05-09-2016, 23:26
Scusa Franzdima ma tu avevi scritto max 3400 marcia ingranata e 3600 a folle. ....
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(04-09-2016 21:05)refosco Ha scritto: [ -> ]buonasera! aggiungo un commento / informazione: i motori adatti a essere usati in mare, in genere hanno indicazioni meglio definite dagli organi di controllo (p.es registri navali): potenza erogabile in continuo ( cioe' almeno 24 ore di moto a regime di giri costante) e potenza massima ai giri massimi ma da non mantenere piu' di .... se ricordo 1 o due ore. la "rule of thumb" che appresi molti anni fa era: marcia di crociera costante: da 2/3 a 3/4 dei giri massimi dati dal libretto. Ai giri massimi non piu' di un'ora. Il tutto deriva dal fatto che il motore diesel deve trovarsi a funzionare in un "regime termico" in cui calore sviluppato e calore dissipato siano in un equilibrio molto stabile, in maniera da non creare dilatazioni termiche eccessive delle interiora. Al massimo dei giri l'impianto di scarico deve smaltire il massimo del calore (gas caldi in uscita) e quindi dalla valvola di scarico (testa del motore) fino al passa scafo, si possono avere dei punti in cui le temperature superano quelle studiate a progetto.
(06-09-2016 17:55)Casper Ha scritto: [ -> ]...è sconsigliabile avere un'elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri, la pompa dell'acqua mare (la cui portata è indicativamente proporzionale al regime di rotazione) fa circolare una quantità d'acqua che potrebbe essere insufficiente ai fini del raffreddamento (a meno che il motore non sia sovradimensionato rispetto alle esigenze di potenza dello scafo).
(06-09-2016 20:48)prop Ha scritto: [ -> ](06-09-2016 17:55)Casper Ha scritto: [ -> ]...è sconsigliabile avere un'elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri, la pompa dell'acqua mare (la cui portata è indicativamente proporzionale al regime di rotazione) fa circolare una quantità d'acqua che potrebbe essere insufficiente ai fini del raffreddamento (a meno che il motore non sia sovradimensionato rispetto alle esigenze di potenza dello scafo).
@ Gimbo: vedi i giri max che assorbe l'elica; togli il 20% e vai tranquillo.
@ Casper: "elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri" vedi grafico: ci vorrebbe un'elica del diametro di un metro (oppure passo abnorme) per sovraccaricare il motore oppure per non avere adeguato raffreddamento motore.
Saluti
Per chiarezza: se il motore può erogare 35 hp a 2000 giri, l'elica cosiddetta ideale assorbe 10 hp. Hai voglia di margini...
(05-09-2016 23:26)Garoto Ha scritto: [ -> ]Scusa Franzdima ma tu avevi scritto max 3400 marcia ingranata e 3600 a folle. ....
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(07-09-2016 18:29)velas Ha scritto: [ -> ]Aggiungo che far girare un diesel marino a scarico freddo (come i nostri motori) tappa il riser. Ogni tanto va fatto spurgare facendolo girare al regime per cui è stato progettato.
(07-09-2016 18:29)velas Ha scritto: [ -> ]Aggiungo che far girare un diesel marino a scarico freddo (come i nostri motori) tappa il riser. Ogni tanto va fatto spurgare facendolo girare al regime per cui è stato progettato.
(07-09-2016 22:26)enia Ha scritto: [ -> ](07-09-2016 18:29)velas Ha scritto: [ -> ]Aggiungo che far girare un diesel marino a scarico freddo (come i nostri motori) tappa il riser. Ogni tanto va fatto spurgare facendolo girare al regime per cui è stato progettato.
Confermo che anche il meccanico volvo mi ha consigliato di far girare il motore a giri elevati ogni tanto per pulire il riser.
(06-09-2016 20:48)prop Ha scritto: [ -> ](06-09-2016 17:55)Casper Ha scritto: [ -> ]...è sconsigliabile avere un'elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri, la pompa dell'acqua mare (la cui portata è indicativamente proporzionale al regime di rotazione) fa circolare una quantità d'acqua che potrebbe essere insufficiente ai fini del raffreddamento (a meno che il motore non sia sovradimensionato rispetto alle esigenze di potenza dello scafo).
@ Gimbo: vedi i giri max che assorbe l'elica; togli il 20% e vai tranquillo.
@ Casper: "elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri" vedi grafico: ci vorrebbe un'elica del diametro di un metro (oppure passo abnorme) per sovraccaricare il motore oppure per non avere adeguato raffreddamento motore.
Saluti
Per chiarezza: se il motore può erogare 35 hp a 2000 giri, l'elica cosiddetta ideale assorbe 10 hp. Hai voglia di margini...
(08-09-2016 21:45)velas Ha scritto: [ -> ]EDIT: La stessa cosa vale per i depositi nei cilindri. Girare ad un regime alto aiuta a pulire cilindri testate e valvole dai depositi.appunto:

(19-09-2016 10:12)Stefano Di Ha scritto: [ -> ]Casper, su molte cose che dici sono d'accordo, sopratutto sulla preoccupazione che se l' impianto di raffreddamento è dimensionato "appena giusto", esso diventa l' elemento critico di un motore dotato di elica sovradimensionata e contemporaneamente utilizzato in situazioni limite (gas a manetta e alta temperatura del mare).
Rispetto alla tua analisi, tutta basata sulla potenza di smaltimento (dimensionalmente è proprio una potenza) dell' impianto di raffreddamento in funzione dei salti termici del liquido, secondo me dobbiamo però considerare:
Che l' impianto di raffreddamento non è l'unica via attraverso la quale si smaltisce quella parte dell' energia chimica del gasolio che non si trasforma in potenza utile, si smaltisce cioè quel 67% di inefficienza del motore che prendi a base dei tuoi calcoli. Altre vie sono il riscaldamento del vano motore e del serbatoio del gasolio (tramite ritorno), le vibrazioni e il rumore, la temperatura dei gas di scarico e una parte della loro fumosità (è gasolio incombusto).
Qualcuna di queste voci è risibile, ma altre no, e prese tutte assieme mettono insieme quei pochi Kw che in un bilancio risicato qualcosa contano.
Che diminuendo il regime di rotazione rispetto a quello massimo, l' efficenza del motore contrariamente a quanto scrivi aumenta, anche se di poco; questo lo possiamo notare dalle curve di consumo specifico, minime in corrispondenza circa del regime di coppia massima. E quindi diminuisce percentualmente la percentuale di inefficenza del motore, con il conseguente calore che l' impianto di raffreddamento deve smaltire.
Che un altro piccolo aiuto a non fare alzare tanto le temperature del fluido nel nostro impianto di raffreddamento che vogliamo ipotizzare "appena giusto", e che temiamo possa risultare inadeguato a causa di un elica pesante (lo ripeto con te: impianto dalla capacità circa proporzionale al regime di rotazione, chiamato a fare un lavoro che è invece circa esponenziale rispetto al regime), secondo me è dato dal tempo che i liquidi impiegano a transitare nello scambiatore: aumentando il tempo, la temperatura in uscita del fluido che circola nel motore dovrebbe abbassarsi un po' di più di quello che hai calcolato tu.
Che, infine, mentre molti utilizzatori sono portati a considerare più o meno consciamente i 100° come una soglia critica, il che porta a considerare con grande timore quei 99° di cui parli (secondo me oltretutto sono sovrastimati, anche se magari di poco, per i motivi che ho elencato), in realtà i motori sono concepiti per lavorare con il liquido a temperature molto vicine ai 100°.
Credo che possiamo considerare l' intervallo tra inizio di apertura e apertura totale del termostato come il range di temperatura ideale di lavoro di un motore.
Riflettiamo sul fatto che, ad esempio, questa temperatura ideale per il VP D2 75 è tra 83° e 92°, mentre per il VP D2 40 è tra 90° e 102° (avete letto bene, centodue), in entrambi i casi col termometro con la zona rossa che inizia a 110°, fino ai quali 110° la temperatura è evidentemente considerata accettabile.
Non conosco i dati di Yanmar, può darsi che siano inferiori, ma credo che l' ordine di grandezza sia analogo.
In conclusione voglio dire che se un elica più carica di quella di riferimento ci obbliga a qualche cautela ed attenzione in più (non per nulla le eliche sovraccariche furono felicemente definite da Prop eliche intelligenti per utenti intelligenti, dove intendo intelligenza come conoscenza e comprensione di fenomeni specifici, non certo come una qualità generale), la situazione ci concede, credo, modesti ma essenziali margini in più rispetto a quanto ipotizzato da Casper.