Non Mettete condensatori sulla linea degli strumenti, soprattutto di grossa capacità, le correnti del picco di carica possono raggiungere valori molto elevati. La linea di alimentazione e l'interruttore a monte potrebbero soffrirne, per non parlare dell'resto della strumentazione eletronica.
La soluzione del diodo e della piccola batteria tampone, come sopra illustrato è certamente risolutiva ed efficace.
B.V.
(04-10-2017 09:26)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Non credo che il problema derivi dal tipo di collegamento poiche' una batteria in buone condizioni e' in grado di mantenere una tensione decente anche durante l'accensione del motore e ogni strumentazione nautica e' in grado di lavorare fino ai limiti inferiori di scarica cui opera una buona batteria (la specifica del plotter in questione dichiara una minima tensione di lavoro di 11V). A mio parere si tratta di batterie "stanche" nulla togliendo alla considerazione che un impianto ben fatto possa comunque migliorare la condizione ma avere batterie separate dedicate a motore e a servizi e' analogo ad avere una batteria extra (o altro sistema di accumulo energia qual'e' un condensatore) dedicata alla strumentazione e se dette batterie non sono in buone condizioni il problema per altre vie (salpaancore, inverter, ecc.) si ripresenta.
Purtroppo non e' cosi', i nuovi cartografici multifunzione sono piu' vicini a dei pc che ai "vecchi" plotter di 10 anni fa. Le funzionalita' sono aumentate a dismisura, i prezzi sono piu' che dimezzati; la sensibilita' ai disturbi sull'alimentazione e' diventata quella di un pc. Faccio un esempio pratico, il buon vecchio Raymarine E80, entry level della serie E, era un vero mulo, riusciva funzionare in condizioni molto critiche senza mostrare alcun cedimento. Il suo sostituto, l'e7 invece soffre (molto) il surriscaldamento ed il calo di tensione dell'alimentazione: ho diversi amici che hanno avuto problemi di spegnimento, guarda caso tutti avevano il famigerato 1/2/both. Un convertitore DC/DC ha risolto i problemi. Con l'E80 non sarebbe stato necessario. Il motivo per cui il Sistema Operativo LightHouse III non sara' probabilmente portato sulle serie A/C/E Raymarine e' l'eccessivo riscaldamento della CPU.
Citazione:Ovviamente la "pezza" mira a risolvere velocemente il problema attuale in attesa di un'eventuale revisione del circuito intero che Mjqel potrebbe anche non voler (o non poter) fare: sparargli ad alzo zero non lo aiuta....
Non pensavo di sparare ad alzo zero, se ho dato questa impressione me ne scuso.
Ho notato che il nostro amico ADV era dotato di senso dell'umorismo e forse ne ho approfittato troppo. In ogni caso, dal punto di vista tecnico, posso accettare (a malincuore) delle pezze temporanee purche' non diventino pezze definitive, per esperienza il rischio e' altissimo.
Citazione:In ogni caso di barche con una sola batteria che serve motore e servizi ce ne sono moltissime (praticamente tutti i mezzi di piccola misura) e il problema presentato non e' normalmente presente fintanto che la batteria ha prestazioni adeguate.
Non mi sembra che qui si stia parlando di un J24 o di un gommone di 5 metri.
Tirando le somme, caro Ian, vorrei che tu sapessi che, anche se abbiamo metaforicamente "incrociato le spade" avendo pareri diversi, la stima e la considerazione che ho nei tuoi confronti rimane immutata. La cosa che vorrei assolutamente evitare e' un malinteso con te.
Un sincero abbraccio.
BV!
Tranquillo Pepe, la stima e' reciproca, il commento (anche se un po' piu' "forte" del mio solito) e' strettamente tecnico e riferito all'oggetto della discussione (primo messaggio) che e' un plotter "Geonav 6" che consuma un'inezia (6W) rispetto agli energivori "mostri" attuali che mi chiedo perche' debbano consumare cosi' tanto e avere prestazioni cosi' "modeste" in confronto al PC su cui sto' scrivendo che fila come un razzo e consuma solo 8W a display con luminosita' media e arriva ad un massimo di 15W a piena luminosita' leggibile al sole, naturalmente sto' parlando del solo plotter perche' se e' un multifunzione con attaccato un radar (che pero' nei piu' moderni non e' piu' alimentato dallo schermo) e un ecoscandaglio potente la storia ovviamente puo' cambiare (anche se il mio eco frontale consuma a piena luminosita' solo 250mA che a 12V fanno soli 3W).
Al giono d'oggi un comune "tablet" ha tipicamente un processore "quad core" da almeno 1300MHz con il quale si fanno cose incredibili e consuma una stupidaggine, lo schermo di un televisore da 20" di ottima qualita' consuma (da solo) una ventina di W e lo si legge in piena luce, perche' mai un plotter consuma di piu' della somma dei due ? E perche' non tollera variazioni di tensione normali per altri ambienti ? Io riprogetterei i progettisti....
(04-10-2017 19:28)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]...
Faccio un esempio pratico, il buon vecchio Raymarine E80, entry level della serie E, era un vero mulo, riusciva funzionare in condizioni molto critiche senza mostrare alcun cedimento. Il suo sostituto, l'e7 invece soffre (molto) il surriscaldamento ed il calo di tensione dell'alimentazione ...
Se posso dare un modesto contributo, vorrei confermare quanto hai scritto (e che ho quotato).
Avevo (ed ho ancora) un E80 in quadrato, a cui ho aggiunto, lo scorso anno, un A95 al timone.
Stessa linea di alimentazione, ovvero sono alimentati sotto lo stesso magnetotermico.
Se metto in moto il motore con strumentazione già accesa, l'E80 non fa una piega, mentre l'A95 si resetta.
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(04-10-2017 20:06)IanSolo Ha scritto: [ -> ](cut)... perche' mai un plotter consuma di piu' della somma dei due ? E perche' non tollera variazioni di tensione normali per altri ambienti ? Io riprogetterei i progettisti....
Hai però dimenticato un importantissimo perchè:
perchè un plotter costa come minimo quanto quattro tablet?
Tira una secchiata d’acqua sul tuo tablet e lo scoprirai
aggiungi che pretendi di vederlo in piena luce solare.
Poi c’è il fatto che il plotter è “nautico “ e questo spiega la restante differenza di prezzo.
BV!
(04-10-2017 19:18)Tomasvela Ha scritto: [ -> ]Non Mettete condensatori sulla linea degli strumenti, soprattutto di grossa capacità, le correnti del picco di carica possono raggiungere valori molto elevati. La linea di alimentazione e l'interruttore a monte potrebbero soffrirne, per non parlare dell'resto della strumentazione eletronica.
La soluzione del diodo e della piccola batteria tampone, come sopra illustrato è certamente risolutiva ed efficace.
B.V.
I condensatori di grossa capacita' ci sono gia' in molti strumenti nella loro sezione di ingresso alimentazione e non per questo gli interruttori, le linee (perce' le linee?) e il resto della strumentazione ne soffrono. Le correnti che scorrono verso una batteria tampone, anche se piccola, quando piu' scarica di quella principale, sono praticamente dello stesso ordine vista la bassissima impedenza interna di una batteria al piombo.
Un condensatore ha anche il vantaggio che si scarica abbastanza in fretta lasciando spegnere la strumentazione quando azioniamo l'interruttore cosa che non accade con una batteria tampone la quale invece mantiene tutto alimentato fino alla sua completa scarica (molto dannosa per la sua durata).
In ogni caso volendo evitare l'extracorrente di accensione e' sufficiente collegare diodo e condensatore (o batteria) PRIMA dell'interruttore di alimentazione degli strumenti (e' accorgimento non necessario nel caso del condensatore ma INDISPENSABILE nel caso della batteria per evitare il problema prima citato).
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Tira una secchiata d’acqua sul tuo tablet e lo scoprirai
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Fare uno strumento stagno e' solo una questione di buon progetto meccanico, produrlo poi costa pochissimo.
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aggiungi che pretendi di vederlo in piena luce solare.
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La differenza di costo fra un display normale e uno leggibile in pieno sole e' circa il 50% e il display non e' il componente piu' costoso della strumentazione, solo su oggetti come i tablet si deve rosicchiare all'osso risparmiando anche i centesimi per via della feroce concorrenza su prodotti di largo consumo e quindi si arriva anche a montare la "fuffa".
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Poi c’è il fatto che il plotter è “nautico “ e questo spiega la restante differenza di prezzo.
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Questo e' un argomento molto serio che porta a molte possibili riflessioni legate ai volumi di prodotto, spese per immagine del marchio, moda, ecc... : un esempio eclatante furono certi orologi da quattro soldi (ne conoscevo la provenienza e i costi d'origine) venduti a prezzi esorbitanti solo per il battage pubblicitario che fu fatto intorno all'innovativo design, tuttora quelli venduti all'epoca sono ricercatissimi per ragioni a me incomprensibili.
Magari un supercondensatore da un paio di farad!
:-)
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Appoggio la scelta economica e pratica del diodo + condensatore. Per il problema delle extracorrrenti in fase di carica del condensatore potrebbe essere aggiunto in serie dopo il diodo una resistenza ?
Una cosa che non capisco è come faccia a funzionare uno stabilizzatore di tensione per il caso in esame. In teoria se a monte ci sono 7/10 Volts (con una batteria 'stanca' e salpaancore da 1500W ci sta che sia quella la tensione effettiva) come fà a creare a valle i 12V richiesti?
A meno di un circuito pushpull che porti sù una qualsiasi tensione in ingresso non mi pare sia possibile ...
(11-10-2017 23:34)NicolaBologna Ha scritto: [ -> ]Appoggio la scelta economica e pratica del diodo + condensatore. Per il problema delle extracorrrenti in fase di carica del condensatore potrebbe essere aggiunto in serie dopo il diodo una resistenza ?
Una cosa che non capisco è come faccia a funzionare uno stabilizzatore di tensione per il caso in esame. In teoria se a monte ci sono 7/10 Volts (con una batteria 'stanca' e salpaancore da 1500W ci sta che sia quella la tensione effettiva) come fà a creare a valle i 12V richiesti?
A meno di un circuito pushpull che porti sù una qualsiasi tensione in ingresso non mi pare sia possibile ...
Una resistenza assolutamente no!
O una induttanza, o un termistore NTC.
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Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
(11-10-2017 23:34)NicolaBologna Ha scritto: [ -> ]Una cosa che non capisco è come faccia a funzionare uno stabilizzatore di tensione per il caso in esame. In teoria se a monte ci sono 7/10 Volts (con una batteria 'stanca' e salpaancore da 1500W ci sta che sia quella la tensione effettiva) come fà a creare a valle i 12V richiesti?
A meno di un circuito pushpull che porti sù una qualsiasi tensione in ingresso non mi pare sia possibile ...
Si tratta di circuiti "Step-Up" che operando ad impulsi sfruttano le extratensioni di un'induttanza (piccola se la frequenza e' alta) per generare la tensione richiesta, qui una breve spiegazione per non dilungarmi in dettagli che qualcuno ha gia' scritto
http://circuitielettronici.it/costruzion...switching/ .
Esiste anche una particolare configurazione circuitale dello stesso tipo di alimentatore che opera sia in salita he in discesa secondo quanto necessario, si tratta di alimentatori definiti "Step Up/Down" e questo e' uno dei tanti
http://www.futurashop.it/convertitore-dc...stepupdown .
Poiche' sono switching sono dispositivi che hanno un alto rendimento, molto migliore di quello ottenibile classicamente con stadi "pushpull" e trasformatori.
Lavoro fatto e funzionante!! :-)
Ho notato che i connettori sono leggermente ossidati e forse a questo era dovuto il blackout in accensione motore.. Comunque tengo sotto controllo le batterie!
Grazie ancora a tutti e BV
sul mio GPS c'è la possibilita di settare il valore di tensione sotto al quale lo strumento si spegne.
quindi mi è bastato abbassare detto valore e quando accendo il motore il GPS non si spegne più
costo totale €0