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Versione completa: Stecche per le vele in carbonio
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Immagino che a parità di carico siano notevolmente più leggere di quelle in composito e durante gli accidentali sbattimenti delle vele dovrebbero fare meno danni.
Mi volevo cimentare nella costruzione artigianale delle stecche per il fiocco e randa in fibra di carbonio avrei già delle idee per la realizzazione però volevo sentire se qualche Adv abbia già affrontato l'argomento è come si è organizzato
sembra facile ma invece è molto difficile farle bene

io le ho fatte per una randa di catamarano classe A
sandwich sottovuto di carbonio unidirezionale (molto economico) in epoxy su airex alta densità (cioè 90kgm3, nomralmente si usa il 75 per tutto il resto)
questo è la parte facile... e anche economica, il difficile è regolare la rigidità lungo la stecca
la cosa piu facile al riguardo (ma meno resistente agli strapazzi) è fare un laminato tutto uguale e poi gestire la flessibilità rastremando la stecca per l'altezza invece che per lo spessore (si delamina sicuro se lo fai sullo spessore ex post)
le stecche buone hanno il laminato fatto ad hoc invece ciè numero di strati crescente dalla punta alla coda ma li bisognerebbe avere molta esperienza molto tempo molte stecche da provare e miscelare tra di loro

PS
volendo puoi prendere dei tubi di carbonio già fatti e provare ad assemblarli in diametri differenti
per es. http://shop1.r-g.de/en/art/730806-PW per i tub e http://shop1.r-g.de/en/art/600050 per i puntali
BV
Non male l'idea dei tubi a diametro crescente da assemblare, se poi si trovano ellittici sarebbero perfetti
perchè ellittici? a naso non ci vedo vantaggi
quelle delle vele da windsurf sono fatti proprio con i tubi di carbonio, generalmente i puntali però sono di fibra di vetro
la "vela dei poveri" cioè il windsurf, è moooooolto tecnologica invece !!!
Pensavo che nella tasca che nasce per le stecche tipo rbs un profilo ellittico sarebbe meno invasivo
Noi avevamo stecche tonde, cave in carbonio ... Tutte rotte
(20-01-2016 22:26)FRA 21987 Ha scritto: [ -> ]Noi avevamo stecche tonde, cave in carbonio ... Tutte rotte
Perfetto.....grazie. Ritorno sul l'altra idea che avevo...
Vi espongo come intendo realizzarle.
-Realizzare uno stampo con lamiera di acciaio inox piegato a C per la lunghezza di circa 2 mt facendo attenzione di piegare i bordi laterali ad altezza progressiva (esempio partire da uno spessore di 1 cm e terminare a 2 mm). Presso un lattoniere e piegatrice a controllo numerico dovrebbe essere facile.
- l'utilizzare il roving di carbonio invece che il tessuto e tagliare dei fili a lunghezze differenti in maniera da fare una mazzetta con i fili pari da un lato e via via sempre più lunghi dall'altro.
- mettere i fili ordinati nello stampo già cerato e impregnare con epossidica, quindi fare il vuoto e cuocere.

Dopo il distacco la stecca viene rifinita e tagliata a misura più a sinistra o più a destra in base alla rigidità richiesta dalla vela.

Il resto viene da se
non credere che comunque il peso sia enormemente diverso. per quanto riguarda le stecche della randa fra quelle vecchie (carbonio tonde cave) e quelle nuove (vinilestere pultruse piene, rettangolari) non credo passi mezzo chilo di differenza. e saranno circa 25 metri di stecche... chiaramente la rigidezza è diversa ma comunque paragonabile

non le ho mai fatte ma comunque non le farei puramente in unidirezionale (credo si romperebbe "per lungo" fra le fibre) e non userei neanche il roving ma lavorerei con dei nastri di uni e biax della larghezza più simile alla larghezza della stecca. come core (ti tocca farle in sandwich se gli spessori sono quelli che hai indicato) forse proverei ad usare quelle schiume epossidiche che usano come riempitivi nei timoni.
quindi: 2 stampi femmina, laminazione delle 2 facce, unione degli stampi, colatura schiuma, sformatura e rifinitura
boh, non l'ho mai fatto...
La stecca davanti è sottile (anche 2 mm) farle con stampo femmina laminando uni e biax non credo funzioni, con il roving impregnato e in sottovuoto la vedo più facile ed anche più economico
Mi sembra stiate parlando evidentemente di due cose diverse:

FRA delle sue stecche full through-battens con flessione al 40-45%, molto impegnative da fare, Kermit delle sue short leech-battens con flessione max vicino alla punta (se è da 2 mm. di spessore.... ).
(21-01-2016 12:21)albert Ha scritto: [ -> ]Mi sembra stiate parlando evidentemente di due cose diverse:

FRA delle sue stecche full through-battens con flessione al 40-45%, molto impegnative da fare, Kermit delle sue short leech-battens con flessione max vicino alla punta (se è da 2 mm. di spessore.... ).
Grazie per aver precisato Albert, tu usi i termini corretti e fai capire subito, infatti io devo fare le classiche stecche corte che si mettono sulla balumina delle vele
ok, comunque mi è chiaro che stiamo parlando di stecche corte del fiocco.
la mia perplessità nasce dal fatto che 2mm sono comunque circa 10 strati da 200g/m2 di carbonio. non poca roba. da qui (e dall'idea di arrivare fin quasi a 10mm di spessore) l'idea di usare un riempitivo.
diciamo che mi ispirerei alle stecche "fiberfoam"...
Io spesso mi faccio le stecche per rande di catamarano. Tondo in vetro/epoxy. Oppure carbo/epoxy e me le rastremo. Vi state facendo seghe mentali e non avete nemmeno toccato l'argomento resina. Quale è quella indicata per avere le caratteristiche giuste della stecca? Le epoxy sono per avere manufatti rigidi. E lo mi dippure tu ci sono resine epossidiche per zone soggette ad urti. Le ho viste solo sul sito easycomposites uk....
non trovando più le originali, in emergenza, mi sono fatto le stecche per il laserino con canne spaccate di bambù...funzionavano
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