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Versione completa: Finitura bordi uscita chiglia e timone
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Sento opinioni diverse.

C'è chi dice che devono essere a 45 gradi, chiglia in un senso e timone nell'altro, che dice che devono essere perfettamente ad angolo retto.

E lo spessore?

Io so 2-3 millimetri ...
Sono del partito:

Spessore 2-3 mm
45° a destra e 45° a sinistra.
Io sono invece dell'opinione che i 45 gradi se funzionano bene su un bordo non possono funzionare altrettanto bene sull'altro.

Dunque mia opppinione: profilo in dima, bordo d'uscita spessore 0.5% della corda (non ha senso dare una misura in mm.), troncato a 90° ......

Buon lavoro Smiley2
Buonasera! Non riesco a non dare un parere. Stiamo parlando dei bordi d'uscita di pinna (chiglia) e timone. Mi domando come si possano generare delle leggende urbane come quelle indicate da LiberaMente. Timone e chiglia sono appendici che lavorano fluidodinamicamente secondo tutte le regole dei profili alari: dunque l'unica soluzione ben nota e' quella indicata da Albert. La "coda tronca" gestisce meglio i vortici di scia, e in maniera simmetrica, sia con portanza a dritta sia a sinistra. Mi domando ancora quale lo scopo di quelle speculazioni sul bordo d'uscita, si pensa forse di avere 1/100 di nodo in piu'? La costruzione delle nostre barche semmai puo' presentare dei problemi di scarsa simmetria tra le superfici o di scarso allineamento e angolazione rispetto al piano longitudinale dello scafo. Questi ultimi danno evidenti conseguenze (un bordo piu' performante dell'altro) oppure la necessita' di dare un certo angolo di timone per andare dritti....
Beh, le barche preparate come dice LiberaMente ci sono. Ne ho viste più d'una. Poi funzioni o no, non saprei. Anche qua sul forum un preparatore sosteneva avesse il suo perchè avere i bordi di uscita della pinna e del timone tagliati così.
(04-04-2016 17:22)lord Ha scritto: [ -> ]Beh, le barche preparate come dice LiberaMente ci sono. Ne ho viste più d'una. Poi funzioni o no, non saprei. Anche qua sul forum un preparatore sosteneva avesse il suo perchè avere i bordi di uscita della pinna e del timone tagliati così.

Qui comunque se ne è parlato assai ...Smiley2 tanto da salvare lo schemino sui profili di uscita sui preferiti 48

http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=92029
Le leggende metropolitane hanno sempre un fondamento di verità.

Il test cui si riferisce la tabella è relativo alle vibrazioni e, se pure queste assorbono energia, non è detto che vibrazioni = 0 significhi massimo rendimento in tutte le andature.

C'è da dire infatti che le vibrazioni si manifestano per effetto dei vortici di Von Karmann che oscillano da un lato all'altro della lastra piana, quando il flusso ha incidenza nulla rispetto a quella.

Ciò in navigazione accade però solo al lasco/poppa, che, a mio avviso sono andature "secondarie" rispetto alla bolina.

E, come già ho detto, è mia oppppinione che per avere le stesse prestazioni su entrambi i bordi, l'uscita dovrebbe essere simmetrica.

Dunque, se riusciteSmiley2, l'uscita 5 è quella che andrebbe realizzata per avere massime prestazioni e vibrazioni nulle in tutte le andature.

Dato che però è difficile da ottenere e da mantenere integra, ritengo ciò che ho detto sopra il miglior compromesso.

Poi ovviamente se qualcuno ha elementi diversi che confutino le mie tesi, sono qui per apprendere.
Per me il diporto é un mondo nuovo e mi interessa molto scoprirlo, ma conoscendo qualche deriva sportiva dove si accelera davvero, credo che queste finezze siano molto sopravvalutate in barche che viaggiano intorno agli otto nodi (se va bene...)
Se posso aggiungere mi pare di ricordare che il bordo d'uscita mozzo sia uno dei modi per aumentare la portanza (con conseguente aumento della resistenza indotta), quindi almeno il mio timone io lo farei bello mozzato che la portanza non basta mai specialmente in questi timoni molto allungati
P&L
Ho seguito una volta un corso di ottimizzazione della barca tenuto da una persona, di cui non faccio il nome, ma sufficientemente noto ai romani. Egli sosteneva che deriva e timone devono avere il bordo di uscita tagliato in diagonale con l'angolo di taglio nella direzione opposta, la qual cosa consente un miglioramento delle prestazioni "sensibile"..
Mi sembrava una finezza quasi da fantascienza, ma in realtà ho visto che anche una barca "regatosa" che sta a Riva di Traiano e che ho visto sull'invaso ha le appendici tagliate così. Ragionandoci, non è che poi mi sembri tanto assurdo. é solo per dirigere le inevitabili turbolenze da una parte e dall'altra.
Con i bordi d'uscita delle appendici delle derive sportive ci si può affettare il salame.
E non vibra nulla.
(04-04-2016 23:38)shein Ha scritto: [ -> ]Con i bordi d'uscita delle appendici delle derive sportive ci si può affettare il salame.
E non vibra nulla.

Infatti, è l'opzione 5 della tabella. E sulle derive e i timoni in composito è praticabile.
(04-04-2016 22:52)Ulisse 47 Ha scritto: [ -> ]Ho seguito una volta un corso di ottimizzazione della barca tenuto da una persona, di cui non faccio il nome, ma sufficientemente noto ai romani. Egli sosteneva che deriva e timone devono avere il bordo di uscita tagliato in diagonale con l'angolo di taglio nella direzione opposta, la qual cosa consente un miglioramento delle prestazioni "sensibile"..
Mi sembrava una finezza quasi da fantascienza, ma in realtà ho visto che anche una barca "regatosa" che sta a Riva di Traiano e che ho visto sull'invaso ha le appendici tagliate così. Ragionandoci, non è che poi mi sembri tanto assurdo. é solo per dirigere le inevitabili turbolenze da una parte e dall'altra.

Sempre questa persona nota ai romani e di cui non facciamo il nome Smiley2, dice di aver imparato questo trucco da un noto progettista di cui farò il nome: Cossutti Smiley53.
Entrambi non mi sembrano gli ultimi arrivati.
BV!
Ho appena fatto carena e l'occasione di avere la barca sull'invaso è stata talmente ghiotta da farmi decidere di lavorare un po' su questo aspetto ...
Smussato le uscite di timone e deriva in modo opposto . Ho seguito la geometria 7 per entrambi, ritengo sia più semplice da realizzare e per ovvii motivi di tenuta ho lasciato un bordino di 1 mm circa ...
Ora non so se e quanto questo lavoro dia benefici in termini di velocità, lo appurerò presto, una cosa è certa comunque, a motore la barra che prima vibrava un po' intorno ai 1500/1700 e sopra i 2500 ora non vibra più a nessun regime, anche togliendo le mani non si percepisce visivamente nessun movimento.....anche la scia di poppa è decisamente più morbida.... sono soddisfatto Thumbsupsmileyanim
Effetto placebo? Big Grin
Fai uno studio in singolo cieco, potresti flexare di nascosto metà delle barche del rimessaggio e aspettare commenti spontanei Big Grin Big Grin Big Grin
Allora...
Con il mio F18 non faccio regate quindi copiare da altri mi risulta difficile...

Fatto sta che i miei timoni facevano un sibilo parecchio fastidioso quando si superavano i 10 knt sia in bolina che al lasco. Avevo l'uscita a perpendicolare di massimo 2 mm.
Prima dell'ultima uscita dell'anno scorso ho provato per eliminare il rumore a tagliare a 30° (in pratica due passate di carta vetro).
Mi son deciso a raspare dopo il video del famoso signore che girava qui su Adv e per un paragrafo su un libro specifico di catamarani sportivi che appunto descriveva il rumore causato dal timone non tagliato.
Mi son ritrovato con i timoni che vibrano tantissimo anche a velocitá ridotte, me ne sono accorto ancora nel corridoio di lancio del mio circolo.

Prima di riportare la barca al lago riaffileró le uscite come fossero una roncola, ho parlato con qualche esperto del settore timoni per cat e mi é stato detto che tagli del genere non vanno fatti ma si deve omogenizzare le facce in modo da non avere bruschi cambi di concavitá.
(05-04-2016 09:38)shein Ha scritto: [ -> ]Effetto placebo? Big Grin
Fai uno studio in singolo cieco, potresti flexare di nascosto metà delle barche del rimessaggio e aspettare commenti spontanei Big Grin Big Grin Big Grin

Intanto le vibrazioni al timone sono scomparse e questo è un dato di fatto, immagino che su barche come la mia non sia quantificabile e/o apprezzabile l'entità del lavoro, siccome però non costa niente e tutto sommato non ho fatto altro che migliorare l'uscita che nel caso della lama di deriva è di fusione grossolana, resto dell'idea che mal che vada l'intervento non ha introdotto elementi peggiorativi.... non cito volutamente le altre cosette fatte sempre li sotto, col placebo non si scherza 37.... te saludi !!
Già ad averle regolarizzate rispetto alla fusione grossolana hai fatto bene, poi sul taglio diagonale...ogni uno resta della sua idea mi sa.
Ma....sul bordo d'entrata? Big Grin
Insomma mi pare che le opinioni siano discordanti. La mia anima scientifica mi porta a pensare che abbia ragione Albert, ma intanto ...ho fatto gli angoli a 45 uno da un lato e l'altro dall'altro.

Finora ho provato una poppa con 27 nodi ma col solo fiocco, sono arrivato a 10,3 in una planata sull'onda e nessuna vibrazione, e una uscita con pochissimo vento con l'A0, velocità max 7,2 e anche qui nessuna vibrazione.

Dopo la Roma avrò una casistica più ampia ...
Io ho due timoni con uscita dritta (alla albert) planate prolungate fra 10 e 13 nodi, picchi di 14,5, nessun rumore.


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(05-04-2016 17:39)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]Insomma mi pare che le opinioni siano discordanti. La mia anima scientifica mi porta a pensare che abbia ragione Albert, ma intanto ...ho fatto gli angoli a 45 uno da un lato e l'altro dall'altro.

Finora ho provato una poppa con 27 nodi ma col solo fiocco, sono arrivato a 10,3 in una planata sull'onda e nessuna vibrazione, e una uscita con pochissimo vento con l'A0, velocità max 7,2 e anche qui nessuna vibrazione.

Dopo la Roma avrò una casistica più ampia ...
Prima avevi con l'uscita normale c'era vibrazione sul timone ?
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