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Versione completa: Perchè l'uso dei motori marini si calcola in ore?
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Un mio amico dice che un'ora di utilizzo di un motore diesel su barca equivale a 50 Km di un motore su autoveicolo a terra. Vi risulta? E' possibile stabilire delle equivalenze?
no, e comunque tutti i motori che sono soggetti ad un utilizzo pressoché costante (anche le moto da fuoristrada) si calcolano le manutenzioni a ore.
hai fatto due domande non compatibili tra loro, nel titolo chiedi una cosa, nel testo un'altra.
rispondo al titolo: si calcola in ore perché è l'unico modo di quantificare l'utilizzo di un motore marino, ora con quelli recenti, attaccandolo alla diagnostica ti dicono con precisione il tempo di utilizzo ai vari regimi.
anche le macchine operatrici conteggiano a ore
(08-04-2016 12:39)magicvela Ha scritto: [ -> ]no, e comunque tutti i motori che sono soggetti ad un utilizzo pressoché costante (anche le moto da fuoristrada) si calcolano le manutenzioni a ore.


sei così perentorio a ragion veduta? io mi ero fatto l'idea,che , molto approssimativamente visto il differente utilizzo, si potesse paragonare l'utilizzo di un'ora in mare a 50/60 km per strada.

Se è vero che un motore marino ben utilizzato ha una vita di 10000 ore, ciò corrisponderebbe a 500.000 km, che non è distante da quello che fa un motore terrestre moderno.
Tutti i motori statici misurano l'usura in ore o comunque i motori dei mezzi da lavoro per quali la percorrenza è poco rilevante o difficilmente calcolabile (generatori, trattori, escavatori, ecc).
I motori marini sono motori da lavoro riadattati, quindi seguono gli intervalli di manutenzione di questi mezzi ed, inoltre, non è possibile calcolare la percorrenza in miglia.

Quando al rapporto ore-km semplicemente non si può fare, il lavoro di un'auto è totalmente diverso dal carico pesante ed a regime costante di un motore da lavoro. (poi se montato su una barca, su un generatore o su un trattore poco cambia).
Ti confermo che l utilizzo delle moto da fuoristrada si misura in ore...

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E se vi dicessi che lavorando con un'azienda di trasporto pubblico abbiamo rilevato che è sbagliato anche nel mercato automobilistico rilevare semplicemente i chilometri per gli intervalli di manutenzione?
Il fattore di invecchiamento per un apparato motore e quello che ci sta attaccato è quanta energia ha dovuto convertire e trasferire (ipotizzando un uso nei suoi parametri di funzionamento), nel caso in questione avevamo rilevato che il parametro corretto di valutazione per le manutenzioni erano i litri di carburante consumati: le linee extraurbane, che hanno consumi dimezzati rispetto alle linee urbane, hanno intervalli di manutenzione nettamente più dilatati, più volte si ferma e riparte il mezzo, più aumentano i consumi più la consunzione.
Penso che nel caso dei motori agricoli-da lavoro-nautici il parametro delle ore sia nettamente più veritiero dei km delle auto, perché normalmente i primi vengono fatti girare a regimi costanti e ottimali, ne consegue un consumo praticamente fisso (infatti si impara ad usare il parametro dei litri/h per le autonomie) quindi abbiamo un'ottimo indicatore.
Nelle moto c'è una disparità : nelle moto da strada (o per utilizzo stradale) l'usura si conta in km mentre nelle moto da enduro specialistico l'usura si misura in ore motore
nei motori che lavorano a velocità ridotta o fermi, non ha alcun senso calcolare la manutenzione o altro considerando la distanza percorsa,te lo hanno anche già scritto.
Se si va a leggere bene,VOLVO e molti altri, calcolano il consumo di olio,i tempi di manutenzione,ecc considerando le ore di lavoro o i litri di gasolio consumati,se ci pensi bene nelle auto ,più vai forte più il tagliando si avvicina,almeno, su molte è così.

Il paragone che fa il tuo amico :1h= 50/60km è abbastanza corretto e verosimile.
10.000h io le ho viste su mezzi da lavoro o su motori agricoli e industriali,pensare che i nostri 3 cilindri facciano tutte quelle ore...è assai poco verosimile...

PS: se nell'auto hai il trip computer noterai che la media della velocità è sempre sui 50-55km/h, il conto torna anche lì...

BV
Sottoscrivo. Un piccolo motore da nautica da diporto come i nostri secondo me 10.000 ore non le fa. A meno che non lo revisioni prima ovvio
Se si fanno percorrenze medie di 2.000/3.000 miglia alla volta a velocità di crociera probabilmente le 10.000 ore con i nostri piccoli 3 cilindri si possono anche raggiungere, certo che uscire dal porto in 5 minuti che il motore non ha neppure raggiunto la temperatura ottimale di utilizzo (idem per l'olio lubrificante dell'invertitore), spegnere, riaccendere per rientrare e cosí via credo che innalzi notevolmente il livello di usura...
Per quanto riguarda il discorso miglia/km percorsi in un ipotetico paragone con un'automobile interviene la sostanziale differenza che i km percorsi sono di effettivo utilizzo del motore (per intenderci al semaforo il motore è spento o gira al minimo), in mare, specie in condizioni non prorprio ottimali, si rischia di percorrere poche miglia in molte ore. Questo sicuramente è uno dei motivi per cui non avrebbe senso conteggiare l'usura di un motore marino semplicemente in relazione alle miglia percorse...
Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
(08-04-2016 19:50)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
Un motoscafo deve planare e sforza molto di più,in questo caso il rapporto si complica un po',come si complica la differenza di condizioni di lavoro dello stesso motore su un autocarro da cava/cantiere ed uno che percorre viaggi di linea in autostrada...

BV
(08-04-2016 20:00)JARIFE Ha scritto: [ -> ]
(08-04-2016 19:50)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
Un motoscafo deve planare e sforza molto di più,in questo caso il rapporto si complica un po',come si complica la differenza di condizioni di lavoro dello stesso motore su un autocarro da cava/cantiere ed uno che percorre viaggi di linea in autostrada...

BV

Vero.

Facendo però un rapido calcolo teorico se si viaggiasse a 2/3 di gas con 30cv nautici montati su un'auto in pianura si svilupperebbe una velocità di circa 80km/h con un consumo di 40km/l.
In realtà però lo sforzo richiesto ad un motore nautico è più simile ad una salita costante che ad un viaggio in piano, diversamente basterebbe un motore con poca coppia e tanti cv, invece i motori nautici sono costruiti all'opposto.

Una prova molto empirica può essere data guidando due auto di pari potenza ma diversa coppia in salita ripida ad alta velocità.
Un turbo-benzina non ha difficoltà ad arrampicarsi ed anche accelerare, un benzina aspirato od un turbo diesel con la curva di coppia discendente soffriranno molto di più.

Così è la barca, è la coppia che "spinge" in salita (ed in accelerazione), i cv si limitano a mantenere una certa velocità raggiunta grazie alla coppia.
Altrimenti, un motore da scooter potrebbe spingere una barca a vela al pari di un diesel di pari potenza.

BV a te
Infatti..
le variabili sono tante,se torniamo ai nostri piccoli 3 cilindri,che siano installati su una barca a vela,su un carro da frutteto o su un bobcat...il consumo è sempre di 2-3 lt/h quindi lo sforzo è abbastanza simile.
Nel caso dei due camion che scrivevo prima o dell'esempio che nominavi del motoscafo e dell'auto ,il rapporto dei consumi è almeno 1/3 , ciò evidenzia lo sforzo superiore del motoscafo o del mezzo da cantiere.

In mare,a mio parere, l'ambiente è ostile e,molto spesso,le serpulidi che occludono i passaggi dell'acqua di raffreddamento provocando il surriscaldamento e relativa "cottura",la corrosione dell'acqua salata,il surriscaldamento dovuto al riser occluso,ecc accorciano la vita media operativa.

BV
Si, infatti i motori delle barche vengono buttati non per usura meccanica ma perché prendono una sbollentata o sono mangiati dalla ruggine.
Ho letto di un HR46 che è tornato al cantiere dopo 15 anni perennemente in mare per una sistemata ed il motore con 11.000 ore è rimasto al suo posto, si sono limitati a farli qualche coccola tipo iniettori, pulizia della coppa e piccole cose così ma non c'era motivo di cambiarlo.
Quindi, se non soffrissero per i problemi di invecchiamento in mare farebbero 10.000 ore senza problemi.
Ma sul contaore c'è' da fidarsi oppure sono taroccabili come sulle auto?
Penso proprio che manometterli purtroppo sia un gioco da ragazzi
(08-04-2016 22:14)enri996 Ha scritto: [ -> ]Ma sul contaore c'è' da fidarsi oppure sono taroccabili come sulle auto?

Non ti devi fidare dei motori, a prescindere dalle ore. Dipende da come li hanno tenuti ed usati.
Poi comunque si rompono spesso, quindi vengono cambiati e ripartono da zero.
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