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Versione completa: Come è fatto lo scambiatore di calore?
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Ciao a tutti,

ieri ho smontato i due coperchi tolti i quali è possibile sfilare il fascio tubiero di passaggio acqua di mare. In una cava sullo scambiatore c'è ovviamente un oring, per ogni lato (ad essere precisi ci sono due coppie di oring separati da un distanziale). Non è stato necessario sfilare il fascio perchè perfettamente pulito. Però dopo qualche minuto ha iniziato a gocciolare dalla base del fascio (punto indicato dalla freccia nel disegno) un liquido azzurro, evidentemente liquido di raffreddamento. Mi chiedo: se avessi sfilato il fascio mi sarebbe arrivata sulle mani una pioggia di 4 litri di refrigerante (tanto ne contiene il circuito chiuso)? Non c'è una camicia di separazione tra fascio tubiero e liquido di raffreddamento, ovvero il liquido di raffreddamento lambisce direttamente l'esterno del fascio?
Dalle immagini che ho non si capisce, sapete darmi una risposta?
Il motore è uno Yanmar 3YM20 con 800 ore.

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Specificatamente nel Yanmar non so , ma mi sembra evidente che il fascio tubiero sia a contatto diretto con il refrigerante che di solito è anche anti corrosivo ,ed è proprio per questo che esternamente resta sempre pulito mentre le incrostazioni si formano purtroppo dentro ai tubicini .
Esiste però una vite ( una volta addirittura un rubinetto ) per poter vuotare l'involucro dello scambiatore dal refrigerante esausto ,che vuol cambiato ogni due o tre anni perché abbia tutto il suo potere refrigerante e disincrostante.
Ah bene, effettivamente sul mio ci sono, sui tubi, dei tappi di svuotamento. Quindi stavo per combinare un casino, nonstante siano giorni che leggo il manuale di officina ed esamino disegni. Grazie Mimita
Ti è andata bene che non hai mosso il fascio ed è solo trafilato un po' di liquido permanente e non tutto quello fino a quel livello (qualche litro).

Si dovrebbe sempre vuotare il circuito permanente prima di mollare le testate, poi si può sfilare il fascio per esaminarlo controluce, individuare eventuali tubi tappati e, se del caso, decapparlo lato tubi.

Ho appena fatto questo lavoro, lo scambiatore era quasi pulito ma il rise fottuto.

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(15-02-2016 10:57)mimita Ha scritto: [ -> ]Specificatamente nel Yanmar non so , ma mi sembra evidente che il fascio tubiero sia a contatto diretto con il refrigerante che di solito è anche anti corrosivo ,ed è proprio per questo che esternamente resta sempre pulito mentre le incrostazioni si formano purtroppo dentro ai tubicini .
Esiste però una vite ( una volta addirittura un rubinetto ) per poter vuotare l'involucro dello scambiatore dal refrigerante esausto ,che vuol cambiato ogni due o tre anni perché abbia tutto il suo potere refrigerante e disincrostante.

beh... diciamo anche che all'interno ci scorre acqua di mare...
ok! Buono a sapersi per la prossima volta, grazie a tutti.

P.S. RMV, anche il riser del mio sta maluccio, nel senso che non è incrostato dentro (si vede incredblmente ancora il metallo senza sporco di fuliggine, però una saldatura (quella tra flangia e il corpo del tubo esterno) goccia acqua. Oggi lunga ricerca a Roma per trovare qualcuno che saldasse l'inox. Poi, se a qualche romano interessa, ho avuto fortuna da
http://www.stemo.it/template.php?pag=6872
che eseguirà la saldatura per la modica cifra di 30€ iva esclusa
(15-02-2016 10:57)mimita Ha scritto: [ -> ]... ,che vuol cambiato ogni due o tre anni perché abbia tutto il suo potere refrigerante e disincrostante.

Diciamo più esattamente che il liquido refrigerante (acqua + miscela antigelo) mantiene praticamente inalterate le sue proprietà di smaltimento del calore anche se non la cambi mai.
Idem per il discorso disincrostante, in quanto non essendoci minerali in circolazione (va sempre adoperata acqua distillata per riempire il circuito), non si formano incrostazioni.
Il motivo per cui va sostituito periodicamente è perché perde progressivamente il potere anticongelante (si alza la temperatura a cui solidifica) ma, soprattutto, perché perde in proprietà chimiche.
Perdono di efficacia sia i pacchetti di additivi antiacidi, sia soprattutto gli inibitori della cavitazione e contro le correnti galvaniche, problema molto sentito nei motori fabbricati in leghe miste (basamenti in ghisa, teste in alluminio).
Inoltre l'antigelo (miscela a base di glicole etilenico e, spesso, glicerina), funge da lubrificante per la pompa dell'acqua e per gli anelli di tenuta (paraoli) e col passare del tempo perde anche questa caratteristica.
Quindi dopo qualche anno conviene cambiarlo, anche se non dopo 2 anni come dice il fabbricant (a meno che non si stia oltr i 60 nord)
A proposito della miscela con acqua, quando ho comprato l'antigelo da sostituire, il rivenditore Yanmar mi ha detto:"Non acqua distillata, ma di rubinetto..." E io che come Beppe222 pensavo di fare una cosa buona aggiungendo acqua distillata...boh?
Però sul manuale di officina Yanmar c'è scritto soft water, che darebbe ragione al rivenditore.
(15-02-2016 18:55)edramon Ha scritto: [ -> ]Quindi dopo qualche anno conviene cambiarlo, anche se non dopo 2 anni come dice il fabbricant (a meno che non si stia oltr i 60 nord)

Ripeto: non è una questione (solo una questione) di minor protezione dal gelo, quanto un problema legato agli inibitori che degradano molto rapidamente.
In genere il primo cambio (da motore nuovo), andrebbe effettuato dopo non più di 3-4 anni, nentre successivamente al massimo ogni 2 anni.
In ambiente marino dove è sempre possibile contaminazione batteriaca, cambiarlo anche più spesso non è una cattiva abitudine.
Per quello che costa, e per la quantità che ne serve, è un risparmio talmete irrisorio da non valer la pena di rischiare.

Citazione:A proposito della miscela con acqua, quando ho comprato l'antigelo da sostituire, il rivenditore Yanmar mi ha detto:"Non acqua distillata, ma di rubinetto..." E io che come Beppe222 pensavo di fare una cosa buona aggiungendo acqua distillata...boh?
Però sul manuale di officina Yanmar c'è scritto soft water, che darebbe ragione al rivenditore.

Il problema è un pochino più complesso di quello che potrebbe apparire.

In passato era obbligatorio utilizzare acqua distillata in quanto i fosfati presenti nel liquido antigelo non "andavano d'accordo" con i minerali discilti nell'acqua di rubinetto.

Ora questo problema è eliminato, in quanto non sono (o non dovrebbero più essere) presenti i fosfati negli antigelo.

Però, anche se in piccole quantità, i sali minerali si depositano all'interno del motore creando incrostazioni.

Poi c'è la questione PH.
Gli inibitori dell'antigelo devono (anche) combattere l'acidità che si viene a formare all'interno dell'impianto di raffreddamento.

L'acqua distillata ha un PH sempre inferiore a 7: è quindi acida.
L'acqua di fonte ha un PH superiore a 7 - 7,5: è quindi basica.

In soldoni, a fronte di una piccolissima quantità di depositi in più, l'acqua di fonte garantisce un minore sfruttamento degli inibitori di acidità, quindi un periodo un poco più lungo della protezione.

Pur non contestando il fatto che oggigiorno si consiglia l'uso di acqua di fonte, personalmente preferisco adoperare acqua distillata e sostituire il liquido ad intervalli più brevi.
Due anni vanno bene se si miscela antigelo puro con acqua al 50%.
Per miscele più diluite ed un motore non più nuovo), non supererei i 15-18 mesi.

Poi molto dipende anche dalla condizione d'uso e di stato manutentivo del motore.
Grazie della spiegazione Beppe, le cose si accettano quando se ne capisce il perchè Big Grin. Sei un chimico?
(16-02-2016 10:52)edramon Ha scritto: [ -> ]Sei un chimico?

No, un meccanico.
E anche se, purtroppo, attualmente faccio tutt'altro mestiere, conservo la passione e l'hobby, per quello che era il mestiere di famiglia, e per quelli che son stati i miei studi. (nonché "il mio pane" in gioventù).
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