Rispondendo ai 4 punti:
1) estrarre il contenuto del cilindro senza danneggiare tutto
Non ha alcuna importanza, si sostituisce tutto
2) localizzare il guasto
Facile, c'e' un solo componente, adatto e' il sensore effetto Hall SS411A della Honeywell reperibile qui:
http://it.rs-online.com/web/p/sensori-ef...l/1811463/
o qui:
http://it.farnell.com/honeywell-s-c/ss41...EN-SKU-MDC
3) sostituire/riparare il componente guasto
Si tratta di componente comune, di basso costo, si rimpiazza ed e' tutto.
4) risigillare il tutto
Questo e' solo lungo da fare ma non e' difficile, serve un prodotto sigillante per connessioni interrate reperibile presso qualsiasi grossista di materiale elettrico o al Leroy Merlin.
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IPOTIZZIAMO COME FARE
a)Collegamento:
il dispositivo ha la seguente piedinatura
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/c...umbers.svg
il lato con la scritta e' il fronte e guardandolo con i piedini rivolti a chi guarda l'1 e' a sinistra quindi con riferimento al datasheet del componente (che spero di non aver sbagliato a leggere....):
Si taglia il cavo in prossimita' del contenitore (o si usa un altro cavo analogo)
Si collega un resistore da 10KOhm fra il piedino 1 e il piedino 3
Si collega il filo dell'alimentazione +5V al piedino 1
Si collega il filo del ritorno di alimentazione negativo (calza) al piedino 2
Si collega il flo che riceve gli impulsi al piedino 3
b)Prova:
si collegano i fili +5V e negativo ad un alimentatore a 5V (non e' critico, il componente tollera fino a 30V)
si collega un tester fra negativo e uscita segnale
si pone il componente vicino alla rotellina e la si fa girare, si dovrebbe osservare la tensione cambiare con la rotazione, si verifica che cio' accada anche con una distanza non tanto piccola.
c)Montaggio nel contenitore (se la prova e' andata bene):
Ci si procura un tubetto in plastica rigida (quelli per le canaline elettriche sono perfetti) di diametro sufficiente a contenere i componenti ma il piu' sottile possibile, lo si taglia un pochino piu' corto (tale che stia fra elichetta e barretta di acciaio di fissaggio) del trasduttore e si incolla un dischetto di plastica sottile ad una sua estremita' con un po' di Loctite (cianoacrilato).
Si prepara la mistura di liquido sigillante e la si cola nel tubetto fino a meta' altezza.
Si infila il componente nel tubetto lentamente per non fare bolle con il suo cavo fino a portarlo a poggiare all'altra estremita' del tubetto, si cola altro prodotto sigillante fino a riempire.
Mentre il sigillante polimerizza (restera' sempre elastico ma e' la sua caratteristica) si toglie l'elichetta dal trasduttore, si estrae la sua barretta in acciaio e si pratica un foro di diametro appena piu grande del tubetto attraversandolo completamente (si distruggono i vecchi componenti ma non importa).
Dal lato dell'elichetta si tappa con del nastro adesivo il foro fatto e si rinforza la sua tenuta con un po' di "pongo" (o altra cera malleabile).
Si prepara della resina epossidica e la si versa nel foro in quantita' tale da poter riempire il gioco fra il tubetto che infileremo e il corpo del trasduttore.
Si infila lentamente il tubetto fino ad arrivare sul fondo aiutandosi con un bastoncino.
Si riposiziona la barretta d'acciaio (che fara' pure da sicurezza contro lo sfilamento del tubetto) e si completa il riempimento con la resina epossidica.
Una volta indurita si toglie il "pongo" e il nastro adesivo, si rimonta l'elichetta e dovrebbe essere come l'originale.
"That's all folks" scriveva Walt Disney alla fine dei suoi cartoni animati.
Manca solo una considerazione:
solitamente tali trasduttori hanno anche un sensore di temperatura che e' costituito da un termistore NTC da 10KOhm, andrebbe verificato se la strumentazione ne fa uso (ovvero se indica anche la temperatura) e dove e' collegato per inserire anche quello.
NOTA - Perche' la faccenda del tubetto ? Solo per garantire una tenuta perfettamente stagna non ottenibile direttamente con l'epossidica che e' piu' densa del sigillante e non rilascia facilmente eventuali bolle d'aria senza trattamento sotto vuoto e per rendere piu' rigida la struttura visto che il sigillante e' piuttosto elastico (una gelatina un po' dura) quando polimerizzato.