Devo assolutamente smontare la landa di dritta per una pesante infiltrazione d'acqua che sta facendo marcire il compensato multistrato rivestito di teak in coperta.
L'albero,uno sparcraft,di circa 20 mt puo' essere lasciato in sede(la barca di legno è sulla sella in cantiere) con le opportune precauzioni del caso,vedi murare tutto il murabile dalla testa alla falchetta munita di golfari adeguati.
La situazione prima della fine lavori durera' uno o due mesi,quindi l'albero rimarra' con le "sartie di dritta" chiamiamole di emergenza,operative per il periodo richiesto,vedi falegname,etc.
La sequenza prima della rimozione della landa quale potrebbe essere;
mollare parzialmente anche le sartie di sinistra o non so cosa.
Ho armato anche un babystay,oltre naturalmente al paterazzo(munito di pompa navtec) ed allo strallo di prua.
Rischio nel periodo dei lavori che l'albero possa danneggiarsi piegandosi sottovento che so io per colpi di vento,burrasche,etc??
Chiedo lumi.
(07-11-2016 16:29)Lapo2 Ha scritto: [ -> ]Rischio nel periodo dei lavori che l'albero possa danneggiarsi piegandosi sottovento che so io per colpi di vento,burrasche,etc??
Chiedo lumi.
si
(07-11-2016 16:29)Lapo2 Ha scritto: [ -> ]La sequenza prima della rimozione della landa quale potrebbe essere;
mollare parzialmente anche le sartie di sinistra o non so cosa.
Ho armato anche un babystay,oltre naturalmente al paterazzo(munito di pompa navtec) ed allo strallo di prua.
Rischio nel periodo dei lavori che l'albero possa danneggiarsi piegandosi sottovento che so io per colpi di vento,burrasche,etc??
Chiedo lumi.
Visto che la barca è sull'invaso, per stare tranquillo, io andrei ad attaccarmi a terra, magari ricreando una landa in murata ad altezza falchetta ancorata con dei bei cavi o braghe tessili (quelle da sollevamento vanno benissimo) all'invasatura sottostante... Come queste per intenderci:
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Quindi, mollerei senz'altro anche le sartie di sinistra, non troppo ma quanto basta per ridurre la tensione a livelli che puoi eguagliare con le drizze a dritta. Per tenere su l'albero non serve cazzare a ferro, basta "puntare" il sartiame in modo che l'albero non si muova. Per fare un lavoretto perfetto, porterei la sartia alta al piede d'albero, "puntando" anche lei in modo da far lavorare comunque le crocette (vale se sono più di 1) e sostenere l'albero l'albero.
Mi raccomando, non cazzare troppo i paterazzi, punta appena pure loro in modo che non sbattano con il vento (il genova avvolgibile non c'è vero? ricordati magari di tirare leggermente lo strallo da metà altezza verso l'albero, per ridurre le frequenze di oscillazione in caso di vento molto forte).
Se fai così sei in una botte di ferro...
PS: per avere una struttura provvisoria a prova di bomba, se ti attacchi a terra meglio se lo fai anche a sinistra ...
ricordati che hai anche le drizze
mi meraviglio che il cantiere te lo faccia fare, di solito ti obbligano a togliere l'albero se è per una manutanzione così prolungata
Buonasera,
l'albero è stato messo a riva due anni fa,il lavoro di falegnameria per rendere la landa stagna,richiede un certo tempo perché il multistrato per risanare il tutto verra' preparato in altro luogo con tempistica da valutare.
L'attacco della landa alle sartie strutturalmente non ha niente a che vedere con il sistema di tenuta della landa stessa sul ponte,tantè che dopo le vostre graditissime risposte penso di iniziare dopo aver rimosso l'attacco della landa(8 viti del 16+2 piastre di acciaio aisi 316 per uno spessore totale in coperta di 400mm,lo spessore del ponte in multistrato è 10cm,nella parte interna della barca i tiranti passanti ingranano in fori di opportuno diametro dentro 2 staffe elettrosaldate che sono unite alla landa interna che scarica sull'omega,con un perno di 30 sempre aisi 316) a rimuovere la parte corrotta del multistrato per procedere a costruire una sorta di modello per la realizzazione della parte nuova da mettere in sede con West System+addensante successivamente,dopo aver rilevato il modello posso richiudere il tutto provvisoriamente con chiave dinamometrica,naturalmente dopo avere rimesso in sede le viti nella sequenza originale.
All'arrivo della nuova tenuta,dovro' smontare e rimontare landa e tiranti stagnando dopo aver fatto il lavoro di ripristino in legno,.con sikaflex.
E' un po una menata,ma in effetti questo mi mette al riparo da eventuali danni.
Potrei cosi evitare di procedere mettendo in opera tutti i preziosi accorgimenti suggeritimi da Tatone che ringrazio ancora;in effetti pero'mettendomi al riparo da eventuali grane future.
La barca sta in terra tutta l'invernata per 5 mesi.
Smontata landa di dritta.
Dopo aver allentato la sartie della landa di sinistra,abbiamo provveduto alla rimozione dei 4 bulloni M16 1.5 lungh.40 dalla contropiastra che alloggia i 4 prigionieri M16 1.5 L=160 che attraversando il ponte ingaggiano le staffe elettro saldate che con il perno di 30 scaricano il carico di lavoro finalmente sull'omega esistente.Forte è stata la mia sorpresa quando con apposita chiave dinamometrica ERGOTORQUE precision 20-200 Nm,i bulloni si sono svitati,quasi fossero lenti...
Abbiamo rimosso quindi la contropiastra dal ponte,naturalmente dopo aver allentato i dadoni di serraggio all'interno barca.
Con un po di pazienza ed attenzione con un cutter ed un grosso cacciavite,ho lagliato il silka e poi tutto docilmente è venuto via.
Abbiamo verificato la via d'acqua dovuta ad un'infiltrazione da 2 dei 4 cilindri che supportano la piastra.
C'era anche una zona di legno infiltrato,ma il danno non è rilevante.
Abbiamo rimontato il tutto,rimettendo quindi l'albero e la barca in sicurezza.
Provvedero' con le foto ed un modello in cartone che ho preso a realizzare una toppa in teak opportunamente sagomata per finire il lavoro dopo aver risigillato i 2 cilindri d'acciaio in maniera opportuna.
Mi chiedo adesso,quando andro' a stringere i 4 bulloni di 40 a testa svasata(quelli che lavorano sulla contropiastra) che diavolo di coppia di serraggio dovro' usare??Un amico mi ha detto "stringili a bestia"...
E cosa mi converra' usare per sigillare i 2 cilindri passanti sotto coperta che stanno facendo acqua nonostante siano stati sigillati con silka?
Resinarli con del 10/10+ addensante,o con qualche altra colla rossa o altro?Oppure di nuovo con silka.
Un grazie ancora per la pazienza.