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Versione completa: l'uovo di colombo per le batterie?
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immagino che molti AdV abbiano sperimentato problemi con batterie di bordo che fanno le bizze nei momenti meno opportuni rovinando belle giornate da passare in mare.
vagabondando su internet ho trovato questo booster http://www.prmauto.it/sites/prmauto.it/f...%20(1).pdf
che sembrerebbe un valido accessorio per risolvere il problema senza troppi patemi.
il fatto che se ne parli poco non depone, in verità, a favore della sua efficacia; comunque vorrei sapere se qualcuno l'ha provato e/o pareri da esperti in questo argomento.
Io personalmente non l'ho mai provato sulla mia barca,ma l'ho
visto usare da un elettrauto per l'avviamento di un'autovettura...
...Ma esiste da molti anni!
Sì i booster da avviamento esistono da molti anni, però questo sembra un po' diverso: riesce a sfruttare la poca energia ancora presente nella batteria scarica, permettendo ancora un avviamento
Questo sfrutta la scarica di un pacco di condensatori......mahhhhh!
grazie della segnalazione, non ne avevo mai sentito parlare e le caratteristiche sono interessanti.
Da quest'anno tengo in barca un booster classico, che una volta al mese o poco più ricarico. Ironia della sorte...al rientro dalla crociera ho dovuto usarlo sull'auto che non partiva più :-).
Ma allora si può lasciarlo sempre inserito.
(11-09-2015 18:36)traballi carlo Ha scritto: [ -> ]Ma allora si può lasciarlo sempre inserito.
da quanto dicono nel depliant sembrerebbe di no.
Ma avendo due banchi separati (motore e servizi) parallelabili o scambiabili all'occorrenza ci vuole una sfortuna diabolica per non riuscire ad avviare il motore e, comunque, aggiungere una seconda batteria con ripartitore di carica e un piccolo pannello solare (basta una decina di Watt) a conpensare l'autoscarica costa molto ma molto meno e da' qualche vantaggio in piu' (tranne i rari casi in cui si "deve" risparmiare all'osso sul peso).
Navigando su internet ho trovato delle informazioni interessanti, la prima proviene dalla Maxwell tecnologies , produttrice di condensatori ad alta capacità, la quale ha già immesso da tempo sul mercato una simil-batteria per l'avviamento dei motori dei camion. Si tratta praticamente di un pacco di condensatori ad alta capacità, confezionati all'interno di un contenitore delle stesse dimensioni di una batteria, che viene collegato in maniera permanente al posto di una delle batterie del pacco batterie esistene. La sua funzione è quella di fornire lo spunto per l'avviamento anche in caso di batterie eccessivamente scariche a causa dell'uso di vari accessori elettrici durante le soste per il riposo del conducente nelle aree di servizio. Allego il link: http://www.maxwell.com/esm/
Ho inoltre scoperto che dei condensatori ad alta capacità vengono utilizzati anche nel circuito di avviamento di alcune auto con sistema start & stop anche di questo vi allego il link http://blog.citroen.it/2010/09/microibri...stopstart/
Infine su YouTube circolano numerosi video di esperimenti fatti con condensatori ad alta capacità, magari associati a batterie di modesta entità, per l'avviamento delle auto. La chiave di ricerca è " car start capacitors" e verranno fuori una serie di video interessanti.
Su internet è possibile acquistare dei pacchi di questi condensatori già assemblati:
http://www.ebay.com/itm/233F15V-Engine-S...3a93b0bbdc
http://www.ebay.com/itm/58-Farad-Ultraca...1a065a841f
http://www.ebay.com/itm/Ultracapacitor-M...3d030c1457
Tornando adesso alle nostre amate barche, tralasciando problematiche legate al costo, l'idea potrebbe essere di eliminare la classica batteria di avviamento e rimpiazzarla con uno di questi pacchi condensatori magari associandolo ad una piccola batteria di supporto (tipo le batterie tampone degli antifurti), come mostrato in uno dei video. Usare per le batterie servizi batterie deep cycle, che mal sopportarebbero gli spunti richiesti dall'avviamento.
I vantaggi a mio avviso sarebbero molteplici:
1) riduzione di peso e spazio grazie all'eliminazione della batteria di avviamento. Lo spazio ed il peso recuperati potrebbero essere sfruttati per ampliare il pacco batterie di servizio.
2) ottimizzazione della ricarica delle batterie di servizio in quanto non dovremo più preoccuparci di ripartire la ricarica con la batteria di avviamento.
3) ricarica dei condensatori in tempi rapidissimi e cicli di carica e scarica infinitamente maggiori rispetto a quelli di una batteria di avviamento. In questo modo l'investimento iniziale si ripagarebbe da sé evitando la sostituzione della batteria.
4) qualora ci trovassimo in banchina con le batterie a terra basterebbero pochi minuti di ricarica dei condensatori, tramite il carica batterie a 220, per consentirci di avviare il motore e mollare gli ormeggi.
5) possibilità di utilizzare il pacco batterie servizi per l'avviamento in caso di emergenza senza rischiare di rovinare le stesse per l'eccessiva richiesta di corrente allo spunto.
La cosa diviene interessante anche nel caso di motori elettrici che richiedono un grosso spunto alla partenza, per esempio le eliche di prua, che a questo punto potrebbero essere gestite con batterie di capacità inferiore (e quindi ulteriore riduzione dei pesi) essendo lo spunto iniziale fornito dai condensatori.
Naturalmente lè mie sono solo supposizioni e chiedo a voi cari AdV più competenti di confermare o smentire quanto esposto.
Del resto mi hanno sempre insegnato che " nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma" questo anche in campo energetico e nelle mie supposizioni qualcosa non mi torna 91 Smiley59
Seguirò con interesse questo 3d. E' da tempo che sto pensando di installare un pacco di supercondensatori di servizio all'elica di prua per migliorarne il rendimento (adesso è alimentata con batterie situate a distanza, anche se ho cavi di notevole sezione quando avvio l'elica di prua la tensione scende a 10V). Vorrei far una prova, ma visto il costo degli stessi per adesso è rimasto solo un pensiero. Spero in risposte che mi aiutino nel decidere.
Max che tipo di elica di prua hai istallata?
Io nella mia ho da poco istallata una Quick da 55kg di spinta e motore da 3 kw 12 volt. Non ho mai effettuato misurazioni dirette ma credo che allo spunto assorbe intorno ai 900A. Per fornire l'energia necessaria ed evitare sezioni di cavi eccessive ho montato una batteria da 180ah con uno spunto di oltre 1000A direttamente in prua riducendo drasticamente la lunghezza dei cavi. Alla stessa batteria ho collegato il salpa ancora. I cavi che corrono da prua a poppa e precedentemente alimentavano il salpa ancora adesso sono utilizzati esclusivamente per la ricarica della nuova batteria.
Naturalmente una batteria del genere pesa oltre 50kg.
Potendo utilizzare un pacco di condensatori che fornisca l'energia necessaria allo spunto potrei sostituire l'attuale batteria con una di dimensioni, peso e capacità ridotte ( ad esempio una 60ah) con notevole risparmio di peso e costi in caso di sostituzione.
Attendo anche io lumi da parte degli adv più competenti.
Scusa ma invece di un malmadrone da 50 kg perché non usi una Optima Red Top che ha gli stessi 1000 A di spunto della tua ma pesa 17 kg, la puoi mettere come ti pare anche capovolta ed ha una bassissima autoscarica? La trovi sulla baia a circa 170€.
Più informazioni qui:
http://www.optimabatteries.com/it-it/pro...l/rt-c-42/
Conosco le optima, sono ottime batterie, ho istallato una Red top da 44ah inizialmente come batteria da avviamento ed ora impiegata come batteria di servizio dopo che le due vetus mi hanno abbandonato.
Per il momento, per l'elica di prua, uso una batteria da camion perché il costo d'acquisto era molto conveniente "gratis" recuperata da una gru che doveva sostituirla nonostante le condizioni ancora accettabili.
Sto cercando di approfondire l'argomento condensatori ad alta capacita poiché dati i loro innumerevoli cicli di carica scarica (basti pensare alle auto start e stop), se realmente permettono di aumentare la corrente di spunto di batterie di capacità inferiori, senza stressare oltremodo queste ultime, vi renderete conto che portafogli alla mano sostituire una batteria da 80ah o una da 40ah (numeri a caso) ha costi diversi. In più non è trascurabile il vantaggio di poter ampliare il pacco batterie servizi con lo spazio recuperato ed usare solo una batteria tampone per l'avviamento.
Tieni conto che avviamento e bow thruster hanno tempi di intervento ben diversi, qualche secondo per l'avviamento, una o due decine di secondi per l'elica di prua. Non so se un condensatore riesce a gestire questi tempi.
Il problema dell'elica di prua è a mio avviso, correggimi se sbaglio, la corrente richiesta allo spunto. Essendo, nel mio caso specifico, un motore elettrico 3kw a 12 volt, dovrebbe avere un assorbimento a regime di poco meno di 250 A circa (3000w /12v=250A) per cui facilmente gestibile con una normale batteria, mentre allo spunto l'assorbimento dovrebbe essere più o meno il triplo solamente per qualche istante e qui speravo nel supporto dei condensatori. Probabilmente anche una optimum da 45 AH potrebbe fornire la corrente necessaria ma temo che siamo al limite.
Comunque per sciogliere ogni dubbio proverò ad usare la mia batteria optima da 44Ah con l'elica di prua, sarebbe interessante anche misurare l'assorbimento con una pinza amerò metrica sia allo spunto che a regime.
(28-09-2015 10:01)ilpluco Ha scritto: [ -> ]Comunque per sciogliere ogni dubbio proverò ad usare la mia batteria optima da 44Ah con l'elica di prua, sarebbe interessante anche misurare l'assorbimento con una pinza amerò metrica sia allo spunto che a regime.
Maledetto correttore automaticoSmiley4
44 Ah? La Red Top e' 50 Ah, che modello hai?
Scusa, mi rispondo da solo e' RT 3.7, io parlavo della 4.2.
E' l'eta'Smiley4
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