Buongiorno a tutti, mi e' capitato in rete di vedere questa foto: che cos'e' quel marchingegno montato sull'albero? Un rollaranda? Come funziona?
Grazie a chi vorra' aiutarmi a capire!
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L'ho visto su un vecchio due alberi e persino su un catamarano.
Con quel macchingengno la randa serve solo tanto per dire che c'è, forse anche per aumentare la visibilità diurna del mezzo ma di sicuro non per veleggiare
Ma come diavolo funziona???
La canalina sembra attaccata all'albero in modo orrendo. A me una cosa così fa schifo.
Cavolo, ma quante ne sapete
... e come siete svelti a dare giudizi su cose che non conoscete
.
Quello è un avvolgiranda
nel boma Profurl MK3, e quel che si vede in foto è il profilo su cui sale la vela.... e funziona ...
Il profilo è stato perfezionato e carenato nell' Mk4, ma la sostanza non è cambiata ... e funziona così:
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Decisamente migliore del sistema interno albero. Aspetto estetico altro discorso, ottimale il carbonio come nel secondo esempio anche se parliamo di crociera.
Funzionare può anche funzionare ma il meccanismo soltanto....
premesso che non sono un regatante e quindi non cerco la massima velocità di navigazione a vela ma non vorreni neanche una perdita del 30 e passa per cento della resa.
Considerando che la randa è un'ala vera e propria e la parte anteriore dell'albero è il suo bordo di entrata (dove il flusso dell'aria si separa), un profilo montato in quel modo sai la turbolenza che crea ed in più è anche aperto fra lo stesso e l'albero il che, fra le altre cose, consente anche alle due correnti di aria separate dal bordo di entrata di ribilanciarsi un buona parte.
P.S. Quello che fa muovere la barca è la trazione esercitata dalla bassa pressione che si crea sopravvento alla vela e la bassa pressione sopravvento alla vela si crea solo grazie allo sbilanciamento fra i due flussi di aria che passano uno sopravvento e l'altro sottovento.
Eh sì, infatti tutti gli aerei con gli slat (ipersostentatori sul bordo d'attacco) precipitano inesorabilmente ...
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Albert però gli slat, negli aerei, se fissi, migliorano le prestazioni a bassa velocità ma le peggiorano alle alte. Per questo quelli più raffinati sono ratrattili. Ma forse dipende dalle velocità all'aria sensibilmente diverse?
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(29-07-2016 18:48)exec Ha scritto: [ -> ]Albert però gli slat, negli aerei, se fissi, migliorano le prestazioni a bassa velocità ma le peggiorano alle alte. Per questo quelli più raffinati sono ratrattili. Ma forse dipende dalle velocità all'aria sensibilmente diverse?
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"Prestazioni" non sarebbe il termine esatto: gli ipersostentatori aumentano la portanza a bassa velocità, ma diminuiscono l'efficienza (rapporto cl/cd).
Dunque alla velocità di crociera in cui si ricerca la massima efficienza e non la massima portanza non sono utili e se mobili vengono retratti.
La mia voleva solo essere una "provocazione" relativa all'assunto categorico di orteip che non ci devono essere travasi d'aria da sopra a sottovento, pena l'annullamento della portanza
In realtà anche le wing dei cat di coppa america hanno delle slat tra le sezioni verticali che fanno passare il flusso dall'intradosso di un profilo all' estradosso del successivo, e ciò incrementa la portanza, non la annulla.
Che poi quel profilo separato appeso dietro l'albero non sia entusiasmante dal punto di vista dell'estetica .... beh, posso anche concederlo
Albert, mi sorge una domanda.
Un aereo può avere una velocità di crociera ma una andatura, se camBia la velocità può variare un pelo l'andatura (nel senso di aria rispetto alle superfici alari)
Limitando il discorso alle andature strette, una barca può viaggiare dalla bolina stretta al traverso ma l'albero sta sempre lì a differenza di aerei o barche da AC.
Si può dire che il tutto avrà una efficienza maggiore in certi range ed a certe andature e forti penalizzazioni in altre?
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Ciao
Grazie Albert per la spiegazione! Sull'efficienza dell'albero come slat ho i miei dubbi, non mi pare una sezione molto aerodinamica... che dovrebbe per di piu' essere rotante per adeguarsi ai vari angoli di scotta.
Buon fine settimana!
Vabbè ... finchè si scherza si scherza
....
L'influenza dell'albero è negativa in tutte le condizioni in cui si utilizzi la vela per creare una portanza prevalente rispetto alla resistenza (bolina-lasco), è positiva solo in quelle in cui si utilizzi la vela come corpo in grado di generare prevalentemente resistenza (gran lasco-poppa).
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Come si vede nel grafico sotto, ci sono delle condizioni in bolina in cui, a parità di dimensioni del profilo dell'albero, la fessura tra questo e la vela dà dei vantaggi.
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Per completare il discorso, in alcuni casi, ad esempio nel caso in cui si regati ad handicap con un regolamento in cui le misure della randa vengano rilevate al netto di carrelli e fettucce (es. irc/orc) il fatto di allontanare la randa di qualche centimetro dall'influenza dell'albero può essere vantaggioso ...
Molto interessante, grazie!
(30-07-2016 00:18)Edolo Ha scritto: [ -> ]Si può dire che il tutto avrà una efficienza maggiore in certi range ed a certe andature e forti penalizzazioni in altre?
Quello sempre, per qualsiasi cosa: se riesci ad avere un comportamento medio diciamo pari a 100, se porti a 110 un determinato settore dell intervallo di utilizzo eh matematico che un altro settore dell intervallo di utilizzo vada a 90.
(Contrariamente a quanto un sacco di pubblicita esposte piu o meno "scientificamente" vorrebbero far credere).
La "intelligenza" sta nel portare a 110 il settore che ti interessa di piu, e far cadere a 90 l intervallo di utilizzo che ti interessa di meno.
Come dicono gli 'mmericani,
there is no free lunch