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Versione completa: Rimessaggio invernale a terra
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(02-09-2015 21:59)Arcadia Ha scritto: [ -> ]Accidenti, ho letto la check list di lupogrigio, direi che c'è proprio tutto, ma se vogliamo fare i pignolini, già che ci siamo nel controllare viti e cerniere del mobilio, perchè non facciano un controllo serio degli arredi smontandoli tutti.
Poi mi ha stupito il fatto che non è stato messo nell'elenco il controllo dell'accensione del piano cottura e del forno, che in crociera potrebbe subire degli inceppamenti creando enormi difficoltà, soprattutto se ci sono ospiti, oltre che il livello di carica dell'accendino.
Infine, ho notato che in tutto questo controllare è stato trascurato, e credo volutamente, perchè tanto sto parlando di accessori oramai optionals sulle barche moderne, che poi non vengono neanche usate tanto in crociera. Si avetete indovinato, sto pensando proprio a loro: magari una controllatina anche veloce alle vele, che magari, a forza di star avvolte una piega non abbia lacerato una cucitura.

Giuro che non è una battuta: è vero che piano cottura e forno mancano tra i controlli (c'era solo la sostituzione dei flessibili a norma). Ebbene: non so quando, né come (usato l'ultima volta nell'ottobre 2014 tutto era OK), ma uno dei raccordi tra alimentazione del gas e distributore ai vari fuochi si è allentato/scollegato parzialmente ed al primo riuso dopo il varo ha preso fuoco con una gran fiammata tutto l'interstizio tra il corpo dell'apparecchio ed il piano superiore inox. Chiuso subito il rubinetto di sicurezza sotto alla cucina e la cosa si è fermata lì. Poi abbiamo scoperto il danno e capito che poteva andare anche peggio, se avessimo indugiato di più prima di accendere con il gas aperto, perché la valvola di sicurezza che chiude se non c'è fiamma, era a valle del punto della perdita.
Era meglio se inserivo anche quel controllo nella lista: il prossimo anno, non lo trascurerò.

La battuta sulle vele viene rispedita al mittente: controllo inutile, perché durante questi lavori la barca ha ricevuto un set di vele nuove, North Sails 3DL laminate su stampo curvo, interamente steccate, con tramatura parabolica.
Diversamente ci sarebbe stato, ai primi posti: l'anno prossimo ci sarà, perché comunque le vele devono tornare dal velaio per la sostituzione delle fascette di scorrimento delle tasche per le stecche, sull'inferitura (sono considerate materiale di consumo per quelle rande avvolgibili sul boma).

Arcadia, ed anche timeout, Mikey e francidoro, su quella barca vanno in giro persone che a me stanno molto a cuore, e la cui sicurezza sta in cima ai miei pensieri. Voglio che quando vanno in vacanza la barca sia nelle migliori condizioni possibili, controllata e senza sorprese. La costruzione di quella barca l'ho seguita passo passo e molte delle scelte fatte a bordo, delle soluzioni adottate, delle modifiche, degli smontaggi predisposti per accedere a tutto ciò che "è dietro", li ho voluti io, in modo che la sicurezza intrinseca (e la qualità) fosse al massimo livello, per quanto è possibile prevedere.
Io ho costruito circa 120 barche ed ho fatto del mio meglio perché fossero sicure per chi le usa per andarci per mare, ed ho passato anni infilato nei gavoni più disgraziati del mondo (nonostante la mia stazza XXL) a fare assistenza e riparare avarie e capire perché le cose si erano rotte (o erano state installate difettosamente, o collegate in modo approssimativo, o progettate male, o male interfacciate, ecc...).
Lo so benissimo che al fissaggio di candelieri e pulpiti non ci guardate neanche di striscio, come lo stato dei terminali delle draglie, che i morsetti delle batterie a malapena li prendete in considerazione (e comunque non li isolate dall'ossidazione), che il serraggio dei capicorda delle morsettiere manco vi sfiora, che i terminali dei cavi Morse del telecomando vi fanno schifo, ma io so che la sicurezza passa (anche) da cose come queste e quindi quei controlli li inserisco in lista.
Se la lista può aiutare qualcun altro ad andare per mare in modo più sicuro e consapevole, sono contento (quante cose si imparano e si scoprono facendo bene manutenzione sulla propria barca e sbucciandosi un po' gomiti e ginocchia!). Se qualcun altro aggiunge altre voci che io mi sono scordato o ho trascurato, sono molto contento e ne faccio tesoro per il futuro.

Ma veramente, sulle vostre barche, catena e frenelli non li guardate ad ogni stagione? E le boccole del timone? e la prova dell'intercettazione a distanza del gasolio? E la messa a terra di albero e lande?

Impressionati per i 76 controlli? Ricarica accendini? Facciamo così: indicatemi quali delle voci esattamente voi dite che sono "inutili", così ne parliamo e vi racconto come e perché sono entrate nella mia lista.
Quello che posso dirvi è che nonostante tutto, anche questa volta ho avuto la mia sorpresa e nonostante io mi sforzo di metterci tutti gli occhi possibili, stavo per restare fregato da un bicchiere di aggancio dei terminali delle sartie in tondino, in prima crocetta, che aveva un difetto della filettatura interna, invisibile senza smontaggio e senza un esame attento. Praticamente la filettatura era ribassata (smussata al vertice di ogni filetto, per un errore di lavorazione, forse di finitura) e quindi la parte di filetto che "prendeva" era minima e si sarebbe potuta schiantare in ogni momento sotto sforzo intenso. Io neanche me lo sarei immaginato e se ne è accorto un bravo rigger che ha fatto i lavori all'albero. Io non ci sarei arrivato.

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Caro lupogrigio, e mi raccomando, senza voler fare polemica, ma non hai capito il senso:
non è vero che non controllo, ma come dice dapnia i controlli sono parte integrante nel momento in cui sali a bordo, i controlli li faccio sempre ogni volta che sono a bordo, sia in crociera, sia durante i we invernali, ovviamente non 80 controlli effettuati in modo ostinato e tutti in una volta: che senso ha controllare tutte le viti del mobiglio. se mi accorgo che una vite si è smollata la riavvito. poi per quanto riguarda le cricche occulte, bhe, tocchiamoci gli zebedei
poi, con questo ultimo post si chiariscono molte cose: "...ho costruito 120 barche..." quindi tu hai un cantiere e pure maestranze da gestire e tutti questi controlli ti costano quasi 0.
Se un comune mortale come me, questa lista ad un cantiere, bhè come minimo all'atto del pagamento devo vendere la barca e in più aggiungere altri sghei
Scusate se salto a piedi pari tutti gli interventi ma io sono per la barca in acqua sempre (a parte brevi soste per antivegetativa ecc), spesso passo sulla strada parallela al Tevere che porta ad Ostia e vedo numerose barche in secco anche di recente costruzione, sembrano oggetti morti
comunque, a proposito di viti del mobiglio, mi hai fatto venire in mente che anche io un volta le ho controllate: appena preso la barca mi sono accorto che il cantiere per risparmiare una pipa di tabacco aveva usato viti in ferro per il mobilio. Le ho sostituite tutte con viti inox e da allora ammetto di non aver più fatto il controllo viti mobilio.
Thread con riflessioni importanti e diversi spunti molto utili. Grazie e BV
(03-09-2015 08:31)Arcadia Ha scritto: [ -> ]comunque, a proposito di viti del mobiglio, mi hai fatto venire in mente che anche io un volta le ho controllate: appena preso la barca mi sono accorto che il cantiere per risparmiare una pipa di tabacco aveva usato viti in ferro per il mobilio. Le ho sostituite tutte con viti inox e da allora ammetto di non aver più fatto il controllo viti mobilio.

Ma esattamente, 'sta storia del controllo delle viti del mobilio, dove l'hai letta nella mia lista? Guarda che non c'è. Io parlavo di push-lock, compassi, cerniere, che in genere hanno sempre bisogno di qualche sostituzione, allineamento o regolazione, a fine stagione.
Se vogliamo scontrarci (amichevolmente) sulle 76 voci della lista (di cui una dozzina sono nuove installazioni o modifiche, e non controlli), almeno scegline una che effettivamente c'è, please.

Per quanto riguarda le viti non-inox, hai molta ragione e chi vive in cantiere e deve sorvegliare, impara a girare con una supercalamita in tasca, e quando va in giro per le barche in allestimento passa il tempo a toccare con la calamita tutta la ferramenta di bordo.
Non credo che neanche c'entri il risparmio ridicolo: semplicemente, per qualche fenomeno soprannaturale, anche se l'ufficio acquisti compra solo viteria e bulloneria inox, in cantiere finiscono per circolare sempre anche viti in ferro, che vanno a finire sempre a bordo, specie nel montaggio falegnameria. Scherzi a parte, la realtà è che per i cantieri che impiegano terzisti ed artigiani per l'adattamento ed il montaggio mobilio a bordo, è impossibile evitare che nelle loro cassette attrezzi rimangano scatole di viteria in ferro. Senza contare che poi alcuni falegnami tirano a fregare perché con l'avvitatore con inserto magnetico, usare viti in ferro è più veloce: basta infilare la punta nella scatola, e la vite viene su pronta per il montaggio ...
(03-09-2015 06:27)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Lo so benissimo che al fissaggio di candelieri e pulpiti non ci guardate neanche di striscio, come lo stato dei terminali delle draglie, che i morsetti delle batterie a malapena li prendete in considerazione (e comunque non li isolate dall'ossidazione), che il serraggio dei capicorda delle morsettiere manco vi sfiora, che i terminali dei cavi Morse del telecomando vi fanno schifo, ma io so che la sicurezza passa (anche) da cose come queste e quindi quei controlli li inserisco in lista.

Ma veramente, sulle vostre barche, catena e frenelli non li guardate ad ogni stagione? E le boccole del timone? e la prova dell'intercettazione a distanza del gasolio? E la messa a terra di albero e lande?

Questo è falso, questi controlli si fanno in continuazione, così come la carica delle pile, l'ossidazione dei contatti nell'alloggiamento delle pile dei vari apparecchi, lo stato delle batterie e relativi morsetti, la prova vhf, pompe di sentina e via dicendo.
(03-09-2015 08:27)kermit Ha scritto: [ -> ]Scusate se salto a piedi pari tutti gli interventi ma io sono per la barca in acqua sempre (a parte brevi soste per antivegetativa ecc), spesso passo sulla strada parallela al Tevere che porta ad Ostia e vedo numerose barche in secco anche di recente costruzione, sembrano oggetti morti

Concordo pienamente, barca sempre in acqua, tranne le ovvie soste tecniche a terra.
E già che è in acqua la si usa anche d'inverno.

Se proprio la mettete a terra però non dimenticate di far bere al motore un mix di acqua dolce ed antigelo, evitate brutte sorprese in caso di gelate e, comunque, il milletubi ringrazia per non essere costretto a svernare sotto sale.
La mia di 9 metri è sull' invaso da 4 anni e ho dovuto contrastare i pericoli di una così lunga permanenza a terra.
Per il motore ho seguito le istruzioni di questo manuale
http://www.volvopenta.com/SiteCollection...an/ITA.PDF
ma ho dovuto fare i conti anche con altri problemi.
Nonostante la barca poggi su ben 11 punti, alcuni hanno fatto più forza di altri per cui, in questo lungo periodo, ho dovuto intervenire più di una volta per ridistribuire ed riequilibrare lo sforzo.
Ho toccato con mano la potenza di una tromba d' aria per cui nonostante sia senza albero, ho piantato a terra dei paletti e messo dei tiranti per contrastare eventuali colpi di vento.
Altro problema che ho avuto è quello del gelo che minaccia qualsiasi punto dove c'è acqua. Quindi non solo l' impianto idrico del motore ma anche tutto il resto dell' impianto
di bordo come ad esempio pompe elettriche e manuali, serbatoi di acqua, cesso e valvole delle prese a mare.
Ho dovuto coprire con carta stagnola qualsiasi buco per allontanare vespe e ragni e sempre con la stagnola ho protetto la strumentazione dai danni raggi del sole.
Tra non molto farò il varo e in acqua starà sicuramente meglio.
B.V.
Una considerazione banale, i filtri acqua (del dissalatore e/o dell'autoclave) non ha senso cambiarli a fine stagione e lasciarli a invecchiare tutto l'inverno. Meglio cambiarli a inizio stagione.
(03-09-2015 13:47)kia ora Ha scritto: [ -> ]Una considerazione banale, i filtri acqua (del dissalatore e/o dell'autoclave) non ha senso cambiarli a fine stagione e lasciarli a invecchiare tutto l'inverno. Meglio cambiarli a inizio stagione.

Corretto.
Si cambiano alla rimessa in esercizio dell'impianto dopo l'invernaggio.
.
Meno male che dapnia c'è
18
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Devo prendere la decisione entro pochi giorni, ho ricevuto un ottimo preventivo x una sosta a terra da novembre ad aprile tutto compreso (alaggio, varo, tacca tura e nolo invaso, lavaggio carena, stesura antivegetativa e trattamento elica). La barca non é mai stata tanto tempo in secco.
Ho ancora dei dubbi legati ad una inattivitá così lunga di una barca ormai non più giovanissima (1998).
Stando in acqua infatti la barca viene usata anche di inverno e tutti gli impianti ( elettrico, elettronico, idrico e motore) sono tenuti attivi e sotto controllo almeno settimanale.
Ho timore che sei mesi di inattivitá possano creare problemi a impianti che se pur sempre funzionanti ormai hanno quasi 18 anni. Temo specialmente x l'elettronica di bordo che ad alcuni armatori di Oceanis 411 (che fermano la barca in inverno) ha dato poi noie alla ripresa.
D'altronde con la barca a terra potrei anche finalmente fare con calma una serie di controlli e lavoretti che da tempo mi ero prefisso di fare.
Sono propio indeciso....
Per quanto riguarda le viti non-inox, hai molta ragione e chi vive in cantiere e deve sorvegliare, impara a girare con una supercalamita in tasca, e quando va in giro per le barche in allestimento passa il tempo a toccare con la calamita tutta la ferramenta di bordo.
Non credo che neanche c'entri il risparmio ridicolo: semplicemente, per qualche fenomeno soprannaturale, anche se l'ufficio acquisti compra solo viteria e bulloneria inox, in cantiere finiscono per circolare sempre anche viti in ferro, che vanno a finire sempre a bordo, specie nel montaggio falegnameria. Scherzi a parte, la realtà è che per i cantieri che impiegano terzisti ed artigiani per l'adattamento ed il montaggio mobilio a bordo, è impossibile evitare che nelle loro cassette attrezzi rimangano scatole di viteria in ferro. Senza contare che poi alcuni falegnami tirano a fregare perché con l'avvitatore con inserto magnetico, usare viti in ferro è più veloce: basta infilare la punta nella scatola, e la vite viene su pronta per il montaggio ...
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Cavolo , se è vero ! Io ho trovato un bullone degli 8 perni della chiglia in ferro e gli altri 7 in inox . Nascosto da un punto morto del pagliolato . Sono riuscito a sostituirlo demolendolo con lo scalpello da quanto era ruggine. E sì che Zuanelli gode di buona fama.
(21-10-2015 07:00)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Devo prendere la decisione entro pochi giorni, ho ricevuto un ottimo preventivo x una sosta a terra da novembre ad aprile tutto compreso (alaggio, varo, tacca tura e nolo invaso, lavaggio carena, stesura antivegetativa e trattamento elica). La barca non é mai stata tanto tempo in secco.
Ho ancora dei dubbi legati ad una inattivitá così lunga di una barca ormai non più giovanissima (1998).
...
Niente di sicuro ma:
Prova a domandare agli adv greci. Mi pare che ci siano parecchi 411 in giro.
(30-08-2015 12:54)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Aggiungo che circa il serbatoio del gasolio puoi usare due tecniche diverse.
Pieno fino all'orlo per evitare la condensa, come dice Lupo Grigio, oppure lo lasci semi vuoto, come faccio io, e ad inizio stagione aspiri e butti il gasolio vecchio, così limiti il rischio di avere brutte sorprese.
dimmi dove lo butti che lo prendo io.
Smiley57
(21-10-2015 07:00)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Devo prendere la decisione entro pochi giorni, ho ricevuto un ottimo preventivo x una sosta a terra da novembre ad aprile tutto compreso (alaggio, varo, tacca tura e nolo invaso, lavaggio carena, stesura antivegetativa e trattamento elica). La barca non é mai stata tanto tempo in secco.
Ho ancora dei dubbi legati ad una inattivitá così lunga di una barca ormai non più giovanissima (1998).
Stando in acqua infatti la barca viene usata anche di inverno e tutti gli impianti ( elettrico, elettronico, idrico e motore) sono tenuti attivi e sotto controllo almeno settimanale.
Ho timore che sei mesi di inattivitá possano creare problemi a impianti che se pur sempre funzionanti ormai hanno quasi 18 anni. Temo specialmente x l'elettronica di bordo che ad alcuni armatori di Oceanis 411 (che fermano la barca in inverno) ha dato poi noie alla ripresa.
D'altronde con la barca a terra potrei anche finalmente fare con calma una serie di controlli e lavoretti che da tempo mi ero prefisso di fare.
Sono propio indeciso....
dunque vediamo:
sono 7 anni che al la barca a fine settembre e fino ai primi di maggio
resta sull'invaso.
prima di abbandonarla lavo il motore con acqua dolce e se sono in zona geliva metto un poco di antigelo nell'impianto di acqua di mare.
poi scolo e tolgo la girante.
un poco di crc\wd40 nelle zone sensibili (no elettronica) cavi elettrici compresi.
stacco le batterie e le pulisco BENE. (se posso le porto a casa)
l'elettronica amovibile me la porto a casa la fissa resta lì.
mai avuto problemi di nulla (non ho un 411).
il problema è la taccatura.
se fatta su pavimentazione di cemento\asfalto una volta taccata BENE
poco cambia.
altra cosa se taccata su fondi instabili come ghiaia o peggio terra,ciò costringe ad un controllo costante dei puntelli.
fai le cose a modo e vedrai che nn succede niente.
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