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Versione completa: pulizia ponte in teack. Novita?
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no spazzola, nè in un senso nè nell' altro, nè morbida nè dura no sostanze chimiche aggressive il resto va bene tutto (io: acqua e sapone neutro molto diluito, un paio di lavaggi l' anno, poi acqua di mare; teak oil) tanto tra una settimana è sporco lo stesso...
Prima ho lavato tutto il ponte con il blu...poi ripassato tutto con il giallo che lo schiarisce e quando è tutto asciutto 2 mani di olio a distanza di un ora una dall’altra...
Una idea, visto che il teack rilascia sempre un pò di colore.
Ma se per pulire bene i pori/venature interne applicassimo un prodotto che ha schiuma tipo i quello che sviluppa ossigeno per gli indumenti?
Oppure, meno costoso, passare prima del bicarbonato di sodio eppoi spruzzare l'aceto?
La mia idea è di qualcosa che riseca a portare in superficie lo sporco annidato che benchè laviamo e rilaviamo esce sempre fuori .
Acido citrico, quello che si usa per lavare le botti da vino, ovviamente diluito e tanto risciacquo.attenzione all’olio: lo rende bello per i primi giorni ma assorbe molto lo sporco.
Ma fa schiuma? Questo sarebbe il mio intento far venir fuori lo sporco annidato negli anni
vi sconsiglio esperimenti, se rovinate i comenti o il teak stesso poi sono dolori...e soldi.
Io uso sempre il Teakwonder cleaner (quello blu) e funziona benissimo. Non usare assolutamente il brightner (quello giallo) perchè squaglia i comenti.
La mia idea, come detto, è di far venir fuori lo sporco annidato in profondità.
A mio avviso nessun prodotto riesce a penetrare in profondità e portare in superficie lo sporco
Se lasci il cleaner agire qualche minuto prima di strofinare la zozzeria esce fuori eccome soprattutto lavando con un pò di pressione il teak. Io uso un normale tubo con attaccata una lancietta di plastica che lavora con la pressione dell'acquedotto, nulla di pericoloso per il teak quindi. Vedrai che ad ogni lavaggio ne esce un pò...
Le novità per me di un certo rilievo sono fondamentalmente due: Teak sintetico (con tutti i pro e i contro del caso, affrontati in molte discussioni) e protettivi nanotecnologici da dare al teak vero
@raffasqualo Non è proprio così, con Boracol e qualche mesetto torna tutto del colore originale e anche senza scarnificare il legno ,pian piano, spariscono le tracce nere ed anche il muschio verde. Provare per credere.
Ho una certa esperienza in materia (il 50' che skippero ha teak ovunque) e vi riporto la mia esperienza.
Con l'idropulitrice fai subito ma saltano tratti di comenti e alle volte anche strati di legno. Forse con una idropulitrice non professionale da 100, max 110 bar e facendo molta attenzione... comunque io sconsiglio vivamente.
Sui pontili i marinai che gestiscono il lavaggio di 50+ barche a settimana e i marinai dei ferri da stiro usano il RIO azzurro (si il prodotto per i cessi) per pulire teak, vtr e acciaio. Di sicuro fanno subito e spendono una cippa, io ho provato ma ho visto la gomma dei comenti "friggere" e quindi ho desistito. Tuttavia devo dire che conosco armatori che lo usano con soddisfazione da anni.
Io alla fine uso il ciclo di teak wonder. Teak bagnato, TW blu non diluito versato in abbondanza e subito spazzola a mano nel senso della venatura (uso una spazzola di quelle per i panni con maniglia incorporata di quelle che somigliano vagamente ad un vecchio ferro da stiro), pompa sempre aperta e risciacquo abbondantissimo.
Una volta finita tutta la barca si passa al TW giallo e spazzola facendolo stare più tempo per averlo più chiaro e risciacquando subito (attesa max da 1 a 4 minuti). Il ciclo giallo si può fare anche in un secondo momento ma non oltre il giorno dopo. Quando il teak è perfettamente asciutto si passa il TW oil (anche in questo caso al max entro il giorno dopo per non avere il colore compromesso, ma molto meglio il giorno stesso) avendo cura di scolare il pennello sul bordo latta. Asciugare subito con uno straccio eventuali scolature sulle murate sltrimenti macchiano. Così trattato il teak diventa di un bel biondo e sembra nuovo anche dopo 15 anni e resiste anche ad eventuali cadute di cibi oleosi. Senza l'olio si ingrigisce in meno di 10 gg. Per un uso continuativo (vale a dire dopo il trattamento post invernale) può andare bene anche il prodotto di Star brite che è 2 in 1 e fa risparmiare tempo (costi simili), ma dopo l'inverno con teak molto rovinato è opportuno usare il TW, Credetemi se ci fosse un metodo altrettanto funzionale ma meno faticoso lo userei...
Io dopo anni di trattamenti vari con oli di diverse marche, ho avuto un problema serio di muffa e macchie che non c'era modo di mandare via.
Ho cambiato registro e uso solo il Boracol; come ha detto Jarife, si schiarisce con il tempo e prende il suo colore naturale.
Quando serve risciacquo in abbondanza ed in caso spazzola morbida di traverso alla venatura.
Ho smesso di tribolare e di vedere le murate con le colature di colore che perdeva il teak.
dove lo prendete il boracol? non è così semplice trovarlo
Per l'ennesima normativa europea, il Boracol10 non è più liberamente commerciabile, per cui si trova il Boracol5, che è meno concentrato. Io l'ho acquistato su ebay e me ne sono fatto mandare due taniche da 5 litri, così sono a posto per almeno un paio d'anni ancora. Cerca Boracol su ebay
Ciao a tutti, anche se questo 3D è vecchio, visto che potrò finalmente andare in barca, voglio farvi una domanda inerente la pulizia del ponte in teak.
Pensavo di stendere bene il TW blu per poi risciacquarlo con l'idropulitrice, poi schiarirlo con il TW giallo...Mi piacerebbe passare poi anche l'olio, temo però che potrebbe essere più scivoloso e che, con l'olio, risulti molto più caldo che senza, avete consigli da darmi ?
Il teak l'olio specifico lo assorbe e neanche te ne accorgi se non per il cambio di colore, quando lo usavo non ho mai riscontrato una maggiore scivolosità tanto meno un aumento di temperatura. Eviterei l'idropulitrice però.
Grazie Pacman,
L'olio della Teak Wonder scurisce molto ?
Vorrei che rimanesse chiaro
No, non scurisce ma, avendo un colorante, gli da un viraggio sul paglierino inizialmente intenso. Poi con i risciacqui, pioggia e spruzzi durante la navigazione si schiarisce di nuovo.
Il vero problema è che ogni volta che si bagna, sulle fiancate cola acqua colorata.
Acqua salata e fretazzo.
Il fretazzo non è la radazza.
In marina si chiama fretazzo, pochi sanno che cos'è se non sono mai stati imbarcati.
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