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Versione completa: trasto randa si o no?
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Ho cercato un po' ma ho solo questa dove per altro non si vede bene !
Comunque ti giro il link harken dove trovi diverse soluzioni per prendere spunto !!
https://www.harken.it/content.aspx?id=3914
Sistema 3 a1 con strozzatore verso l'alto, per me il migliore.-
Sul mio Hanse 342, il trasto di serie è posizionato sulla tuga, con scotta rinviata al winch sulla tuga anch'esso.
Questa configurazione va benissimo in crociera, quando uso il trasto poco.
Ma ogni tanto faccio delle regate, sopratutto in inverno. Quindi ho posizionato una rotaia sulle panche avvitata alle piastre di alluminio che sono annegate nella vetroresina dal cantiere Hanse. La scotta posso lasciarla allo stesso winch oppure posso mettere un paranco con circuito fino direttamente sopra al trasto.
Cambiare versione tuga/pozzetto, richiede circa 2 ore. A fine regate riporto tutto in versione crociera.
Mooolto comodo e versatile.
(14-03-2020 18:13)bullo Ha scritto: [ -> ]Sistema 3 a1 con strozzatore verso l'alto, per me il migliore.-
Si se hai un randista che insegue il vento, si al 3:1, ma se hai una zavorrina che insegue il sole, le cose si complicano no? Mettere un bozello con girella e strozzatore all'interno del paramare na ca ..a?
BuonVento
Io sul paramare non ho nulla, in verità neanche il paramare, ce l'avevo sul ferry a prua sul dritto, non uno ma due, non ho neanche il randista che segue il vento, in barca sono solo, non ho neanche la zavorra ma una moglie.
La mia era solo un'oppppppinione, ognuno il paranco per la regolazione del cursore del punto di scotta randa se lo mette dove vuole.
D'accordo, ma visto che sei solo in barca se devi cazzare la cima del trasto verso l'alto mi spieghi come fai? non mi sembra un gesto naturale? o sbaglio?
per il paramare dal dizionario nauticodi Heinrich F. Fleck: Paramare: Sponda a dritta e a sinistra di un boccaporto rialzata, rispetto al piano di coperta per impedire l’ingresso dell’acqua; s’intendono anche le sponde del pozzetto.

BuonVento
La mia barca è del tempo in cui le barche nascevano ben attrezzate per andare a vela, il trasto in foto è abbastanza lungo ma non intralcia per nulla dove é posto:

[attachment=42322]

Le manovre del carrello sono comode, anche se fermate su castagnole, poste dove si deve stare anche per la scotta randa, che ho cambiato da due uscite 3x6 a 6x18 con una sola uscita + fino. Anche Vang, drizze, tesabase, cunnigam, etc. oltre che le scotte genoa sono agibili nel pozzetto dal trasto alla ruota.

Specie quando sono solo, quasi sempre, è questa la mia posizione, al timone ci pensa l'autopilota!

898989
L'importante Xé capirsi, al lavoro si chiamava paramare la difesa a prua perchè non venisse su l'acqua dal dritto però vedo che adesso i termini marinareschi stanno cambiando. Sono solo, inserisco il pilota e regolo, dopo torno al timone, se c'è vento non sto a scarellare e cazzare ad ogni raffica, riduco prima e navigo tranquillo.
I paramare del pozzetto li ho sempre chiamati mastre, chissà sbagliando.
(14-03-2020 22:21)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]La mia barca è del tempo in cui le barche nascevano ben attrezzate per andare a vela, il trasto in foto è abbastanza lungo ma non intralcia per nulla dove é posto:



Le manovre del carrello sono comode, anche se fermate su castagnole, poste dove si deve stare anche per la scotta randa, che ho cambiato da due uscite 3x6 a 6x18 con una sola uscita + fino. Anche Vang, drizze, tesabase, cunnigam, etc. oltre che le scotte genoa sono agibili nel pozzetto dal trasto alla ruota.

Specie quando sono solo, quasi sempre, è questa la mia posizione, al timone ci pensa l'autopilota!

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Ok.I comet di allora erano cosi per ns.fortuna.Thumbsupsmileyanim
l'immagine è stata presa da un 99 ma il trasto è lo stesso del 907,
(14-03-2020 22:52)Wally Ha scritto: [ -> ]l'immagine è stata presa da un 99 ma il trasto è lo stesso del 907,
Identica posizione nel comet 11 plus
nelle foto che ho trovato in rete, il trasto non è comandato, ci sono solo dei fine corsa
La cosa cambia se si tratta di ruota o barra.... Con quest'ultima ti siedi in mezzo al pozzetto e fai come vuoi, con la ruota la posizione del timoniere e' differente e lontana.... Meglio, quindi il trasto in pozzetto... nel mio caso attaccato alla colonnina....
(14-03-2020 21:11)bullo Ha scritto: [ -> ]Io sul paramare non ho nulla, in verità neanche il paramare, ce l'avevo sul ferry a prua sul dritto, non uno ma due, non ho neanche il randista che segue il vento, in barca sono solo, non ho neanche la zavorra ma una moglie.
La mia era solo un'oppppppinione, ognuno il paranco per la regolazione del cursore del punto di scotta randa se lo mette dove vuole.

grande @bullo.. hai guadagnato 1000 punti
Einstain ha postato un disegno interessante. In pratica più il trasto è lontano dal boma verticalmente più ci vuole lungo. Se per esempio c'è un roll bar bastano anche due punti fissi trasversali a modesta distanza tra loro. Un po OT voglio però dire che siamo nel 2020, secondo me il miglior regalo che ci possiamo fare se andiamo in barca soli o in due é un pilota automatico di ultima generazione leggermente surdimensionato rispetto alle esigenze minime della nostra barca. Lui in buona parte dei casi timonera' meglio di noi specialmente sulle lunghe distanze, e noi abbia libere le uniche due braccia che abbiamo per muoverci in pozzetto e fare le regolazioni opportune. Penso che non sia necessario affollare di manovre la zona delle ruote, al limite basta la sola scotta randa. Non capisco i nuovi progetti che tendono a liberare la tuga per portare stopper vari vicino al timoniere. A me da l'impressione che sia più difficoltoso azionare queste manovre. Anche più pericoloso con barca molto sbandata e manovra da azionare sottovento. Più semplice e più ergonomico oltre che più sicuro lavorare in tuga in piedi, magari appoggiati alle pareti verticali prospicienti la discesa. Mi sembra che sull ultimo Pogo 36 abbiano concentrato stopper e winch proprio in zona tuga per motivi di ergonomia. Mi sembra un cantiere che ha esperienza di navigazione I impegnative e penso ci abbiano preso. [/i]
Non ho terzaroli sulla randa, circuito " alla tedesca " con circa 2 metri di rotaia e randista attaccato al timoniere, mai avuto problemi. Nel mio caso il randista ha accesso anche all'idraulica del paterazzo liberando il timoniere da questa incombenza e facendo si che non ci sia nessuno dietro di lui. Il drizzista fà anche il vang per cui deve parlare con il randista. Parancare la randa sopravento funziona abbastanza bene con barca che mantengono in baglio massimo quasi sino a poppa ma deve essere una soluzione studiata in cantiere e non un accrocchio creato dopo.
Ostrega neanche una mano.
Quanto dura una randa a farla sbattere?
Una randa mi fà mediamente 3 stagioni ma tieni conto che viene tolta ogni sera e non stà mai sul boma. Quando si parte con previsioni di vento viene armata una randa leggermente più piccola ma molto più piatta sino ad arrivare a quella da tempesta. Comunque non ho mai avuto problemi di delaminazione. Devo dire che le volte che abbiamo viaggiato con il boma in acqua non sono tantissime e il rendimento è comunque superiore in quanto la vela mantiene la sua forma originale e, tieni conto che, a prua ho solo 3 fiocchi al 100 tutti uguali per dimensioni quindi il vero "motore" è la randa. Il vero problema è che con le drizze in tensione non riesci ad aggiungere zeppe sotto l'albero (cosa peraltro vietata in regata) quindi rischi di lavorare con dei carichi sbagliati.
[Direi che barca da crociera e barca da regata in equipaggio sono due estremi del problema conduzione. Sulle prime si tende a razionalizzare le manovre sul modello della conduzione in regata single handed, sulle altre hai 10 12 persone e ognuno segue la sua manovra. Due modi di andare in barca agli antipodi, anche come costi e utilizzo. Mio parere ovviamente. [/i]
Le regate non sono solo bastoni!
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