Ho notato questo problema: alata la barca per fare carena, un bavaria 46, una volta data la antivegetativa, dalla lama posteriore del timone a metà del timone c'è un gocciolamento continuo di acqua che ha impedito che attaccasse la antivegetativa. Esce da un microscopico fiorellino e mi è stato detto che deve essere entrata acqua nel timone e che per scaricarla andrebbe forato da sotto ma mi hanno detto che si può rimandare all' anno prossimo il lavoro. Cosa comporta la presenza di acqua all'interno della pala del timone?
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Il peso, rimanda il l'avoro il prossimo anno, ci mette del tempo per asciugare.
Fosse solo il peso sarebbe il male minore .l'acqua di mare a contatto con la vtr con il tempo ( neanche tanto ) e' distruttiva !
si, vabbè, però io timoni senza infiltrazioni pochi ne ho visto in vita mia...
l'accoppiamento tra l'acciaio dell'asse e la pala in resina è sempre problematico. poi la schiuma può essere a cellula chiusa, però qualche infiltrazione difficile che non ci sia.
c'è chi (tipo flotte charter) il buco sul fondo del timone lo fa sistematicamente a barca appena alata, e molto raramente non ho visto uscire acqua...
(27-06-2015 10:17)Cosmo Ha scritto: [ -> ]si, vabbè, però io timoni senza infiltrazioni pochi ne ho visto in vita mia... ...
c'è chi (tipo flotte charter) il buco sul fondo del timone lo fa sistematicamente a barca appena alata, e molto raramente non ho visto uscire acqua...
Verissimo quello che scrivi. E' anche vero che l'acqua a contatto con la vetroresina non protetta da gel coat (come la faccia interna del timone) può essere distruttiva, alla lunga lo è certamente.
Esistono delle resine epossidiche espandenti che mi sembrano la soluzione migliore.
Aumentano la volumetria fino a 5 volte e quindi garantiscono un buon riempimento del vuoto..
Ciao
capa
L'unico metodo utile perché i timone non si riempia d'acqua tra un anno e l'altro è riempirlo di qualcosa che ne occupi il volume interno e che non si imbibisca.
Possiamo andare dal cemento ad alta resistenza alle palline di polistirolo.
Io l'ho riempito di argilla espansa colandoci poi sopra epossidica additivata di microsfere.
Il tutto per 3-4 kg di materiale.
OK, l'acqua di mare alla lunga attacca la poliestere... ma alla lunga quanto?
conosco timoni vecchi di oltre 40 anni che ogni anno si riempiono d'acqua e che ancora svolgono egregiamente la loro funzione. quello che regge i carichi sono fondamentalmente l'asse e le zanche, lo scheletro in acciaio del timone.
certo, poi anche io preferirei un timone stagno, ma è quasi un utopia con la costruzione inox\resina... le schiume di riempimento (soprattutto quelle meno moderne) alla lunga si imbibiscono comunque, alla faccia della cellula chiusa... o le elimini completamente (un lavoro da niente!) o il timone non sarà mai stagno.
e occhio a usare schiume espandenti! i timoni mal sopportano pressioni interne. pure col soffio di aria compressa bisogni andarci cauti, o si rischia di far danni...
Non mi preoccupa tanto l'aumento del peso, è una barca da crociera, quello che mi fa paura è che sotto gli sforzi in bolina si possa aprire come i due gusci di una cozza.
Se si forasse sopra e sotto e poi si infilasse dal foro gelcoat liquido che dopo una bella agitata viene scaricato e poi si tappano i fori? Grazie a tutti per i consigli.
Qualcuno in altra discussione suggeriva di applicare alcol puro alla pala della barca in secca per accelerare la disidratazione/asciugatura e poi intervenire con operazioni di bonifica/riparazione.
Certo sprecare alcol che si potrebbe usare per fare il nocino fa piangere il cuore, pero' se si ha fretta ...
Rabbrividisco quando sento che un timone intriso d'acqua e' cosa normale . L'ho già detto ...per un timone costruito male ,e ' normale essere intriso d'acqua . Ho rifatto quando lavoravo ,diversi timoni di barche ...Dheler ad esempio ,nel suo interno aveva poliuretano a celle chiuse e di acqua ...neanche l'ombra. Io poi li facevo in peralluman,e lì di acqua .....neanche l'ombra ! Un timone. Mediamente di 50 kg diventava di venti kg con una resistenza doppia . E lì dietro i kili ...
Quindi forare,lavare, far asciugare a lungo e poi riempirlo di schiuma poliuretanica tipo questa della foto
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infine epossidica con microsfere e gelcoat per tappare i fori?
Non è che aumenta di volume e si apre in due?
È un cruiser, non mi sembra il caso di rifare il timone in lega
(27-06-2015 15:46)doge49 Ha scritto: [ -> ]Qualcuno in altra discussione suggeriva di applicare alcol puro alla pala della barca in secca per accelerare la disidratazione/asciugatura e poi intervenire con operazioni di bonifica/riparazione.
Certo sprecare alcol che si potrebbe usare per fare il nocino fa piangere il cuore, pero' se si ha fretta ...
NO alcool ACETONE
(27-06-2015 22:17)Giogiogio Ha scritto: [ -> ]Quindi forare,lavare, far asciugare a lungo e poi riempirlo di schiuma poliuretanica tipo questa della foto
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infine epossidica con microsfere e gelcoat per tappare i fori?
Non è che aumenta di volume e si apre in due?
È un cruiser, non mi sembra il caso di rifare il timone in lega
Epossidica con microsfere non aumenta di volume.
No ..non volevo,consigliarti la lega , volevo solo dirti che è importante renderli meno igroscopici e quindi pesanti ,che poi a lungo andare si aprono come una cozza L
(27-06-2015 22:17)Giogiogio Ha scritto: [ -> ]Quindi forare,lavare, far asciugare a lungo e poi riempirlo di schiuma poliuretanica tipo questa della foto
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infine epossidica con microsfere e gelcoat per tappare i fori?
Non è che aumenta di volume e si apre in due?
È un cruiser, non mi sembra il caso di rifare il timone in lega
se ti posso dire la mia, così è una boiata pazzesca! stai facendo un minestrone di tecniche diverse e incompatibili... tanto per dirne un paio: la schiuma poliuretanica non è impermeabile, e se per caso riesci a farcene entrare abbastanza rischi davvero di deformarti il timone quando si espande; il gelcoat e l'epossidica sono incompatibili (gelcoat non catalizzerà mai) oltreché inutili a mischiarsi... se ci vuoi colare dentro epossidica a caso rischi pure l'autocombustione
inoltre, vorresti proteggere la vetroresina, ma è resinata su una schiuma di riempimento che ormai è fradicia e piena di sale... pensi di lavarla efficacemente magari facendo un buco in alto e uno in basso e lasciando la canna dell'acqua per qualche ora? mi sembra quantomeno molto ottimistico...
Allora forare sopra e sotto per fare uscire l'acqua, risciacquare per levare il sale, fare asciugare a lungo e poi chiudere i fori, va bene così?
Non intendevo mischiare epossidica e gelcoat; il gelcoat lo do dopo sull'epossidica con cui chiudo i fori, per impermeabilizzare.
(28-06-2015 17:21)Cosmo Ha scritto: [ -> ]......
inoltre, vorresti proteggere la vetroresina, ma è resinata su una schiuma di riempimento che ormai è fradicia e piena di sale... pensi di lavarla efficacemente magari facendo un buco in alto e uno in basso e lasciando la canna dell'acqua per qualche ora? mi sembra quantomeno molto ottimistico...
ma è sicuro che la pala è resinata su una schiuma???
questo complicherebbe molto ogni intervento.., se la pala invece è sostanzialmente vuota continuo a pensare che una epossidica moderatamente espandente ti fa durare l'accrocchio molte decine di anni il che dovrebbe bastare per noi mortali...
già senza intervenire in linea di massima non siamo in un'emergenza: tutti hanno denunciato che il difetto è molto diffuso e non incontriamo frequentemente pale di timone sventrate, qndi già di suo una buona durata è certa, fare un blocco unico di un prodotto affidabile come l'epossidica dovrebbe tranquillizzare chiunque (e Cecchi per primo che produce l'epo espandibile)
per evitare eccessi di espansione puoi fare l'intervento a rate in maniera che in ogni immissione il prodotto abbia una sezione libera in cui espandersi.
ciao
capa
(27-06-2015 23:34)mimita Ha scritto: [ -> ]No ..non volevo,consigliarti la lega , volevo solo dirti che è importante renderli meno igroscopici e quindi pesanti ,che poi a lungo andare si aprono come una cozza L
Quante pale in resina hai visto "aprirsi come una cozza" senza che avessero preso qualche bella botta? Io, mi sa, nessuna...
mi è capitato di vedere zanche che si sono dissaldate dall'asse, pale spezzate da colpi, ma pale aperte in due dalla vecchiaia e dall'osmosi ancora mi mancano...