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Versione completa: VHF Bahofeng
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(28-09-2023 14:50)enovelista Ha scritto: [ -> ]Ciao Mc,

io mi sto accingendo a caricare le frequenze dei canali marini tramite un cavetto di collegamento e una tabella che ho trovato in rete.
Non capisco però cosa mettere nel parametro ctcss/dcs.

Tu mi puoi aiutare?

Purtroppo no...io con la tabella di conversione frequenze/canali ho impostato le frequenze manualmente e poi le ho memorizzate al numero relativo al canale voluto.
esempio canale 16 ho inserito la frequenza 156.800 e l' ho memorizzata nella posizione 16 della memoria, canale 9 ho impostato la frequenza 156.450 e poi ho memorizzato alla posizione 9...e così via.

(26-09-2023 14:16)afi Ha scritto: [ -> ]Attenzione ogni tanto per i marina circolano due signori con la borsa,USO E DETENZIONE DI APPARATO RADIOELETRICO NON CONFORME,amesso che tu abbia a bordo il VHF con relativa licenza,Sequestro del apparato,SE POI TROVATE DUE CATTIVI potrebbe valutare su che frequenza è programmato l'apparato,qualora fosse su frequenze aereonautiche TI BECCHI UN BEL 110
ATTENTATO ALLA NAVIGAZIONE AEREA ... il pancone non te lo leva nessuno e sei rovinato per tutta la vita....86

infatti ho premesso che sono illegati poressochè sotto tutti i punti di vista. Premesso questo io non lo userei ormeggiato in porto nè lo pubblicizzerei in caso di controllo della GDF in mare...anche se in vita mia mai ho visto effettuare controlli sulle radio detenute...nè in mare nè x boschi...
Per me, chi la barca la usa, fa bene ad avere un VHF come si deve e con le carte in regola, senza provare a sostituirlo con scorciatoie. Qui evidentemente si parla di aggiunta e non di sostituzione. Il Baofeng spesso lo usa chi ha già il VHF di bordo in piena regola, ma gradisce un backup per qualche motivo. Esempio: il timoniere che riceve istruzioni di avvicinamento, vuole avere direttamente la radio in mano, senza mandare un portavoce di sotto. Limitatamente a questo, farà lo stesso lavoro di un modello molto più costoso.

Non credo che richieda attenzione alle frequenze di navigazione aerea, dato che non le ha. In compenso sono presenti anche le frequenze UHF libere (gamma 446,00-446,200 MHz), che consentono di comunicare con una seconda unità, es su un gommone (se poi si distrugge, costa 1/5 di uno smartphone). Si può anche fare a meno del cavetto di comunicazione, dato che uno paziente imposta manualmente i canali marini in una mezzora totale, non necessariamente di seguito. Impostabile anche il doppio ascolto (Es. Ch. 06 + Ch. 16).

Al di là di questi usi facoltativi, non è in alcun modo confrontabile con un VHF marino. Sarà a malapena resistente alla polvere e qualche spruzzo leggero, ma nessuno sano di mente ci farebbe affidamento come unica risorsa da usare in condizioni qualsiasi.
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