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Versione completa: Presa 16 o 32 ampere
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Buon vento a tutti. Nel marina dove sono ormeggiato hanno aumentato i posti barca, con conseguente accanimento sulle colonnine dell'elettricità. Vi sono due tipi di prese, da una rapida googlata sembra si chiamino CEE industriali monofase (entrambe 230v), una più grande da 32A e una più piccola da 16A. da quello che ho capito cambia solo la massima corrente erogata (e quindi la massima potenza a disposizione). Quindi potrei collegare l'alimentatore del frigo e il caricabatterie ad una o all'altra indifferentemente (con un opportuno adattatore). Confermate ciò? Perchè tutti hanno la presa più piccola (16A)?
Ciao nel marina dove ho ormeggiato Caracol, le colonnine hanno due tipi di attacchi: presa blu a tre poli da 12A (220V), presa rossa a cinque poli da 32A (380V). Esiste un riduttore per utilizzare la presa rossa (trifase) per un impianto a 220V, oppure puoi farla acquistando una spina rossa (5 poli) e una presa blu (3 poli) collegando in entrambe la fase, il neutro e la terra. È davvero una cosa semplicissima e ti consente di utilizzare entrambi i tipi di attacchi.
Buon vento,
Marco
Dipende dalla barca e dalle utenze 220v che hai.
Ma a meno di non avere frigoriferi, ghiacciaie, condizionatori, scaldabagni, cucine a induzione, idromassaggio e quant'altro, per una barca a vela 16 ampere sono più che sufficienti.
Grazie ad entrambi. Evito la trifase in quanto non presente nel marina dove ormeggio, d'accordo sulla "sufficienza" del 16A, ma visto che usano tutti quell mi sembrava comodo attaccarmi alla 32 che è sempre libera
(30-05-2016 15:58)Alessandro. Ha scritto: [ -> ]Grazie ad entrambi. Evito la trifase in quanto non presente nel marina dove ormeggio, d'accordo sulla "sufficienza" del 16A, ma visto che usano tutti quell mi sembrava comodo attaccarmi alla 32 che è sempre libera

Nel marina dove sono io le prese sono tutte da 32A, mentre il cavo della barca ha una spina da 16A.
Semplicemente mi sono costruito un adattatore con parti avanzate dalla ristrutturazione del ced aziendale.
Alla fine serve una spina industriale da 32A un pezzo di cavo tripolare (fase + neutro + terra) e una presa industriale volante da 16A
Unica accortezza con tempo incerto è fare in modo che il collegamento tra cavo e adattatore sia all'asciutto.
Io riesco a posizionarlo all'interno dello sportellino della colonnina.
Altrimenti ci sono in vendita dei contenitori stagni adatti tipo questa
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(30-05-2016 18:28)st00042 Ha scritto: [ -> ]
(30-05-2016 15:58)Alessandro. Ha scritto: [ -> ]Grazie ad entrambi. Evito la trifase in quanto non presente nel marina dove ormeggio, d'accordo sulla "sufficienza" del 16A, ma visto che usano tutti quell mi sembrava comodo attaccarmi alla 32 che è sempre libera

Nel marina dove sono io le prese sono tutte da 32A, mentre il cavo della barca ha una spina da 16A.
Semplicemente mi sono costruito un adattatore con parti avanzate dalla ristrutturazione del ced aziendale.
Alla fine serve una spina industriale da 32A un pezzo di cavo tripolare (fase + neutro + terra) e una presa industriale volante da 16A
Unica accortezza con tempo incerto è fare in modo che il collegamento tra cavo e adattatore sia all'asciutto.
Io riesco a posizionarlo all'interno dello sportellino della colonnina.
Altrimenti ci sono in vendita dei contenitori stagni adatti tipo questa
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Proprio quello che volevo sapere! Grazie mille!
Per i meno smanettoni Vi informo che in commercio ci sono tutti gli adattatori possibili gia pronti all uso.

(30-05-2016 14:19)Magellan Ha scritto: [ -> ]Ciao nel marina dove ho ormeggiato Caracol, le colonnine hanno due tipi di attacchi: presa blu a tre poli da 12A (220V), presa rossa a cinque poli da 32A (380V). Esiste un riduttore per utilizzare la presa rossa (trifase) per un impianto a 220V, oppure puoi farla acquistando una spina rossa (5 poli) e una presa blu (3 poli) collegando in entrambe la fase, il neutro e la terra. È davvero una cosa semplicissima e ti consente di utilizzare entrambi i tipi di attacchi.
Buon vento,
Marco
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