02-10-2015, 18:49
A coloro che vogliono realizzare un'antenna per VHF molto economica ma robusta e di buone prestazioni suggerisco questa soluzione:
http://vk2zoi.com/articles/half-wave-flower-pot/
dove e' descritta nella versione per gamma amatoriale dei 144MHz.
Per realizzarla nella gamma di nostro interesse (banda VHF marino) vanno cambiate le misure portando la parte superiore (il tratto di conduttore centrale scalzato) a 42,5cm e il tratto di cavo prima dell'avvolgimento a 41,1cm, la bobina rimane di 9 spire.
Io l'ho realizzata usando come supporto un tubo da impianti elettrici per esterno del diametro di 16mm (nulla vieta di usare 20 o 25mm). Il cavo necessario e' il comune RG58 o (meglio) RG58U.
COSTRUZIONE
Dopo aver segnato con un pennarello indelebile il punto superiore di inizio della bobina si infila (qui ci vuole pazienza e cura ma non e' difficile) il tutto nel tubo che sara' lungo 110cm e avra' tre fori da 6mm (6,5mm se si vuole faticare meno) a 94cm, 100cm e 105cm dall'estremita' superiore. Si inizia entrando dal foro a 105cm (nel progetto originale non c'e' ma mi e' sembrato comodo avere l'ingresso del cavo in quel punto per consentire un facile montaggio lasciando l'estremita' inferiore libera) e facendo fuoruscire il cavo dal foro a 100cm (aiutandosi con un po' di spago "messaggero") se ne estrae una quantita' abbondante per facilitare il successivo lavoro.
Si avvolgono quindi le 9 spire che sara' bene siano ora piuttosto lasche, si infila quindi l'estremita' nel foro a 94cm e, sempre con l'aiuto del messaggero, si fa entrare il tutto nel tubo fino a far coincidere il segno fatto con l'ingresso nel foro.
A partire dal punto segnato si serrano quindi le spire della bobina e si recupera (tirandolo all'indietro) l'eccesso di cavo fino ad avere le spire ben solide e aderenti al tubo.
Si completa l'antenna tappando la parte superiore con del silicone e un tappo in plastica.
PERFEZIONAMENTO
Se si vuole tarare correttamente l'antenna (va gia' bene realizzata cosi' ma si puo' ottimizzarne le prestazioni) si realizza con il tratto scalzato di alcuni centimetri piu' lungo, si fissa l'antenna provvisoriamente lungo l'esterno del tubo con un po' di nastro adesivo, si realizza la bobina avvolgendo il cavo intorno al tubo e si collega il tutto al trasmettitore inserendo un misuratore di onde stazionarie.
Si prova brevemente in trasmissione ma alla prima prova il valore sara' alto, probabilmente superiore a 2 a causa della maggiore lunghezza di questa realizzazione, si accorcia quindi l'estremita' scalzata semplicemente ripiegandola su se' stessa e ripetendo ad ogni tentativo la misura fino ad ottenere il valore piu' basso possibile (nella mia realizzazione fra 1,1 e 1,2 su tutta la banda). Non serve tagliare la parte ridotta, si puo' semplicemente bloccarla con un tubetto termorestringente con il vantaggio che la piega potra' servire per legarvi il filo necessario a tenerla ben tesa all'interno del tubo.
NOTE
- ATTENZIONE !! Questa antenna non possedendo elementi di cortocircuito per le cariche statiche non e' adatta al montaggio in testa d'albero dove puo' essere dannosa (e talora pericolosa) per gli apparati durante temporali.
- Ho pensato questa antenna come particolarmente adatta all'impiego su apparati AIS passivi (solo riceventi) quando basti la portata ottenibile con un montaggio sul pulpito (che puo' arrivare oltre la decina di miglia).
- Questa antenna e' una buona antenna di rispetto che puo' essere anche costruita usando solo un corto spezzone di tubo per realizzare la bobina e lasciando il resto libero ottenendone una versione stivabile in pochissimo spazio che puo' essere posta in opera semplicemente agganciandone l'estremita' superiore ad un punto in alto e tenendola tesa con l'estremita' inferiore ancorata ad un punto qualsivoglia in coperta.
http://vk2zoi.com/articles/half-wave-flower-pot/
dove e' descritta nella versione per gamma amatoriale dei 144MHz.
Per realizzarla nella gamma di nostro interesse (banda VHF marino) vanno cambiate le misure portando la parte superiore (il tratto di conduttore centrale scalzato) a 42,5cm e il tratto di cavo prima dell'avvolgimento a 41,1cm, la bobina rimane di 9 spire.
Io l'ho realizzata usando come supporto un tubo da impianti elettrici per esterno del diametro di 16mm (nulla vieta di usare 20 o 25mm). Il cavo necessario e' il comune RG58 o (meglio) RG58U.
COSTRUZIONE
Dopo aver segnato con un pennarello indelebile il punto superiore di inizio della bobina si infila (qui ci vuole pazienza e cura ma non e' difficile) il tutto nel tubo che sara' lungo 110cm e avra' tre fori da 6mm (6,5mm se si vuole faticare meno) a 94cm, 100cm e 105cm dall'estremita' superiore. Si inizia entrando dal foro a 105cm (nel progetto originale non c'e' ma mi e' sembrato comodo avere l'ingresso del cavo in quel punto per consentire un facile montaggio lasciando l'estremita' inferiore libera) e facendo fuoruscire il cavo dal foro a 100cm (aiutandosi con un po' di spago "messaggero") se ne estrae una quantita' abbondante per facilitare il successivo lavoro.
Si avvolgono quindi le 9 spire che sara' bene siano ora piuttosto lasche, si infila quindi l'estremita' nel foro a 94cm e, sempre con l'aiuto del messaggero, si fa entrare il tutto nel tubo fino a far coincidere il segno fatto con l'ingresso nel foro.
A partire dal punto segnato si serrano quindi le spire della bobina e si recupera (tirandolo all'indietro) l'eccesso di cavo fino ad avere le spire ben solide e aderenti al tubo.
Si completa l'antenna tappando la parte superiore con del silicone e un tappo in plastica.
PERFEZIONAMENTO
Se si vuole tarare correttamente l'antenna (va gia' bene realizzata cosi' ma si puo' ottimizzarne le prestazioni) si realizza con il tratto scalzato di alcuni centimetri piu' lungo, si fissa l'antenna provvisoriamente lungo l'esterno del tubo con un po' di nastro adesivo, si realizza la bobina avvolgendo il cavo intorno al tubo e si collega il tutto al trasmettitore inserendo un misuratore di onde stazionarie.
Si prova brevemente in trasmissione ma alla prima prova il valore sara' alto, probabilmente superiore a 2 a causa della maggiore lunghezza di questa realizzazione, si accorcia quindi l'estremita' scalzata semplicemente ripiegandola su se' stessa e ripetendo ad ogni tentativo la misura fino ad ottenere il valore piu' basso possibile (nella mia realizzazione fra 1,1 e 1,2 su tutta la banda). Non serve tagliare la parte ridotta, si puo' semplicemente bloccarla con un tubetto termorestringente con il vantaggio che la piega potra' servire per legarvi il filo necessario a tenerla ben tesa all'interno del tubo.
NOTE
- ATTENZIONE !! Questa antenna non possedendo elementi di cortocircuito per le cariche statiche non e' adatta al montaggio in testa d'albero dove puo' essere dannosa (e talora pericolosa) per gli apparati durante temporali.
- Ho pensato questa antenna come particolarmente adatta all'impiego su apparati AIS passivi (solo riceventi) quando basti la portata ottenibile con un montaggio sul pulpito (che puo' arrivare oltre la decina di miglia).
- Questa antenna e' una buona antenna di rispetto che puo' essere anche costruita usando solo un corto spezzone di tubo per realizzare la bobina e lasciando il resto libero ottenendone una versione stivabile in pochissimo spazio che puo' essere posta in opera semplicemente agganciandone l'estremita' superiore ad un punto in alto e tenendola tesa con l'estremita' inferiore ancorata ad un punto qualsivoglia in coperta.