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Versione completa: resinare con resina addensata
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sto costruendo un piccolo manufatto in sandwich con polistirene, tessuto di vetro da 200 g/mq e resina epossidica...per provare ho miscelato la resina con microsilice mantenendo la resina sempre abbastanza fluida...oltre a risparmiare un pò di resina e qualche colatura di troppo , mi è sembrato di ottenere una pelle esterna del sandwich più dura ....sarà solo una mia impressione o si tratta di un trucco effettivamente valido che magari qualcuno già conosceva
La resina addensata di solito si passa inizialmente sul pvc espanso per chiudere i fori e poi dopo si lamina dopo le pelli con resina normale
Se una lamina di fibra resinata con resina addensata sia più robusta non saprei credo proprio di no
(27-12-2015 22:19)marcofailla Ha scritto: [ -> ]La resina addensata di solito si passa inizialmente sul pvc espanso per chiudere i fori e poi dopo si lamina dopo le pelli con resina normale
Se una lamina di fibra resinata con resina addensata sia più robusta non saprei credo proprio di no
giusto.
io qui ho riferito di una mia impressione ... non ho fatto quindi alcuna prova per testare la resistenza del laminato...però se non ricordo male la resina addensata con microsilice (non microsfere) dovrebbe diventare più dura e più resistente alla compressione (non so alla trazione) e pertanto la pelle del sandwich che lavora a compressione dovrebbe sopportare maggior carico...???
flessione non significa per forza compressione.
la parte esterna ,ad esempio il piano di calpestio, sopporta una compressione o trazione da flessione a seconda della forma del piano.
quindi il lavoro di scorrimento tra le fibre caricate di materiale riempitivo non legante viene accentuato.
le fibre sono slegate:in questo caso a te serve una pelle non caricata.

https://www.google.it/search?q=rottura+d...W7jFyeM%3A
(28-12-2015 12:28)andros Ha scritto: [ -> ]flessione non significa per forza compressione.
la parte esterna ,ad esempio il piano di calpestio, sopporta una compressione o trazione da flessione a seconda della forma del piano.
quindi il lavoro di scorrimento tra le fibre caricate di materiale riempitivo non legante viene accentuato.
le fibre sono slegate:in questo caso a te serve una pelle non caricata.

https://www.google.it/search?q=rottura+d...W7jFyeM%3A
non ho capito perché considerare ipotesi particolari...un sandwich piatto tipo una tavola da 3 cm di spessore vede sempre, in caso volessimo fletterlo, una compressione fra le fibre della pelle sopra ed un allungamento sotto...non capisco poi perché considerare, una volta perfettamente amalgamata con la resina, la finissima polvere di microsilice un materiale a se, non legante...poi io faccio un paragone con il calcestruzzo dove le pietruzze (idonee) o la pozzolana rendono il tutto più resistente del solo cemento
che ti devo dire?
fino ad ora laminati caricati mai visti...(se non per tappare imperfezioni in angoli o spigoli)
(28-12-2015 14:09)andros Ha scritto: [ -> ]che ti devo dire?
fino ad ora laminati caricati mai visti...(se non per tappare imperfezioni in angoli o spigoli)

forse non ha letto lì dove scrivo che la resina resta sempre fluida ed impregna sempre benissimo il tessuto di vetro diventando solo un po' più cremosa....ripeto comunque che si tratta di una mia impressione non verificata ad un esperimento...verificherò Smiley57
fai un semplice esperimento:
carica ben bene la resina e fai un piccolo laminato che comprimerai tra due piani sotto pressione (un peso qualsiasi)e altrettanto con resina non caricata poi prova a romperli.
naturalmente il volume di resina caricata e non caricata ,dovrà essere uguale

è empirico ma darà i suoi risultati.
(28-12-2015 14:28)andros Ha scritto: [ -> ]fai un semplice esperimento:
carica ben bene la resina e fai un piccolo laminato che comprimerai tra due piani sotto pressione (un peso qualsiasi)e altrettanto con resina non caricata poi prova a romperli.
naturalmente il volume di resina caricata e non caricata ,dovrà essere uguale

è empirico ma darà i suoi risultati.

ok finito il lavoretto , se mi rimane un po' di resina farò qualche esperimento
Il polistirene non é il massimo per il sandwich
Come pannello non strutturale (io l ho usato in tal senso, sempre sandwich in epoxy ) é il massimo invece (economico spesso fono e termo assorbente)
A me restava critica la giunzione dei bordi alle altre strutture, troppo delicato
il polistirene ha tanti vantaggi...si trova in quasi tutti i negozi per l'edilizia, costa pochissimo, è leggero e compatto, si lavora benissimo e si taglia anche a caldo come il polistirolo ma non assorbe acqua
Il polistirene non va affatto bene e te lo dico perché ci ho fatto un trimarano. Se pressi con un dito vedrai che rimane il segno: questo significa che se lo userai come anima di un sandwich non sopporterá lo sforzo a compressione concentrato in un piccola zona quando fletterai il pannello con conseguente distacco delle pelli dall'anima. É necessario usare materiali appropriati che guarda caso costano molto di più del polistirene : airex, erex, termanto, pvc ecc.
(29-12-2015 00:58)Mario Falci Ha scritto: [ -> ]Il polistirene non va affatto bene e te lo dico perché ci ho fatto un trimarano. Se pressi con un dito vedrai che rimane il segno: questo significa che se lo userai come anima di un sandwich non sopporterá lo sforzo a compressione concentrato in un piccola zona quando fletterai il pannello con conseguente distacco delle pelli dall'anima. É necessario usare materiali appropriati che guarda caso costano molto di più del polistirene : airex, erex, termanto, pvc ecc.

Concordo, va bene se devi fare il presepe 37
gli addensanti servono come riempitivi e rinforzanti, col tessuto di vetro solo resina .
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