20-01-2016, 11:35
Pagine: 1 2
20-01-2016, 13:50
Ahhhh!!! Ora si che è tutto mooolto più chiaro!!!
20-01-2016, 14:09
(20-01-2016 13:50)umeghu Ha scritto: [ -> ]Ahhhh!!! Ora si che è tutto mooolto più chiaro!!!
oddio, con il google translate qualcosa ci si cava fuori
21-01-2016, 09:55
quindi?
21-01-2016, 19:38
Mi sembra peggiorativo per chi ha bandiera olandese.
Somiglia molto alla storia della bandiera austriaca che andava di moda diversi anni fa in Italia e che venne più volte contestata dalla GdF perchè, se non sbaglio, le licenze venivano rilasciate da un ente non governativo, una specie di associazione nautica.
Non so le conseguenze di tale modifica olandese ma preferisco avere una LdP con il timbro del Regno del Belgio.
Somiglia molto alla storia della bandiera austriaca che andava di moda diversi anni fa in Italia e che venne più volte contestata dalla GdF perchè, se non sbaglio, le licenze venivano rilasciate da un ente non governativo, una specie di associazione nautica.
Non so le conseguenze di tale modifica olandese ma preferisco avere una LdP con il timbro del Regno del Belgio.
30-01-2016, 15:48
Che intendi per peggiorativo per chi ha bandiera belga?
30-01-2016, 15:58
(30-01-2016 15:48)vipera Ha scritto: [ -> ]Che intendi per peggiorativo per chi ha bandiera belga?
Scusa, rettifico subito, intendevo olandese.
Da buon belga, mi è sfuggita.
16-02-2016, 14:47
Io ho rinnovato il certificato l'8 gennaio ed è ancora quello dell'ANWB....
17-03-2016, 11:55
Ma scusate, senza polemica e per puro desiderio di conoscenza, ma questi ICL è emesso da una "cosa" privata o pubblica?
E nel primo caso viene riconosciuto dal Ministero Olandese?
E nel primo caso viene riconosciuto dal Ministero Olandese?
17-03-2016, 12:13
da quel che ho capito, l' ANWB è una specie di ACI olandese, l'altra entità che li emette ora è l'equivalente della FIV
bv
bv
17-03-2016, 13:02
Mi vengono in mente analogie con la bandiera austriaca che andava di moda diversi anni fa per poi essere abbandonata a causa di contestazioni sollevate dalla gdF agli armatori italiani. Questo perchè anche in Austria, se è ancora così, la licenza non viene rilasciata dallo stato che registra la barca ma da uno yachting club.
Peraltro, anche la ormai nota Montego Bay prevede che che inbarcazioni siano registrate in uno stato ed autorizzate dallo stesso a battere bandiera.
Non so che ne pensiate, ma avere la licenza rilasciata dalla FIV o da una ACI non mi sembra il massimo, non credo che possano identficarsi cone "lo Stato"
------
Articolo 91
Nazionalità delle navi
1. Ogni Stato stabilisce le condizioni che regolamentano la concessione alle navi della sua nazionalità, dell'immatricolazione nel suo territorio, del diritto di battere la sua bandiera. Le navi hanno la nazionalità dello Stato di cui sono autorizzate a battere bandiera. Fra lo Stato e la nave deve esistere un legame effettivo.
2. Ogni Stato rilascia alle navi alle quali ha concesso il diritto di battere la sua bandiera, i relativi documenti.
Peraltro, anche la ormai nota Montego Bay prevede che che inbarcazioni siano registrate in uno stato ed autorizzate dallo stesso a battere bandiera.
Non so che ne pensiate, ma avere la licenza rilasciata dalla FIV o da una ACI non mi sembra il massimo, non credo che possano identficarsi cone "lo Stato"
------
Articolo 91
Nazionalità delle navi
1. Ogni Stato stabilisce le condizioni che regolamentano la concessione alle navi della sua nazionalità, dell'immatricolazione nel suo territorio, del diritto di battere la sua bandiera. Le navi hanno la nazionalità dello Stato di cui sono autorizzate a battere bandiera. Fra lo Stato e la nave deve esistere un legame effettivo.
2. Ogni Stato rilascia alle navi alle quali ha concesso il diritto di battere la sua bandiera, i relativi documenti.
17-03-2016, 14:54
E' ciò che pensavo!
17-03-2016, 15:04
(17-03-2016 13:02)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Mi vengono in mente analogie con la bandiera austriaca che andava di moda diversi anni fa per poi essere abbandonata a causa di contestazioni sollevate dalla gdF agli armatori italiani. Questo perchè anche in Austria, se è ancora così, la licenza non viene rilasciata dallo stato che registra la barca ma da uno yachting club.
Peraltro, anche la ormai nota Montego Bay prevede che che inbarcazioni siano registrate in uno stato ed autorizzate dallo stesso a battere bandiera.
Non so che ne pensiate, ma avere la licenza rilasciata dalla FIV o da una ACI non mi sembra il massimo, non credo che possano identficarsi cone "lo Stato"
ciao Luciano,
penso ci sia una risposta "italocentrica" e una "restodelmondocentrica".
Italocentrica: l'assillo genetico del "documento", del "bollo", del "controllo delle autorità", del comma dell'articolo di legge, dell'ordinanza locale, non ultimo della multa eccetera come dici tu porta a preferire documenti "ufficiali" con tanto di timbri a secco, firme di regnanti eccetera. Per esempio la quantità di fili di discussione su Adv su regole e regolette locali (nel senso italiane) testimonia del fatto che il tema legal-amministrativo sia seguito, un qualcosa che interessa tutti i diportisti, vuoi per i controlli, per le incombenze amministrative, eccetera
Nel resto del mondo di tutti questi dettagli legali (timbri, bolli, carte, autentiche, firme, eccetera) in pratica non se ne sbatte nessuno. Oddio si', ma in proporzione 1:100 rispetto all'importanza che hanno in Italia;
conta i fili di discussione su temi legali amministrativi nei forum anglosassoni, francesi, o spagnoli e arrivi si e no a un centesimo di quanti ce ne sono in Italia. Montego Bay? qui su adv risalta fuori ogni mese, prova a cercare su un forum estero quanti fili trovi.
Fuori dai forum, cosa succede nella realtà? La gente va in giro dappertutto con il documentino ICP olandese trilingue, con la bandierina tricolore in sovrimpressione, e hanno la stessa identica vita degli altri: mostrano il foglio nelle capitanerie straniere, alla dogana straniera, a chiunque gli venga a fare un controllo che lo prende, copia i dati e lo rende all'armatore a cui non rompe le scatole assolutamente nessuno, se hanno un incidente l'assicurazione li copre, eccetera eccetera. Il numero di barche olandesi che vanno in Paesi esteri, EU e non-EU è talmente alto che statisticamente la rilevanza di un'insufficienza nel tipo di documento sarebbe immediatamente visibile.
(Per precisione, in Olanda c'è l' ICP, e poi il registro "Kadaster" che è più simile al nostro italiano, la gran maggioranza delle barche da diporto sono nel primo, nel secondo ci sono unità semi-navali, o con dietro finanziamenti o situazioni patrimoniali specifiche ipoteche e compagnia).
17-03-2016, 15:36
Ciao Rob,
Nel nostro mondo "italocentrico" effettivamente siamo abituati a scavare nei codici e a cercare il cavillo, perchè è con il cavillo che spesso veniamo fregati da chi rappresenta l'autorità. Ne discende la quantità esorbitante di avvocati che in Italia esercitano la loro attività sguazzando in un mare enorme di leggi.
Io ricordavo la vicenda Austria e le conseguenti attività investigative della gdf in relazione alla ambigua appartenenza di molte barche ex italiane a quello stato.
Montego Bay, noi italiani ci attacchiamo saldamente ad una normativa certa, almeno quella non si muove, contrariamente alle nostre leggi infinite, spesso contraddittorie e ampiamente interpretabili da chichessia. Lasciaci un'ancora sicura, non i nostri "cavatappi".
La realtà che tu riporti, barche olandesi o di altri stati, ci fa capire quanto siamo rimasti borbonici. Non me ne vogliamo i soliti detrattori, ma sono felice di essere libero dalle italiche pastoie burocratiche avendo registrato la barca in Belgio.
Piuttosto l'ampia sburocratizzazione ben radicata in altri paesi, almeno per la nautica da diporto, dovrebbe e potrebbe essere uno stimolo per una più profonda riforma delle leggi nazionali.
Via il diporto dalle CP e assegnazione dei compiti di registro ad un ACI o equivalente, semplificazione delle norme amministrative e drastica riduzione degli adempimenti.
Ma siamo in Italia e la riformetta partorita dal parlamento, ma non ancora esecutiva, dopo otto anni fa semplicemente sorridere.
Nel nostro mondo "italocentrico" effettivamente siamo abituati a scavare nei codici e a cercare il cavillo, perchè è con il cavillo che spesso veniamo fregati da chi rappresenta l'autorità. Ne discende la quantità esorbitante di avvocati che in Italia esercitano la loro attività sguazzando in un mare enorme di leggi.
Io ricordavo la vicenda Austria e le conseguenti attività investigative della gdf in relazione alla ambigua appartenenza di molte barche ex italiane a quello stato.
Montego Bay, noi italiani ci attacchiamo saldamente ad una normativa certa, almeno quella non si muove, contrariamente alle nostre leggi infinite, spesso contraddittorie e ampiamente interpretabili da chichessia. Lasciaci un'ancora sicura, non i nostri "cavatappi".
La realtà che tu riporti, barche olandesi o di altri stati, ci fa capire quanto siamo rimasti borbonici. Non me ne vogliamo i soliti detrattori, ma sono felice di essere libero dalle italiche pastoie burocratiche avendo registrato la barca in Belgio.
Piuttosto l'ampia sburocratizzazione ben radicata in altri paesi, almeno per la nautica da diporto, dovrebbe e potrebbe essere uno stimolo per una più profonda riforma delle leggi nazionali.
Via il diporto dalle CP e assegnazione dei compiti di registro ad un ACI o equivalente, semplificazione delle norme amministrative e drastica riduzione degli adempimenti.
Ma siamo in Italia e la riformetta partorita dal parlamento, ma non ancora esecutiva, dopo otto anni fa semplicemente sorridere.
04-06-2016, 11:39
Ci sono novita su questo argomento?
Qualcuno e' a conoscenza di contestazioni di questa bandiera?
La bandiera olandese offere la possibilita di fare charter e soprattutto e' pronta in 48 ore... la sto seriamente considerando, ma non vorrei ci fossero controindicazioni
Qualcuno e' a conoscenza di contestazioni di questa bandiera?
La bandiera olandese offere la possibilita di fare charter e soprattutto e' pronta in 48 ore... la sto seriamente considerando, ma non vorrei ci fossero controindicazioni
12-09-2016, 14:49
Riprendo questa discussione, sto valutando l'acquisto di una barca in Olanda, uno splendido Trawler di 11,8 mt.del 1978, mi servirebbe perfavore qualche chiarimento:
In Olanda una barca di 11.8 mt e' immatricolata?
Posso mantenere la Bandiera Olandese (sono cittadino ITA residente in Italia)?
Sono soggetto a ispezioni periodiche da un organismo tipo il nostro RINA Italiano, se mantengo bandiera Olandese?
Ci sono limiti di navigazione imposti dall'avere bandiera Olandese?
Altri adempimenti che si devono seguire se non si cambia bandiera?
Licenza Radio, patente nautica, ecc.
Gia' il solo fatto di non dover fare il RINA e il cambio di bandiera da Olandese a ITA sarebbe un bel vantaggio e un grande risparmio!
Inoltre da un punto di vista fiscale la compilazione del quadro RW nella denuncia dei redditi non sarebbe un problema.
Qualsiasi altra informazione mi sarebbe preziosa.
Grazie in anticipo.
Luigi
In Olanda una barca di 11.8 mt e' immatricolata?
Posso mantenere la Bandiera Olandese (sono cittadino ITA residente in Italia)?
Sono soggetto a ispezioni periodiche da un organismo tipo il nostro RINA Italiano, se mantengo bandiera Olandese?
Ci sono limiti di navigazione imposti dall'avere bandiera Olandese?
Altri adempimenti che si devono seguire se non si cambia bandiera?
Licenza Radio, patente nautica, ecc.
Gia' il solo fatto di non dover fare il RINA e il cambio di bandiera da Olandese a ITA sarebbe un bel vantaggio e un grande risparmio!
Inoltre da un punto di vista fiscale la compilazione del quadro RW nella denuncia dei redditi non sarebbe un problema.
Qualsiasi altra informazione mi sarebbe preziosa.
Grazie in anticipo.
Luigi
12-09-2016, 15:40
(12-09-2016 14:49)NoLe Ha scritto: [ -> ]Riprendo questa discussione, sto valutando l'acquisto di una barca in Olanda, uno splendido Trawler di 11,8 mt.del 1978, mi servirebbe perfavore qualche chiarimento:
In Olanda una barca di 11.8 mt e' immatricolata?
Posso mantenere la Bandiera Olandese (sono cittadino ITA residente in Italia)?
Sono soggetto a ispezioni periodiche da un organismo tipo il nostro RINA Italiano, se mantengo bandiera Olandese?
Ci sono limiti di navigazione imposti dall'avere bandiera Olandese?
Altri adempimenti che si devono seguire se non si cambia bandiera?
Licenza Radio, patente nautica, ecc.
Gia' il solo fatto di non dover fare il RINA e il cambio di bandiera da Olandese a ITA sarebbe un bel vantaggio e un grande risparmio!
Inoltre da un punto di vista fiscale la compilazione del quadro RW nella denuncia dei redditi non sarebbe un problema.
Qualsiasi altra informazione mi sarebbe preziosa.
Grazie in anticipo.
Luigi
Se nessun "olandese" ti risponde ti anticipo qualcosa come "belga"
Olanda oppure Belgio, è uguale, le barche sono registrate.
Cittadino italiano, puoi detenere e comandare una barca di qualsiasi paese comunitario.
Per l'Olanda, non è cosi in Belgio, devi avere un recapito, se non hai un amico olandese compiacente devi affidarti ad una agenzia locale.
Valgono le leggi di bandiera del paese di registrazione, quindi dimentica Rina, revisione zattere biennale, ecc.
No limiti navigazione.
Licenza radio, devi fare quella olandese, si paga tassa annuale oltre ai diritti dell'agenzia a cui ti appoggi (in Belgio la licenza con costa nulla)
Devi naturalnente avere il Certificato limitato personale che ti abiliti all'uso del Vhf.
Patente, lunga storia. Secondo me e molti AdV anche la patente dovrebbe seguire le leggi di bandiera. Ondivaghe interpretazioni non ben definite invece vorrebbero l'obbligo di patente, ove richiesta, per i cittadini italiani e diverse compagnie assicurative hanno sposato questa tesi.
Nulla vieta che tu acquisti la barca come olandese e poi, se lo ritieni anche tu più vantaggioso, la passi belga con 112 euro di spesa iniziale e poi 51 euro ogni 5 anni.
12-09-2016, 21:52
(12-09-2016 14:49)NoLe Ha scritto: [ -> ]Riprendo questa discussione, sto valutando l'acquisto di una barca in Olanda, uno splendido Trawler di 11,8 mt.del 1978, mi servirebbe perfavore qualche chiarimento:
In Olanda una barca di 11.8 mt e' immatricolata?
Per loro sono come biciclette, non è necessario immatricolare niente.
Pero', chiedi se per esempio ha l'ICP, oppure se è iscritta al "Kadaster", o se non ha niente.
12-09-2016, 23:50
(12-09-2016 21:52)rob Ha scritto: [ -> ]Rob mi ha beccato, ho preso una lieve cantonata.(12-09-2016 14:49)NoLe Ha scritto: [ -> ]Riprendo questa discussione, sto valutando l'acquisto di una barca in Olanda, uno splendido Trawler di 11,8 mt.del 1978, mi servirebbe perfavore qualche chiarimento:
In Olanda una barca di 11.8 mt e' immatricolata?
Per loro sono come biciclette, non è necessario immatricolare niente.
Pero', chiedi se per esempio ha l'ICP, oppure se è iscritta al "Kadaster", o se non ha niente.
Mi riferivo ad un documento di registrazione che, come dicevi tu Rob, verrebbe ora rilasciato da una specie di Aci o FIV olandese.
Personalmente, come poi ho fatto, preferirei una ldp rilasciata da uno stato (belga) e una licenza radio sempre statale senza costi e scadenze, ovviamente sempre belga.
Poi ognuno fa le sue scelte.
13-09-2016, 10:35
(17-03-2016 15:04)rob Ha scritto: [ -> ](17-03-2016 13:02)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Mi vengono in mente analogie con la bandiera austriaca che andava di moda diversi anni fa per poi essere abbandonata a causa di contestazioni sollevate dalla gdF agli armatori italiani. Questo perchè anche in Austria, se è ancora così, la licenza non viene rilasciata dallo stato che registra la barca ma da uno yachting club.
Peraltro, anche la ormai nota Montego Bay prevede che che inbarcazioni siano registrate in uno stato ed autorizzate dallo stesso a battere bandiera.
Non so che ne pensiate, ma avere la licenza rilasciata dalla FIV o da una ACI non mi sembra il massimo, non credo che possano identficarsi cone "lo Stato"
ciao Luciano,
penso ci sia una risposta "italocentrica" e una "restodelmondocentrica".
Italocentrica: l'assillo genetico del "documento", del "bollo", del "controllo delle autorità", del comma dell'articolo di legge, dell'ordinanza locale, non ultimo della multa eccetera come dici tu porta a preferire documenti "ufficiali" con tanto di timbri a secco, firme di regnanti eccetera. Per esempio la quantità di fili di discussione su Adv su regole e regolette locali (nel senso italiane) testimonia del fatto che il tema legal-amministrativo sia seguito, un qualcosa che interessa tutti i diportisti, vuoi per i controlli, per le incombenze amministrative, eccetera
Nel resto del mondo di tutti questi dettagli legali (timbri, bolli, carte, autentiche, firme, eccetera) in pratica non se ne sbatte nessuno. Oddio si', ma in proporzione 1:100 rispetto all'importanza che hanno in Italia;
conta i fili di discussione su temi legali amministrativi nei forum anglosassoni, francesi, o spagnoli e arrivi si e no a un centesimo di quanti ce ne sono in Italia. Montego Bay? qui su adv risalta fuori ogni mese, prova a cercare su un forum estero quanti fili trovi.
Fuori dai forum, cosa succede nella realtà? La gente va in giro dappertutto con il documentino ICP olandese trilingue, con la bandierina tricolore in sovrimpressione, e hanno la stessa identica vita degli altri: mostrano il foglio nelle capitanerie straniere, alla dogana straniera, a chiunque gli venga a fare un controllo che lo prende, copia i dati e lo rende all'armatore a cui non rompe le scatole assolutamente nessuno, se hanno un incidente l'assicurazione li copre, eccetera eccetera. Il numero di barche olandesi che vanno in Paesi esteri, EU e non-EU è talmente alto che statisticamente la rilevanza di un'insufficienza nel tipo di documento sarebbe immediatamente visibile.
(Per precisione, in Olanda c'è l' ICP, e poi il registro "Kadaster" che è più simile al nostro italiano, la gran maggioranza delle barche da diporto sono nel primo, nel secondo ci sono unità semi-navali, o con dietro finanziamenti o situazioni patrimoniali specifiche ipoteche e compagnia).
:smiley32:noi italiani abbiamo una dipendenza patologica dalla scartoffia....
Pagine: 1 2