Forse l'età mi rende oscuro, ma non trovo convincente che la
direzione del vento apparente possa coincidere col reale se non a barca ferma.
Forse mi spiego male, provo a chiarire: se ho un angolo x con il reale
avrò un apparente con un angolo tanto minore di x quanto più sono veloce.
Il che potete verificarlo anche i bicicletta o tirando due vettori su un foglio,
o guardando i cat di CA
"l'apparente (AWA) sarà attorno ai 30° e non a 40°/42°" se così fosse non farebbe che confermare quanto dico
Si, ma la discussione verteva su imbarcazioni "normali" ( quelle così dette dislocanti, legate alla loro velocità critica ), non su mostri sacri che riescono a planare anche in bolina e arrivare attorno ai 15° di apparente. Comunque nessuno ha detto che la direzione del vento apparente possa coincidere col reale, ma solo avvicinarsi man mano che il reale aumenta, dato che la velocità della barca rimane pressoché inalterata.
E, giusto per giocare, prova a tirare due vettori a controllo dei dati esposti prima.
ciao
(14-10-2016 11:27)oudeis Ha scritto: [ -> ]Forse mi spiego male, provo a chiarire: se ho un angolo x con il reale
avrò un apparente con un angolo tanto minore di x quanto più sono veloce.
L'affermazione è vera solo se l'intensità del vento reale resta fissa.
Se il vento reale aumenta da 10 a 20 nodi (e la ns. velocità solo di 2 nodi) è lui che "pesa" di più nella somma dei vettori che ci dice qual'è l'apparente. Quindi l'apparente si allarga dalla prua.
(14-10-2016 11:27)oudeis Ha scritto: [ -> ]"l'apparente (AWA) sarà attorno ai 30° e non a 40°/42°" se così fosse non farebbe che confermare quanto dico
Credo che einstein si riferisse alla condizione di partenza. Consultando la tabella del 34 piedi, con 12 nodi di reale a 45°, l'apparente lo vediamo a 28° (e non a 40-42°)
Grazie per le tabelle, einstein. Sono state molto utili per capire meglio come si comportano le variabili in gioco.
Comunque sia, l'angolo di cui parli, quello che a 6 nodi e a 30 coincide ma a 12 è inferiore, è l'angolo che ottimizza la rotta, quello che ci conviene fare per guadagnare di più rispetto al vento (so che ha un nome, ma non lo ricordo
).
Io mi riferivo all'angolo massimo (anzi minimo) che possiamo raggiungere stringendo la bolina. Volevo capire come variava quello in funzione del reale. Dalle tue tabelle sembra che si dia per scontato che si riesca a stringere almeno fino a 30° sul reale. Il che significherebbe 60° di angolo morto (sempre rispetto al reale) tra una virata e l'altra.
Confido che dai miei 100° a 60° ci si possa arrivare con le varie regolazioni più o meno fini.
(13-10-2016 23:00)bullo Ha scritto: [ -> ]Il first 32.5 s di palla è uno IOR iV° classe 8 m. al galleggio di bolina fa al massimo 5,5 nodi qualche decimo im più in condizioni ideali.
Ciao.-
8,5 al galleggiamento. A dire il vero ho misurato poco meno di 7 con una decina di nodi di vento abbondanti. Ma magari ero al traverso pieno
Cmq mi pare che la barca si muova, considerato anche il fatto che ho un'elica a due pale fisse che l'anno prossimo vorrei sostituire con una a pale abbattibili trovata in un gavone, fatta costruire ad hoc da uno dei precedenti proprietari.
(14-10-2016 16:53)palla5000 Ha scritto: [ -> ]Grazie per le tabelle, einstein. Sono state molto utili per capire meglio come si comportano le variabili in gioco.
Comunque sia, l'angolo di cui parli, quello che a 6 nodi e a 30 coincide ma a 12 è inferiore, è l'angolo che ottimizza la rotta, quello che ci conviene fare per guadagnare di più rispetto al vento (so che ha un nome, ma non lo ricordo ).
Io mi riferivo all'angolo massimo (anzi minimo) che possiamo raggiungere stringendo la bolina. Volevo capire come variava quello in funzione del reale. Dalle tue tabelle sembra che si dia per scontato che si riesca a stringere almeno fino a 30° sul reale. Il che significherebbe 60° di angolo morto (sempre rispetto al reale) tra una virata e l'altra.
Confido che dai miei 100° a 60° ci si possa arrivare con le varie regolazioni più o meno fini.
Se vuoi fare la miglior bolina, devi prendere in considerazione i dati in neretto che corrispondono alle VT (e quindi alle migliori VMG) per ogni intensità di vento.
http://www.blur.se/polar/first347_perfor...iction.pdf
Come vedi il miglior angolo al vento reale si ottiene attorno ai 16 nodi. Questi dati sono validi, come detto, per il first34.7 al meglio delle sue prestazioni; le tue saranno leggermente diverse, ma la tendenza sarà quella.
ciao
Palla 30° sul reale? E barche che va contro vento non è go ancora viste.
Le tabelle sono teoria, dipende dalle vele che armi, è con quelle che devi navigare, I° l'elica ti frega 1/10 di velocità. Con l'abbattibile i 5 nodi diventano 5,5 più o meno.
In pratica con poco vento se hai una piccola onda di prua, su un bordo, non puoi cazzare le vele devi dare potenza per camminare altrimenti ti fermi e scarocci soltanto, ecco che te ne fai della tabella, sei tu che devi sentire la barca.
In parole povere la miglior bolina la farai quando avrai imparato a stare al timone regolando le vele in modo ottimale, difficile farlo perchè la vela è un'oppppppinione.
proviamo a vederlo da un altro punto di vista?
l' angolo di corda della vela di prua : quello tra la mezzeria della barca e la retta che congiunge la mura col punto di scotta (non parlo del grasso della vela, che e' una tra cosa) e' abbastanza standardizzato sui 18-20 gradiper le barche da crociera.
perche il vento gonfi la vela (senno non porta) deve incederci con un angolo tra i 5 e i 7 gradi. l' angolo dell' apparente e' definito da questi due parametri, quello di incedenza del vento dipenda dalla viscosita dell' aria, l' altro dal progettista.
qualunque sia l' intensita del vento questo angolo e' immutabile, puo aumentare per regolazioni opportune.. aprire in alto la vela per ridurre lo sbandamento o aprirla proprio per poter fare una rotta piu poggiata che consenta di prendere meglio le onde. l' angolo di bolina sul reale e' il frutto, non l' origine della cosa.
e' certo che l' angolo sul reale coincide con quello sull' apparente, solo a barca ferma.. ma anche vero che se fai un apparente sui 40 gradi non si parla di bolina a meno che non si ragioni di scogli.
(14-10-2016 20:44)ZK Ha scritto: [ -> ]proviamo a vederlo da un altro punto di vista?
l' angolo di corda della vela di prua : quello tra la mezzeria della barca e la retta che congiunge la mura col punto di scotta (non parlo del grasso della vela, che e' una tra cosa) e' abbastanza standardizzato sui 18-20 gradiper le barche da crociera.
perche il vento gonfi la vela (senno non porta) deve incederci con un angolo tra i 5 e i 7 gradi. l' angolo dell' apparente e' definito da questi due parametri, quello di incedenza del vento dipenda dalla viscosita dell' aria, l' altro dal progettista.
qualunque sia l' intensita del vento questo angolo e' immutabile, puo aumentare per regolazioni opportune.. aprire in alto la vela per ridurre lo sbandamento o aprirla proprio per poter fare una rotta piu poggiata che consenta di prendere meglio le onde. l' angolo di bolina sul reale e' il frutto, non l' origine della cosa.
e' certo che l' angolo sul reale coincide con quello sull' apparente, solo a barca ferma.. ma anche vero che se fai un apparente sui 40 gradi non si parla di bolina a meno che non si ragioni di scogli.
Il concetto non fa una piega, se ho ben capito, anche se ridurrei l'angolo di scotta sul ponte a 10°-14° anziché 18°-20°, che mi sembrano eccessivi anche per una barca da crociera.
Allego due disegnini per chi ci legge:
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ciao
rileggo con piacere Einstein!!!