Beh insomma, c'è ben da sperare che sia adeguatamente progettato!
Certo questi progettisti hanno a volte hanno delle idee...indebolire la pala del timone con questo accrocchio non mi pare una buona idea,peso batterie,costo elevato,scarsa autonomia,esigenza di un generatore...credo che il buon vecchio puzzoso diesel ha ancora vita lunga...BV
Sinceramente come idea di principio non mi sembra per nulla cattiva. Certo ci sono dei problemi e, non ultimo, la sollecitazione sull'asse del timone ma vediamo... non ci sono limiti agli sviluppi tecnologici e non mi sembra corretto etichettarla già come stupidaggine.
Daniele
(30-11-2016 09:17)franco53 Ha scritto: [ -> ]Certo questi progettisti hanno a volte hanno delle idee...indebolire la pala del timone con questo accrocchio non mi pare una buona idea, ...
Se ho ben capito, non si tratto di un lavoro "fai da te", ma lo fa il produttore del timone. Prenderà in conto le sollecitazioni? Credo di si, prendendo in conto che (meccanica e cambio dei vettori di forze sul timone a parte) si devono risolvere anche le istallazioni elettriche e i passaggi dei cavi tra timone e scafo.
Citazione:... peso batterie,costo elevato,scarsa autonomia,esigenza di un generatore...credo che il buon vecchio puzzoso diesel ha ancora vita lunga...BV
Niente di specifico, queste sono le difficoltà da risolvere per tutte le propulsione elettriche, tranne quelle dei treni o tram.
La novità non e' la propulsione in se stessa, ma la posizione del montaggio.
IMHO, il beneficio della soluzione si manifesta solo nella manovrabilità, probabilmente accoppiata al bowtruster e computer.
Io penso che tutto ciò che NON cambia è morto oppure sta morendo.
Per quello che posso dedurre dalla mia modesta esperienza velica, credo che ci siano molte resistenze a lasciar la vecchia (tecnologia) per la nuova, una cosa che abbiamo imparato a gestire, manutenere, e capire, ci da qualche sicurezza in più rispetto al "nuovo".
Detto ciò, l'elettronica come la stiamo usando noi, ha invaso le automobili, e la nautica di un certo livello (quello del lusso) si è lasciata permeare da questa tendenza.
E come il "rolla fiocco", queste tecnologie, perchè arrivino al diportista comune sono condizionate solo dal loro sviluppo e dal costo finale.
Nel frattempo, perchè non pensare ad un sistema che aiuti lo scafo in caso di avaria a rimanere a galla, anche solo per guadagnare tempo per i soccorsi?
(ad esempio autogonfiabili incorporati alle falchette)
(30-11-2016 12:20)KrisMAS Ha scritto: [ -> ]...
Nel frattempo, perchè non pensare ad un sistema che aiuti lo scafo in caso di avaria a rimanere a galla, anche solo per guadagnare tempo per i soccorsi?
(ad esempio autogonfiabili incorporati alle falchette)
Esiste, ma non viene montato..
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(30-11-2016 09:17)franco53 Ha scritto: [ -> ]Certo questi progettisti hanno a volte hanno delle idee...indebolire la pala del timone con questo accrocchio non mi pare una buona idea,peso batterie,costo elevato,scarsa autonomia,esigenza di un generatore...credo che il buon vecchio puzzoso diesel ha ancora vita lunga...BV
I pod ... o azipod come son spesso chiamati son lo standard nelle moderne navi da crociera. A differenza di questa soluzione son moltoooooooo piu' grossi e non hanno la pala
L'unico problema in questa installazione è l'uomo al timone ... ma poichè le potenze in gioco son basse il fattore "umano" puo' essere trascurato.
Se ne è gia' parlato in diverse altre discussioni.
A chi ripone molta fiducia nei progettisti rispondo che ci sono progettisti e progettisti. Qualche hanno fa è andata a fondo un'imbarcazione nuova in Inghilterra. Da un indagine effettuata visto il valore fu appurato che il problema era stato creato dall'auto pilota che aveva tranciato l'asse del timone che cadendo aveva fatto si che si creasse una via d'acqua dalla losca e quindi l'affondamento. Mi sembra che il progettista di allora abbia fatto minimo due errori: il primo il dimensionamento dell'asse del timone che no può essere tranciato da nessun autopilota anche se si blocca per qualsiasi motivo, il secondo la losca posizionata sotto la linea di galleggiamento. Adesso non ricordo bene il nome del cantiere e non voglio creare polemiche, ma chi è interessato può andare a ricercare sul web
Da profano, forse la soluzione migliore sarebbe il ben noto diesel/elettrico usato ampiamente su unità navali.
Senza cercare avventure con costose, pesanti batterie con scarsa autonomia.
Un gruppo elettrico ben progettato e installato, anche come questo, e un motore diesel classico.
Si risparmia la linea d'asse e le relative difficoltà di allineanento e tenuta (un grosso buco in meno), il motore si monta orizzontale e dovunque, si risparmia l'invertitore.
(01-12-2016 01:01)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Da profano, forse la soluzione migliore sarebbe il ben noto diesel/elettrico usato ampiamente su unità navali.
Esatto! Vedrai che qualcuno lo farà, specialmente se il problema degli accumulatori per ora non viene risolto.
Tieni conto anche che un motore diesel che funziona a regime costante come quello dei gruppi generatori, può essere ottimizzato ed avere una efficienza migliore rispetto ad altre configurazioni.
max440. Sull'esistenza di sedicenti progettisti criminali, sfondi una porta aperta: non c'è bisogno di andare molto lontano, basta guardarsi intorno e di esempi ne trovi a bizzeffe!
Tuttavia qui stiamo parlando di una idea di principio che, sinceramente, mi sembra buona; il modo di realizzarla è ancora tutto da vedere.
Daniele
