Una cosa che non mi sembra di aver letto è che l'ordine dei tessuti sul link di ciro è sbagliato. Ovvero,
il disegno sotto è errato e va invertito. La pezza più grande va per prima per avere la massima superficie di contatto su un unico pezzo e contemporaneamente massima resistenza tensile per via delle fibre intere. Le pezze più piccole vanno sopra a questa.
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EDIT: Aggiungo che, per un lavoro a regola d'arte, dovresti sostituire la tavoletta (piatta) con uno stampo che riprenda le linee originali della carena. Lo stampo lo puoi costruire usando uno scafo integro. In questo ti può aiutare un proprietario compiacente, oppure potresti chiedere al produttore. Magari hanno uno scafo da qualche parte.
In alternativa dovresti procedere con una ricostruzione "ad occhio" ovvero:
1. Tappi dall'interno laminando 2-3 strati di tessuto leggero, quanto basta per chiudere il buco e fare da supporto.
2. Ricostruisci le linee dello scafo dall'esterno, usando stucco alleggerito (resina con sfere cave ecc) e cerchi di ottenere una linea compatibile con le forme dello scafo, ovvero ben raccordata e che tenga conto delle varie curvature. Dovrai stuccare, carteggiare, ristuccare e ricarteggiare finché il risultato non ti soddisfa.
3. Finisci tutto con gelcoat anche leggero ma deve essere perfetto perché da li ti farai uno stampo femmina definitivo.
4. Butti giù la riparazione temporanea, e la rifai permanente usando lo stampo che hai creato come supporto all'esterno.
E' tanto lavoro, ma è l'unico modo per fare un lavoro professionale.
(19-07-2016 14:18)Poolk Ha scritto: [ -> ] (19-07-2016 11:21)Edolo Ha scritto: [ -> ]Conviene ripararla ritrovandosi col rischio concreto di avere una barca svergola, che potrebbe cedere altrove ed irrivendibile?
Ok che ci si può innamorare di una barca come di una donna, ma le si può mandare entrambe a considerare quando ti fanno cornuto ed a parer mio il tuo stag ha già flirtato troppo con la banchina e probabilmente il vecchio proprietario era un pappone
Piuttosto... Non è che qualcuno le ha fatto fare il sandwich (giusto per restare in tema) mettendosi all'inglese a fianco della tua?
Auguroni
beh una barca svergola magari è un po' esagerato sarà rattoppata e magari la linea della murata non sarà super perfetta, ma credo che seguendo i Vostri consigli e dedicandole attenzioni e cure, quantomeno conto di ottenere un risultato discreto!
perchè pensi che possa cedere altrove?
il ragionamento barca/donna è vero! solo che ci sono alcuni fattori che considero prima di dire ne prendo un altra.
-così è rivendibile? no, se sono fortunato trovo uno che la prende gratis
-la smaltisco? bene, quanto costa? una fucilata, per poi spendere di nuovo soldi per comprarne un'altra che ovviamente avrà qualche lavoretto da fare....
-lo stag ha un peso (1100kg) ed un baglio max (2,50mt) perfetti per essere trasportata tranquillamente su terra con carrello (che possiedo) ed auto.
ammetto anche che in questi giorni sto sbirciando mercatini e subito.it e trovo tante offerte interessanti che mi fanno un po' pensare di prenderne un altra, magari leggermente più lunga rimanendo sempre intorno ad un baglio simile.
Non è esagerato. Trovi barche fresche di cantiere con la deriva non centrata. Se pensi che tu dovrai rimetterla in Dima su un invaso probabilmente posticcio. ..
Sul fatto che possa cedere altrove non ho certo certezze, ma se si è rotta lì è perché probabilmente era la parte più sollecitata, se rinforzi lì non è detto che la parte più sollecitata possa essere 30 cm più a poppa.
Che della fibra si rompa così nettamente mi fa pensare che tutto lo scafo possa essere nato male o esser diventato col tempo marcio.
Pensaci bene prima di imbarcarci in questa avventura. Inoltre il tempo passato in cantiere sarà senz'altro negato alle uscite in barca e personalmente la barca preferisco averla per uscirai più che per mantenerla.
Quoto Mhuir, con la vetroresina tutto è riparabile. Al limite il punto è vedere se ne vale la pena. Ma nel tuo caso, se "vuoi bene" alla tua barchetta, la situazione non mi sembra poi così tragica. Io farei una cosa ignorante: riparazione solo dall'interno (che hai a vista) con epossidica esagerando con gli spessori e soprattutto con l'area di riparazione. Lamini prima generosamente la serretta (cosa c'è dentro importa poco, è la resina di taglio che fa il lavoro), poi vai di pezze di tessuto tipo 200 x 100 cm, o anche più grandi, e gli fai superare anche lo spigolo di giunzione scafo-coperta. Il lavoraccio sarà portare a resina tutta l'area da laminare...
all'esterno resina caricata e stuccatura. Una soluzione rozza ma robusta, alla portata anche di che ha poca familiarità con la resina, e ti evita di smolettare e laminare anche all'esterno, dove per fare un buon lavoro ci vuole manico...
Ops... avevo la pagina caricata da un pò e mi sono perso un paio di pagine di discussione!
Vorrei solo chiarire che davo per scontato che la laminazione vada fatta con la sola resina epossidica.
Esiste anche un metodo di applicazione del tessuto in modo che lavori al meglio.
Se hai qualche amico velista, chiedigli se ha il manualetto di Cecchi, lì troverai molti consigli
(20-07-2016 09:03)Edolo Ha scritto: [ -> ] (19-07-2016 14:18)Poolk Ha scritto: [ -> ] (19-07-2016 11:21)Edolo Ha scritto: [ -> ]Conviene ripararla ritrovandosi col rischio concreto di avere una barca svergola, che potrebbe cedere altrove ed irrivendibile?
Ok che ci si può innamorare di una barca come di una donna, ma le si può mandare entrambe a considerare quando ti fanno cornuto ed a parer mio il tuo stag ha già flirtato troppo con la banchina e probabilmente il vecchio proprietario era un pappone
Piuttosto... Non è che qualcuno le ha fatto fare il sandwich (giusto per restare in tema) mettendosi all'inglese a fianco della tua?
Auguroni
beh una barca svergola magari è un po' esagerato sarà rattoppata e magari la linea della murata non sarà super perfetta, ma credo che seguendo i Vostri consigli e dedicandole attenzioni e cure, quantomeno conto di ottenere un risultato discreto!
perchè pensi che possa cedere altrove?
il ragionamento barca/donna è vero! solo che ci sono alcuni fattori che considero prima di dire ne prendo un altra.
-così è rivendibile? no, se sono fortunato trovo uno che la prende gratis
-la smaltisco? bene, quanto costa? una fucilata, per poi spendere di nuovo soldi per comprarne un'altra che ovviamente avrà qualche lavoretto da fare....
-lo stag ha un peso (1100kg) ed un baglio max (2,50mt) perfetti per essere trasportata tranquillamente su terra con carrello (che possiedo) ed auto.
ammetto anche che in questi giorni sto sbirciando mercatini e subito.it e trovo tante offerte interessanti che mi fanno un po' pensare di prenderne un altra, magari leggermente più lunga rimanendo sempre intorno ad un baglio simile.
Non è esagerato. Trovi barche fresche di cantiere con la deriva non centrata. Se pensi che tu dovrai rimetterla in Dima su un invaso probabilmente posticcio. ..
Sul fatto che possa cedere altrove non ho certo certezze, ma se si è rotta lì è perché probabilmente era la parte più sollecitata, se rinforzi lì non è detto che la parte più sollecitata possa essere 30 cm più a poppa.
Che della fibra si rompa così nettamente mi fa pensare che tutto lo scafo possa essere nato male o esser diventato col tempo marcio.
Pensaci bene prima di imbarcarci in questa avventura. Inoltre il tempo passato in cantiere sarà senz'altro negato alle uscite in barca e personalmente la barca preferisco averla per uscirai più che per mantenerla.
beh, sicuramente terrò in considerazione questa possibilità. anche se spero che non abbia subito i danni da te citati.
i danni subiti dallo scafo sono dovuti per l'impatto ripetuto con la banchina in ferro. non penso proprio sia marcia, anzi a giudicare dai danni subiti anche da altre imbarcazioni più recenti, direi che non è affatto fragile!
anche io preferirei di gran lunga godermela che vederla fuori dal capannone.
attualmente anche se sono sempre propenso a sistemarla, sto comunque valutando alternative.
continuo ad essere indeciso....
se dovessi decidere di sistemarla in via definitiva, penso che comincio verso i primi di settembre. quindi mi posso prendere ancora un po' di giorni per valutare tutto!
(20-07-2016 10:40)Cosmo Ha scritto: [ -> ]Quoto Mhuir, con la vetroresina tutto è riparabile. Al limite il punto è vedere se ne vale la pena. Ma nel tuo caso, se "vuoi bene" alla tua barchetta, la situazione non mi sembra poi così tragica. Io farei una cosa ignorante: riparazione solo dall'interno (che hai a vista) con epossidica esagerando con gli spessori e soprattutto con l'area di riparazione. Lamini prima generosamente la serretta (cosa c'è dentro importa poco, è la resina di taglio che fa il lavoro), poi vai di pezze di tessuto tipo 200 x 100 cm, o anche più grandi, e gli fai superare anche lo spigolo di giunzione scafo-coperta. Il lavoraccio sarà portare a resina tutta l'area da laminare...
all'esterno resina caricata e stuccatura. Una soluzione rozza ma robusta, alla portata anche di che ha poca familiarità con la resina, e ti evita di smolettare e laminare anche all'esterno, dove per fare un buon lavoro ci vuole manico...
seguendo il tuo ragionamento, intendi che : dopo aver tolto tutta la vtr rotta, create le falle, messa una "dima" all'esterno per mantenere il piu possibile la forma, faccio l'operazione che dici?