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Versione completa: Scotta randa potenziata
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Ciao a tutti, vorrei condividere la mia esperienza e sentire chi di voi ha pareri o suggerimenti migliorativi.
Ho aumentato di molto la superficie della randa del mio Sun Odyssey 52.2 tramite l'allungamento di ben 90 cm del boma, che è passato da 5,4m agli attuali 6,3m. La randa, avvolgibile, è aumentata di circa 14 metri quadri, da 43 a 57mq, anche per l'aggiunta di 5 stecche verticali che hanno reso la balumina "positiva". L'impatto sulle prestazioni veliche è stato straordinario, compatibilmente alle caratteristiche del mio "camperone": la barca ora è perfettamente equilibrata, l'angolo di bolina è più che accettabile e si va a vela veloci già con 6/8 nodi di vento reale. L'intervento non è stato fatto "a capocchia", mi sono ripescato il piano velico originale disegnato da Farr che prevedeva per la mia barca una randa full batten da 55mq.
A questo punto, il mio problema era adeguare il sistema di scotta randa al tiro aumentato della nuova vela, davvero un'altra cosa rispetto a prima. E pure scongiurare una rottura del boma in caso di navigazione con vento forte di bolina, senza che ciò comporti necessariamente una riduzione della randa, visto che il trasto su questi camperoni è molto avanzato e costringe a far lavorare la scotta a metà boma con conseguenti sforzi di flessione molto elevati.
Ho quindi montato 2 golfari abbattibili wichard in pozzetto, ai lati dell'apertura del vano del generatore, realizzando una specie di "archetto" in tessile dyneema a cui all'occorrenza vado a collegare il terminale dormiente della scotta randa. Questo, in precedenza era fissato ad un golfare al boma, quindi ora l'ho invece rinviato all'estrema poppa dove ho messo una puleggia per poterlo rimandare in pozzetto. Sulla scotta ho impiombato una pallina per bloccare il fine corsa quando il sistema non è in uso (quasi sempre, visto che non è compatibile con il bimini...).
E' più complicato da dire che da vedere, quindi allego le foto dove si capisce molto meglio la realizzazione.
Questa estate ho testato il sistema fino a 30-32 nodi di apparente sulla randa senza ridurla, solo appiattendola al massimo e portandola parzialmente sventata: prestazioni serissime, sicuramente non da camperone, con angolo di bolina sotto ai 30 gradi apparenti. La randa è costruita in triradiale Hydranet (quindi rinforzato con fibre di dyneema), pertanto è rigida quasi quanto una vela seria e mantiene perfettamente la forma anche con carichi elevati.
Qualsiasi suggerimento e anche critica è bene accetto!
il modo mi sembra onesto, sulla tenuta dei golfari ne sai piu di me, a occhiometro sono giustamente molto vicini alle paratie laterali del gavone, poi la differenza la fa il punto di applicazione della scotta, insomma il da dove parte la cima rispetto al paranco ma quello in foto non lo vedo.
Io mi sento solo di dire che a mio avviso i due golfari li avrei montati ruotati di 90° uno e 270° l'altro, ma forse è solo una pippa mia.
Peccato non poter montare un trasto serio, quello sulla tuga serve a niente, ma già lo sai.
Ciao
Chissà come risulterebbe in termini di funzionalità applicare un bel paranco 6:1 o superiore, con strozzascotte e gestire così direttamente dal timone il fino randa ...!? dato che oramai " l'impiccio in pozzetto " ce l'hai potrebbe essere un modo per sfruttarlo al meglio ....mio parere dottò !!!! Smiley2

Non vedo bene però come si comporta il nuovo punto di aggancio sull'archetto in caso di scarrellata di trasto, essendo molto a prua rispetto all'archetto stesso potrebbe risultare ininfluente in quanto il triangolo in dyneema quando è in tensione, non permette all'estremità del boma di seguire ( ad esempio ) la scarrellata sottovento ....mumble mumble !!!
(31-08-2016 14:33)ZK Ha scritto: [ -> ]il modo mi sembra onesto, sulla tenuta dei golfari ne sai piu di me, a occhiometro sono giustamente molto vicini alle paratie laterali del gavone, poi la differenza la fa il punto di applicazione della scotta, insomma il da dove parte la cima rispetto al paranco ma quello in foto non lo vedo.

I golfari sono montati lì perché in corrispondenza della paratia di poppa delle cabine e quindi di tutta la relativa fazzolettatura di rinforzo. Sembrerebbero a prova di bomba...
Non ho capito cosa invece non vedi, la scotta resta sempre comandata dal pozzetto, dove viene rinviata passando da prua come nel sistema di serie.
(31-08-2016 14:47)nedo Ha scritto: [ -> ]Chissà come risulterebbe in termini di funzionalità applicare un bel paranco 6:1 o superiore, con strozzascotte e gestire così direttamente dal timone il fino randa ...!? dato che oramai " l'impiccio in pozzetto " ce l'hai potrebbe essere un modo per sfruttarlo al meglio ....mio parere dottò !!!! Smiley2

Non vedo bene però come si comporta il nuovo punto di aggancio sull'archetto in caso di scarrellata di trasto, essendo molto a prua rispetto all'archetto stesso potrebbe risultare ininfluente in quanto il triangolo in dyneema quando è in tensione, non permette all'estremità del boma di seguire ( ad esempio ) la scarrellata sottovento ....mumble mumble !!!

Non ho pensato di aggiungere un paranco perché l'uso di quel sistema è in effetti limitato alla bolina, quando il carico è massimo e il tiro all'estrema poppa del boma serve per stabilizzare la struttura.
Invece, il triangolo di dyneema permette abbastanza bene la scarrellata del trasto, compatibilmente con la larghezza del pozzetto, è proprio per ottenere quello che ho montato l'anello Antal. Naturalmente, non è e non può essere una regolazione ottimale, ma mi sembra comunque un buon compromesso, comunque nettamente migliorativo rispetto alla versione di serie....
(31-08-2016 15:01)Tatone Ha scritto: [ -> ]
(31-08-2016 14:47)nedo Ha scritto: [ -> ]Chissà come risulterebbe in termini di funzionalità applicare un bel paranco 6:1 o superiore, con strozzascotte e gestire così direttamente dal timone il fino randa ...!? dato che oramai " l'impiccio in pozzetto " ce l'hai potrebbe essere un modo per sfruttarlo al meglio ....mio parere dottò !!!! Smiley2

Non vedo bene però come si comporta il nuovo punto di aggancio sull'archetto in caso di scarrellata di trasto, essendo molto a prua rispetto all'archetto stesso potrebbe risultare ininfluente in quanto il triangolo in dyneema quando è in tensione, non permette all'estremità del boma di seguire ( ad esempio ) la scarrellata sottovento .....mumble mumble !!!

Non ho pensato di aggiungere un paranco perché l'uso di quel sistema è in effetti limitato alla bolina, quando il carico è massimo e il tiro all'estrema poppa del boma serve per stabilizzare la struttura.
Invece, il triangolo di dyneema permette abbastanza bene la scarrellata del trasto, compatibilmente con la larghezza del pozzetto, è proprio per ottenere quello che ho montato l'anello Antal. Naturalmente, non è e non può essere una regolazione ottimale, ma mi sembra comunque un buon compromesso, comunque nettamente migliorativo rispetto alla versione di serie....

Molto bene Tatone, ho usato infatti il condizionale non conoscendo come si sarebbe comportato sotto tela, se sei soddisfatto del lavoro lo siamo anche noi ...Thumbsupsmileyanim
Certo che 14 mq in più di randa ti fanno volare adesso ...!!
(31-08-2016 15:05)nedo Ha scritto: [ -> ]Molto bene Tatone, ho usato infatti il condizionale non conoscendo come si sarebbe comportato sotto tela, se sei soddisfatto del lavoro lo siamo anche noi .....Thumbsupsmileyanim

Si, ma l'appetito vien mangiando e sono certo che qualcuno può avere fatto esperienze e avere suggerimenti che possano permettere di migliorare ulteriormente. Certo, forse i pazzi come me che si divertono a tirare i crocieroni scavafango oltre i loro limiti sono pochini, ma non si sa mai... 89
@Tatone
forse ho visto troppe barche di quel tipo con un paranco tra boma e winch,
ho immaginato che fosse un sistema integrato, che insomma tu potessi passare dal sistema a meta boma a quello in vareae senza necessita di stopper vocati.. a ragionarci un po mi rendo conto che ci sarebbe una complicazione, per attivarlo ti toccherebbe lascare la scotta fino all' imbando.
(31-08-2016 15:17)ZK Ha scritto: [ -> ]@Tatone
forse ho visto troppe barche di quel tipo con un paranco tra boma e winch,
ho immaginato che fosse un sistema integrato, che insomma tu potessi passare dal sistema a meta boma a quello in vareae senza necessita di stopper vocati.. a ragionarci un po mi rendo conto che ci sarebbe una complicazione, per attivarlo ti toccherebbe lascare la scotta fino all' imbando.

Esatto, hai toccato il punto più antipatico. Anche per quello ho messo la pallina, che rende più agevole il passaggio lasciando di fatto il grillo scarico... Così funziona bene, è comunque necessario lascare tutto per "armare" il punto di scotta nuovo.
Molto interessante il tuo congegno!
A questo punto hai fatto 30, posso suggerire il 31? Considerando che si tratta di bolina quando c'è ventone mi immagino che te ne starai al timone, da li non riesci ad arrivare al winch della scotta randa (che credo sia sulla tuga, giusto?). Se così fosse ti farebbe comodo avere un punto di scotta randa vicino al timone, quindi mi chiedevo: e se la scotta la rinviassi al winch sopravvento del fiocco che in quel momento non usi? E' un po' macchinoso perché dovrai prevedere uno stopper sotto al boma o sul bozzello per le virate, ma poi avrai la scotta a portata di mano..
Indubbiamente un grande e bel lavoro e il tutto non fa una piega, quello che non riesco a capire, quando hai 'l'archetto "armato", è come e se, riesci a scarellare sottovento la randa prima di ridurne la superficie.
Il sistema scotta randa era dimensionato per la randa che avevi o per questa nuova? 14 m2 in più non sono pochi. Oltretutto cambiando da paranco a metà boma a paranco a fine boma riesci a chiudere la balumina molto di più, generando uno sforzo sulle attrezzature maggiore.
(31-08-2016 16:54)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Molto interessante il tuo congegno!
A questo punto hai fatto 30, posso suggerire il 31? Considerando che si tratta di bolina quando c'è ventone mi immagino che te ne starai al timone, da li non riesci ad arrivare al winch della scotta randa (che credo sia sulla tuga, giusto?). Se così fosse ti farebbe comodo avere un punto di scotta randa vicino al timone, quindi mi chiedevo: e se la scotta la rinviassi al winch sopravvento del fiocco che in quel momento non usi? E' un po' macchinoso perché dovrai prevedere uno stopper sotto al boma o sul bozzello per le virate, ma poi avrai la scotta a portata di mano..

In effetti quella è l'ulteriore miglioria che potrei fare, montando 2 winch a poppa con il giro di scotta alla tedesca. Si tratterebbe di sostituire il bozzello sul boma con un bozzello doppio e portare in basso il bozzello singolo anziché l'arricavo. In questo caso la cosa più macchinosa è il fissaggio di questo nuovo bozzello sul boma per quando l'ambaradan è disarmato, dovrei aggiungere un golfare vicino alla fine del boma. Il costo però è abbastanza rilevante, perché dovrei prevedere 2 winch nuovi e un po' di bozzellame, per cui per il momento ho soprasseduto...
Col paranco di cui parlavo prima, oltre alla immediatezza della manovra avresti anche un'ampia regolazione in bolina dato che puoi lascare oltre un buon metro di scotta .....il costo poi è decisamente inferiore e una prova la farei a priori ....ciao !! Smiley2
(31-08-2016 17:41)Franc Ha scritto: [ -> ]Indubbiamente un grande e bel lavoro e il tutto non fa una piega, quello che non riesco a capire, quando hai 'l'archetto "armato", è come e se, riesci a scarellare sottovento la randa prima di ridurne la superficie.

In effetti qui la funzionalità non è ottimale ma un'altra volta è meglio di niente. Quando scarrelli sotto, lo fai sul carrello posto davanti al tambuccio, circa a metà boma, dove lavora un paranco 4 a 1. Quindi a poppa, dove c'è un tiro semplice, l'arricavo si sposta con l'anello antal scorrendo sottovento sull'archetto di dyneema. Non è ottimale ma ho visto che funziona piuttosto bene. Chiaramente, la randa rimane leggermente più aperta e tonda di quello che vorresti, ma rispetto alla situazione precedente è comunque un sogno. Wubsmiley
Ma anche qui, forse a qualcuno viene qualche idea per fare ancora meglio e ridurre la componente di tiro sopravvento, che comunque con l'archetto attuale resta.
(31-08-2016 18:21)Tatone Ha scritto: [ -> ]
(31-08-2016 17:41)Franc Ha scritto: [ -> ]Indubbiamente un grande e bel lavoro e il tutto non fa una piega, quello che non riesco a capire, quando hai 'l'archetto "armato", è come e se, riesci a scarellare sottovento la randa prima di ridurne la superficie.

In effetti qui la funzionalità non è ottimale ma un'altra volta è meglio di niente. Quando scarrelli sotto, lo fai sul carrello posto davanti al tambuccio, circa a metà boma, dove lavora un paranco 4 a 1. Quindi a poppa, dove c'è un tiro semplice, l'arricavo si sposta con l'anello antal scorrendo sottovento sull'archetto di dyneema. Non è ottimale ma ho visto che funziona piuttosto bene. Chiaramente, la randa rimane leggermente più aperta e tonda di quello che vorresti, ma rispetto alla situazione precedente è comunque un sogno. Wubsmiley
Ma anche qui, forse a qualcuno viene qualche idea per fare ancora meglio e ridurre la componente di tiro sopravvento, che comunque con l'archetto attuale resta.

Al posto dei nodi sugli anelli abbattibili potresti mettere due bozzelli e far scorrere la cima in dyneema che formerà un triangolo chiuso e libero di muoversi a dx e sn ...Smiley2
(31-08-2016 18:03)sailor13 Ha scritto: [ -> ]Il sistema scotta randa era dimensionato per la randa che avevi o per questa nuova? 14 m2 in più non sono pochi. Oltretutto cambiando da paranco a metà boma a paranco a fine boma riesci a chiudere la balumina molto di più, generando uno sforzo sulle attrezzature maggiore.

In realtà, ho visto che il modello della mia stessa barca con randa full batten aveva boma comunque lungo 30cm più del mio vecchio (60 meno dell'attuale). Inoltre, la full batten di 55mq (molto più allunata della mia rollabile), scarica certamente una forza paragonabile a quella della mia attuale. Il paranco randa è identico per le 2 versioni, quindi deduco possa essere più che OK anche sulla mia. Certamente il carico rispetto alla randa precedente è spaventosamente aumentato (ora a mano si cazza solo con 6 nodi d'aria, oltre il winch è necessario).
Solo 2 appunti:
I pad eye non sono orientati correttamente come ti hanno già fatto notare
La pallina sforza sulle guance del bozzello.

Per il resto, ben fatto ! Thumbsupsmileyanim
(31-08-2016 18:24)nedo Ha scritto: [ -> ]Al posto dei nodi sugli anelli abbattibili potresti mettere due bozzelli e far scorrere la cima in dyneema che formerà un triangolo chiuso e libero di muoversi a dx e sn ...Smiley2

Questa mi sembra un'idea interessantissima, non ci avevo pensato! Dici che in questo modo andrebbe a "scarrellare" meglio sottovento? Non è che alla fine il triangolo di forze è lo stesso e il tiro risultante va a finire nello stesso punto? sto pensando mentre scrivo, naturalmente...929292
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