Secondo me a occhio ci vorranno un cinque sei litri di resina epoxy
Volendo ci sono i diluenti per le prime mani x impregnare più facilmente
la temperatura deve essere o costante o in lenta discesa se no l'aria che esce dal legno riscaldandosi fa le bolle
Se prima riscaldi il legno con il phon, tolto il calore, viene anche meglio perché la resina kntiepidita dal substrato é piu liquida e penetra meglio, il legno intiepidito non solo espande i pori e facilita limpregnaziobe ma raffreddando risucchia dentro la resina meglio
La pubblicità non é carina sul forum perció ti ho mandato un messaggio privato con i dettagli di quella che compro sempre io
Buon lavoro
La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
Messaggio ricevuto. Ti ringrazio
Prego
Hai un altro mess privato di precisazione perché non mi ero forse spiegato bene
La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
Sverniciatura finita....ora si va giù di resina epossidica
prome a questo punto fai un'ultimo sforzo e smonta anche ciò che rimane in coperta (candelieri, rotaie , etc.) il lavoro sarà 1000 volte migliore e molto + duraturo.....
ps. ti ho inviato un MP
Sì li devo smontare, avevo avuto difficoltà a suo tempo per svitare alcune viti ossidate. Ora devo capire la corretta procedura per la resunatura, cominciando a verificare anche i quantitativi necessari per una barchetta di 5 metri
(07-10-2015 08:57)marcofailla Ha scritto: [ -> ]Certo lo sverniciatore non é il massimo sul legno, se lo scaldi troppo si gonfia secca e si può anche delaminare, ma visto il bel lavoro già fatto...
L'epossidica e il vetro alle giunture mi sembra il massimo.
Io compro tutto in Germania da r-g.de
Trovi la tesina il diluente apposito per impegnare bene il legno ce ne fosse bisogno, e anche i nastri di tessuto di vetro, a przzi ottimi nonostante i 24 € di spedizione per l'italia
Buon divertimento
La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
vabbè ormai è tutto finito ma una domanda mi premeriguardo allo sverniciante.
perchè non è il massimo sul legno?
che c'entra lo scaldare?si gonfia?secca?
ho usato lo sverniciante per anni su mobili datati sia in piallaccio che
massello ma mai ho avuto problemi..
Ciao a tutti. Era da un pò che non entravo nel forum. Il lavoro di restauro del mio promenade è stato temporaneamente sospeso visto che la fase di resinatura la farò ad inizio primavera. Ma ...mi manca già...
Ciao, ho fatto un lavoro simile al tuo su un beccacino d'epoca, la sverniciatura è sicuramente la parte più brutta del lavoro, anche perché non vedi il lavoro avanzare, ma cerchi solo di tornare al "punto zero", complimenti!
Prima di verniciare ti consiglierei di dare una passata con una levigatrice con grana 200 apre bene i pori del legno e lo prepara ad assorbire bene la resina, altro punto IMPORTANTE: LA RESINA EPOSSIDICA DEVE SOLO IMPREGNARE NON DEVE FARE "FILM" SUL LEGNO perché è nettamente più rigida e rischieresti delaminazioni.
Come quantitativo avevo visto che calcolando uno spessore di 0,3 mm ottieni un volume corretto per trattare le superfici di legno vecchio senza avere troppo spreco di materiale.
Per l'applicazione ti consiglio di applicare a pennello e poi passare una spatola di plastica per spostare la resina dai punti dove abbonda ai punti in cui il legno assorbe di più.
Se pensi che possa aiutarti in altro modo, son qua.
Ciao Clay, grazie per i consigli. A breve riprenderò il restauro partendo proprio dalla resinatura. Avrò sicuramente bisogno di consigli, quindi ti disturberò di sicuro.
Ragazzi, ho sempre lo stesso dubbio!!! Visto che dovrò cominciare la resinatura, non so se convenga utilizzare la sola resina epoxy oppure anche i fogli di fibra di vetro....da mettere su tutta l'opera viva. Alcuni mi dicono che, così facendo, rischio di irrigidire troppo la truttura. Inoltre: lo stesso trattamento lo devo fare anche all'interno (in pratica sotto ai gavoni...).
Buongiorno , ho letto con interesse il gran lavoro che hai fatto , mi permetto di darti questo consiglio raccontandoti questa esperienza.
Anni fa acquistai un gozzo in mogano sulla cui superficie esterna era stato fatto il trattamento con resina e vetro , fortunatamente da poco tempo . portando il legno a nudo per il restauro mi accorsi che la barca si stava distruggendo .
Mi spiego meglio , la resina aveva creato una "vasca pellicola impermeabile "all'apparenza stagna nella quale la barca galleggiava.
Quando ho tolto la resina la barca si è letteralmente svuotata , dopo un anno , e tanto calore , una volta asciugata , ho rifatto il calafataggio tradizionale , sostituendo il torello in mogano che era in parte rovinato .oggi sono passati più di dieci anni e la barca è ancora perfetta.
Questo per dirti che la resina la devi usare con criterio. se resini lo scafo fuori , visto che è in compensato devi :
1)accertarti che il tasso di umidità della barca sia inferiore al 12 % con uno strumento apposito oppure te lo realizzi col tester , se vuoi ti spiego come.
3)usa delle lampade a infrarossi (quelle per scaldare i maialini ) costano poco e asciugano bene
2)se tratti il legno fuori devi trattare tutta la barca anche dentro se vuoi che duri , altrimenti vedrai nel tempo marcire la barca da dentro .
Diffida dei metodi miracolosi pubblicizzati usa resina di qualità ma comprala da un fornitore industriale.
3) se puoi la barca in compensato tienila fuori dall'acqua nei mesi invernali all'asciutto .
4)una barca in legno a meno che non ci nasca da progetto , non diventerà mai una barca in vetroresina ,non farti illusioni.
quindi curala come se fosse una barca il legno .. con pazienza .
Se posso consilgiarti comprati se non ce l'hai una levigatrice orbitale professionale con l'aspirazione ce ne sono di tante marche
festool flex makita bosch ecc deve avere i giri variabili e comprati l'aspiratorino con il sacco e il tubo lungo in dotazione .
con quella con i dischi grana 40 è una passeggiata sverniciare e spianare le superfici e non ri respiri fumi tossici e la barca ti viene come ad un professionista , tanto prima o poi dovrai stuccarla e rasarla e lucidarla
Ho comprato quella della bosch, con contenitore per I residui.
Io ho restaurato barche in legno diciamo di tre tipi: scafo con fasciame, scafo costruito con il metodo strip planking, scafo in compensato. Hanno caratteristiche diverse fra loro e vanno trattati diversamente.
Lo scafo a fasciame non deve essere coperto da tessuto di vetro né all'esterno né all'interno. Le tavole si muovono e a seconda dell'umidità assorbita hanno dimensione che varia sia in lunghezza che in altezza. Qualunque tessuto di vetro si spacca dopo poco e fa entrare l'acqua. La resina impregna è vero ma penetra di pochi micron. Fai la prova: prima resina un pezzo di massello e poi quando sarà asciutto leviga. Ti accorgerai di quanto poco è penetrata.
Lo scafo con listelli di piccola sezione può essere coperto da tessuto sia fuori e se si vuole anche da dentro perchè ha un cambiamento delle dimensioni minimo. Consiglio a questo proposito una resina che vende Spraystore che ha modulo di elasticità simile a quello del legno. Però consiglio di tenere sul trasparente l'interno e di controllare di frequente, perchè il marciume è sempre in agguato.
Lo scafo in compensato non ha movimenti e di solito si nastrino gli spigoli sia dentro che fuori e si protegge l'opera viva con il tessuto di vetro per evitare abrasioni e per irrigidire l'intera struttura dello scafo.
Consiglio comunque, se proprio si vuole laminare l'opera viva di una barca di legno di seguire lo schema consigliato dalla Cecchi dove dopo un paio di mani di resina liquida si sovrappone tessute quindi stucco con addensante a base di grafite, stucco ad alto spessore, primer epossidico, antivegetativa.