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Versione completa: Quale randa in dacron ?
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(20-11-2016 22:59)sailflyer Ha scritto: [ -> ]Questo è quanto alcune velerie fanno pagare il terminale Rutgerson 1490 + carrello Rutgerson 1525, che per una randa delle dimensioni di cui si parla sono sufficienti.



(20-11-2016 18:00)bullo Ha scritto: [ -> ]20 euro al carello?

Non ho problemi a dire che una veleria italiana paga, attraverso i canali ufficiali, questa "accoppiata" €. 24.40 iva compresa (al netto dell'eventuale spedizione) ... dunque ok non guadagnarci, ma venderla addirittura sottocosto Smiley26 ...

Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma non la giudico una buona soluzione, (come non lo è quella del 1490 con l'intershuttle della Luffshuttle) dato che il 1525 è un carrello intermedio nato per essere collegato con una fettuccia.

Io non la propongo perchè in ammainata se le stecche calano prima in balumina che in ghinda, il grillo non lascia sufficiente grado di libertà verticale e il carrello tende a impuntarsi e la randa non scende più.

Tanto perchè ci capisca anche chi non ha il catalogo sottomano, l'accoppiata 1490/1525 è simile a questa (puntastecche Aquabatten) e si vede appunto la ralinga che tocca il carrello, poi va a toccare le rotelle e si consuma e blocca l'ammainata:

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Il "minimo sindacale" con quel tipo di puntastecca è questo, col carrello 1535 (e ovviamente il costo non è più quello):

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Se però torniamo al concetto che tra 2000 e 2200 non è che cambia la vita, direi che è meglio per esempio questa accoppiata (per rimanere su Rutgerson, ma esiste anche Selden), così la balumina è chiusa e si eliminano velcri e stringhe e le stecche si possono regolare al millimetro:

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Ciao
Bè, non è proprio così. Il 1490 diversamente da quello che hai mostrato si monta a cavallo della ralinga, ed è impossibile che questa venga a contatto con le rotelle o altro. Quello che fa la differenza affinché il carrello non si impunti e la randa salga e scenda bene è la tolleranza tra le dimensioni della parte che si inserisce nella canaletta e il diametro delle rotelle: il carrello deve scorrere libero, ma avere il minor gioco possibile. Per questo Rutgerson propone 7 modelli diversi del 1525 con differenti dimensioni dell'inserto e/o delle rotelle. L'accoppiata 1490/1525 è espressamente prevista da Rutgerson (pag. 30 del catalogo).
Il prezzo che ho citato è realmente praticato da alcune velerie europee (le cinesi non riescono ad essere altrettanto competitive sull'hardware importato).
Poi sono d'accordo che esistono soluzioni più sofisticate e anche più belle a vedersi, ma il tema qui era il massimo risparmio.
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(21-11-2016 10:31)albert Ha scritto: [ -> ]
(20-11-2016 22:59)sailflyer Ha scritto: [ -> ]Questo è quanto alcune velerie fanno pagare il terminale Rutgerson 1490 + carrello Rutgerson 1525, che per una randa delle dimensioni di cui si parla sono sufficienti.



(20-11-2016 18:00)bullo Ha scritto: [ -> ]20 euro al carello?

Non ho problemi a dire che una veleria italiana paga, attraverso i canali ufficiali, questa "accoppiata" €. 24.40 iva compresa (al netto dell'eventuale spedizione) ... dunque ok non guadagnarci, ma venderla addirittura sottocosto Smiley26 ...

Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma non la giudico una buona soluzione, (come non lo è quella del 1490 con l'intershuttle della Luffshuttle) dato che il 1525 è un carrello intermedio nato per essere collegato con una fettuccia.

Io non la propongo perchè in ammainata se le stecche calano prima in balumina che in ghinda, il grillo non lascia sufficiente grado di libertà verticale e il carrello tende a impuntarsi e la randa non scende più.

Tanto perchè ci capisca anche chi non ha il catalogo sottomano, l'accoppiata 1490/1525 è simile a questa (puntastecche Aquabatten) e si vede appunto la ralinga che tocca il carrello, poi va a toccare le rotelle e si consuma e blocca l'ammainata:

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Il "minimo sindacale" con quel tipo di puntastecca è questo, col carrello 1535 (e ovviamente il costo non è più quello):

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Se però torniamo al concetto che tra 2000 e 2200 non è che cambia la vita, direi che è meglio per esempio questa accoppiata (per rimanere su Rutgerson, ma esiste anche Selden), così la balumina è chiusa e si eliminano velcri e stringhe e le stecche si possono regolare al millimetro:

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Ciao
Vi ringrazio tutti per i preziosi consigli ,
anche se vado in vela da anni , ammetto di essere ignorante in materia , le mie esigenze sono state ben riassunte da Picinin , che mi fa piacere salutare dopo tanti anni ...

il fatto nuovo che è emerso e che mi ha un po' mandato in confusione è che ci sono 2 orientamenti : fullbatten si , fullbatten no .

Ora , dovessi navigare al mare non avrei dubbi : fullbatten .

Ma le ultime regate che ho fatto sul lago maggiore ( non con la mia barca ) qualcosa mi hanno insegnato : le rande non fullbatten con le ariette vanno meglio e forse si regolano più agevolmente con la drizza e il tesabase ( e non con le stecche come la fullbatten , stecche che in navigazione non puoi regolare ) .

Ho il lazybag e la fullbatten sarebbe comoda , ma sono anche stufo degli impuntamenti della randa in ammainata ...adesso non ho i carrelli infatti ... ed i cursori non sono molto fluidi ...

Pare , cioè , che una randa standard a stecche corte potrebbe essere una scelta di compromesso tra crociera totale ( fullbatten ) e vela un po' più performante in quanto più leggera ( senza steccone e senza la seconda mano di terzaroli ) .

Non nascondo che oltre alla vele Lee sto valutando anche le Precision Sails made in USA , che verrebbe sui 1100 euro Smiley4

Qualcuno le conosce ?

Grazie ancora a tutti e buon vento
ecco dimenticavo....

i carrelli rutgerson ha senso metterli su una randa a stecche corte ?
cioè mi permettono di issare una randa di 30mq senza usare il winch ?
Quanto pesa una randa di 30mq da 7,5 oz ?

grazie
Si, vedo che sei andato un po' in confusione... 19
Parti parlando di una randa da crociera economica e durevole, e finisci dicendo che la preferisci a stecche corte perché si regola meglio con le ariette...
Credo di aver spiegato abbastanza chiaramente le differenze che puoi attenderti tra una randa a stecche corte e una fullbatten diversi post fa. Tutte le rande di barche "normali" si regolano allo stesso modo e con gli stessi strumenti, chi ha detto che una fullbatten si regola con la tensione delle stecche? Una volta che le hai tesate quanto basta perché la vela non faccia pieghe te ne dimentichi, e la regoli come faresti con qualsiasi altra randa.
Se la vela sale o scende male, fullbatten o no, è colpa dei cursori non adatti all'albero o montati male. I carrelli, se non adatti, non risolvono, e comunque sono una spesa inutile su randa a stecche corte.
Se poi come mi pare di capire ne fai una questione principalmente economica, è innegabile che con stecche corte, una sola mano, e magari tessuto più leggero risparmi il massimo... e magari facendola anche fare da Precision (che, detto per inciso, non è made in USA ma uno dei tanti che comprano in estremo oriente e rivendono con il loro marchio), almeno finché non ti arriva da pagare il dazio di importazione, fai anche un affare... Smiley4



(22-11-2016 00:53)anpast Ha scritto: [ -> ]Vi ringrazio tutti per i preziosi consigli ,
anche se vado in vela da anni , ammetto di essere ignorante in materia , le mie esigenze sono state ben riassunte da Picinin , che mi fa piacere salutare dopo tanti anni ...

il fatto nuovo che è emerso e che mi ha un po' mandato in confusione è che ci sono 2 orientamenti : fullbatten si , fullbatten no .

Ora , dovessi navigare al mare non avrei dubbi : fullbatten .

Ma le ultime regate che ho fatto sul lago maggiore ( non con la mia barca ) qualcosa mi hanno insegnato : le rande non fullbatten con le ariette vanno meglio e forse si regolano più agevolmente con la drizza e il tesabase ( e non con le stecche come la fullbatten , stecche che in navigazione non puoi regolare ) .

Ho il lazybag e la fullbatten sarebbe comoda , ma sono anche stufo degli impuntamenti della randa in ammainata ...adesso non ho i carrelli infatti ... ed i cursori non sono molto fluidi ...

Pare , cioè , che una randa standard a stecche corte potrebbe essere una scelta di compromesso tra crociera totale ( fullbatten ) e vela un po' più performante in quanto più leggera ( senza steccone e senza la seconda mano di terzaroli ) .

Non nascondo che oltre alla vele Lee sto valutando anche le Precision Sails made in USA , che verrebbe sui 1100 euro Smiley4

Qualcuno le conosce ?

Grazie ancora a tutti e buon vento
(19-11-2016 11:24)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Il mio velaio sta Fiumicino ad 1 Km dalla barca, il progettista ed il "membranista" In Liguria. Dove stanno gli ultimi 2 non mi interessa, potrebbero stare su Saturno per quanto mi riguarda.Smiley4
Il velaio no, è il responsabile del lavoro, deve prendere le misure, verificare insieme a te il buon funzionamento della vela, aiutarti a portarla correttamente.
Il velaio deve "esserci" insomma.
Le vele in Cina non le farei, anche alla metà del prezzo.Smiley2
BV!
Saliva a tutti capisco la diffidenza, quella che avevo anche io, alla fine ho superato tutte le incertezze ho ordinato la vela cinese tramite zerbinati che fa da tramite e ti consiglia al meglio. Preso le misure e ordinato una randa full batten, sono arrivate piazzate e vanno benissimo, il risparmio c'è stato buon vento
(20-11-2016 23:13)picinin Ha scritto: [ -> ][...] Moitessier stesso le fece realizzare dalla Lee Sails [...]

Moitessier ha anche navigato con un palo del telefono come albero...
(09-08-2018 20:05)Casper Ha scritto: [ -> ]Moitessier ha anche navigato con un palo del telefono come albero...

Ed è anche affondato un paio di volte...
(09-08-2018 20:13)giulianotofani Ha scritto: [ -> ]Ed è anche affondato un paio di volte...

Vero. Ma non a causa del palo nè delle vele.
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