02-09-2016, 18:34
Sicuramente a qualcuno quelle che sto per scrivere sembreranno banalità, ma nella vastità della mia inesperienza, se le avessi trovate da qualche parte, mi avrebbero fatto davvero comodo.
Se vi sembra esagerato un post che spiega come fare retro con la barchetta in questione è perchè non ci avete mai provato, fidatevi è COMPLICATO.
Chiglia lunga, molto spessa, timone davati al motore.
(Vedere foto allegata)
- I primi tentativi, nella mia ingenuità, consistettero nell'ingranare la retro, aspettare che la barca si muovesse un pò e poi manovrare con il timone. Risultato: La barca cominciava a girare in tondo senza più nessuna possibilità di recuperarla.
In questa prima fase se dovevo ormeggiare al pontile lo facevo rigorosamente all'inglese (nel mio caso per altro vietato), oppure di prua se c'erano altre barche a cui affiancarmi perchè altrimenti, da solo, la cosa diventava troppo concitata.
Restava comunque il fatto, ovvio, che scendere in banchina o salire in barca dalla poppa era decisamente più facile, rendendo quindi la barca più attraente anche per la mia lei.
- Step 2, pensa che ti ripensa realizzo che il fuoribordo nel gavone brandeggia un pochino, diciamo circa una decina di gradi per lato, quindi decido di lasciar perdere il timone tenendolo ben fermo al centro con le gambe, ed utilizzando il brandeggio del motore.
Risultato: Dopo un pò di prove, usando PARSIMONIOSAMENTE il gas e cercando di anticipare qualsiasi tentativo della poppa di scappare di lato, con calma assoluta di vento o quasi, riuscivo a fare retro portando la poppa all'incirca dove volevo io, ma era comunque un bel funambolismo.
- Step 3, pensa che ti ripensa, realizzo che il fuoribordo può anche spingere, quindi se mentre sono in retro la poppa cerca di andarsene per i fatti suoi provassi a brandeggiare il motore dall'altro lato e dessi un colpo di marcia avanti?
Risultato: Miracolo! Mi sembrava di aver messo su un elica di prua, la barca risponde immediatamente e docilmente, la raddrizzo e la oriento come voglio per poi rimettere in retro e continuare l'avvicinamento al benedetto pontile.
Riassumendo la tecnica migliore, per lo meno per quanto mi risulta, per fare retro con la ALPA 7 dotata di fuoribordo nel gavone di poppa è quella di tenere il timone bloccato al centro, fare retro utilizzando il brandeggio del fuoribordo andandoci piano con il gas, se la barca prova ad andarsene per i fatti suoi girare il fuoribordo verso il lato in cui la poppa sta scadendo e dare un colpetto di marcia avanti, sufficiente a fermare la rotazione, poi ricominciare con la retro "brandeggiata", con un minimo di pratica si va alla grande.
Se vi sembra esagerato un post che spiega come fare retro con la barchetta in questione è perchè non ci avete mai provato, fidatevi è COMPLICATO.
Chiglia lunga, molto spessa, timone davati al motore.
(Vedere foto allegata)
- I primi tentativi, nella mia ingenuità, consistettero nell'ingranare la retro, aspettare che la barca si muovesse un pò e poi manovrare con il timone. Risultato: La barca cominciava a girare in tondo senza più nessuna possibilità di recuperarla.
In questa prima fase se dovevo ormeggiare al pontile lo facevo rigorosamente all'inglese (nel mio caso per altro vietato), oppure di prua se c'erano altre barche a cui affiancarmi perchè altrimenti, da solo, la cosa diventava troppo concitata.
Restava comunque il fatto, ovvio, che scendere in banchina o salire in barca dalla poppa era decisamente più facile, rendendo quindi la barca più attraente anche per la mia lei.
- Step 2, pensa che ti ripensa realizzo che il fuoribordo nel gavone brandeggia un pochino, diciamo circa una decina di gradi per lato, quindi decido di lasciar perdere il timone tenendolo ben fermo al centro con le gambe, ed utilizzando il brandeggio del motore.
Risultato: Dopo un pò di prove, usando PARSIMONIOSAMENTE il gas e cercando di anticipare qualsiasi tentativo della poppa di scappare di lato, con calma assoluta di vento o quasi, riuscivo a fare retro portando la poppa all'incirca dove volevo io, ma era comunque un bel funambolismo.
- Step 3, pensa che ti ripensa, realizzo che il fuoribordo può anche spingere, quindi se mentre sono in retro la poppa cerca di andarsene per i fatti suoi provassi a brandeggiare il motore dall'altro lato e dessi un colpo di marcia avanti?
Risultato: Miracolo! Mi sembrava di aver messo su un elica di prua, la barca risponde immediatamente e docilmente, la raddrizzo e la oriento come voglio per poi rimettere in retro e continuare l'avvicinamento al benedetto pontile.
Riassumendo la tecnica migliore, per lo meno per quanto mi risulta, per fare retro con la ALPA 7 dotata di fuoribordo nel gavone di poppa è quella di tenere il timone bloccato al centro, fare retro utilizzando il brandeggio del fuoribordo andandoci piano con il gas, se la barca prova ad andarsene per i fatti suoi girare il fuoribordo verso il lato in cui la poppa sta scadendo e dare un colpetto di marcia avanti, sufficiente a fermare la rotazione, poi ricominciare con la retro "brandeggiata", con un minimo di pratica si va alla grande.