi di contattare un esperto rigger in zona per un'ispezione accurata, se tutto è OK, potresti tirare avanti ancora un po'.
ciao
Riprendo l'argomento in quanto sembra che sulla durata delle sartie in tondino e in spiroidale sia cambiata l'opinione generale, diversi rigger sostengono che il tondino duri più dello spiroidale
E' ora di finirla
Non vi viene il dubbio che sia tutto una questione di business?
non vi fate deviare dal terrorismo psico di chi ha le mani in pasta, navigate e acoltate la Vs esperienza e ciò che vi dice la barca
questo era sordo, allora.
[Immagine: 663b9411a8279fa6aa99e55c2f402516.jpg]
Sembra acciaio della peggior specie
Scusate ma i cavi d'acciaio dei ponti ogni quanti anni li sostituiscono?
(29-05-2015 14:59)skipperfelice Ha scritto: [ -> ]Scusate ma i cavi d'acciaio dei ponti ogni quanti anni li sostituiscono?
dunque, i cavi del Golden Gate bridge, terminato nel 37, sono stati interamente sostituiti negli anni 70. I cavi dei ponti vengono calcolati con un fattore di sicurezza di poco più di 2 volte. I cavi di un ascensore, con fattore di sicurezza intorno a 20 volte, vengono sostituiti ( a seconda del tipo) fra i 10 e i 20 anni. I cavi delle sartie di una barca da crociera hanno un fattore di sicurezza di 4 volte. Fai te...
(29-05-2015 13:42)kermit Ha scritto: [ -> ]Sembra acciaio della peggior specie
infatti, la corretta manutenzione è fondamentale per la durata dei materiali. quello della foto precedente ha solo 10 anni. questo è lo stesso, pulito.[Immagine: a24091829f3651b923a161f774b92a27.jpg]
Si sailor hai pure ragione.
I cavi dell'ascensore ne consigliano la sostituzione quando appaiono fili rotti non dopo tot anni
(31-05-2015 17:28)skipperfelice Ha scritto: [ -> ]I cavi dell'ascensore ne consigliano la sostituzione quando appaiono fili rotti non dopo tot anni
Chiedo scusa, non sono un esperto di ascensori, comunque quello a cui ti riferisci sono le linee guida per il controllo delle funi, ci sono diversi parametri da monitorare, fra cui il numero di fili rotti, ma anche schiacciati, usurati, consumati, con particolare attenzione a quanti difetti si rilevano in un tratto x volte il diametro della fune.
Quella a cui mi riferivo io invece era la durata media della fune, alcuni produttori sono ancora più drastici, ovviamente dipende sempre come e quanto vengono usati.

Elevator Wire Ropes
Rope Characteristics
• Offer a wide range of constructions and diameters
• Manufactured predominently with a natural fiber core
• Produced using softer grades of steel than ropes used in other markets
• Provide an average service life of eight to ten years
Parlo da ignorante in materia ma solitamente cosa cede, l'arridatoio o il cavo spiralato ? Come diavolo fa un cavo spiralato in acciaio inox a cedere, se non piegato brutalmente ? Quando si vuol tagliare (per fatica) un lamierino, lo si piega ripetutamente, non lo si cerca di allungare stirandolo (anche perchè è estremamente improbabile riuscirci se non c'è Hulk a portata di mano)

Le sartie hanno un determinato carico di rottura per "allungamento" che è la stessa forza che devono contrastare, il vento non le piega su se stesse ma cerca di allungarle. Se la forza del vento è 100 e la sartia è tarata per 200, non svilupperà mai fatica, come fa a rompersi ?

Forse il tondino è diverso, essendo rigido basta un minimo per criccarlo e da li in poi la rottura è vicina, ma la spirale è diversa...
Ho comperato una barca inglese del 1977 con le sartie ancora originali.
Ho effettuato alcune veleggiate senza inconvenienti di sorta.
Le ho sostituite solo per prevenzione, scaramanzia ed, in fondo, per età.
Magari disalbererò con quelle nuove.
I materiali degli anni '60-'70 erano realizzati per durare.
Attualmente siamo in presenza di obsolescenza programmata; c'è da fidarsi delle cose vecchie, non di quelle nuove.
Io mi tengo stretta la mia acciaieria Acmo di costruzione (1992/1993) poi il tempo dirà.
Chiaramente sempre controllata
(01-06-2015 06:40)skipperfelice Ha scritto: [ -> ]Chiaramente sempre controllata

E come fai a controllarla ? Stando a questo thread non c'è verso di controllare lo stato del sartiame.

Al limite non basterebbe cambiare solo gli arridatoi e ricrimpare i cavi ? Dovrebbero essere quelli a cedere, se non erro tutta la forza viene scaricata sul filetto degli arridatoi, se c'è un punto "debole" è certamente quello, non un cavo in acciaio che viene stirato

Altrimenti le funivie (dove la fune traente è sottilissima rispetto a quella portante) avrebbero lo stesso problema di stiramento e la fune traente dovrebbe quantomeno essere grossa come quella portante. se la portante è di 5cm (le forze agiscono perpendicolari alla fune) la traente da 2cm non potrebbe tecnicamente funzionare, si romperebbe.

Una a caso:
http://it.wikipedia.org/wiki/Funivia_del...precedente
fune portante 54mm, fune traente 24mm , meno della metà ed è la traente che fa muovere la funivia, la portante è ferma.

Tornando a noi, salvo incuria (ma non capisco come) può cedere tutto tranne che il cavo che teoricamente viene solo 'allungato' dal vento.

Resta palese che si debbano cambiare, per sicurezza, ma poter fare una valutazione ad occhio prima di spendere migliaia di euro sarebbe utile... Possibile non vi sia alcun modo ?
Comunque, leggendo qua e la sulla corrosione galvanica in caso di accoppiamento tra metalli, il metallo che si corrode è sempre quello meno nobile, l'altro resta intatto (per lo stesso motivo degli anodi sacrificali, si corrode l'anodo, proteggendo tutto il resto)
Dato che il sartiame è fatto in acciaio mentre l'albero di alluminio, il sartiame (lande, arridatoi, cavi, etc etc) di sicuro non si corrode a causa di correnti galvaniche, al limite ciò che si corrode è l'albero, che funge da anodo sacrificale.

Quindi ciò che potrebbe far cedere il sartiame è solo la fatica, non la corrosione galvanica (a meno che uno non abbia albero o parti in metalli più nobili dell'acciaio inox)

Quindi faccio una domanda, vediamo se ho capito bene: la mia piastra (presumo acciaio) che corre longitudinalmente alla barca e che unisce le lande (non so come si chiama), è piena di polverina bianca, tipica di accoppiamento tra metalli (sul libro di zerbinati è scritto che se la polvere è bianca c'è accoppiamento tra inox ed alluminio), sopratutto in prossimità delle lande stesse e dei suoi bulloni. Si trasmette sicuramente dall'albero, di alluminio, fino alla pistra in questione tramite le lande, gli arridatoi e le sartie, tutte inox (infatti in tutto il sartiame non c'è un singolo granellino bianco, a parte ruggine superficiale data dall'acqua). Posso quindi supporre che tale situazione sta proteggendo il sartiame e che tale polverina sia l'alluminio che 'cede' materiale essendo meno nobile dell'inox. (confermo di avere accoppiamento tra inox e alluminio in testa d'albero, era già così quando ho disalberato quest'anno per trasportare la barca)

Domanda due: dubito fortemente che il cantiere originale generi tale accoppiamento in maniera selvaggia senza proteggere con duralac o simili. Posso quindi supporre che qualcuno abbia sostituito le sartie nella vita della barca ?
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