I Forum di Amici della Vela

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(07-09-2016 13:16)Tatone Ha scritto: [ -> ]
(07-09-2016 12:14)zankipal Ha scritto: [ -> ]
(07-09-2016 11:49)elmer50 Ha scritto: [ -> ]ma lo fabbrica solo la delta voile?
mi piace ...non ho la delfiniera ma ho il bompresso
Lo fanno un pò tutte le velerie, si tratta fondamentalmente di un A0 fatto con il Nylon di grande grammatura da spi, i carichi quando si stringe sono notevoli

Alcune velerie storcono il naso perchè ritengono sia meglio usare i tessuti da Code 0 che hanno più resistenza, trattandosi in tutti i casi di grammature consistenti, il risparmio di peso non è tanto

Mi piacerebbe sentire il parere di Albert a riguardo

A mio modestissimo parere, i tessuti specialistici da Code 0 sono poco adatti ad una normale barca da crociera, sono piuttosto rigidi, problematici da piegare, delicati, abbastanza privi di senso per un uso non regatistico.
A meno che per crociera si intenda il famoso fighetto italico, rigorosamente con Solaris ultimo modello immacolato con armo in carbonio, che sopra i 18 nodi di reale sta in porto per non rovesciare i vasi di fiori e i cestini di creme della signora... Allora per lui è indispensabile guadagnare 2 decimi di nodo e 2 gradi di sbandamento per andare da porto cervo a mortorio e capisco che il suo velaio lo sostenga in questa scelta che, tra l'altro, costa circa il doppio di una più semplice costruzione in nylon Smiley32
Invece, queste strane vele di cui stiamo amabilmente dissertando, hanno molta più superficie di un Code 0, devono essere "strapazzate" da un equipaggio non top, ecc... Dal punto di vista tecnico, credo assomiglino molto a quelle che vivono a prua degli IMOCA e simili.
Mi associo alla preghiera di un parere di Albert... 23
be, luoghi comuni a parte, trattandosi di nylon molto grossi di grammatura, non è che costino tanto meno dei tessuti per code 0,
o visto in veleria che ci sono un sacco di nuovi tessuti leggeri e resistenti e non molto cari, con taffetature in nylon solo da una parte abbinate a mylard reticolato

Dovendo avvolgersi, la rigidità non è un difetto, anzi, mantengono meglio la forma anche se mal regolati e si avvolgono senza grinze

Il futuro è sempre di più per questo tipo di vele e i produttori di tessuto lo sanno e stanno sviluppando diversi abbiamenti

Una vela come quella, abbinata a un fiocco 105% magari steccato e sei a posto per quasi tutto il range di utilizzo in crociera
Rimane solamente un buco di bolina stretta con poco vento, ma con l'apparente che si crea, si riesce a fare delle boline anche in quel caso e sempre meglio che con i genovoni pesanti al 140%, che con poco vento non stanno fermi

parliamo di crociera o altura, perchè in regate di bastone, quando devi arrivare alla boa, ci vogliono vele leggere in membrana, diversi asimmetrici, e ognuna per il suo range di vento
Mi fischiavano le orecchie ...Smiley2

Prima un po' di storia ... non sono una novità del nuovo millennio, perchè i primi frulloni hanno fatto la comparsa sul garda ed in adriatico nella metà degli anni 80, sui libera, complice la libertà di allora della classe open rispetto alle formule di stazza, ed erano realizzati o in nylon pesante o in dacron leggero, ed erano ghindati su un doppio cavo d'acciaio impiombato su dei triangoli che faceva, più o meno, da antitorsione.

Quando in AC il Team New Zealand issò il suo primo code 0, meravigliando il mondo, il commento del disincantato pubblico "barcolanico" che seguiva le regate nottetempo fu: "ma el xe solamente un frulòn".

Sono passati diversi anni ed ogni veleria tenta di differenziare il proprio prodotto dandogli un nome diverso e decantandone proprietà fantasmagoriche, come abbiamo potuto sperimentare anche nel forum Smiley2.

Nel frattempo le ditte produttrici hanno sviluppato prodotti specifici, tessuti e/o laminati, che hanno caratteristiche di stabilità di forma e di resistenza più o meno adatte agli utilizzi diversi che se ne possono fare.

Se la vela deve essere utilizzata per "il cazzeggio" al lasco, il mantenimento della forma non è così importante e dunque è il solo utilizzo in cui il nylon può essere raccomandato.... in parole povere un code zero tipo "voio ma no poso"...

Lo step successivo, adatto sempre ad una vela sostitutiva del gennaker, non orientata alla bolina, è il tessuto poliestere da 2 o 3 once, tipo Maxicote 200 o 300, sviluppato inizialmente per i gennaker dei 60' da giro del mondo. Molto più stabile del nylon, ma per questo anche un po' più fragile, ma il costo non è molto diverso.

Se però si vogliono massimizzare le prestazioni nelle andature strette, ovvero se si ha anche una vela da lasco per scendere, il code zero si dovrebbe realizzare triradiale ed in laminato film/taffettà, di cui adesso, per contenere i costi c'è anche la versione fibrata in poliestere anzichè in aramidico; e il materiale se usato correttamente non è così delicato come potrebbe sembrare, anche se, come in tutti i materiali compositi, allo strapazzo segue la delaminazione.

Capitolo a parte i code zero da regata, realizzati in membrana a fibre orientate.

P.S. Non capisco perchè noi al code zero continuiamo a cambiare nome, mentre sui multiscafi da anni si chiama "screecher" ... e basta.
Nello specifico, per una vela solidale al cavo anitorsione ma con uscite tipo asimmetrico, tu Albert quale tessuto consiglieresti? uso crociera...
(07-09-2016 14:39)zankipal Ha scritto: [ -> ]Nello specifico, per una vela solidale al cavo anitorsione ma con uscite tipo asimmetrico, tu Albert quale tessuto consiglieresti? uso crociera...

Senza dubbio il poliestere impregnato Contender Stormlite 210 (o 510 se richiesto dalle dimensioni: vedi tabella allegata).

http://www.contendersailcloth.com/site/c...ite-it.pdf

Tra l'altro avevo dimenticato di citare tra i vantaggi del poliestere rispetto al nylon la resistenza agli UV che, se la vela si fa le vacanze all'aria aperta, non è un vantaggio trascurabile.
Quello da me provato non era in Nylon ma in tessuto. Mi è sembrato robusto. Eviterei di lasciarlo sempre ad abbronzarsi. Magari un preservativo per la vela rollata come per il fiocco potrebbe allungargli la vita.
(07-09-2016 14:01)albert Ha scritto: [ -> ]Mi fischiavano le orecchie ...Smiley2

Prima un po' di storia ... non sono una novità del nuovo millennio, perchè i primi frulloni hanno fatto la comparsa sul garda ed in adriatico nella metà degli anni 80,
...

Sono passati diversi anni ed ogni veleria tenta di differenziare il proprio prodotto dandogli un nome diverso e decantandone proprietà fantasmagoriche, come abbiamo potuto sperimentare anche nel forum Smiley2.
...

Capisco a cosa ti riferisci Smiley2 , mi sembra però solo di recente è stato consigliato al posto di un Cod 0.
Perchè in crociera preferire un cod 0 al posto di un FFR ? MI sembra che il secondo sia più allround e meno impegnativo.
(07-09-2016 15:28)lord Ha scritto: [ -> ]Quello da me provato non era in Nylon ma in tessuto. Mi è sembrato robusto. Eviterei di lasciarlo sempre ad abbronzarsi. Magari un preservativo per la vela rollata come per il fiocco potrebbe allungargli la vita.
ci vogliono 2 drizze spi che in pochi hanno
si possono però fare delle taffetature tipo banda anti UV
(07-09-2016 15:14)albert Ha scritto: [ -> ]
(07-09-2016 14:39)zankipal Ha scritto: [ -> ]Nello specifico, per una vela solidale al cavo anitorsione ma con uscite tipo asimmetrico, tu Albert quale tessuto consiglieresti? uso crociera...

Senza dubbio il poliestere impregnato Contender Stormlite 210 (o 510 se richiesto dalle dimensioni: vedi tabella allegata).

http://www.contendersailcloth.com/site/c...ite-it.pdf

Tra l'altro avevo dimenticato di citare tra i vantaggi del poliestere rispetto al nylon la resistenza agli UV che, se la vela si fa le vacanze all'aria aperta, non è un vantaggio trascurabile.
Grazie è quello che volevamo sapere

vedo dalle tabelle che per quello che loro chiamano reacher, il tessuto da 3.3 oz lo consigliano anche per barche piuttosto grandi
(07-09-2016 15:43)zankipal Ha scritto: [ -> ]vedo dalle tabelle che per quello che loro chiamano reacher, il tessuto da 3.3 oz lo consigliano anche per barche piuttosto grandi

Attenzione che la misura con cui viaggia la tabella non è la dimensione della barca, ma la misura della ghinda della vela.
(07-09-2016 15:37)zankipal Ha scritto: [ -> ]
(07-09-2016 15:28)lord Ha scritto: [ -> ]Quello da me provato non era in Nylon ma in tessuto. Mi è sembrato robusto. Eviterei di lasciarlo sempre ad abbronzarsi. Magari un preservativo per la vela rollata come per il fiocco potrebbe allungargli la vita.
ci vogliono 2 drizze spi che in pochi hanno
si possono però fare delle taffetature tipo banda anti UV
Vero anche questo 91
(07-09-2016 15:52)albert Ha scritto: [ -> ]
(07-09-2016 15:43)zankipal Ha scritto: [ -> ]vedo dalle tabelle che per quello che loro chiamano reacher, il tessuto da 3.3 oz lo consigliano anche per barche piuttosto grandi

Attenzione che la misura con cui viaggia la tabella non è la dimensione della barca, ma la misura della ghinda della vela.

si ho letto, ma 24 mt di inferitura, è già una bella barchina
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