I Forum di Amici della Vela

Versione completa: comet 910 stra-orziero
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Myrias se non sbaglio il tuo genoa è un 160 a ferzi verticali fatto per arie sino a 12 nodi per cui sei troppo invelato a prua. Immagino che la tua nuova randa sia più allunata dell'originale e questo spiega la tendenza orziera , ti serve un Genoa 140.
(04-09-2015 09:34)bullo Ha scritto: [ -> ]La sovrapposizione del genoa sulla randa, quello spazio come lo chiami? Venturi è morto 50 anni fa.
Iscrittomi su questo forum il mio primo intervento fu su un quesito posto da Eimstein che verteva propio su questo argomento.
E' difficile spiegarsi guardandosi negli occhi, scrivendo a distanza è ancora più difficile.-

ci sono sul forum un paio di belle discussioni sul teorema di kutta,(non riferito a te ovviamente ma in generale) io capisco che inventarsi un tunnel e non spiegare il difficile, eludendolo con nomi importanti e italiani possa mettere a tacere ogni ulteriore domanda o obiezione ma.. non e' col tunnel che si possono spiegare gli effetti del vento sulle vele ne l' interazione delle vele tra loro e neanche gli effetti sulle barche vicine.
ma e' il bello della vela, non importa conoscerne la fisica per navigare nel vento.
ragazzi la fisica è in realtà solo una minuscola finestrella aperta sulle leggi che regolano la natura di questo mondo; esistono delle enormi difficoltà ad analizzare un sistema sofisticato e riproducibile come che ne so un AC 45 o una macchina da formula 1, nel caso di un sistema totalmente sballato come quello che piloto io di solito, ci vorrebbero i migliori cervelli del MIT per venirne a capo. Per cui è meglio prendere della fisica solo le basi essenziali tipo spinta, portanza e pochissimo altro e cercare di affidarsi all'esperienza e alla pragmatica.
Credo che giocherò un po' con le manovre e l'albero e in un secondo momento darò retta ad Andel e mi comprerò un genoa dal taglio più moderno 130-140 massimo
La barca che non conosco, mi sembra abbastanza diffusa. Non dovrebbe essere difficile recuperare dati sulle regolazioni della albero.
Banalmente se una barca e' molto ardente viene da pensare abbia l'albero molto inclinato indietro. L'inclinazione la misuri con la proiezione a piombo della drizza randa sul boma. Sicuramente cercando viene fuori qualche discussione in proposito
Dico la mia: in troppi hanno la tendenza a cazzare troppo la randa in ogni andatura. L'effetto è un eccesso di sbandamento, una compressione sull'acqua, una barca troppo orziera e più lenta.
Ricordo che Bullo, una ventina di anni fa e oltre mi ha detto: " se hai l'impressione che la barca non cammini lasca la randa!".
Non so se anche questa, come Venturi, è morta 50 anni fa....
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Tutta la superficie del genoa a poppavia dell'albero rende orziera la barca; un genoa spanciato sbanda la barca e l'inclinazione rende orziera la barca. Si può provare anziché scarrellare la randa ,a metterla sopravento, filando di scotta per farla aprire in alto riducendo lo sbandamento. Fondamentalmente si deve ridurre vela e non sempre si cammina meno.
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