Premetto, ho visto più volte video sull'utilizzo di questa vela, ( molti di recente sulla Sidney - Hobart ) ma nella realtà non ho mai avuto fortunatamente l'opportunità di armarla.
Mi chiedevo...
Ammettiamo che il vento aumenti e la seconda ( o la terza per chi la ha ) mano non sia sufficiente, come procedere ?
Ammainare una randa da 40/50 m2 con 40 nodi, legarla in qualche modo sul boma, già mi sembra un'impresa non da poco. Bloccare il boma, inferire la nuova randa, issare il tutto con un barca immagino poco ferma a me sembra molto difficile.
Riflettendoci, ho l'impressione che se non hai una canalina doppia predisposta è veramente difficile usarla.
Come fai ad andare a prua e inferire il fiocco da tempesta, legare le scotte?
(23-12-2015 11:24)bullo Ha scritto: [ -> ]Come fai ad andare a prua e inferire il fiocco da tempesta, legare le scotte?
Onestamente mi è capitato di issare una tomentina con 35 nodi; non c'era un mare esagerato a ridosso della costa e passare dal pesante a quella non mi sembra abbia dato problema. Probabilmente avessimo avuto un 4 avremmo issato quello.
Dopo i 35 nodi credo le cose cambino notevolmente.
Non ricordo, forse addirittura abbiamo fatto un peeling avendo doppia canala e una drizza a disposizione.
La randa aveva due mani e abbiamo navigato poi in tutta tranquillità, anzi ci siamo trovati a risostituire la vela di prua poichè il vento era calato sotto i 30.
Come lo blocchi il boma con 30/40 kg di randa legata sopra ?
io almeno una volta ho ammainato una randa con 47 nodi e raffiche oltre, (su JOD 35) devo dire il più è riuscire a tenersi all'albero calcola che la randa però era gia con le due mani, quindi non erano i 40 mq della randa piena ma molto meno..
eravamo al lasco e il timoniere per farla scendere puntava saltuariamente all'orza il tutto è durato un tempo interminabile con il cuore in gola ..poi una volta serrata sul boma il vento a iniziato a calare dopo un'ora eravamo a motore senza vento ----fanculio---
L'esigenza di mettere la randa di cappa è forse piu legata a chi deve obbligatoriamente navigare per molto tempo in bolina e in quella condizione col motore non ci fai molto.
Se ricordo bene le osr prescrivono l'installazione indipendente da quella della randa canonica
La randa di cappa più che col ventone serve nel caso di rotture del boma o disalberamento parziale.
Negli altri casi si prendono mani fino a che se ne possono prendere ed oltre certi limiti puoi anche ammainare del tutto tanto fa da vela l'opera morta.
Scud
(23-12-2015 14:13)lord Ha scritto: [ -> ]L'esigenza di mettere la randa di cappa è forse piu legata a chi deve obbligatoriamente navigare per molto tempo in bolina e in quella condizione col motore non ci fai molto.
beh ma il motore lo abbiamo acceso quando il vento è passato da 50 nodi a zero cioe dopo un ora che la randa era ammainata e procedvamo solo con il 4
(23-12-2015 14:25)corradino Ha scritto: [ -> ] (23-12-2015 14:13)lord Ha scritto: [ -> ]L'esigenza di mettere la randa di cappa è forse piu legata a chi deve obbligatoriamente navigare per molto tempo in bolina e in quella condizione col motore non ci fai molto.
beh ma il motore lo abbiamo acceso quando il vento è passato da 50 nodi a zero cioe dopo un ora che la randa era ammainata e procedvamo solo con il 4
Si certo e comprendo le ragioni dell'accensione del motore e immagino stare all'albero non sia stato gradevole, ma volevo sottolineare che il contesto del 3d aperto non è far passare una buriana di 2 ore, ma navigare per 20 ore con 40 nodi e li non credo tu ti possa affidare al motore
(23-12-2015 14:21)scud Ha scritto: [ -> ]La randa di cappa più che col ventone serve nel caso di rotture del boma o disalberamento parziale.
Negli altri casi si prendono mani fino a che se ne possono prendere ed oltre certi limiti puoi anche ammainare del tutto tanto fa da vela l'opera morta.
Scud
Ecco forse è questo che mi sfugge.
Ho parlato di recente con una persona che si è trovata a navigare per diverse ore in condizioni limite.
Nessuno riusciva ad andare a prua a cambiare vela; avevano issato un pesante.
La randa con tre mani e carrelli era ammainata, ma risultava impossibile sostituirla con quella di cappa.
La barca quindi risultava con troppa vela a prua e molto sbilanciata senza randa
(23-12-2015 14:37)lord Ha scritto: [ -> ] (23-12-2015 14:21)scud Ha scritto: [ -> ]La randa di cappa più che col ventone serve nel caso di rotture del boma o disalberamento parziale.
Negli altri casi si prendono mani fino a che se ne possono prendere ed oltre certi limiti puoi anche ammainare del tutto tanto fa da vela l'opera morta.
Scud
Ecco forse è questo che mi sfugge.
Ho parlato di recente con una persona che si è trovata a navigare per diverse ore in condizioni limite.
Nessuno riusciva ad andare a prua a cambiare vela; avevano issato un pesante.
La randa con tre mani e carrelli era ammainata, ma risultava impossibile sostituirla con quella di cappa.
La barca quindi risultava con troppa vela a prua e molto sbilanciata senza randa
Sbilanciata in che senso? Senza randa con un pesante, di bolina necessariamente non stretta e fiocco svergolato per far scaricare la parte alta il momento poggiante dovrebbe piu che essere compensato da quello orzante della barca sbandata...
(23-12-2015 14:31)lord Ha scritto: [ -> ] (23-12-2015 14:25)corradino Ha scritto: [ -> ] (23-12-2015 14:13)lord Ha scritto: [ -> ]L'esigenza di mettere la randa di cappa è forse piu legata a chi deve obbligatoriamente navigare per molto tempo in bolina e in quella condizione col motore non ci fai molto.
beh ma il motore lo abbiamo acceso quando il vento è passato da 50 nodi a zero cioe dopo un ora che la randa era ammainata e procedvamo solo con il 4
Si certo e comprendo le ragioni dell'accensione del motore e immagino stare all'albero non sia stato gradevole, ma volevo sottolineare che il contesto del 3d aperto non è far passare una buriana di 2 ore, ma navigare per 20 ore con 40 nodi e li non credo tu ti possa affidare al motore
no ma ad un bel fiocchetto steccato si andature larghe si intende
(23-12-2015 14:37)lord Ha scritto: [ -> ] (23-12-2015 14:21)scud Ha scritto: [ -> ]La randa di cappa più che col ventone serve nel caso di rotture del boma o disalberamento parziale.
Negli altri casi si prendono mani fino a che se ne possono prendere ed oltre certi limiti puoi anche ammainare del tutto tanto fa da vela l'opera morta.
Scud
Ecco forse è questo che mi sfugge.
Ho parlato di recente con una persona che si è trovata a navigare per diverse ore in condizioni limite.
Nessuno riusciva ad andare a prua a cambiare vela; avevano issato un pesante.
La randa con tre mani e carrelli era ammainata, ma risultava impossibile sostituirla con quella di cappa.
La barca quindi risultava con troppa vela a prua e molto sbilanciata senza randa
Di solito se sei costretto ad ammainare tutta randa causa condizioni vento e mare non ti metti a risalire il vento anzi lo subisci e corri al lasco quindi un fiocchettino a prua non dovrebbe sbilanciare alcunché. Forse c'era vento sì ma non impossibile e loro cercavano di bolinare ma la randa non aveva le mani sufficienti a ridurla adeguatamente. 3 mani significa 3 mani piene o 2 + la cosiddetta "manina" dei regatanti? Una randa di 40 piedi con 3 mani piene di solito alla 3a mano ha una superficie simile ad una randa di cappa. Unica differenza é che con quella di cappa difficilmente riusciresti a bilanciare alcunché perché risulta vincolata solo all'inferitura e gestita con due rinvii mentre il boma lo fissi in qualche modo. Difficile renderla efficiente e piatta
Lord il boma lo blocchi mettendo una ritenuta sottovento e cazzando la scotta sopravento.
Quando si è costretti ad alzare solo la tormentina, vuol dire che c'è burrasca e onda, non si può fare una bolina normale ma bisogna accontentarsi di stringere gli70°/80° la vela non va cazzata a ferro deve avere un pò di grasso, il forte sbandamento renderà la barca leggermente orziera, se questo non avviene bisogna issare un fiocco più grande.
Di solito quando si alza si è a secco di vele alla cappa secca a prua ci vai carponi portandoti il sacco, la mura munita di moschettone esce dall'apertura del sacco ed è la prima cosa che va incocciata sulla landa, questo per non perdere la vela in acqua colpo di mare, si tira fuori dal sacco e lo si lega da qualche parte, quello dietro alle tue spalle ti porge la drizza e lega le scotte ( questo stando legati alla life line) torna in pozzetto col sacco, mentre issano a prua ancora un'attimo controlli che tutto fili liscio e poi torni in pozzetto.
La randa per essere efficace la terza mano deve arrivare a metà della P.
Se si va di sola randa con tre mani si deve lasciarla lasca sui 30° rispetto all'asse longitudinale
Dimenticato le barche moderne vanno bene con solo la il fiocco da tempesta.
La situazione a cui mi riferisco in particolare è la Middle del 2014. Io non c'ero poichè ho avuto un problema.
Il vento previsto a 30 nodi ha superato i 50 e le onde variavano tra i 5 è gli 8 metri.
L'andatura nel caso specifico era lasco.
Nel racconto mi è stato detto che la barca, un 40 piedi, andava in straorza per la troppa vela a prua. Aveva la randa completamente amminata.
Non si tratta di un colpo di vento o di una regata di 3 ore, ma una situazione eccezionale durata per 20 ore. o Di un groppo dove tiri giu tutto e aspetti un'ora che tutto passi.
Fino a 30/35 nodi, come ho scritto ho fatto cambi di vela a prua senza grossi problemi, ma mi sono chiesto in quella condizione quale fosse la soluzione migliore. A detta del comandante la barca era poco bilanciata.
Con 7 metri d'onda non so qaunti di noi andrebbero a prua a cambiare vele.
Poi mi sono invece immaginato guadando i video della Sidney cosa può voler dire bolinare con 40 nodi. Ci vuole una randa di cappa ? Riesci a montarla se con la barca in una continua lavatrice ?
(23-12-2015 18:42)bullo Ha scritto: [ -> ]Lord il boma lo blocchi mettendo una ritenuta sottovento e cazzando la scotta sopravento.
Quando si è costretti ad alzare solo la tormentina, vuol dire che c'è ...
La randa per essere efficace la terza mano deve arrivare a metà della P.
Se si va di sola randa con tre mani si deve lasciarla lasca sui 30° rispetto all'asse longitudinale
Qualche spunto su cui ragionare
Lord le barche odierne non hanno bisogno di mettersi alla cappa, con un fiocchetto a prua riesci a manovrare.
Se le condizioni si fanno impossibili non resta che mettersi in poppa e pregare.
Dicono che in poppa bisogna fare almeno 8 nodi per governare e non incappare nella capriola.
Al lasco la barca è ardente, più cammina e più il timone governa.
Cambiare un fiocco di bolina o in poppa la differenza è come tra la notte e il giorno.
Una buona falchetta dove mettere i piedi ti da sicurezza.
Ogni barca si mette alla cappa in modo diverso con più o meno timone all'orza, generalmente con fiocco a collo e randa scarellata sotto vento. Barche odierne possono stare alla cappa anche col solo fiocco bordato quasi al centro e cazzatto a ferro barra sottovento, timone all'orza.
Se il regolamento OSR la prevede credo una ragione ci sia, con 40 o 50 nodi difficilmente pensi a bolinare...
In alternativa alla randa di cappa alcuni velai propongono per altura rande con la terza mano molto più alta che quindi riduce in misura da rispondere ai requisiti OSR talché la randa di cappa non è più obbligatoria. Opzione che sinceramente mi sembra preferibile anche se poi ogni barca è un'opppinione...