21-01-2016, 22:14
Nel week end scorso sono andato a vedere una barca di Sciarrelli, un disegno del 1969 realizzato in tre esemplari dal cantiere Marchi in lamellare di mogano 5 strati per un totale di 30 mm di spessore nel 1970/71, una costruzione super robusta la barca infatti lunga 11,45 mt pesa ben 9 tonnellate.
Siamo negli anni dell'affermazione di Carlo Sciarrelli si come progettiste di barche che vincevano le regate, in effetti barche progettate da lui hanno vinto il Campionato dell'Adriatico senza interruzione dal 1966 al 1971.
Barche famose come Aglaia, Astarte, Adria, Athena, etc.
Questo progetto invece, nato col nome Barnaba è una barca in cui Sciarrelli si dedica per la prima volta alla progettazione di una barca da pura crociera, armata a Cutter, la prima con la cabina di poppa, ampia e una distribuzione degli spazi interni molto vivibili, che poi riprendera nel suo progetto n° 51 per Guzzetti il famoso Namar V che è un pò suo manifesto del Cutter da viaggio.
L'attacco della trinchetta si trova all'altezza delle crocette (singole) tenute un pò più alte del normale e quindi evita di dover armare le volanti, soluzione che poi ritroveremo in tutte le sue barche da viaggio.
Ragionando su questi concetti ho capito perchè Sciarrelli ha inserito il progetto n° 19 fra quelli con asterisco, quelli per lui più importanti, ha anticipato alcuni concetti che poi sono stati sviluppati e mantenuti in tutte le su barche.
Ecco i disegni originali di Carlo Sciarrelli:
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Ed ecco Il Mesarthim (una delle 3 barche prodotte) in una foto d'epoca con il gran pavese issato dopo il varo:
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Ed ecco il Mesarthim oggi, tenuto molto bene:
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Quello che colpisce a prima vista confrontando i progetti più corsaioli di Sciarrelli dell'epoca è l'elevato bordo libero e quella porzione di tuga rialzata, questo permette con le sezioni a V tipiche dell'epoca di avere l'altezza d'uomo in tutta la barca, da 1,8 mt nella cabina di poppa a 1,9 nell'ingresso e nel quadrato senza che questo rovini l'estetica complessiva.
Anzi oltre ad un ampio pozzetto, è anche la prima barca di Sciarrelli che nasce con timone a ruota, la copertura della cabina di poppa offre uno spazio prendisole molto apprezzato dalle signore.
La carena è ancora a chiglia lunga anche se Sciarrelli ha progettando qualche mese prima la sua prima barca con timone separato l'Alema
( disegno n° 17)
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Ecco il pozzetto con una bella coppia di Whinch original Gibb e la colonnina con una bellissima bussola Sestrel (anni 50/60)
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Ero vediamo gli interni.
Entrando troviamo un area con a sinistra la cucina e a destra il carteggio e il locale toilette da cui si accede indietro all'ampia cabina di poppa e in avanti al quadrato, una porta divide dalla cabina di prua con una ulteriore cuccetta e spazio per lo stivaggio di vele e manovre.
Il motore è a poppa fra le due cuccette in questo caso è decisamente sovradimensionato (un 80 cv depotenziato) ed è un istallazione recente.
Per una barca di 11 mt dell'epoca niente male.
Alcune foto
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E per finire una foto sotto vela con il genoa max e poco vento
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E il piano velico
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Siamo negli anni dell'affermazione di Carlo Sciarrelli si come progettiste di barche che vincevano le regate, in effetti barche progettate da lui hanno vinto il Campionato dell'Adriatico senza interruzione dal 1966 al 1971.
Barche famose come Aglaia, Astarte, Adria, Athena, etc.
Questo progetto invece, nato col nome Barnaba è una barca in cui Sciarrelli si dedica per la prima volta alla progettazione di una barca da pura crociera, armata a Cutter, la prima con la cabina di poppa, ampia e una distribuzione degli spazi interni molto vivibili, che poi riprendera nel suo progetto n° 51 per Guzzetti il famoso Namar V che è un pò suo manifesto del Cutter da viaggio.
L'attacco della trinchetta si trova all'altezza delle crocette (singole) tenute un pò più alte del normale e quindi evita di dover armare le volanti, soluzione che poi ritroveremo in tutte le sue barche da viaggio.
Ragionando su questi concetti ho capito perchè Sciarrelli ha inserito il progetto n° 19 fra quelli con asterisco, quelli per lui più importanti, ha anticipato alcuni concetti che poi sono stati sviluppati e mantenuti in tutte le su barche.
Ecco i disegni originali di Carlo Sciarrelli:
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Ed ecco Il Mesarthim (una delle 3 barche prodotte) in una foto d'epoca con il gran pavese issato dopo il varo:
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Anzi oltre ad un ampio pozzetto, è anche la prima barca di Sciarrelli che nasce con timone a ruota, la copertura della cabina di poppa offre uno spazio prendisole molto apprezzato dalle signore.
La carena è ancora a chiglia lunga anche se Sciarrelli ha progettando qualche mese prima la sua prima barca con timone separato l'Alema
( disegno n° 17)
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Ero vediamo gli interni.
Entrando troviamo un area con a sinistra la cucina e a destra il carteggio e il locale toilette da cui si accede indietro all'ampia cabina di poppa e in avanti al quadrato, una porta divide dalla cabina di prua con una ulteriore cuccetta e spazio per lo stivaggio di vele e manovre.
Il motore è a poppa fra le due cuccette in questo caso è decisamente sovradimensionato (un 80 cv depotenziato) ed è un istallazione recente.
Per una barca di 11 mt dell'epoca niente male.
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