Le barche normali sui 18 di apparente sono di bolina al limite se aumenta un pò bisogna ridurre.
Un comet 86o di bolina a 45° farà al massimo 5 nodi.
Il genoa tira giù la prua è la che bisogna ridurre per primo.
La forza del vento e regolare le vele è un'oppppppinione.
Bullo, quel che dici è sacrosanto riguardo il fatto che tiri giù la prua e quindi la scelta del ridurre il genoa, tuttavia ci sono situazioni a mio avviso che possono essere forzate, vedi il fatto di essere in regata e nella fattispecie di bolina .
Di bolina la vela di prua è fondamentale e lo dimostra il fatto che d'altro canto la randa è tutta bassa di boma a fileggiare come un flap alla massima incidenza...un freno !!
Togliere parte di quel freno non può che giovare in termini di velocità già da solo, il genoa è si al limite ma ben svergolato tira lo stesso e aiuta a risalire, cosa che non farebbe se fosse per metà avvolto !!!!
Sarebbe da provare l'una e l'altra manovra e su quella barca, approvare quella che più solletica il vangelo ( log )
Lupo, non ho detto che è stata una passeggiata
non ho strumenti del vento,
i 15-18 sono reali , dichiarati a fine gara dal comitato,
la barca come dice Bullo stringeva sui 45 a circa 5 nodi ,c'era anche onda e bisognava stare attenti a come la si prendeva.
il gps non lo vedevo era dietro al tambuccio di plexiglass,
ma siccome pioveva che D.. la madava non ci ho nemmeno buttato l'occhio,
il mio dubbio era proprio se fare come dice Bullo ridurre a prua,
fregarsene del salsiccione della vela parz avvolta e far portare meglio la randa.
ma come sempre per saperlo bisogna provare,
era per conoscere le vostre opppppinioni
la barca bisogna sentirla e nessun manuale ti potrà spiegare quello che devi fare meglio della tua barca.
[/quote]
alla fine è così
la senti sotto il c.... e con il manico
le regole generali vanno adattate
(17-02-2016 12:34)Nanook Ha scritto: [ -> ]si, mi torna,
ma il voler svergolare la randa veniva anche dal fatto che
con onda , la barca aveva di per se un rollio e beccheggio accentuato
e la vela cosi svergolata mi dava un "profilo medio" con più tolleranza
rispetto ad una vela ben bordata con la barca più stabile....
ma mi state dicendo il contrario...
prossima volta faccio le prove
Siamo al solito dilemma: per diminuire potenza, intervenire sull'angolo di attacco o sullo svergolamento?
Se può consolarti, anch'io in quelle condizioni avrei scelto la seconda strada, specialmente in presenza di vele spompé.
ciao
Prima della regata ci diciamo sempre di tenere poca tela ,poi però per ingordigia ci ritroviamo in quelle situazioni ; il cambio di vela (prua) improponibile . avvolgere parzialmente è troppo penalizzante. Scarrellare la randa sulla raffica ,spesso influisce sul genoa. Se possibile terzaruolare la randa . personalmente col rinvio in pozzette della manovra non si impiega più di 3 minuti (anche in due). Inoltre riduce lo sbandamento che rende orziera la barca per cui sta sul timone e quindi frena. Barche datate con genoa grande e randa piccola sopportano anche 2 mani di terzaroli e tutto genoa.
Finalmente ha scritto Einstein! Nel senso che ricordo che sulla questione dello svergolamento ha scritto molto, e dibattuto molto con altri ADV. Tutti argomentavano con ottime giustificazioni. Credo però che le discussioni siano nel sito vecchio. Altro argomento inetessante era l'iterazione randa fiocco nell'andatura di bolina....venturi, che non è vero ecc. Leggerle, (che per me non era così facile) provare sulla propria barca, riuscire o almeno credere di riuscire, alla fine imparare....appassionante.
(17-02-2016 21:21)einstein Ha scritto: [ -> ] (17-02-2016 12:34)Nanook Ha scritto: [ -> ]si, mi torna,
ma il voler svergolare la randa veniva anche dal fatto che
con onda , la barca aveva di per se un rollio e beccheggio accentuato
e la vela cosi svergolata mi dava un "profilo medio" con più tolleranza
rispetto ad una vela ben bordata con la barca più stabile....
ma mi state dicendo il contrario...
prossima volta faccio le prove
Siamo al solito dilemma: per diminuire potenza, intervenire sull'angolo di attacco o sullo svergolamento?
Se può consolarti, anch'io in quelle condizioni avrei scelto la seconda strada, specialmente in presenza di vele spompé.
ciao
Quoto, anche per la "palositá" dell'albero e l'armo in testa
Io che mi definisco neofita avrei detto carrello randa sottovento e carrello genoa arretrato se disponibile paterazzo regolabile avrei pensato a quello pe controllare la raffica.
Ora però voglio le vs. Indicazioni per imparare.
(18-02-2016 23:39)blackninja Ha scritto: [ -> ]Io che mi definisco neofita avrei detto carrello randa sottovento e carrello genoa arretrato se disponibile paterazzo regolabile avrei pensato a quello pe controllare la raffica.
Ora però voglio le vs. Indicazioni per imparare.
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...asto+randa
ciao
Cazzando più o meno la scotta dai lo svergolamento, col carello sul trasto apri e chiudi.
Dopo è unopppppinione ovvero guardi il log, quello ha sempre ragione.
No calma un attimo ragazzi. Come PATERAZZO PER CONTROLLARE LA RAFFICA?
Ogni volta che viene una raffica devo mettere uno alla centralina Navtec a pompare per appiattire?
Con armi frazionati flessibili e un patetazzo "comodo" (usualmente tessile ben demoltiplicato e rinviato tra le gambe del randista su ogni lato) si. Col pistone idraulico e la manetta che fa 1 mm a pompata o il volantino ovviamente no.
(17-02-2016 21:47)civada Ha scritto: [ -> ]Prima della regata ci diciamo sempre di tenere poca tela ,poi però per ingordigia ci ritroviamo in quelle situazioni ; il cambio di vela (prua) improponibile . avvolgere parzialmente è troppo penalizzante. Scarrellare la randa sulla raffica ,spesso influisce sul genoa. Se possibile terzaruolare la randa . personalmente col rinvio in pozzette della manovra non si impiega più di 3 minuti (anche in due). Inoltre riduce lo sbandamento che rende orziera la barca per cui sta sul timone e quindi frena. Barche datate con genoa grande e randa piccola sopportano anche 2 mani di terzaroli e tutto genoa.
Ecco, tanto per aumentare le patatine
mentre leggevo tutte le oppppinioni pensavo agli armi del
periodo "glorioso" di gran genoa e piccole rande. Più di una volta ho visto filar via di solo genoa un manico di allora. Magari il comet è già meno estremizzato, però concordo sull'importanza in bolina di un genoa ben regolato, ricordando sempre che una barca troppo sbandata scarroccia, invita ad impiccarla e finisce col farti soffrire più del necessario. Giusti anche gli appunti sulle regolazioni, ma quell'armo è
in testa, piuttosto rigido, quindi giochi di paterazzo mi sa che non ne
riesce a fare se non in fase di centraggio prua/poppa (mi pare che ora lo chiamino regolazione del rake)
Aggiungerei che per gestire una bolina rafficata usavo la randa del tutto spianata, scotta a ferro e trasto in mano, ma su un frazionato 3/4
che è cosa un tantino diversa.
(19-02-2016 17:55)oudeis Ha scritto: [ -> ]Più di una volta ho visto filar via di solo genoa un manico di allora. Magari il comet è già meno estremizzato, però concordo sull'importanza in bolina di un genoa ben regolato, ricordando sempre che una barca troppo sbandata scarroccia, invita ad impiccarla e finisce col farti soffrire più del necessario. Giusti anche gli appunti sulle regolazioni, ma quell'armo è
in testa, piuttosto rigido, quindi giochi di paterazzo mi sa che non ne
riesce a fare se non in fase di centraggio prua/poppa (mi pare che ora lo chiamino regolazione del rake)
Aggiungerei che per gestire una bolina rafficata usavo la randa del tutto spianata, scotta a ferro e trasto in mano, ma su un frazionato 3/4
che è cosa un tantino diversa.
Oudeis ,
il discorso del genoa non mi è ancora chiaro,
in teoria mi porta alla poggia no? per questo di bolina ridurrei prima quello no?
per il paterazzo ,serve eccome, non tanto per smagrire la randa ma per avere lo strallo a ferro, almeno cosi faccio Io
shein, diciamo che ho imparato qualcosa.
Mi viene in mente una serie di obiezioni ma credo che la fonte principale sia legata alla dimensione delle barche sulle quali sia raccomandabile farlo.
Sbaglio di molto?
(19-02-2016 19:10)Nanook Ha scritto: [ -> ] (19-02-2016 17:55)oudeis Ha scritto: [ -> ]Più di una volta ho visto filar via di solo genoa un manico di allora. Magari il comet è già meno estremizzato, però concordo sull'importanza in bolina di un genoa ben regolato, ricordando sempre che una barca troppo sbandata scarroccia, invita ad impiccarla e finisce col farti soffrire più del necessario. Giusti anche gli appunti sulle regolazioni, ma quell'armo è
in testa, piuttosto rigido, quindi giochi di paterazzo mi sa che non ne
riesce a fare se non in fase di centraggio prua/poppa (mi pare che ora lo chiamino regolazione del rake)
Aggiungerei che per gestire una bolina rafficata usavo la randa del tutto spianata, scotta a ferro e trasto in mano, ma su un frazionato 3/4
che è cosa un tantino diversa.
Oudeis ,
il discorso del genoa non mi è ancora chiaro, in teoria mi porta alla poggia no? per questo di bolina ridurrei prima quello no?
per il paterazzo ,serve eccome, non tanto per smagrire la randa ma per avere lo strallo a ferro, almeno cosi faccio Io
Il problema con il genoa rollabile di grandi dimensioni (anche io l'ho così) è che appena lo rolli un pò, all'aumentare del vento, poi non bolini più perchè prende una forma orrenda.
(19-02-2016 19:23)lfabio Ha scritto: [ -> ]shein, diciamo che ho imparato qualcosa.
Mi viene in mente una serie di obiezioni ma credo che la fonte principale sia legata alla dimensione delle barche sulle quali sia raccomandabile farlo.
Sbaglio di molto?
Fino ai 40 l'ho visto di persona, ma come dicevo più che dimensione dipende dall'armo: Se hai un barchino di 6 metri con un albero che non si piega non va bene ugualmente.
Certo che aumentando le dimensioni e le forze in gioco non ci sono Magic wheel o demoltipliche che permettano al randista una gestione sufficientemente diretta da essere tempestiva senza che lui sia Hulk
Si parlava del comet 860 armato in testa, con vento fresco il paterazzo va cazzato molto per avere meno catenaria possibile per levare il grasso al genoa, la randa bisogna appiattirla si cazza la base per il resto l'albero è un palo e non si può lavorarlo più di tanto.
Dare un pò di svergolamento al genoa che scarichi va bene e scarellare sotto vento la randa anche. ma la cosa più importante è saper stare al timone stando un po in filo senza dare poggiate forti che faranno sbandare la barca portandola in straorza poi. in definitiva un pò di manico.
Il manico è un grosso problema perchè non tutti sentono la barca anche dopo 60 anni di timone non la sanno portare.
Chissa forse dopo i 120 lo capiranno.