Buona sera.
mi sono imbarcato sua una bellissima barca, si chiama chatam extreme 33, progetto Gilbert Caroff; é in alluminio e ha la deriva mobile è stata in acqua un anno solo, poi 10 anni in un campo.
Ho comperato questo guscio (già compreso di albero, vele, motore e tante altre cose) e mi sto accingendo a sistemarlo, ho notato che in alcuni punti, in corrispondenza di graffi o zone in cui era poco spesso, lo strato di epossidico è saltato.
Per La maggiore lo scafo è ben coperto da epossidico che non si stacca nemmeno a impegnarsi.
Ora la mia idea era quella di ripristinare la copertura nelle chiazze in cui manca.
La mia domanda è: se decidessi di ritrattare l'intero scafo, dovrei prima rimuovere la vecchia epossidica o posso trattare sopra quest'ultima?
Avete una marca da consigliarmi che abbia un buon rapporto qualità\prezzo?
Grazie e buona serata
Ciao ,
Se la vernice è ben salda io non la toccherei , sincerati che sia epossidica perchè in genere lo strato di vernice esterna è poliuretanica.
Potrai ritoccare le zone rovinate carteggianto e dando un primer epossidico per alluminio e poi dopo averla carteggiata, per renderla aggrappante, puoi se necessario riverniciarla tutta.
io uso prodotti industriali di qualità che costano meno delle vernici per settore nautico , cerca nella tua zona troverai sicuramente un fornitore di vernici industriali di qualità
Devi però dirci di più e mostrarci delle foto di questo interessantissimo progetto . Riguardo all'epox dello scafo Cormax ha detto giusto : inutile grattare via ciò che risulta ben ancorato . Tanto vale riportare ad alluminio nudo le parti scrostate nelle quali probabilmente qualche abrasione ha tolto impermeabilizzazione e l'ossidazione dell'alluminio ha fatto il resto e ripristinare la protezione epoxi tirandola al pari di quella esistente. Si può applicare un primer ,ma si può anche stuccare epoxi direttamente sull'alluminio ,disponendo di uno stucco sufficientemente fluido.
Un trucco che forse non ti serve ,ma che usano i cantieri per stendere un velo di stucco il più possibile uniforme ,e' quello di fare un primo giro con una spatola dentata ,più o meno alta a seconda dello spessore di cui si ha bisogno ,e prima della catalisi completa si pareggia con una spatola liscia sempre con stucco epossidico.
Non sempre è possibile fare questo ,ma uno spessore il più possibile uniforme ,protegge in modo migliore lo scafo ,in quanto la corrosione ama concentrarsi laddove trova una protezione inferiore .
Bene! grazie delle informazioni utilissime.
Quindi mi conviene cercare dell'epossidica non specifica per la nautica per spendere meno?
Ho notato che in alcuni punti tale epossidica è meno spessa e non raggiunge 1 mm mentre in altri arriva quasi a 2. Il vecchio proprietario abbastanza smemorato disse di non averla mai data e il costruttore nemmeno, tuttavia sotto la vernice blu c'è questo strato plastico bello duro che non saprei ricondurre ad altro se non a quello. Magari vi linko qualche foto anche di quello e mi dite che ne pensate. Nel frattempo beccatevi le foto della barca intera
A livello di stucco epox industriale , guardaci prima di acquistare ,in quanto è' facile che ti ritrovi a confezioni giganti o stucco poco duttile .Io ne ho usati un treno e devo dire che con Hempel o International ho trovato un ottimo prodotto ..
Un consiglio : una volta che tu hai livellato e uniformato lo scafo con stucco ,magari dopo aver dato una carteggiatina leggerissima e lavato con acqua limpida la polvere prodotta ,ti consiglio vivamente di dare a rullo oppure a spruzzo con bassa pressione e un ugello minimo 2,2 ,un prodotto sempre epossidico ad alta densità di colore nero di cui se riesco ti mando una referenza.
Ho visto il sito del cantiere della tua barchetta devo dire che mi piace assai e che merita un restauro accurato . Non avere fretta ,fallo magari a tappe ma fallo bene .
Ecco la pagina del sito dove puoi confrontare il prodotto nero che ti consiglio a spruzzo ,tanto per fart una idea . Lo puoi trovare ovunque .
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E questo è' il prodotto ( non riesco a caricare due foto nello stesso messaggio )
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Il prodotto è il Black epoxi tare free
mimita sull'alluminio sei un mito
Ti ringrazio davvero molto. Prendere un prodotto che qualcuno già conosce e ha usato non è male davvero.
La resina epossidica quindi mi consigli di ridarla tutta?
Ti faccio un'altra domanda.
come puoi vedere nella foto i timoni hanno un asse passante anch'esso in alluminio che in parte è immerso ma è già nella sua sede secondo te è necessario trattare anche quel pezzo? Anche se riuscissi a smontarlo e a trattare con epox, la rotazione la mangerebbe molto in fretta.
La carta vetrata serve apposta o va bene qualsiasi? penso che userò una grana 240
Ne approfitto per chiederti un'altra cosa, nel manuale scritto da caroff si raccomanda di trattare con epossidica anche l'interno, non tanto le fiancate ma il fondo. La tua all'interno ha alluminio nudo o è trattata?
allego foto di timoni e del margine dell'epossidica saltata dall'opera viva
Grazie mille ancora.
P.s. la barca è stata costruita nel cantiere navale cna-yacting a lorient
Se l'asse del timone e in lega di magnesio ,inutile tentare di proteggerlo ,il mio dopo 25 anni è' ancora integro . La mia barca è' rivestita all'interno in alto fino al galleggiamento con una sottile mousse di neoprene nero ( tipo quello delle mute ) ma di tipo economico che si trova in rotoli in termo idraulica. Poi alluminio nudo fino alla sentina che giustamente come ti hanno detto sarebbe bene proteggere .
A questo scopo esiste un prodotto epossidico della Veneziani molto buono che si chiama Ceramite yachting ,specifico per verniciare sentine anche di alluminio,una specie di gelcoat insomma che se viene dato a sentina sgrassata pulita ,grattata ,ti protegge anche dalla corrosione che molte volte avviene anche internamente . Come primo consiglio ,il fatto di riprendere le parti scrostate ripristinando lo spessore epossidico di protezione e' essenziale,poi se con una carteggiatina leggera complessiva ,ti metti in condizione di fare questo ulteriore strato protettivo a spessore epossidico nero,hai fatto bingo. Certo è un po faticoso,ma nel tuo caso ne vale la pena ,perché una barca in alluminio protetta ,conserva nel tempo esattamente le caratteristiche meccaniche di una nuova , diversamente da un prodotto in vtr .
Scusa l'eccesso di informazioni . Nel caso tu avessi l'intenzione di tirare la carena ad alluminio nudo ( non si sa mai ) allora ti converrebbe evitare qualsiasi altro pastrocchio e dare direttamente sull'alluminio pulito ,un bello strato di INVERSALU . Si tratta di un prodotto unico a base di zinco che funge sia da protezione globale per la corrosione che da antivegetativa. è un prodotto messo a punto da META un cantiere francese che costruisce in alluminio.Da loro potresti anche comprare on line degli zinchi esattamente tarati per le barche in alluminio. Tu prova a cliccare " Chantier Meta Tarare Io ho una barca bombata e un po di stucco purtroppo è congenito,ma per una barca a spigolo sarebbe una soluzione doppiamente definitiva. Io l'ho visto su molte barche in Grecia e magari avessi potuto usarlo.
In ogni caso,leggendo qua e la ,si accumulano molte informazioni utili. Ciao
Mimita ma scherzi? macchè troppe informazioni mi stai dando dei consigli davvero unici e preziosissimi.
Quindi inversalu lo devo ridare ogni anno se non erro, ma alla fine magari risparmio tempo e denaro perchè tra epox, adesso e antivegetativa ogni anno, mi ci avvicino giusto? Da come ho letto sembra un prodotto valido, addirittura protegge anche dall'elettrolisi. A questo punto l'unico dubbio che mi sorge è: se dimentico la barca in acqua per sei mesi in più me la trovo bucata?
Concordo con te sul fatto che questo lavoro è forse il più importante, quindi ti chiedo cosa mi consiglieresti, epox o inversalu?
Nel caso decidessi di dare epox la uso direttamente sull'aluminio pulito carteggiato e lavato giusto? (non necessita di un primer)
Ne approfitto per chiederti un'altra cosa, devo trattare anche la parte immersa della scassa della deriva?
p.s. a prescindere da tutto ti devo una bottiglia di vino, di dove sei? (io sono di riccione)
Se io avessi potuto dare inversalu l'avrei certamente fatto,ma non potevo riportare la carena bombata ad alluminio crudo perché ho dovuto fare stucco per rasare . Purtroppo Inversalu va dato solo sull'alluminio pulito e la sua peculiarità sta proprio qua in quanto essendo a matrice di zinco funge da protezione anodica totale ( evitando le corrosioni ) e anche da antifouling e siccome viene data in più mani offre una protezione totale.
Il cantiere consiglia di rinnovare una mano ogni anno,ma in Grecia c'erano due barche che era da tre anni che non la davano e ne avevano ancora n bello strato. Da dire che stavano in acqua solo due mesi. Meta assicura che funziona come un gigantesco anodo totale e Metà è' un cantiere molto serio,d'altra parte i sali e i cromati di zinco sono anche nelle vernici piu' raccomandate per l'alu.
Perfetto! adesso mi rimane solo da decidere ma soprattutto capire: riuscirò a togliere l'epox dove ben adesa sullo scafo? Mio padre pensava anche di trovare un cantiere onesto e di far fare a loro l'epox, che di certo hanno più esperienza di noi nel maneggiarla.
Inversalu, come l'epox andrebbe dato solo fino a 20 cm sopra la linea di galleggiamento giusto?
A livello economico conviene? non ho trovato siti dove vendono inversalu e quindi non riesco a capire il prezzo(e ci sono anche poche recensioni in merito).
Per l'Inversalu devi accedere come detto al loro sito " Chantier Meta Tarare " è' in francese purtroppo ma è abbastanza chiaro . Il prodotto lo vendono direttamente dal loro sito ,ma soprattutto sono molto disponibili e ti dicono a priori prezzo costi di spedizioni e anche modo di uso.
Inversalu fa da protezione catodica e insieme da antivegetativa e quindi va dato un po sopra il galleggiamento,però io te l'ho citata come possibilità ,non ho detto che tu lo debba fare e perché te lo spiego : se la tua carena ha già una buona protzione in epoxi ,secondo me conviene riprendere quella. Inversalu io lo farei solo nel caso uno vedesse il bisogno di riportare lo scafo ad alluminio.
Se fai fare quelle robe lì ad un cantiere ,chiedi prima un preventivo,altrimenti trovati un carrozzaio di auto che abbia voglia di fare un po di extra ,dagli tu le dritte e probabilmente spendi la metà e fa meglio il lavoro.io ho riportato a zero la carena di un quaranta piedi da solo con una mola adatta ,dischi di tela abrasivi e..tanta fatica. È' quella che si chiama pomposamente " discatura " e su una barca a spigolo la vedo facile anche X un principiante . Però ovviamente solo tu puoi trarre cosa farsi. Comunque ti ripeto l'oggetto lo merita,non aver fretta e fai le cose l'ente ma per bene. Ciao
Grazie, certo, infatti sto valutando e credo che viste le condizioni e il tempo che mi ci vuole, potrei riprendere l'epox o farla riprendere dopo preventivo e concentrarmi principalmente sugli interni. per carteggiare ho sempre usato delle carteggiatrici "vibranti" non ho mai usato il nastro o il disco con la paura che mangiasse troppo, tu mi consigli qualcosa?
A livello di carene, sebbene non abbia mai trattato l'alu, non sono del tutto inesperto, infatti ho sempre manutenuto quella della mia bella alpa 7!
Ti ringrazio nuovamente, mi stai dando dei consigli davvero preziosi.
E buon giorno di festa in cui si mangia un sacco
Aggiornamento.
ho trovato una ditta che produce epossidiche e vernici, sia per barche che per altri scopi, il tizio mi è sembrato molto pratico e ha tutti i prodotti sia per l'opera viva che il primer per l'interno.
Osservando un po lo scafo ho notato come la copertura è davvero molto irregolare e penso che lo ripasserò tutto.
Il venditore di epox mi ha consigliato di portare ad alluminio nudo, cosa che in alcuni punti già c'è.
Il lavoro è ingrato e anche con la rotorbitale ci vogliono ore e ore, la mia domanda è: non potrebbe bastare una buona carteggiata che lisci la superficie in maniera uniforme?
Un'altra domanda che mi sono scordato di fare è: il primer per l'isolamento interno va dato solo sul fondo (magari fino a 30 cm sopra la linea di galleggiamento) o anche sulle pareti?
Buona notte e bv