Ieri ho messo le piastrelle in barca e aspettando che asciugasse tutto sono andato a fare un giro alla base delle barche da corsa, c era l imoca banque populaire tutto smontato chiglia e albero, guardando l albero in orizzontale a terra, quindi tutte sartie lasche, tutte le sartie hanno una apparenza a bambu, nel senso stese in orizzontale non seguono linee curve come farebbe un cavo inox o una cima normale, ma sono una successione di spezzate di 20-30cm, la sartia sembra una specie di pezzettini tutti separati inclusi dentro a una guaina.
Come funziona questa roba?
Ho fatto un paio di foto ma dal telefono a questa tavoletta buonanotte
Non mi dire che ci sono riuscito, foto dal telefono a carbone, ma si dovrebbe vedere, tutte le sartie, fisse o volanti, a riposo hanno questa apparenza segmentata
(Edolo ho messo le piastrelle -mosaico in termini piu aggraziati- sul piano cucina, la prima volta a fare la malta su un pontile
)
Talvolta capita anche con le drizze in tessile dopo che hanno preso una bella tirata.
Le sartie in PBO, da quel che so, sono fatte con l'avvolgimento di un unico filo eseguito fra i due terminali, quindi non credo ci siano delle discontinuità nel materiale...
forse è la calza esterna che riveste i fili a essere fatta a pezzi per poterla infilare, però è la prima volta che vedo una cosa del genere
Altra foto, qui si vede ancora meglio. Su ybw dicono che non eh pbo ma carbonio
http://www.ecsix.com , comunque perche sia tutto segmentato cosi boh..
Calza ed anima, se mi passate la licenza poetica di chiamare così, sono realizzate in materiali diversi, che una volta a riposo recuparano l'allungamento elastico in maniera diversa, sia come quantità ma anche in tempi diversi fra di loro. una volta che rientrano in tensione tornano a posto.
io la risposta non la so, la immagino.
la calza a trazione stringe su se stesso il fascio della fibratura.
questo genera tra le fibre un attrito importante, proporzionale alla pressione esercitata dalla calza.
a questo punto l' insieme calza-fibratura diventa capace di lavorare a flessione, nel senso che incurvando il sistema alcune fibra lavoreranno a compressione e altre a trazione.
nei punti in cui la sollecitazione a flessione diventa sufficiente a superare la forza di attrito tra le fibre esse riescono a scorrere tra di loro e l' insieme si piega, liberando dalla sollecitazione le altre parti che rimangono dritte.
(29-06-2016 23:21)ZK Ha scritto: [ -> ]io la risposta non la so, la immagino.
la calza a trazione stringe su se stesso il fascio della fibratura.
questo genera tra le fibre un attrito importante, proporzionale alla pressione esercitata dalla calza.
a questo punto l' insieme calza-fibratura diventa capace di lavorare a flessione, nel senso che incurvando il sistema alcune fibra lavoreranno a compressione e altre a trazione.
nei punti in cui la sollecitazione a flessione diventa sufficiente a superare la forza di attrito tra le fibre esse riescono a scorrere tra di loro e l' insieme si piega, liberando dalla sollecitazione le altre parti che rimangono dritte.
non so se è quello che hai cercato (senza riuscirci) di spiegare te, ma in poche (e semplici) parole dovrebbe essere cosi: quando tiri la sartia l'allungamento di calza e anima si distribuisce equamente sulla lunghezza, quando invece la allenti non è altrettanto graduale e le fibre si riassestano come meglio possono, dato che la calza esterna non può scorrere.