qualche giorno fa navigavo con il mio comet 910 con vento in poppa e un'onda bella formata di 1 metro e mezzo (a volte pure più di un paio); col mare così il genoa enorme che monta la mia barca sbatteva non poco, nonostante il vento sostenuto e nonostante avessi pure portato la randa sull'altra mura per far si che il vento lo tenesse bello gonfio. Ad un certo punto mi è venuto in mente di provare ad usare il tangone, son passato dal pensiero ai fatti, ho armato il tangone, agganciato a bestia la varea alla scotta, ricazzato tutto qui e la, e la barca andava che era una bellezza, prendendo quasi un nodo in velocità rispetto a prima. Unica pecca era che il tangone, per la forma del genoa, andava tenuto tra due sartie e non è che mi facesse impazzire avere un'albero d'alluminio attaccato ad una vela tra due elementi così fragili e così vitali della barca. Secondo voi è una manovra ortodossa? C'è qualcuno che normalmente usa questa tecnica?
Ciao, ho visto tanti che la usano (io sono troppo pivello per farlo) ma mi sembra che nessuno lo faccia passare tra le sartie... Non mi sembra molto sano....
come tecnica non e' ne nuova ne scontata.
di sicuro se cerchi ci so paginate di roba in merito.
all' inizio e' un modo da pivelli che vogliono andare in fil di ruota
poi.. diventa un modo raffinato ed efficiente per il ventone quando non vuoi rischiarci l' ultimo spi sano rimasto:
ti metto una foto recente,(globulo alla palermo montecarlo) facci caso che la barca e' ragionevolmente orzata e aria ce ne' piu di quella che in genere gradiscono i "navigatori"
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Lo uso spesso soprattutto quando sono solo e tirare su lo spi è sconsigliabile. Io armo anche carica alto e basso.
Per evitare di tenere il tangone tra le sartie, che non mi pare una buona idea, potresti provare a rollare un po' il Genoa e cazzare un po' di basso per fare abbassare il punto di scotta.
Particolare forse insignificante : cerco di tenermi con la randa sulla sx per stare mura a dx.
con sartie non acquartierate e con genoa grande 130/150% inevitabilmente il tangone finisce tra le sartie, quello che facciamo e oltre al basso e all'alto mettiamo un altra ritenuta a estrema poppa,(noi utilizziamo la scotta del gennaker) cosi' il tangone non ha possibilita di movimento, in caso di incremento di vento si puo' ridurre o anche chiudere il genoa e in un secondo momento prendere dentro il tangone
BV Angelo
Un tempo sulle barche c'era, oltre al tangone (in genere a campana), il "buttafuori" per il genoa.
Era una "tangoncino" leggermente più corto e molto leggero.
(30-08-2015 17:27)falanghina Ha scritto: [ -> ]Un tempo sulle barche c'era, oltre al tangone (in genere a campana), il "buttafuori" per il genoa.
Era una "tangoncino" leggermente più corto e molto leggero.
ottimo, funzionava troppo bene perché lo avessi inventato io
e l'idea di dargli una rollata non è male, anche se cercherò di stabilizzarlo con delle ritenute prima di ricorrere a questa opzione
Il tangone deve essere armato come per alzare lo spi la scotta che diventa braccio va cazzata verso il basso con il barber o impasteccata sulla falchetta sullo stesso punto dove andrebbe fissato il barber.
Il problema è che i tangoni generalmente sono corti specie su barche IOR con genoa al 150%.
Il genoa dovrebbe stare bello disteso il tangone fermo.
Con questo sistema si può orzare quasi con l'apparente al traverso e anche issare un'altro fiocco sottovento.
Quel buttafuori piccolo si metteva per all'argare il braccio con il tangone strallato non ricordo il nome Inglese ora non serve più ci sono i gennaker, una volta c'era lo star cut spi piatto con poche spalle si poteva portare fino al traverso e anche qualche grado di meno.
Conclusione Mirias la tua manovra non va bene.
Comunque la vela è un'opppppppinione.
(30-08-2015 21:19)bullo Ha scritto: [ -> ]Quel buttafuori piccolo si metteva per all'argare il braccio con il tangone strallato non ricordo il nome Inglese ....
Jockey pole
Il buttafuori per il genoa, di solito più lungo del tangone, o telescopico: whisker pole.
di solito lo faccio sempre nelle andature portanti con le ariette leggere,ha la tendenza a sollevarsi,cosa normale,per cui carico il caricabasso,che in questo caso funziona un po' come il vang del boma,sempre lontano dalle sartie,e in poppa piena con la randa aperta a farfalla,và che è una meraviglia con guadagno di qualche mezzo nodo di velocità,pronto a mollare e far rientrare il tutto se ho un salto di vento o ad un aumento della sua intensità,una volta che mi sono distratto ho divelto i rivetti dell'aggancio all'albero del tangone,ma è successo tanti anni fà,ero alle prime esperienze nella vela,forse sbaglio in qualcosa ma si sa la vela è...una opinione...bv
Io uso un mezzo marinaio telescopico che appoggio all’albero incastrandolo tra due drizze.
Lo lego poi con una cimetta per non perderlo in mare qualora dovesse sfilarsi (finora mai successo).
La punta sopra l’uncino (all’altra estremità) la infilo nell’anello della bugna di scotta, alla quale aggancio il moschettone del carica alto qualora ci sia poco vento. Come carica basso mi è sufficiente la trazione della scotta.
Sopra i 10 nodi però non mi serve armare il "tangone-mezzo marinaio", perché ho pressione più che sufficiente per tenere fermo il mio genova, anche a farfalla (salvo che non ci sia troppa onda).
Anch’io, come Edolo, a farfalla tengo sempre il boma a sx per avere diritto di rotta, ma non tutti conoscono la regola che da prevalenza alla posizione della randa.
Ovviamente devo dare precedenza alla barca mure a dritta sottovento.
(30-08-2015 23:09)albert Ha scritto: [ -> ] (30-08-2015 21:19)bullo Ha scritto: [ -> ]Quel buttafuori piccolo si metteva per all'argare il braccio con il tangone strallato non ricordo il nome Inglese ...
Jockey pole
Il buttafuori per il genoa, di solito più lungo del tangone, o telescopico: whisker pole.
L'avevo realizzato ai tempi del firstino anche grazie ai consigli di Albert e lo utilizzo anche adesso quando si naviga easy ...
un tubo d'alluminio sfilabile comprato alla brico di buon diametro e davvero robusto che arriva tutto esteso a 4 mt al quale ho applicato una testa fatta in casa per agguantare la scotta del genoa ....ho copiato il design dal web ndr e all'estremità opposta un gancio rapido wichard per l'albero
Davvero pratico e funzionale
(31-08-2015 06:45)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Io uso un mezzo marinaio telescopico che appoggio all’albero incastrandolo tra due drizze.
Lo lego poi con una cimetta per non perderlo in mare qualora dovesse sfilarsi (finora mai successo).
La punta sopra l’uncino (all’altra estremità) la infilo nell’anello della bugna di scotta, alla quale aggancio il moschettone del carica alto qualora ci sia poco vento. Come carica basso mi è sufficiente la trazione della scotta.
Sopra i 10 nodi però non mi serve armare il "tangone-mezzo marinaio", perché ho pressione più che sufficiente per tenere fermo il mio genova, anche a farfalla (salvo che non ci sia troppa onda).
Anch’io, come Edolo, a farfalla tengo sempre il boma a sx per avere diritto di rotta, ma non tutti conoscono la regola che da prevalenza alla posizione della randa.
Ovviamente devo dare precedenza alla barca mure a dritta sottovento.
E per recuperare la trappa usi il tangone?
Bullo grazie per le precisazioni, ma non capisco perché dici che la mia manovra è sbagliata; perché il tangone finisce tra le sartie? Prometto che non lo faccio più
Scherzo, adesso che ho più che verificato che trattasi di manovra ortodossa mi organizzo per farlo come si deve, in quanto al barber o all'impasteccatura non ne vedo tanto la necessità, il genoa (almeno il mio) ha una bugna piuttosto alta ma il bozzello di rinvio all'winch è praticamente attaccato all'winch stesso e con vento sostenuto lo tengo più a poppavia possibile, quindi il barber mi sembrerebbe una cosa in più. Quello che mi serve è stabilizzare bene il tangone in posizione perché non scorra sulla scotta nei salti di vento o per via del beccheggio
(31-08-2015 09:23)Edolo Ha scritto: [ -> ] (31-08-2015 06:45)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Io uso un mezzo marinaio telescopico che appoggio all’albero incastrandolo tra due drizze.
Lo lego poi con una cimetta per non perderlo in mare qualora dovesse sfilarsi (finora mai successo).
La punta sopra l’uncino (all’altra estremità) la infilo nell’anello della bugna di scotta, alla quale aggancio il moschettone del carica alto qualora ci sia poco vento. Come carica basso mi è sufficiente la trazione della scotta.
Sopra i 10 nodi però non mi serve armare il "tangone-mezzo marinaio", perché ho pressione più che sufficiente per tenere fermo il mio genova, anche a farfalla (salvo che non ci sia troppa onda).
Anch’io, come Edolo, a farfalla tengo sempre il boma a sx per avere diritto di rotta, ma non tutti conoscono la regola che da prevalenza alla posizione della randa.
Ovviamente devo dare precedenza alla barca mure a dritta sottovento.
E per recuperare la trappa usi il tangone?
Ma in barca tu non hai un mezzo marinaio di rispetto?
Ne ho due... Un mattone di legni molto elegante ed uno in alluminio telescopico che tengo nel boma e che ho recentemente notato che si sta bucherellando per via dell'elettrolisi tra i due metalli. Per fortuna che ad aver la peggio è lui e non il boma
Ma quanto dovrebbe essere lungo il tangone? Voi mi direte, dipende dal genoa. Vedo però dai filmati su youtube che è sempre entro la J
Cmq io tangonerei con tangone avanti le sarte mai tra con carica basso, alto e circuito spi con pasticca poppa senza barber a metà' barca. Da dietro lavora meglio. Se usi vele da crociera con base alta il tangone sta bene sopra la battaglia tenuto giù' dal caricabasso.
Lasci le scotte fiocco al loro posto e in caso di necessità' fili il "braccio" spi , passi il fiocco e poi con calma togli il tangone.
Con i fiocchi non ti serve altro.
Con il genoa riduci al bisogno per dare forma alla vela.
I genoa hanno l'angolo di scotta basso e il solo caricabasso non cè la fa, deve essere aiutato per immobilizzarlo dal braccio che oltre a tirare verso poppa tiri anche verso il basso.
Il tangone è meglio sia un po più lungo che corto.
Sui libera dove usi tangoni lunghi va molto meglio.
Il genoa che di solito si tangonava aveva una J di 4,2 m. una lp di 6,3 m., il tangone era lungo 6,5 m.
Non c'è niente di più facile che armare con lo strallo avvolgibile, si chiude il genoa si arma il tangone e un pò alla volta si apre, per chiuderlo il contrario.
Andare a farfalla è un'andatura che si fa in regata d'altura quando il vento è sostenuto e non si vuole riscchiare con lo spi o quando gli spi sono tutti rotti.
La vela è un'opppppinione.
(31-08-2015 13:05)bullo Ha scritto: [ -> ]Andare a farfalla è un'andatura che si fa in regata d'altura quando il vento è sostenuto e non si vuole riscchiare con lo spi o quando gli spi sono tutti rotti.-
La vela è un'opppppinione.-
O quando non ce l'hai proprio, come me