Buongiorno,
un quesito in merito alle veleggiate.
La FIV è piuttosto chiara nel suo regolamento per le veleggiate:
1. nessun compenso
2. divisione flotta in classi metriche
3. nessun regolamento di regata
4. regole di navigazione
tuttavia molti club - se pur affiliati FIV - sono soliti inventare formule di compenso "casalinghe", che per quanto "verosimilmente valide", contrastano con le direttive FIV.
Domanda: si può fare oppure no? cioè dico, volendo comportarsi in maniera ligia, è ammesso che un club affiliato FIV faccia delle "veleggiate" con formula di compenso?
Magari sempre non adottando il regolamento ISAF ma mantenendo il codice di navigazione.
Che ne pensate?
No, non si può fare. La norma sulle veleggiate è abbastanza chiara, seppur discutibile.
era chiaro...
tuttavia è davvero sconcertante vedere come molti clubs, anche molto rinomati, utilizzino la formula "libera" (intesa come "libera" partecipazione").
Meglio così che niente...sono sempre un bel richiamo per la vela...e per divertirsi,
A me sono sempre girate le scatole!!!!
La FIV è ente del Coni, deve occuparsi di olimpiadi, di regate al alto livello, di "agonismo"
È inquietante che tale ente imponga regole ai circoli che vogliono farsi la ragatina domenicale che finisce con le gambe sotto al tavolo.
E che per di più pretenda per tali festicciole in famiglia la tessera FIV per i partecipanti oltre a giudici FIV, manifestazioni concordate in calendario, ecc.
Che poi la FIV decida cosa è una veleggiata e cosa e una regata...ma per cortesia.
Circoli, o meglio soci dei circoli, divertitevi e fatevi le veleggiate (o regate) che volete, con le regole che volete ... e mandateli al diavolo
Vela è libertà!!!
Giusto o sbagliato che sia quando un circolo (e non glielo impone nessuno) si affilia alla FIV deve rispettarne le regole, ancorchè assurde o discutibili.
Ci sono poi altro mille modi organizzare manifestazioni e regate veliche, ma i sistemi di compenso e le norme ISAF sono un'esclusiva FIV che ne concede l'uso ai suoi affiliati.
in pratica la fiv si e' appropriata del termine "regata" e delle regole di regata.
si e' messa in una posizione di monopolista nella organizzazione di regate e, in qualche modo pretende pure di poter vietare ad altri di prendere l' iniziativa, sia con lormulazione di regole diverse dalle nipam, sia bloccando la pssibilita di usare sistemi di compenso diversi da quelli previsti.
io penso che sia una situazione da antitrust a tutti gli effetti.
Sono stato trascinato in una discussione su cui dibatto, anche in altre sedi, da troppi anni.
La verità è che i circoli sportivi velici sono costretti ad affiliarsi alla Fiv. Lo sono per poter alimentare un vivaio di giovani perchè se non sono affiliate non possono sperare di ricevere quei fondi pubblici (significa dello stato) per l'acquisto di quei mezzi che consentono di fare scuola. Se non sono affiliate gli enti locali concedono molto più difficilmente concessioni pubbliche e altre facilitazioni. Se non lo sono i soci non possono fare nemmeno le regatine della domenica con vele bianche.
In cambio la Fiv incassa indebitamente il tesseramento di tutti i soci delle società veliche, regatanti o meno.
E appunto Fiv impone il divieto, tragicamente comico, di chiamare regate le veleggiate a punti, fosse anche con regole di compenso inventate sui due piedi davanti ad una birra.
Ma chi cavolo è la Fiv per emanare direttive sulle veleggiate in famiglia?
Io da quasi 40 anni sono socio di LNI e non ho mai avuto la tessera Fiv perchè Lni non è affiliata Fiv e quindi l'iscrizione non è obbligatoria.
Tra LNI e FIV non saprei dire quale è meno burocratica...
(27-05-2015 22:03)Frappettini Ha scritto: [ -> ]Tra LNI e FIV non saprei dire quale è meno burocratica...
(27-05-2015 22:19)ZK Ha scritto: [ -> ] (27-05-2015 22:03)Frappettini Ha scritto: [ -> ]Tra LNI e FIV non saprei dire quale è meno burocratica...
ma va? ti presto io la monetina, quella con due croci, che cade
sempre dritta nella fessura del pagliolo
Il fatto è che le vacche grasse sono morte di fame e la
baracca fa acqua da un pezzo, così si torna alla austerity
fare regatina? un fiorino!
veleggiata? due fiorini!
Homme libre toujours tu cheriras la mer?
Però chi, a che titolo e con quali argomenti può impedire
a noi trentacinque barcaioli di andare insieme a farci un
panino al largo e scommettere chi arriva prima al punto x?
Compensi? ma certo, a te 5 minuti perchè hai portato la birra,
a Giovanni con quello scoglio...Il Mumm +10...
Quando i burocrati erano pochi e le regate si facevano gratisss
per metter giù due boe e dare una partenza non si doveva
chiedere niente a nessuno. Oggi tra CP,FIV, Comitato, ecc,
si passa più tempo ad attaccare marche da bollo che a navigare.
Non vorrei che si finisse come il CALCIO
(27-05-2015 22:19)ZK Ha scritto: [ -> ] (27-05-2015 22:03)Frappettini Ha scritto: [ -> ]Tra LNI e FIV non saprei dire quale è meno burocratica...
Su questo sono d'accordo, sono due burocrazie diverse. Peró se sono socio Lni, con o senza barca, non sono costretto ad avere la tessera Fiv e già questa è una soddisfazione.
Oudeis ha ragione. I soci dei circoli, con l'organizzazione degli stessi, devono poter organizzare regate, senza paura di chiamarle così, senza bisogno del patrocinio di chichessia, comitati, giudici con l'insegna sulla giacca, marche da bollo.
Andiamo in barca per divertirci, mica per foraggiare i soliti noti.
(27-05-2015 22:48)oudeis Ha scritto: [ -> ] (27-05-2015 22:19)ZK Ha scritto: [ -> ] (27-05-2015 22:03)Frappettini Ha scritto: [ -> ]Tra LNI e FIV non saprei dire quale è meno burocratica...
ma va? ti presto io la monetina, quella con due croci, che cade
sempre dritta nella fessura del pagliolo
Il fatto è che le vacche grasse sono morte di fame e la
baracca fa acqua da un pezzo, così si torna alla austerity
fare regatina? un fiorino!
veleggiata? due fiorini!
Homme libre toujours tu cheriras la mer?
Però chi, a che titolo e con quali argomenti può impedire
a noi trentacinque barcaioli di andare insieme a farci un
panino al largo e scommettere chi arriva prima al punto x?
Compensi? ma certo, a te 5 minuti perchè hai portato la birra,
a Giovanni con quello scoglio...Il Mumm +10...
Quando i burocrati erano pochi e le regate si facevano gratisss
per metter giù due boe e dare una partenza non si doveva
chiedere niente a nessuno. Oggi tra CP,FIV, Comitato, ecc,
si passa più tempo ad attaccare marche da bollo che a navigare.
Non vorrei che si finisse come il CALCIO
Al calcio mi pare che ci siamo appena arrivati:
http://www.velablog.it/regate/nasce-la-l...ra-circoli
Attraverso l’art. 2 comma 3 del proprio Statuto, la FIV si è autoproclamata “Autorità nazionale per lo Sport della Vela”
Chi non mastica un po’ di diritto pubblico potrebbe quindi considerarla come una delle varie Authority nazionali, tipo l’Autorità anticorruzione (ANAC), l’Autorità per l’energia, l’Autorità per la vigilanza dei mercati finanziari (CONSOB), l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), l’Antitrust (AGCM), ecc.
Sempre nello Statuto si legge che le sue società affiliate hanno il dovere di organizzare manifestazioni veliche secondo le norme federali (art. 5 comma 1 lett. h) e che la loro affiliazione viene revocata per gravi infrazioni accertate dagli Organi di Giustizia Federale (art. 6 comma 2 lett. f)
Queste sono le regole che accetta una società che chiede l’affiliazione o l’aggregazione (art. 12), per cui non ha praticamente spazio per sottrarsi alle disposizioni che arrivano dall’alto
In forza della sua Autorità impone poi a coloro che svolgono attività velica sportiva a tutti i livelli (art. 14 lett. C, n. 1) di tesserarsi attraverso una affiliata (art. 8 comma 1). I tesserati hanno l’obbligo di osservare lo statuto e tutte le altre norme della federazione (art. 9 cmma 3)
Ma non è finita.
L’art. 107 del Regolamento di attuazione dello Statuto stabilisce che anche l’attività velica da diporto è sottoposta alla disciplina federale e ha lo scopo, tra l’altro, di promuovere il tesseramento alla FIV e l’associazionismo verso gli affiliati.
A scanso di equivoci vorrei però chiarire che non ho nulla contro la FIV perché non mi interessa la vela competitiva. Però mi scoccia assai che per partecipare anche alla regatina del salame, semplicemente per divertirmi senza alcuna velleità di piazzamento (non avendo la barca adatta), devo sottopormi a visita medica e poi tesserarmi ad una organizzazione di cui non mi frega assolutamente nulla, oltre al fatto che tutto ciò mi costa un centinaio di eurozzi!
Premesso che non sono un entusiasta della gestione FIV, rimango sorpreso da quanti luoghi comuni, misti ignoranza, trovo in questo post.
La FIV non è esclusivista del termine regata, ma principalmente delle norme ISAF .
CHIUNQUE, nel rispetto delle norme di navigazione può organizzare una regata, mettere salami in palio e quant'altro; tuttavia se questo chiunque è un circolo affiliato FIV ne deve rispettare le regole, pertanto può organizzare solo regate "ISAF" o veleggiate.
quindi, se un club qualsiasi - NON AFFILIATO FIV - vuole organizzare una "manifestazione velica", con boe, compensi casalinghi e premi, non commette nessuna infrazione. giusto?
(28-05-2015 09:48)armorica Ha scritto: [ -> ]quindi, se un club qualsiasi - NON AFFILIATO FIV - vuole organizzare una "manifestazione velica", con boe, compensi casalinghi e premi, non commette nessuna infrazione. giusto?
se che quanto sei vispo stamani.
ho visto passare al compenso in orc anche la uisp, non so se siano caduti nella trappola della tessera fiv o se ci siano motivazioni diverse.
io prima di mettere su una asd ad ok proverei a sentire i motivi della scelta dei viareggini, non li conosco direttamente ma penso di poterti trovare un po di contatti.
se poi intendi costruire un nuovo sistema di compenso e riscrivere le regole di regata.. voglio partecipare.
in passato anche io sono caduto nella tentazione di organizzare veleggiate con compensi.
avevo elaborato un sistema di compenso carino e devo dire piuttosto veritiero.
soprattutto perché basato su dati facilmente riscontrabili e noti a tutti.
se fai la veleggiata "del prosciutto" come si dice noi per indicare una manifestazione friendly, devi tenere di conto che alcuni armatori non hanno idea di cosa sia la "P" o altre misure delle vele. devi chiedere cose facili e su quelle costruire un compenso.
e poi basta con cose non visibili... alla fine rischi di vedere monotipi di ultima generazione iscriversi con "elica a pale fisse"...
ah e poi, scusate, passo indietro... alle veleggiate a regola, non potrebbero partecipare: monotipi, barche sportive, barche che abbiano o abbiano avuto certificati di stazza, barche con appendici in carbonio, etcc... quindi con rispetto parlando... potrebbe partecipare solo la barca di Paperino e Paperoga.
Comunque tornando ai compensi, in ogni caso le formule di compenso casalingo per quanto tu possa calibrarle sulla flotta di riferimento, non torneranno mai come ti immagini. e trovo anche scorretto che qualcuno in passato abbia utilizzato in maniera "fantasiosa" il FATTORE K, cioè una penalità data d'ufficio a seconda del fatto che la barca fosse vincente o meno.
Secondo me il problema lo hanno brillantemente risolto in UK con il sistema di compenso RYA.
C'è un database enorme di barche e ad ogni barca è dato un rating.
Fine.
Cioè ad ogni barca a prescindere che abbia vele in carbonio, utilizzi spi, o qualsiasi altra variabile, viene dato un un numero di rating, e quello è!
La cosa interessante è che per regate/veleggiate in serie, come un campionato per esempio, il racing varia in base ai risultati della prova procedente, peggiorando i vincitori e migliorando i perdenti.
Questo per far sì che la flotta sia più omogenea possibile. Poi è vero che molto dipende dalle condizioni meteo della giornata, ma a me sembra un sistema che potrebbe mettere tutti d'accordo.
ho un po' divagato ma credo fosse interessante.
Ema
(28-05-2015 09:48)armorica Ha scritto: [ -> ]quindi, se un club qualsiasi - NON AFFILIATO FIV - vuole organizzare una "manifestazione velica", con boe, compensi casalinghi e premi, non commette nessuna infrazione. giusto?
Esatto, devi rispettare le normali norme di navigazione, fare la comunicazione in cp con l'indicazione del campo di regata.
Ultimamente anche la UISP ha siglato un protocollo d'intesa con la FIV per l'organizzazione delle manifestazioni.