Un saluto a tutti, una randa senza boma quali svantaggi/vantaggi comporta?
Anche per le regolazioni... ???? :-)
Pro: Niente bomate
Contro: Pessima regolazione della profondità della vela mancando il tesabase
Vista solo su qualche cat da spiaggia
Su alcuni cat tipo deriva il boma è sostituito da una grossa stecca, quindi alla fine la base ha rigidità, infatti hanno anche il vang.
Una randa del tutto senza boma non l'ho mai vista.
Io invece non ho mai visto un vang senza boma
...
(28-07-2015 22:34)albert Ha scritto: [ -> ]Io invece non ho mai visto un vang senza boma ...
Tantissimi anni fa ero uscito su un catamaranino che aveva una stecca rigida al posto del boma e, se non ricordo male, un vang attaccato ad un golfare, così come il paranco di scotta.
Mi sembra fosse un mattia 16 o forse 14.
Comunque una specie di boma c'era, la base era rigida.
Grazie, il motivo della domanda è data dal fatto che ho preso un catamarino
Da spiaggia, senza boma, ma ancora devo navigarci, vi farò sapere sul comportamento... :-)
Nei catamarani sportivi, che sull’innovazione sono sempre avanti rispetto ai monoscafi, si sta sempre più diffondendo la randa senza boma, almeno in quelli meno estremi.
Questo non comporta solo un beneficio per la capoccia.
Sulla regolazione del grasso, attraverso il tradizionale tesabase, ci sarebbe poi abbastanza da discutere.
Senza il boma si perde invece la possibilità di controllare la rotazione dell’albero, almeno attraverso il sistema tradizionale basato sullo spanner.
Drago, che catamarino hai preso?
(28-07-2015 22:34)albert Ha scritto: [ -> ]Io invece non ho mai visto un vang senza boma ...
Sarebbe come le chiappe senza posteriore
Io invece non ho mai visto catamarani sportive con il vang, mai.
I cat più "turistici" difficilmente montano il boma, ma ciò non esclude che una randa ben progettata, con I carichi di stecca giusti, con il giro d'albero giusto possa funzionare in maniera eccellente, dalla corretta rotazione d'albero, al controllo del twist e del grasso.
In genere, per poter regolare il grasso di base il punto di scotta è su una tavoletta con tre - quattro fori. (da 1/3 di vela in su non si regola nulla, la steccatura e lo shape dei ferzi comandano)
Bisognerebbe modificare l'angolo di scotta arretrando a poppavia il fulcro inferiore della scotta in modo da farla funzionare anche da tesabase
Non àvendo spazio, ho preso uno di quelli con gli scafi gonfiabili, Minicat 460 l'azienda dice che è un semiprofessionale... ma non ci credo tanto :-)
Certo non volero' ma almeno un giretto riuscirò a farlo, sapendo i limiti del mezzo.
Con gli scafi gonfiabili, con o senza boma cambia poco.
(29-07-2015 18:09)drago Ha scritto: [ -> ]Non àvendo spazio, ho preso uno di quelli con gli scafi gonfiabili, Minicat 460 l'azienda dice che è un semiprofessionale... ma non ci credo tanto :-)
Certo non volero' ma almeno un giretto riuscirò a farlo, sapendo i limiti del mezzo.
(02-08-2015 23:25)dapnia Ha scritto: [ -> ]Con gli scafi gonfiabili, con o senza boma cambia poco.
In effetti non è certo paragonabile ad uno rigido:
Le caratteristiche principali (dal
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Lunghezza: 4.60 m
Larghezza: 2.20 m
Altezza albero: 6.10 m
Peso: 58 kg
Diametro scafi: 46 cm
Vela: 8 mq
Fiocco: 3.50 mq
Dimensioni trampolino: 190 x 145 cm
Categoria di navigazione: D
Peso sostenibile: 450 kg
Persone trasportabili: 4
Mi fa scompisciare la definizione "semiprofessionale"......per essere "professionale" che professione dovrebbe fare uno che utilizza un cat gonfiabile da spiaggia.
(04-08-2015 18:12)dapnia Ha scritto: [ -> ]Il bagnino romagnolo.
Molto in voga anche fra velisti " lumbard " per un semplice problema di ingombro ...
(05-08-2015 16:06)nedo Ha scritto: [ -> ]Molto in voga anche fra velisti " lumbard " per un semplice problema di ingombro ...
Cioè dici che l'onorevole con le corna in testa, dopo averlo usato, lo sgonfiano...?
E io che pensavo che fosse solo grasso!
