I Forum di Amici della Vela - Lavori vari su piccola deriva (Alpa Brise)

Ciao a tutti!
Sono possessore di una mitica Alpa Brise per uso prettamente crocieristico.
La barca (attualmente in secca) è stata tenuta in acqua dal mese di Giugno a quello di Novembre, ormeggiata ad una boa in una baia riparata da scogliere.

Prima di varare la barca ho effettuato i seguenti lavori:

-carteggiato la carena
-posa di primer
-posa di 2 mani AV Veneziani a matrice dura
-installazioni bitte e passa cavi in ottone cromato
-sostituzione guarnizioni ai tappi di scolo
-aggiunto amantiglio
-cima deriva mobile in dynema
-sostituita serratura sportello di prua
-installazione windex

Adesso, avevo intenzione di installarci un piccolo fuoribordo molto leggero 2T per poter uscire dalla baia più comodamente, e andare motore quando la situazione lo richiede.

Poi vorrei risolvere un problema di infiltrazione d'acqua nella sentina, e l'accumulo di acqua piovana a piede d'albero, che sarebbe la zona di massima depressione)

Ecco la proiezione teorica di quelli che saranno i lavori per il prossimo varo (Marzo/Aprile):

-rinforzo zona installazione fuoribordo
-AV matrice dura
-diagnosi su gli ombrinali esistenti con eventuale sostituzione o messa in sicurezza, e ispezione sulle possibili vie d'acqua sotto coperta
-acquisto telo copribarca per evitare che la pioggia la trasformi in una grossa vasca da bagno galleggiante
-lubrificare gli strozzascotte esistenti
-installazione di nastrini segnavento su randa e fiocco

Lavori EXTRA che mi piacerebbe fare, ma non sono una priorità:

-installazione di avvolgifiocco per dinghy
-realizzazione vela leggera per andature portanti (tipo gennaker) ed eventuale aggiornamento dell'attrezzatura di coperta (golfari, bozzelli, strozzascotte,..)
-realizzazione di un piccolo bimini
-realizzazione di pagliolato in legno, trasformabile in prendisole
-eventuale sostituzione dell'ombrinale di coperta con uno a membrana, per rendere la barca autovuotante

Ovviamente queste sono tutte idee e lavoretti che vorrei fare, ma sono bene accetti consigli e opinioni prima di passare alla fase esecutiva.

Buon vento!

E' assolutamente prioritario individuare le crepe da cui trafila acqua nel doppiofondo, nel frattempo un telo potrebbe limitare il problema in caso di pioggia, comunque invece di spendere oltre 150 euro per un telo ad hoc io ho risolto con uno universale 3x2 da 10 euro modellato all'altezza dell'albero e delle sartie, poi ora ho anche inserito 2 ganci inox nel telo e con le drizze di randa e fiocco lo tengo sollevato al centro così rimane a forma di tetto spiovente lasciando scivolare l'acqua verso l'esterno (prima si creavano pozzanghere sotto il telo), ti allego foto.

Quanto al motore il 4cv 4T di cui parlavi pesa troppo per la Brise (intorno ai 28 kg), meglio un più leggero 2t come Johnson/Evinrude 4cv da circa 15 kg che è pure bicilindrico o un Sukuki 2.2 cv da 11 kg.

Si. La priorità è capire da dove entra l'acqua nel doppiofondo. Mi sentirei di escluderei i passascafo principali, altrimenti la barca sarebbe affondata (suppongo), quindi ho ipotizzato:

-bitta anteriore, che ho fissato con abbondante sigillante, ma forse non è bastato
-base degli scalmi
-sportello anteriore che praticamente non ha alcuna guarnizione e da chiuso lascia un gioco di qualche millimetro.

Per quanto riguarda il telo, se riuscissi ad adattare uno generico,ne sarei felicissimo. (se non è un problema, mi potresti descrivere come hai adattato il tuo, sarebbe interessante).

Per quanto riguarda il motore, ho appena preso un Evinrude 4cv 2T bicilindrico degli anni '70. Molto vintage, ma secondo pareri di chi di fuoribordo se ne intende, probabilmente il 4cv migliore di sempre, e sopratutto molto leggero (circa 15kg).

(19-11-2015 21:11)NikyBaia Ha scritto: [ -> ]Per quanto riguarda il telo, se riuscissi ad adattare uno generico,ne sarei felicissimo. (se non è un problema, mi potresti descrivere come hai adattato il tuo, sarebbe interessante).

Semplicissimo, misuri la distanza tra le lande e tagli il telo dalla landa verso l'esterno, per l'albero posizioni il telo a poppa e tagli dall'albero verso prua fino alla fine del telo. Le aperture fatte possono essere richiuse tramite velcro, io non l'ho messo, ho solo rinforzato dove ho tagliato con nastro americano nero, ma ate che hai l'albero più a poppa forse conviene metterci il velcro perchè rimarrebbe un'apertura più lunga. Con un telo più lungo tipo 4x3 puoi coprire tutta la barca, al massimo accorci il lato corto in larghezza e fai mettere un paio di occhielli dal tappezziere per poterlo legarle con facilità, a secco no problem, con la barca in acqua ho visto che esistono delle ventose specifiche.
Poi per tenere il telo leggermente sollevato servono due occhioli inox con vite autofilettante e due tappi in sughero da damigiana, buchi il telo a centro pozzetto a 1/3 e 2/3 della lunghezza, avviti i tappi sotto il telo e poi issi leggermente il telo utilizzando le drizze di fiocco e randa.

(19-11-2015 21:11)NikyBaia Ha scritto: [ -> ]Per quanto riguarda il motore, ho appena preso un Evinrude 4cv 2T bicilindrico degli anni '70. Molto vintage, ma secondo pareri di chi di fuoribordo se ne intende, probabilmente il 4cv migliore di sempre, e sopratutto molto leggero (circa 15kg).

Io ho il 4cv del 1993, per ora l'ho solo provato nel bidone e montato sulla barca solo per vedere come ci stava, siccome ha fatto sempre vento quando sono uscito non è mai stato usato, comunque bel motore, piccolo, leggero e ancora richiesto nell'usato visto che il cugino monocilindrico 4t pesa 13 kg in più Wink

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Bel progetto. Ho una dritta per il telo: dopo aver fatto dei preventivi da artigiani locali ho scelto di servirmi dalla ditta Turbolenza di Roma.
Hanno già le dime per praticamente tutte le derive, inclusa la tua http://www.turbolenza.it/shop/index.php?...er=product
Prezzi concorrenziali, finiture funzionali e di qualità, cortesi e rapidi, spediscono ovunque. Non è detto che il fai da te costi meno, probabilmente non garantisce lo stesso risultato, sicuramente fa perdere molto tempo.

Grazie della dritta, ma credo che seguirò il consiglio di Paolo, considerando anche che il telo generico già lo posseggo.
Basta perdere un po di tempo e con un po' d'inventiva la soluzione si trova.

Sicuramente molto più bello e funzionale quello di Turbolenza, ma col telo fai da te si spende quasi 20 volte meno e per adattarlo ci vuole non più di un ora.

(21-11-2015 10:56)Paolo.75 Ha scritto: [ -> ]Sicuramente molto più bello e funzionale quello di Turbolenza, ma col telo fai da te si spende quasi 20 volte meno e per adattarlo ci vuole non più di un ora.

Infatti! Sono d'accordissimo con te. E di questi tempi farsi un lavoretto da soli risparmiando un po', non è male.

Adesso, vi parlo di un problemino comune a tutti: la corrosione.

Mentre leggevo il libro di Zerbinati sui lavori a bordo, in particolare il capitolo albero, sono andato a controllare lo status di quello della mia deriva. Lascio parlare le foto.

C'è un modo per risolvere il problema o almeno limitarne gli effetti? (oltre a togliere il grillo d'acciaio dell'amantiglio)

Altra questione, mentre stavo sistemando le cime (se avete qualche consiglio su come sciacquare al meglio, sarete sicuramente apprezzati), ho notato che l'ancora e la catena hanno assunto una sorta di colorazione biancastra.

C'è un modo per risolvere anche questo problema?