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Versione completa: Motore elettrico per barca a vela di 24 piedi
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Ciao a tutti [SMILING FACE WITH OPEN MOUTH AND TIGHTLY-CLOSED EYES]
sto valutando l'idea di montate un motore elettrico fuoribordo su una barca a vela di 24 piedi (Maxus 24Evo) avrei bisogno di un consiglio.
Mi aiutate per favore?
Emerico

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Sono le solite domande esistenziali.
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?

Nella scelta del motore dipende da cosa ne fai della barca, da dove è ormeggiata, dall'uso....

Se prendi un Minn Kota PowerDrive V2 - 12 V, non avrai problemi di affidabilità ma, se sei a Cagliari o a Trieste con il vento che c'è non la spunti.
Se sei al lago e ti serve per ormeggiare alla boa, basta e avanza (se non c'è ventone..).
Grazie, prima di dilungarmi in spiegazioni volevo vedere se arrivava qualche risposta. La barca sarà ormeggiata in Liguria (Alassio) ed in linea di massima il motore dovrebbe servirmi solo per entrare ed uscire dal porto ma per prudenza vorrei una motorizzazione che mi consentisse anche di compiere brevi spostamenti e tirarmi fuori dai pasticci con poco vento e mare formato.

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Secondo me, non basta.

Per stare sicuro ti servono 6 hp.
Resto sul 4t quindi od esistono motorizzazioni elettriche che possano fare al caso mio?

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Il peso della barca è di 1500kg

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Esistono: costosi quanto pesanti.
Vale la pena?
Questo motore con le batterie pesa 420 Kg.

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Ho visto per caso questo, sembrano ben fatti...
Certo con le batterie al litio non sono regalati....

http://www.gardasolar.com/site/sales/gogo-motor.php
A parte spostare tender in condizioni ideali, per l'elettrico mi sembra ancora troppo presto. Un piccolo fuoribordo, con (costose) batterie al litio, costa una piccola fortuna, sebbene i prezzi stiano rapidamente calando.
Per barche più grandi, ad oggi, la soluzione più efficiente sembra essere l'ibrido: ovvero un motore endotermico che genera elettricità da usare dove serve al meglio del suo rendimento. Il tutto spendendo circa una volta e mezzo quel che servirebbe per un endotermico "tradizionale". Ad opinione personale, finchè non troveranno una "batteria ad elio", leggera, economica, veloce da ricaricare e con una capacità quasi infinita, sarà difficile pensare a soluzioni elettriche 100% e basta. Oggi come oggi le batterie pesano, sono costose, lente da ricaricare e con prestazioni, diciamolo, scadenti. Per evitare il monopolio del litio che sembra esserci oggi, mi han detto che (ovviamente) stanno cercando soluzioni con sostanze alternative, più diffuse nel mondo e meno costose. Sono le classiche ricerche che sfornano risultati solo quando diventa imperativo averne. Ma per il momento lo stato dell'arte sembra essere l'ibrido. Se si tiene conto che negli ultimi pochi anni ho visto, in pratica, dimezzare i prezzi di questa soluzione, fra un paio di anni dovremmo raggiungere il pareggio. Personalmente, salvo (sgrat sgrat) il precipitare della situazione, ho messo nel mirino questa idea che mi attira come una calamita. Ma se dovessi fare un cambio urgente di motore OGGI, mi rivolgerei al solito motore diesel a linea d'asse!
BV
Sei stato assolutamente esaustivo e mi hai risparmiato un sacco di tempo. GRAZIE [THUMBS UP SIGN]

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Valuta questa soluzione ...

http://www.torqeedo.com/en/products/pod-drives

Ma costicchia e non poco ...

Il puro elettrico va bene per il tender, per quei luoghi dove non puoi andare se non con l'elettrico e ... la soluzione pod offre dei vantaggi rispetto ad un fuoribordo (e degli svantaggi chiamati attrito) ... devi indagare un po' prima la scelta non è facilissima ma alcune soluzioni ci sono.
Quoto Fede55, le tecnologie alternative al litio più battute sono le batterie al magnesio, i prototipi promettono bene ma prima di arrivare all'industrializzazione servirà una forte spinta di domanda, quindi dipendiamo dalle scelte strategiche dei grandi gruppi che hanno in mano i brevetti.

Una strada alternativa, questa più matura ma bloccata per motivi strategici come sopra, è la pila a combustibile, io penso che sarà un passaggio obbligato, prima di arrivare ad avere i soli accumulatori.
Un altro problema grosso per la nautica è la ricarica. Se con le auto è un problema ovviabile, per la nautica servirebbero prima di tutto i porti, poi una rete elettrica incredibilmente più potente.

Una Tesla Model S è arrivata ad ingoiare 90kw con cui fa circa 400km a velocità da codice della strada.
Un motoscafo che deve alimentare due motori da 200kw l'uno per almeno 2-300 miglia avrebbe bisogno di una quantità spropositata di elettricità. Ammesso che trovi posto in porto, stai fresco a caricare le batterie con le colonnine da 1-2kw che si trovano in tanti porticcioli.

I motori elettrici in sé sono fenomenali, su una barca a vela basterebbe un motore grosso come un melone. Con uno grosso come un cocomero ci spingi un motoscafo. Niente rumore, niente puzza e niente manutenzione.
I limiti sono le batterie e la ricarica.
(16-09-2016 10:25)clavy Ha scritto: [ -> ]Una strada alternativa, questa più matura ma bloccata per motivi strategici come sopra, è la pila a combustibile, io penso che sarà un passaggio obbligato, prima di arrivare ad avere i soli accumulatori.

Le pile a combustibile le ho sperimentate ed ho clienti che le usano ma sempre abbinate ad accumulatori e mai per la trazione. Forniscono energia bassa e costante, cosa che va in contrasto con gli impieghi di cui stiam parlando, e sopratutto (almeno gli apparati che ho visto) hanno un pessimo rapporto peso/kw.

C'e' da dire che a differenza di anni fa la ricerca sugli accumulatori registra un'impennata incredibile spinta dal settore automotive e nei prossimi anni credo/spero ne vedremo delle belle.
L'elettrico è ancora troppo indietro. Forse tra 5/10 anni...
Anche l'ibrido ha, per ora, enormi limiti. E' ottimo solo per le auto nell'uso cittadino (per i taxi ad edempio) perchè lavora bene in variazione di carico ma a regimi costanti (tipo in autostrada per l'auto o durante un lungo trasferimento di una barca) l'ibrido è solo una zavorra di peso che il motore termico si deve portare dietro.
Per la nautica l'elettrico ha senso solo in acque chiuse per entrare o uscire dal porticciolo. Stop
A parte le varie considerazioni fin qui esternate, per me l'ibrido ha l'interesse del "generatore". Voglio dire che vedo diversi dispositivi destinati a fornire, tramite motori endotermici, una tensione "di rete" (230V AC) per le varie esigenze di bordo (non quelle essenzialmente "nautiche", ma quelle di terra: frigo, aria condizionata, microonde, TV, lavatrici...) quindi perchè non cercare di assicurarsi due "prodotti" al prezzo di uno? Anzi, teoricamente (fatte salve le assolutamente necessarie sicurezze) un propulsore elettrico alimentato a 230 V AC potrebbe fruire di una tecnologia molto ben consolidata. A me fa un po' paura avere tensioni del genere nelle vicinanze di un buon conduttore com'è l'acqua di mare ma a far le cose per bene si dovrebbe riuscire a gestire in sicurezza. Certo che un errore si pagherebbe assai caro!
A parte queste mie "fisime", in fondo questo è il sistema attualmente in uso almeno sulle grandi navi passeggeri: mega generatori elettrici che, oltre ad assicurare l'energia per tutte le slot machines di bordo, forniscono energia anche per la propulsione data dai vari "azipod". Non ho ancora capito invece per quale motivo le navi merci facciano a gara su chi monta il diesel più grande con linea d'asse... Per noi delle piccole imbarcazioni, a vela o a motore, tocca aspettare qualche spunto nuovo. Ma sono convinto che i tempi saranno inferiori ai 5/10 anni ipotizzati.
al momento gli "azipod" sono montati sulle grandi navi passeggeri che devono manovrare in spazi stretti (vedi laguna di Venezia) e lo fanno senza l'ausilio dei rimorchiatori (ma anchè là c'è la mafia dei porti e a volte sono obbligati a chiamarli),con notevole risparmio economico,considerate anche che una nave passeggeri in una settimana tocca anche 5-6 porti,ad esempio una crociera di 7 giorni nel Mediterraneo,mentre le grandi navi da carico non hanno di questi problemi toccando i porti dopo mesi di navigazione,ecco perchè si opta ancora per il sistema tradizionale motore diesel con linea d'asse,o turbine in caso di grandi navi da carico tipo petroliere...BV
(16-09-2016 10:40)iraeit Ha scritto: [ -> ]Le pile a combustibile le ho sperimentate ed ho clienti che le usano ma sempre abbinate ad accumulatori e mai per la trazione. Forniscono energia bassa e costante, cosa che va in contrasto con gli impieghi di cui stiam parlando, e sopratutto (almeno gli apparati che ho visto) hanno un pessimo rapporto peso/kw.

Fonti dirette, ma non citabili, mi dicono che la tecnologia c'è ma al momento sta in fondo ad un cassetto in attesa che venga il suo momento per il mercato... so che suona molto cospirazionista, ma io mi fido di che me l'ha detto.
(21-09-2016 16:48)clavy Ha scritto: [ -> ]
(16-09-2016 10:40)iraeit Ha scritto: [ -> ]Le pile a combustibile le ho sperimentate ed ho clienti che le usano ma sempre abbinate ad accumulatori e mai per la trazione. Forniscono energia bassa e costante, cosa che va in contrasto con gli impieghi di cui stiam parlando, e sopratutto (almeno gli apparati che ho visto) hanno un pessimo rapporto peso/kw.

Fonti dirette, ma non citabili, mi dicono che la tecnologia c'è ma al momento sta in fondo ad un cassetto in attesa che venga il suo momento per il mercato... so che suona molto cospirazionista, ma io mi fido di che me l'ha detto.
Non stento a crederti, amico mio; con il brent a 46 usd chi vuoi che abbia voglia di "bruciare" su un mercato non ricettivo la novita?
(21-09-2016 16:48)clavy Ha scritto: [ -> ]
(16-09-2016 10:40)iraeit Ha scritto: [ -> ]Le pile a combustibile le ho sperimentate ed ho clienti che le usano ma sempre abbinate ad accumulatori e mai per la trazione. Forniscono energia bassa e costante, cosa che va in contrasto con gli impieghi di cui stiam parlando, e sopratutto (almeno gli apparati che ho visto) hanno un pessimo rapporto peso/kw.

Fonti dirette, ma non citabili, mi dicono che la tecnologia c'è ma al momento sta in fondo ad un cassetto in attesa che venga il suo momento per il mercato... so che suona molto cospirazionista, ma io mi fido di che me l'ha detto.

Qualche anno addietro si sosteneva che esistesse la tecnologia per far andare la vetture ad acqua ma che tale tecnologia fosse stata messa in un cassetto.

In effetti quella tecnologia esiste, basta dotare la vettura di batterie e cella elettrolitica, scindi dall'acqua l'idrogeno che poi bruci in un motore a combustione. Semplice no? dannati petrolieri che hanno insabbiato la rivoluzione del millennio.

Le pila al combustibile che usano idrogeno son una presa per il posteriore, l'idrogeno non esiste in natura e bisogna produrlo consumando energia e la successiva conversione in energia all'interno di una pila ne fa perder altro bel pezzo. Il rapporto kg/kw è sfavorevole rispetto ad una pila al litio ...

Poi ci stanno etanolo, metanolo ed altre sostanze il cui rendimento è peggio dell'idrogeno ma son quelle piu' usate visto che l'idrogeno deve essere prodotto specificatamente ed è difficile da maneggiare.

Ma voglio prendere per buono quel che dici ... la tecnologia c'e'. Tutto il mondo, basti vedere ad esempio tesla, sta investendo milioni di dollari in ricerca e sviluppo delle batterie. Chi avesse in mano una siffatta tecnologia potrebbe far vivere di rendita le sue prossime 10 generazioni almeno.

Ora o chi ti ha riferito la cosa è il titolare della tecnologia, ed in tal caso puoi tranquillamente riferirgli che è arrivato il momento di diventar miliardario.

Oppure lo ha appreso da altro che ... in tal caso vuol dire che piu' d'uno sa della sua esistenza ed in questa catena vuoi vede' che non c'e' neanche uno una schifezza che se ne voglia approfittare per diventare l'uomo piu' ricco del mondo?

Non metto in discussione la tua buona fede ... ma a meno di prove certe e dimostrabili non ci credo.

Considera che se una siffatta "pila" esistesse in grado di trasformare una ipotetica sostanza facilmente reperibile in energia in maniera molto efficiente il mercato non sarebbe solo quello delle vetture ma potrebbe sostituire centrali elettriche, produzioni domestiche e chi piu' ne ha piu' ne metta ...

Io scommetto sull'antimateria ... almeno qualche prova concreta della sua esistenza mi è stata fornita.
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