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Non esageriamo, la concentrazione è al 36%. Sufficiente a fare grossi buchi nei pantaloni in cotone, ma non brucia la pelle se la risciacqui subito.
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La concentrazione della soluzione per il riempimento corrisponde come minimo alla concentrazione a piena carica che e' circa 6 molare (30 Be') che corrisponde al 41% in peso, per ragioni legate ad altri fattori (riduzione della perdita d'acqua sfruttando l'igroscopicita' dell'acido solforico ad es.) si utilizzano concentrazioni un po' superiori.
Attenzione a non aver confuso la concentrazione in Be' con quella in percentuale, l'acido richiesto per il primo riempimento e' solitamente fra i 30 e i 36 Be' che corrispondono a concentrazioni fra 41% e 49% in peso (un esempio di etichettatura di una confezione di acido per quello scopo e' qui:
http://i.ebayimg.com/00/s/NzY4WDEwMjQ=/&...~60_35.JPG ).
Nulla brucia la pelle se non ce lo lasci il tempo per fare danno ma pochi hanno idea di come agire in caso di accidentale contaminazione, non mi pare opportuno minimizzare il pericolo.
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Poi batterie a secco ormai se ne vendono poche, ormai arrivano già riempite dalla fabbrica.
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Questo e' vero, e' conseguenza delle norme di sicurezza in vigore per la commercializzazione di sostanze pericolose (l'acido solforico e' una di quelle).
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Poi dovresti riempirla all'occorrenza, magari in barca, la batteria non è subito utilizzabile e comunque non raggiunge il 100%della carica.
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Certo, e questo e' stato detto.
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Poi quando la riempi fa una grande puzza, ed i gas emessi sono infiammabili e corrosivi, insomma non è da riempire in ambienti chiusi.
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Questo non mi risulta, almeno per una batteria ben realizzata, sono stato presso costruttori (buoni costruttori) ne ho visto il ciclo produttivo e non ho notato una cosa del genere.
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Tutto sommato non è molto comodo.
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Questo e' assolutamente certo, e' anzi da evitare se non si sa bene come operare (parola di chimico) ma credo che tutti lo abbiano perfettamente capito.
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Mai successo che l'acido solforico per batterie misto ad acqua sviluppasse calore e schizzi, forse dipendeva dal supporto su cui erano caduti.
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Non stavano dicendo questo ma che quando si mescola dell'acido solforico con acqua e' rischioso farlo versando l'acqua nell'acido, deve essere fatto il contrario versando l'acido (lentamente) nell'acqua per far si che la capacita' termica di questa disperda il calore di soluzione prodotto evitando il raggiungimento della temperatura di ebollizione (l'acido solforico e' avidissimo d'acqua e sviluppa una reazione fortemente esotermica).
Comunque se si utilizza per il riempimento una soluzione gia' opportunamente diluita il problema non si pone (tranne che per le normali cautele di manipolazione degli acidi forti).