I Forum di Amici della Vela

Versione completa: 3 sensori vento
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Salve amici,
riporto della vendee globe la foto di una testa d'albero con ben 3 sensori del vento.
Capirei se ce ne fossero 2 casomai uno si dovesse guastare ma 3 immagino siano necessari a quei livelli che per noi umani sono inimmaginabili.
Avete una spiegazione tecnica?

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Grazie e buon vento
BonrFree
penso sia ridondanza. il dato sul vento e' fondamentale per il pilota automatico, che in questo tipo di regate e' importantissimo.
bv
Potrebbe anche essere un modo per correggere l'effetto dell'upwash (vento che sale a causa della turbolenza d'estremità) alle portanti, mediando dati rilevati in punti diversi ...

Fantasiosa no???
neanche una crocetta?
tutte hook?
tutto tessile?

si, senza timone automatico non si dorme.
comunque tre sembra eccessivo.. il terzo sa di corno antisculo.
Che barca é ? Non la riconosco.
Magari tra gli sponsor vi é la dcns … hai visto mai ?
(06-11-2016 23:07)ZK Ha scritto: [ -> ]neanche una crocetta?
tutte hook?
tutto tessile?

si, senza timone automatico non si dorme.
comunque tre sembra eccessivo.. il terzo sa di corno antisculo.

Pratica comune negli impianti chimici e nelle raffinerie, dove un guasto alla strumentazione critica può avere risultati catastrofici.

Se devi ridondare uno strumento, ne installi sempre tre, mai due, perché se se ne guasta uno il computer di gestione capisce qual'è quello guasto e lo esclude, mantenendo gli altri due.

Se ne hai due e uno da i numeri, come fa il computer di bordo a sapere qual'è quello buono? E se sei sotto vela in condizioni impegnative nei quaranta ruggenti (o anche più a sud) e stai dormendo, una manovra errata del pilota dovuta ad un guasto del sensore del vento può avere risultati disastrosi prima di avere il tempo di prendere provvedimenti...

BV,
Casper
(07-11-2016 00:35)Casper Ha scritto: [ -> ]
(06-11-2016 23:07)ZK Ha scritto: [ -> ]neanche una crocetta?
tutte hook?
tutto tessile?

si, senza timone automatico non si dorme.
comunque tre sembra eccessivo.. il terzo sa di corno antisculo.

Pratica comune negli impianti chimici e nelle raffinerie, dove un guasto alla strumentazione critica può avere risultati catastrofici.

Se devi ridondare uno strumento, ne installi sempre tre, mai due, perché se se ne guasta uno il computer di gestione capisce qual'è quello guasto e lo esclude, mantenendo gli altri due.

Se ne hai due e uno da i numeri, come fa il computer di bordo a sapere qual'è quello buono? E se sei sotto vela in condizioni impegnative nei quaranta ruggenti (o anche più a sud) e stai dormendo, una manovra errata del pilota dovuta ad un guasto del sensore del vento può avere risultati disastrosi prima di avere il tempo di prendere provvedimenti...

BV,
Casper

Io credo invece che in base all'andatura faccia fede quello meno sottoposto a turbolenze, fermo restando il discorso ridondanza in caso di guasto.
Poi magari empiricamente si è visto che la media tra 3 strumenti così disposti è la meno peggio.
Comunque oltre agli strumenti credo ci sia del software sviluppato ad hoc a valle a fare "la selezione"
(06-11-2016 22:38)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]Potrebbe anche essere un modo per correggere l'effetto dell'upwash (vento che sale a causa della turbolenza d'estremità) alle portanti, mediando dati rilevati in punti diversi ...

Fantasiosa no???

Concordo, sui Raymarine esiste la funzione MDS (Multiple Data Source) che in caso ci siano piu' trasduttori dedicati ad una funzione, permette di scegliere manualmente quale di questi far utilizzare a tutta la rete di strumenti.
Nel caso della foto pubblicata, non si spiegherebbe il terzo trasduttore, per cui penso che il sistema installato sulla barca esegua automaticamente una media tra le 3 stazioni del vento come dici tu.
BV!
Quoto Casper
OT: quell'albero senza crocette ne sartie armate da solo al carico in testa necessario a sbandare la barca a 90 gradi?
Le sartie ci sono e hanno un angolo molto favorevole.
(07-11-2016 00:35)Casper Ha scritto: [ -> ]Se devi ridondare uno strumento, ne installi sempre tre, mai due, perché se se ne guasta uno il computer di gestione capisce qual'è quello guasto e lo esclude, mantenendo gli altri due.

Se ne hai due e uno da i numeri, come fa il computer di bordo a sapere qual'è quello buono?
BV,
Casper

Thumbsupsmileyanim
(08-11-2016 14:10)albert Ha scritto: [ -> ]
(07-11-2016 00:35)Casper Ha scritto: [ -> ]Se devi ridondare uno strumento, ne installi sempre tre, mai due, perché se se ne guasta uno il computer di gestione capisce qual'è quello guasto e lo esclude, mantenendo gli altri due.

Se ne hai due e uno da i numeri, come fa il computer di bordo a sapere qual'è quello buono?
BV,
Casper

Thumbsupsmileyanim

C'è da dire una cosa però. ... avendone 3 triplica le possibilità di rompere uno trovandosi poi ad averne due Big Grin

Comunque io vedrei più funzionale alle andature strette dare una precedenza di affidabilità del dato da quello a prua ed alle portanti ai due situati a poppavia a seconda delle mura, quindi quello di dritta con mura a sx e quello di sinistra con mure a dritta. Fermo restando che i tre dati passino un controllo di coerenza tra le tre misurazioni.

IMHO
(08-11-2016 14:53)Edolo Ha scritto: [ -> ]C'è da dire una cosa però. ... avendone 3 triplica le possibilità di rompere uno trovandosi poi ad averne due Big Grin

Comunque io vedrei più funzionale alle andature strette dare una precedenza di affidabilità del dato da quello a prua ed alle portanti ai due situati a poppavia a seconda delle mura, quindi quello di dritta con mura a sx e quello di sinistra con mure a dritta. Fermo restando che i tre dati passino un controllo di coerenza tra le tre misurazioni.

IMHO

Forse non è chiaro che l'albero ruota e dunque i sensori non restano in asse con la barca, ma con l'albero e, considerato che i piani velici di queste barche lavorano sempre in regime dinamico, il trasduttore davanti all'albero sarà sempre sopravvento e quello dietro sarà sempre sottovento ...

Immagino che anche i sensori di rotazione dell'albero che leggono l'angolo da sommare a quello letto dai trasduttori di testa siano tre ...
(08-11-2016 14:03)shein Ha scritto: [ -> ]Le sartie ci sono e hanno un angolo molto favorevole.
Lo so che in ordine ci sono, ma al momento della foto non ne vedo armate, o sono cieco.
(08-11-2016 17:16)albert Ha scritto: [ -> ]
(08-11-2016 14:53)Edolo Ha scritto: [ -> ]C'è da dire una cosa però. ... avendone 3 triplica le possibilità di rompere uno trovandosi poi ad averne due Big Grin

Comunque io vedrei più funzionale alle andature strette dare una precedenza di affidabilità del dato da quello a prua ed alle portanti ai due situati a poppavia a seconda delle mura, quindi quello di dritta con mura a sx e quello di sinistra con mure a dritta. Fermo restando che i tre dati passino un controllo di coerenza tra le tre misurazioni.

IMHO

Forse non è chiaro che l'albero ruota e dunque i sensori non restano in asse con la barca, ma con l'albero e, considerato che i piani velici di queste barche lavorano sempre in regime dinamico, il trasduttore davanti all'albero sarà sempre sopravvento e quello dietro sarà sempre sottovento ...

Immagino che anche i sensori di rotazione dell'albero che leggono l'angolo da sommare a quello letto dai trasduttori di testa siano tre ...

Giusta osservazione. Ma di quanti gradi ruota sto albeRo?
https://www.facebook.com/LeCam.jean.29/p...=3&theater

La sartia è perfettamente nascosta dall'albero, insieme al buttafuori a cui è agganciata
E alla domanda "Perchè 3 anemometri?", Jean Le Cam ha risposto "Pour un tour du monde..."!
(08-11-2016 17:47)blackninja Ha scritto: [ -> ]
(08-11-2016 14:03)shein Ha scritto: [ -> ]Le sartie ci sono e hanno un angolo molto favorevole.

Lo so che in ordine ci sono, ma al momento della foto non ne vedo armate, o sono cieco.

Quella verso l'acqua si vede bene, guarda la "landa" e la vedrai sparire quasi verticale in acqua. Quella verso il cielo é nascosta dietro l'albero.
Non c'entra nulla con la discussione, ma vorrei capire perché il trasto randa (se si tratta di quello) non è un arco di cerchio; la parte finale tende a chiudere. 91
Forse ho capito, fino ad un certo punto (fino a quando rispecchia l'arco) la scotta non si tocca, poi inevitabilmente viene regolata e supplisce alla mancanza del vang.
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