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@kermit Solitamente i rivetti dovrebbero lavorare a taglio. A trazione la testa dei rivetti è progettata in modo che sia almeno tanto resistente quanto il gambo o la zona critica al di sotto della testa stessa. La testa che si piega non è un failure mode accettabile. Lo stesso succede per le viti. Passo e chiudo.
mmmm...Il rivetto fa parte della famiglia dei "chiodi" che prendono (o prendevano) di volta in volta nomi diversi per l'utilizzo che ne viene fatto. Quindi alla famiglia dei chiodi appartengono un sacco di cose: chiodi da legno e da metallo, ribattini, rivetti (chiodi autoribattenti) e PEM (ignoro il loro nome tecnico). La tenuta di un chiodo non dipende dalla testa ma dal modo in cui penetra tra le due lastre (o assi) e dal modo in cui viene ribattuto e allo stesso tempo tempo occorre sfgatare che il rivetto tenga di taglio: anzi. La testa grande è qualcosa che di pancia fa sentire tranquilli ma, accetta la metafora, sarebbe come sentirsi tranquilli del calumo per l'ultima maglia prima dell'ancora: devi sempre guardare al punto più debole. Un altro errore tipico dei "dilettanti" è quello di pensare che più un filetto è profondo, più ha capacita di tenuta alla trazione. Questo è un errore clamoroso: i passi più sono "fini" più hanno capacita di tenuta. Ecco una cosa poco scientifica ma che aiuta molto a capire il chiodo e di come fa tenuta:
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Tornando OT, se l'accoppiamento della trozza di Marcofailla è stato progettato con delle viti, le viti non vanno sostituite con altre fantasie. La cosa meno invasiva per l'albero è il PEM che non lo indebolisce malgrado l'allargamento dei fori, permette di conservare il serraggio originale mantenendo un serraggio ottimamente isolato dalle galvaniche (teflonando). Cambiare le decisioni del progettista, specie se sono andate bene tanti anni, non è mai raccomandabile
Unica alternativa valida al pem è l'elicoide secondo me.
manca spessore
e congiungi materiali diversi nel foro primario.
grazie sempre, voi parlate di tenuta delle viti ma a me interessa di più la tenuta dell'albero, alla fine la trozza la posso vincolare anche con tre quattro fascette di acciaio all'albero, non é quello il mio problema, il mio problema é la integrità dell'albero, non la tenuta della vite in se. senza contare che i rivetti filettati hanno uno spessore in testa con cui fare i conti quando si deve accoppiare la trozza che é a filo dell'albero
una volta ho letto qui sul forum (mi pare sailor13 o lo stesso fabbroni) che si scherza col fuoco a forare un albero da regata estremo (il mio penso che lo sia), con i rivetti filettati si parla di triplicare la superficie forata in zona trozza del boma, non mi pare irrilevante. la cosa più conservativa forse è l'helicoil ma mi sembra molto lavorato (36 filetti...). i rivetti mi sembrano più facili, le inciso io non ho nessuna voglia di smontare e rimontare la trozza in futuro
beh, se hai questo timore (infondato ma perché soffrire) allora oltre ai rivetti incolla con colla per aeromobili. Loctite, 3M e Huntsman Advanced Materials hanno delle bicomponenti che fanno paura: devi solo scaldare alla temperatura di catalisi. Soffermati però a considerare se fa più danno allargare i fori o mantenere una situazione di potenziale corrosione in atto.
Non voglio sostituirmi al tecnicamente dotto Falanghina, ciao. Li avevo già citati, questi a filo.
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Ciao Luciano! Si, sono proprio il tipo (non la marca) che raccomanderei io. Il vecchio foro filettato ha subito molto in termini di galvaniche e andrebbe comunque risanato allargando un po'.
Dovrebbe avere a che fare col tipo di sollecitazione ma mentre nei giunti longitudinali degli alberi ho sempre solo visto viti, nella trozza invece si vedono pure rivetti. Credo che lì il grosso del carico sia di spinta a 90 gradi boma su albero per cui il rivetto/vite tutto sommato potrebbe non avere grande sollecitazione mentre dovendo intervenire su tutti i fori potrebbe essere più dannoso l’allargamento dei fori in un’area di forti compressioni e resistenza alla flessione. Dico per logica, non per cultura tecnica che non possiedo.
Se la barca fosse mia...Questa considerazione la farei. Se il vecchio foro ha sofferto non regge una filettatura da 7, andrebbe fatto da 8 forse. Poi ci sarebbe sempre vite inox su alluminio dell'albero. Il rivetto filettato è un chiodo ribattuto di ottima tenuta e riceve la vite inox. Male che vada soffre il rivetto che può essere facilmente sostituito (forse fra 20 anni), ma senza intaccare il materiale dell'albero. Piuttosto, come dicevo sopra, è possibile pensare a M5 anzichè M6? La trozza non dovrebbe ballare con tutte quelle viti.
Certo che puoi. Usi viti ad altissima resistenza che non sono inossidabili ma vanno fatte teflonare.
Per cultura generale, ce ne fosse bisogno. Fori da 6 mm portati a 6,9 mm Inserti filettati per M5 Viti M5 teflonate. Quindi le M5 che si impegnano con la svasatura nella sede della trozza non "ballano" nel foro della trozza predisposto per M6?
allora...Il bullone è l'organo meccanico composto da vite più dado. Con l'inserto PEM il dado è, di fatto, l'inserto stesso. La vite non può "ballare" nel dado. Se usi una testa svasata, entrerà completamente nelle svasature giò esistenti nella trozza. Quando avviti, avrai un valore di coppia più basso nel dado: è di alluminio. Se da una parte ti da il vantaggio di pari nobiltà per le correnti galvaniche, dall'altro diminuisce coppia e resistenza. Non conviene mai cambiare le disposizioni del progettista andando "a naso". Se la barca fosse mia tenterei infilare da dentro delle viti da 6mm, con rondella in teflon e rondella in inox e le trasformerei in prigionieri. Se non ci fosse questa possibilità, ingrandirei e metterei dei pem per viti da 6mm. Alternativa: colla aeronautica e rivetti lasciando i fori di dimensioni originali.
(04-11-2018 16:24)falanghina Ha scritto: [ -> ]Se la barca fosse mia tenterei infilare da dentro delle viti da 6mm, con rondella in teflon e rondella in inox e le trasformerei in prigionieri.
mi sei piaciuto, in effetti c'ho pensato a lungo anch'io. ma come? siamo a 2,8 metri dal piede d'albero accetto consigli operativi, anche per tenere la vite ( necessariamente non troppo sporgente) mentre serro il dado
Marco non è che ti servono questi? Io posso aiutarti, basta che tu mi paghi, e amici come prima...10 € al pezzo.
Qua
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bast...senti ce lhai una chiave da dieci lunga tre metri?
X questi mi serve un foro da 6,5 mm per montare viti del 5 ma.
Prendi le viti da 6mm ad una ad una, più lunghe di un paio di cm. Le metti nel tornio, spiani, fori e filetti da 3 mm. Avviti nel tuo foro filettato una vite da 3mm, posizioni le rondelle isolanti e leghi ogni vite da 3mm ad un adeguato stroppino che faccia da messaggero. Recuperi i messaggeri estraendo le viti. e poi posizioni la trozza, avviti i dadi e hai aggio per trattenere con un pappagallo il surplus delle viti mentre serri i dadi. poi seghi con un seghetto l'eccedenza. Tutto questo per non allargare di un paio di mm dei fori togliendo materiale probabilmente esausto? A me sembra una roba da matti però...
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(04-11-2018 16:58)marcofailla Ha scritto: [ -> ]bast...senti ce lhai una chiave da dieci lunga tre metri?
Accorcia l' albero di tre metri...no
@ falanghina, concordo come ho scritto che la testa non sia l'anello debole, che i rivetti non lavorino a taglio è un discorso un po' più articolato che dipende tra le altre cose dallo spessore e le rigidezza relative dei pannelli che connette. Le chiodature aeronautica, ad esempio, lavorano prevalentemente a taglio, quelle che vediamo in molti ponti di acciaio, no, ma a trazione. Non vi voglio tediare con argomentazioni più numeriche dealla faccenda visto che è domenica!
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