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Versione completa: Antenna VHF
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A coloro che vogliono realizzare un'antenna per VHF molto economica ma robusta e di buone prestazioni suggerisco questa soluzione:
http://vk2zoi.com/articles/half-wave-flower-pot/
dove e' descritta nella versione per gamma amatoriale dei 144MHz.
Per realizzarla nella gamma di nostro interesse (banda VHF marino) vanno cambiate le misure portando la parte superiore (il tratto di conduttore centrale scalzato) a 42,5cm e il tratto di cavo prima dell'avvolgimento a 41,1cm, la bobina rimane di 9 spire.
Io l'ho realizzata usando come supporto un tubo da impianti elettrici per esterno del diametro di 16mm (nulla vieta di usare 20 o 25mm). Il cavo necessario e' il comune RG58 o (meglio) RG58U.

COSTRUZIONE
Dopo aver segnato con un pennarello indelebile il punto superiore di inizio della bobina si infila (qui ci vuole pazienza e cura ma non e' difficile) il tutto nel tubo che sara' lungo 110cm e avra' tre fori da 6mm (6,5mm se si vuole faticare meno) a 94cm, 100cm e 105cm dall'estremita' superiore. Si inizia entrando dal foro a 105cm (nel progetto originale non c'e' ma mi e' sembrato comodo avere l'ingresso del cavo in quel punto per consentire un facile montaggio lasciando l'estremita' inferiore libera) e facendo fuoruscire il cavo dal foro a 100cm (aiutandosi con un po' di spago "messaggero") se ne estrae una quantita' abbondante per facilitare il successivo lavoro.
Si avvolgono quindi le 9 spire che sara' bene siano ora piuttosto lasche, si infila quindi l'estremita' nel foro a 94cm e, sempre con l'aiuto del messaggero, si fa entrare il tutto nel tubo fino a far coincidere il segno fatto con l'ingresso nel foro.
A partire dal punto segnato si serrano quindi le spire della bobina e si recupera (tirandolo all'indietro) l'eccesso di cavo fino ad avere le spire ben solide e aderenti al tubo.
Si completa l'antenna tappando la parte superiore con del silicone e un tappo in plastica.

PERFEZIONAMENTO
Se si vuole tarare correttamente l'antenna (va gia' bene realizzata cosi' ma si puo' ottimizzarne le prestazioni) si realizza con il tratto scalzato di alcuni centimetri piu' lungo, si fissa l'antenna provvisoriamente lungo l'esterno del tubo con un po' di nastro adesivo, si realizza la bobina avvolgendo il cavo intorno al tubo e si collega il tutto al trasmettitore inserendo un misuratore di onde stazionarie.
Si prova brevemente in trasmissione ma alla prima prova il valore sara' alto, probabilmente superiore a 2 a causa della maggiore lunghezza di questa realizzazione, si accorcia quindi l'estremita' scalzata semplicemente ripiegandola su se' stessa e ripetendo ad ogni tentativo la misura fino ad ottenere il valore piu' basso possibile (nella mia realizzazione fra 1,1 e 1,2 su tutta la banda). Non serve tagliare la parte ridotta, si puo' semplicemente bloccarla con un tubetto termorestringente con il vantaggio che la piega potra' servire per legarvi il filo necessario a tenerla ben tesa all'interno del tubo.

NOTE
- ATTENZIONE !! Questa antenna non possedendo elementi di cortocircuito per le cariche statiche non e' adatta al montaggio in testa d'albero dove puo' essere dannosa (e talora pericolosa) per gli apparati durante temporali.
- Ho pensato questa antenna come particolarmente adatta all'impiego su apparati AIS passivi (solo riceventi) quando basti la portata ottenibile con un montaggio sul pulpito (che puo' arrivare oltre la decina di miglia).
- Questa antenna e' una buona antenna di rispetto che puo' essere anche costruita usando solo un corto spezzone di tubo per realizzare la bobina e lasciando il resto libero ottenendone una versione stivabile in pochissimo spazio che puo' essere posta in opera semplicemente agganciandone l'estremita' superiore ad un punto in alto e tenendola tesa con l'estremita' inferiore ancorata ad un punto qualsivoglia in coperta.
sempre interessante il nostro guru della "letronica"
Il diametro del tubo nell'articolo originale è 25 mm, usandone uno da 16 mm l'induttanza cambia; fra l'altro l'Autore segnala anche che non è indifferente usare tubo grigio o arancione o altre plastiche ( e questo mi sembra meno credibile se si usa materiale isolante). Hai fatto prove a proposito ? Grazie, BV.
E' sempre prudente avere in barca una antenna di emergenza da utilizzare in caso di fuori servizio della principale in testa d'albero.

La più semplice e poco ingombrante è il dipolo da stendere alla bisogna, questo è il mio:

[attachment=12711]

Basta collegarlo alla radio e stenderlo (legando i due anellini capocorda con uno stroppo).

Ha una buona resa se le misure sono quelle per la frequenza desiderata (io lo ho tarato per il CH 16).

898989
Ho provato a variare il numero di spire e ad infilare sul cavo un toroide di ferrite, non e' cambiato un gran che e variando le lunghezze si riotteneva piu' o meno lo stesso risultato, io ho scelto un compromesso infatti le lunghezze non corrispondono ai valori di calcolo ma sia le dimensioni che l'estetica mi sono piaciute e non sono andato oltre viste comunque le buone prestazioni (piu' che accettabili, direi).
Buon pomeriggio .secondo voi quale sistema consigliate per il fissaggio dell 'antenna?
Io, che sono molto piu banale di voi, ho preso gia fatto un affare su Amazon.

http://www.amazon.com/5911-Stowaway-shak...00MYSEO1M/

Si trova in giro tra i $30 e i $40. Per ora posso dire: funziona.
Le antenne di tipo accorciato elicoidale come quella indicata hanno un guadagno solitamente intorno a 1dB mentre le antenne di maggiore lunghezza hanno un guadagno solitamente intorno ai 3dB, cio' significa che il secondo tipo garantisce migliore sensibilita' in ricezione (minori disturbi) e maggiore potenza irradiata, cio' non e' rilevante in normali condizioni ma e' una diversita' da considerare.
Il costo di un'antenna autocostruita e' molto basso e puo' essere praticamente nullo se si ha gia' sottomano un avanzo di cavo RG58 e uno spezzone di tubo in plastica.
Ah ma difatti Ian mica volevo dire che avete fatte male: la mia voleva solo essere un' alternativa gia pronta (e, mi sia consentito, forse piu IP67...) alle realizzazioni casalinghe per chi come RMV e il sottoscritto voglia avere un' antenna di emergenza in barca se quella principale decida di mollare per le ragioni piu varie...
Maturin,
ho trovato un po'di tempo e ho fatto qualche prova in piu', in effetti si riesce a portare il ROS a livelli ancora piu' bassi (fra poco piu' di 1 e 1,1) aumentando di 2 il numero di spire (da 9 a 11) ma contemporaneamente riducendo di mezzo centimetro la lunghezza del ramo di cavo prima dell'avvolgimento. Ho notato comunque che c'e' davvero un po' di differenza fra i vari tipi di plastica, e' sicuramente dovuto al fatto che la loro costante dielettrica, le perdite e lo spessore sono diversi e cio' influisce sulla capacita' parassita che partecipa alla risonanza dell'avvolgimento (che di fatto svolge le funzioni di circuito trappola e Balun).
(05-10-2015 10:16)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Maturin,
ho trovato un po'di tempo e ho fatto qualche prova in piu', in effetti si riesce a portare il ROS a livelli ancora piu' bassi (fra poco piu' di 1 e 1,1) aumentando di 2 il numero di spire (da 9 a 11) ma contemporaneamente riducendo di mezzo centimetro la lunghezza del ramo di cavo prima dell'avvolgimento. Ho notato comunque che c'e' davvero un po' di differenza fra i vari tipi di plastica, e' sicuramente dovuto al fatto che la loro costante dielettrica, le perdite e lo spessore sono diversi e cio' influisce sulla capacita' parassita che partecipa alla risonanza dell'avvolgimento (che di fatto svolge le funzioni di circuito trappola e Balun).

Si, è vero, non tutte le plastiche sono, per così dire radio-trasparenti. Solitamente il miglior materiale è il PVC come quello grigio usto per i tubi da impianti elettrici oppure quella arancione solitamente utilizzata per gli scarichi in idraulica.

Consiglio tuttavia di testare la plastica facendone "cuocere" un pezzetto nel forno a microonde.
Se dopo alcuni minuti di "cottura" (circa 3 o 4) la plastica è intatta, fredda o appena tiepida, puo essere utilizzata senza problemi, se invece presenta segni di scioglimento. Non è plastica idonea a far da supporto alle antenne.
Fantastico:
Utilizzata (notevolmente più lunga) sul 27 Mhz negli anni 70 con il nome di cobra.

Complimenti a Iansolo per la sperimentazione !
Grazie! Stavo giusto cercando una antenna VHF fai da te a costi irrisori e come sempre gl ADV arrivano puntuali con soluzioni magnifiche.
Buon vento
Sto "giocando" a far funzionare un super economico ricevitore ais collegato al computer. Per l'antenna, sempre per non andare nelle spese, vorrei provare a costruire questa, che se consigliata dal guru IanSolo sarà certamente efficace.
Ho a disposizione un cavo coassiale molto sottile (regalato da tecnico della telecom, mio conoscente) senza nessuna caratteristica marcata da qualche parte. Diametro circa 4 mm, con la particolarità di avere tra la calza e il centrale anche uno strato spesso di qualcosa che assomiglia a stagnola. Impedenza, chissà... Manterrei le misure proposte, confidando nel fatto che in ricezione grandi danni non ne dovrei provocare. Al massimo funziona poco, penso.
Corretto?
Trattandosi di ricezione non ci sono rischi a provare (non si danneggia nulla), se l'impedenza non e' 50 Ohm come previsto nella realizzazione presentata puo' essere necessario cambiare il numero di spire e/o variare le lunghezze per ottenere i migliori risultati ma probabilmente non ci si accorge nemmeno della differenza (in sola ricezione non sono tanto evidenti le variazioni di prestazione).
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