spiegatemi una cosa
armo sette ottavi con volanti strutturali
ok il randista che scarrella a più non posso
ok le volanti stracazzate e il paterazzo a morire
ok randa piatta
ma come si fa a fare regate offshore senza terzaroli...
e in caso la prima mano é controventata dallo strallo, ma la seconda? e la terza?
come si fa? boh
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beh.. si fa...
senza terzaroli immagino che sventi la randa e con, se lo hai, provi a controventare l'albero con l'alto del tangone. A volte poi viene anche giù il palo. Sono le regole del gioco delle crocette in linea sui frazionati, l' importante è conoscerle, altrimenti ti siedi ad un tavolo meno rischioso cambiando barca.
(15-09-2016 22:34)nape Ha scritto: [ -> ]beh.. si fa...
senza terzaroli immagino che sventi la randa e con, se lo hai, provi a controventare l'albero con l'alto del tangone. A volte poi viene anche giù il palo. Sono le regole del gioco delle crocette in linea sui frazionati, l' importante è conoscerle, altrimenti ti siedi ad un tavolo meno rischioso cambiando barca.
Quindi se io volessi aggiungere due mani alla randa di un 3/4 ton a 7/8, mi conviene rinforzare l'attacco del basso ed agganciarci l'alto a mio di stralletto?
Si. Non è proprio come avere il baby su un testa d'albero ma aiuta. Fai però anche l'alto in dyneema.
se posso chiedertelo, di che 3/4 stiamo parlando ?
(15-09-2016 23:47)nape Ha scritto: [ -> ]se posso chiedertelo, di che 3/4 stiamo parlando ?
Immagino quella che ha marco nel suo profilo ...
Non ho capito bene il discorso del tangone ...
no, il tangone non serve: prendi l'alto del tangone e lo fermi in coperta sul golfare dove hai il rinvio del basso, lo metti in tiro e lo usi come se fosse uno stralletto ma attenzione che sia un punto che regga il carico. Altrimenti sul musone di prua.
L'albero del IV° IOR con crocette ortogonali è fermato in senso longitudinale dalle volantine e paterazzo e non c'è nessun problema per le mani di terzaruolo come invece hanno gli alberi con crocette acquartierate verso poppa che agguantano solo in avanti e non verso poppa.
Però se hai la possibilità di attaccare in coperta l'amantiglio del tangone che di solito si trova all'altezza delle volantine, l'albero di bolina pompa meno.
Anni fa quando non c'erano queste fibre esotiche avevo fatto l'amantiglio in acciaio tessile che attaccavo ad un golfare il quale con una barra in acciaio, dalla coperta scaricava in chiglia, questo nelle regate d'altura quando si rimaneva sullo stesso bordo per molto tempo e le pacche sull'onda erano dure.
I terzaruoli sono un'oppppppinione.-
forse certe domande è meglio farle su Sailing Anarchy.
La barca è un X 3/4 dell 85, lo sto risistemando da parecchio tempo.
Saltuariamente ne abbiamo parlato sul forum, spero presto di postare un resoconto dettagliato dei lavori finiti!
Grazie per i consigli
(16-09-2016 00:27)bullo Ha scritto: [ -> ]Però se hai la possibilità di attaccare in coperta l'amantiglio del tangone che di solito si trova all'altezza delle volantine, l'albero di bolina pompa meno.
avevo pensato a questa possibilità (alaalto-alabasso tangone) ma devo rifare l' amantiglio che é veramente sottile e controllare la puleggia che verosimilmente sarà altrettanto rachitica...ma per curiosità :
secondo voi quale é il limite di vento con fiocco numero 4 e tutta randa?
ho visto molti video di farr40...quelli vanno anche con trenta nodi a tutta tela ma sono bastoni bolina poppa...troppo facile.... in offshore invece? quale é il limite? anche considerando che di bolina il fiocco riesce a stento a bilanciare la randa ma al traverso...secondo me non c'è la fa per nulla
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(16-09-2016 07:50)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]La barca è un X 3/4 dell 85, lo sto risistemando da parecchio tempo.
Saltuariamente ne abbiamo parlato sul forum, spero presto di postare un resoconto dettagliato dei lavori finiti!
Grazie per i consigli
precisamente ITA 10207 Zzenzero
L' X 3/4 era una brutta bestia: andava come un treno con le sue arie ma quando aumentava la tendenza alla straorza era fortissima.
La mia esperienza:
con due mani di terzaroli la randa scendeva all' altezza dello strallo di prua per cui diventava un "testa d'albero" con due paterazzi (le volanti alte). A quel punto si cazzavano le volanti alte, si sganciava la bassa sottovento e il paterazzo non lavorava.
Con una mano di terzaroli, la situazione era quasi quella descritta sopra e si lavorava di carrello vang e scotta randa. Paterazzo appena puntato.
Si prendeva la prima mano a 25 kn, ma tutto dipende dall' onda.
Avrei delle foto ... ma non riesco a caricarle.
Il signor Paolo b3, chiedo scusa per la maleducazione, Ti dice una monata, per non far pompare l'albero il paterazzo deve stare in forza assieme alla volantina.
Le vele per lo IOR erano genoa 1 150x% della J leggero, medio e pesante, genoa 2 130% circa, genoa 3 110%, Olimpico, Fiocco 1, 2, 3 tempesta.
Con 18 di app. di bolina bisogna ridurre.
Nape spiegati , la vela e gli alberi sono un'opppppppinione.-
Ora non ho proprio capito ... stiam parlando della barca di marco o quella di roberto? perche' suppongo sian un pelo differenti o sbaglio?
non ha importanza iraeit, era una domanda generica sulle barche da regata, credendo che quelle con volanti strutturali fossero più adattabili alle diverse condizioni del vento mi riferivo a quelle, comunque con venti nodi...tutta randa é abbastanza selvaggia come situazione...é avendo trovato con la barca tre rande di cui due senza terzaroli.. e una con una mano "di stazza"...cioè finta , volevo avere un riferimento sul grado di "selvaggezza" con il quale....familiarizzare
Bullo, perdonami, ma sono quarant' anni che viaggio con volanti alte kazzate (scusa anche la k ma mi cambia in "sciocchezze") e paterazzo appena puntato, non cazzato.
Forse è una questione di termini, ma ritengo che se cazzi il paterazzo la randa si apre troppo in alto e "si rovescia" ... poi dipende da come uno se la è fatta tagliare e come tiene la stecca alta.
Il mio piano velico prevede genoa medio-leggero da 150%, pesante da 125%, olimpico, fiocco, tormentina.
Non mi sono spiegato, la volante con vento è ovvio che vada cazzata forte, per tenere fermo l'albero che non pompi la volantina e il paterazzo devomo essere puntati, ovvio che se cazzo il paterazzo e lasco la volantina, si apre la penna, la balumina in alto.
L'armo ti da tante possibilità di regolazione e per questo lo paghi ora con il ratting.
Con gli alberi con crocette acquartierate non lo puoi fare.
Lo strallo con la volante puoi darci più o meno catenaria ingrassando o smagrendo il genoa, con il sistema odierno lo puoi fare solo se hai un pistone idraulico a prua per lo strallo, ora permesso.
La randa di Marcofailla credo un farr 40 con crocette acquartierate ha le rande senza terzaruoli perchè c'è il problema che la balumina a randa ridotta tiri verso poppa l'albero e venga giù.
Spero di spiegarmi.
Comunque la vela è un'opppppinione.-
no no bullo é un molto più umile (e vecchio) 39 piedi ims con crocette in linea
perciò il rating é penalizzato da un armo di questo genere? pensavo, da profano... il contrario (un po alla stessa stregua dello spinnaker se paragonato al gennaker)
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Booooni ... so mezzo rincoglionito e voi fate discorsi troppo complicati ... rating, penalizzazioni, tarzaroli di stazza ...
Poi si ci mette pure il correttore e mi tocca leggere 3 volte
(16-09-2016 17:42)bullo Ha scritto: [ -> ]è ovvio che vada belinata forte, per tenere fermo l'albero che non pompi la volantina e il paterazzo devomo essere puntati, ovvio che se pifferino il paterazzo e lasco la
Quindi o spiegate le cose a prova di ottuso o vengo a prendervi a tutte e due a casa (bullo e marco) ve porto in barca e mi fate vedere dal vivo di che pifferino (tie' ora te frego lo scrivo io) state a parlare.