Carissimi amici della vela, tra i tanti lavoretti invernali, vorrei verniciare i tientibene sulla coperta della mia barchetta che per anni sono stati lasciati a poro aperto, solo con un po' di olio e stop. Ma tutti gli anni andavano carteggiati lievementi per farli tornare apposto. Il legno sembra essere iroko. Vorrei capire se è meglio lasciarli così oppure conviene coprirli con un primer ed uno smalto.
Sono più o meno nella stessa situazione, mi accodo a @Corto.
Fino ad ora ho fatto dei lavaggi (leggeri) con idropulitrice, pulizia della muffa con spugnetta scotch-brite e quando sono asciutti trattamento con impregnante.
Non consideravo di poterli verniciare.
Da nove giorni attendo la conferma per la pensione, quindi cosa faccio questo inverno ?
se non è teak, va bene una carteggiata, non eccessivamente robusta a meno che non siano veramente rovinati, lavare e lasciare asciugare ... un giorno di bel tempo ... poi va bene l'olio.
se usi olio che hai già precedentemente impiegato conosci tutto. Altrimenti fai una prova su un pezzo di legno a perdere. Ci sono olii che impregnano più di altri, e ci sono olii che non asciugano subito.
io farei così
dico farei, perché i miei tientibene in tuga sono in teak, ed io uso solo lavarli - preferibilmente con acqua di mare se pulita ( quindi non del porto ) - ed una - una - volta all'anno uso il teak wonder.
Aspetto però usi e consuetudini di chi fa diversamente
il trattamento dei legni di bordo è un argomento che da solo potrebbe riempire un tomo di centinaia di pagine
...la vernice nel tempo anche se resistente agli UV e magari anche bicomponente è destinata a spaccare ...e allora si che ti pentirai
Accertati prima del tipo di legno, se teak solo olio, se altro magari prova con impregnanti cerati che non sfogliano e cmq ti conviene in tal caso fare sempre delle prove prima.
Dipende parecchio dal clima...ma a Norimberga che clima c'è?
la vernice ha bisogno di essere rinnovata perchè invecchia come tutto.
se rinfreschi prima delle screpolature è più facile ma è sempre un lavoro in più.
questo è quanto alla vernice.
un legno ben tenuto e nutrito con olio non dà problemi ed è più facile e meno dispendioso in temp e denaro.
anche gli impregnanti di qualsiasi tipo sono ottimi e con una passata di straccio hai bell'e fatto.
Bene, grazie dei consigli. Avevo dimenticato di aggiornare il profilo, ora sono a Marina di Pisa. Nel frattempo ho contattato il gentile Marco Cecchi che mi ha consigliato di dargli una mano di 10-10 e uno smalto bianco. Mah, che dire. Mi sa che li lascio nudi e crudi....
Ringrazio tutti anch'io è continuerò come ho fatto.
Per @Corto, a volte passo da marina di Pisa , sono di stanza a Capraia, magari ci incontreremo.
@Andros... ho visto il tuo profilo ... e mi sono subito detto che questa mattina sono andato dai tuoi colleghi.
Ma a pensarci bene credo che dal primo del mese sono diventato un tuo collega.
Splendida Capraia, ci ho fatto la mia tesi di laurea diversi anni fa. Il posto dove un giorno vorrei prenderemi una casina con un pezzo di terra e mandare aff.... tutto.
(09-10-2016 23:20)Corto Ha scritto: [ -> ]... Nel frattempo ho contattato il gentile Marco Cecchi che mi ha consigliato di ...
Cecchi è un vero signore.
io non li lascerei stare ma userei olio per teak.
carteggiare e oliare...
Hai ragione, sono anni che utilizzo i suoi prodotti e che mi intrattengo a Viareggio a parlare di lavori e restauri. Veramente un gentiluomo.
clinsol no non è clinsol neanche cleansol. devo andare in barca a vedere
a base di acido ossalico.
L'ho preso da un negozio di belle arti per i restauri.
tutti i legni in coperta li tratto così. una spennellata a crudo e via. passo un straccio e come nuovi
provare per credere
Mi riallaccio dovendo fare stesso lavoro... mi chiedevo xome la vedete voi un trattamento resina/flatting? Mi piace l effetto lucido e non riesco a capire il tipo di legno... Grazie
Trattati adesso....dopo vent'anni di trattamenti a cera ed impregnanti vari cominciavano a perdere "sostanza". Fessurazioni e crepe sparse mi hanno convinto ad un intervento deciso. Portati a legno con levigatrice a nastro e poi orbitale ho dato 6 mani di bicomponente satinata all' acqua additivata con filtro uv. ( carteggiando leggero tra una mano e l'altra). Tutto fatto in una mattinata.Dall' anno prossimo sara' sufficiente una singola rinfrescata.
scusami, ma come hai fatto a dare sei mani in una mattinata?? carteggiavi e pitturavi a vernice ancora fresca???
Io dopo due anni di flatting, credo che tornerò al "naturale"....
Vernice Poliuretanica bicomponente all'acqua:
Fatto il giro di una mano ai sei tientibene più due stecche attorno al tanguccio ci stai mezz'ora. Andando nello stesso ordine dopo trenta minuti la prima stecca è già sufficientemente pronta a reggere una leggerissima carteggiata con grana 280. Fai il giro delle stecche in trenta minuti, ricominci con la seconda mano, quindi, ogni ora puoi dare una mano. E non fresco su fresco...ma sufficientemente asciutto per creare uno strato complessivo di passate che catalizzeranno alla fine tutte insieme. La leggera carteggiata intermedia avrà intanto tolto tutte le imperfezioni che inevitabilmente lavorando all'aperto saranno intercorse. Prova e vedrai!
già che ci sei dimmi pure marca e nome della vernice....... che ci riprovo....
I legni molto resistenti all'ambiente marino come il teak indiano del siam, il teak africano iroko, la quercia rovere, si prestano poco ad essere verniciati o impregnati di resina, da specifiche del RINA.
Ci sono vernici lucide poliuretaniche che non serve carteggiare, ma rispettando i tempi si può dare varie mani senza carteggiare, lo si fa con le ultime due mani con carta 600/800, voi rozzi potete usare la 100.
Molti verniciano la barra col risultato che la mano suda, lasciando a legno no.-